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Scheda approfondimento
MARTINISMO

Storicamente il Martinismo nasce nella metà del XVIII secolo. Lo fonda, come ordine massonico, Martinez de Pasqually e gli dà una connotazione specificamente magica e operativa. Louis Claude de Saint Martin, detto "il Filosofo incognito", discepolo di Martinez, gli dà, a sua volta, una connotazione religiosa e fideistica. Queste due anime convivono nell'Ordine Martinista Universale e consentono agli affiliati le più ampie possibilità di scelta per lo sviluppo individuale. Nessun martinista, quale che sia il suo grado, può essere costretto a compiere rituarie martiniste contro la sua volontà, né sono richieste abiure da fedi religiose o credo politici. Il martinista deve sentirsi un uomo completamente libero nelle sue scelte, quantunque sottoposto alle regole della gerarchia. L'O.M.U. attualmente non ha alcun rapporto con le varie obbedienze massoniche, in Italia e all'estero, ma, in nome dei suoi princìpi pluralistici, accetta i massoni tra le sue file

www.martinismo.it

 

del Dott. Gerard Encausse (Papus) 1899

Carattere del Martinismo contemporaneo

Derivando direttamente dall'Illuminismo cristiano, il Martinismo doveva adottarne i principi. Ecco perché le nomine sono fatte esclusivamente dall'alto in basso, il Presidente dell'Ordine nomina il Comitato Direttivo, il quale designa i membri del Supremo Consiglio e i delegati generali e amministra gli affari correnti; i delegati generali nominano i capi delle logge i quali designano i propri ufficiali e sono maestri delle loro logge. Tutte le funzioni sono ispezionate direttamente dal Supremo Consiglio per mezzo degli ispettori principali e degli ispettori segreti. Tale è il riassunto di questa organizzazione che ha potuto, senza denaro, espandersi considerevolmente e resistere sino ad oggi a tutti i tentativi di accaparramento tentati successivamente da diverse confessioni e soprattutto dal clericalismo attivo. L'Ordine ha resistito a tutto, anche alla calunnia che definiva i suoi membri sia degli inviati dei Gesuiti, sia dei sostegni dell'Inferno o dei maghi neri. Ogni volta i capi sono stati prevenuti dei tentativi fatti e dei mezzi per evitarli ed ogni volta il successo è venuto a confermare l'alta origine delle segnalazioni fornite.

Il Martinismo dunque si ricongiunge attraverso i suoi capi del Supremo Consiglio all'Illuminismo cristiano. Nel suo complesso l'Ordine è soprattutto una scuola di cavalleria morale, che si sforza di sviluppare la spiritualità dei suoi membri con lo studio del mondo invisibile e delle sue leggi, con l'esercizio della dedizione e dell'assistenza intellettuale e con la creazione in ogni spirito di una fede tanto più solida in quanto basata sull'osservazione e sulla scienza. Il Martinismo costituisce dunque una cavalleria dell'Altruismo opposta alla lega egoista degli appetiti materiali, una scuola nella quale si impara a ridare al denaro il suo vero giusto valore di sangue sociale, e a non considerarlo un influsso divino, infine un centro nel quale si impara a restare impassibili di fronte ai turbini positivi o negativi che sconvolgono la Società! Formando il nucleo reale di questa università vivente che rifarà un giorno il matrimonio della Scienza senza divisione con la Fede senza epiteto, il Martinismo si sforza di rendersi degno del proprio nome creando scuole superiori delle scienze metafisiche e fisiogoniche sdegnosamente escluse dall'insegnamento classico con il pretesto che sono occulte.

Così gli esami istituiti in queste scuole vertono sul simbolismo di tutte le tradizioni e di tutte le iniziazioni, sulle chiavi ebraiche e sugli elementi della lingua sanscrita, che consentono ai Martinisti che hanno subite queste prove di spiegare la loro tradizione a molti massoni titolari di alti gradi e dimostrare che i discendenti degli Illuminati sono rimasti degni della loro origine.

Tale è il carattere del Martinismo e si capisce che è impossibile ritrovarlo integralmente in ogni membro dell'Ordine che rappresenta un adattamento particolare di questi fini generali.

Ma quest'epoca di scetticismo, d'adorazione della fortuna materiale e d'ateismo aveva tanto necessariamente bisogno di una reazione veramente cristiana, indipendentemente da tutti i cleri, siano essi o cattolici o protestanti, e legata soprattutto alla Scienza che, in tutti i paesi dove è penetrato, il Martinismo ha salvato dal dubbio, dalla disperazione e dal suicidio, molte anime: ha riportato alla comprensione del Cristo molti animi che le manovre clericali e il loro scopo d'adorazione a Cesare, avevano allontanato da ogni fede. Dopo di ciò, che si calunni, che si diffami o che si scomunichi il Martinismo, che importa! La Luce attraversa anche i vetri sporchi ed illumina tutte le tenebre fisiche, morali o intellettuali.

Gli avversari del Martinismo e le loro obiezioni

Malgrado le sue deboli risorse materiali, i progressi dell'Ordine Martinista furono rapidi e considerevoli.

Così il suo successo suscitò tre generi di avversari.

1) I materialisti atei che rappresenta molto bene il Grande Oriente di Francia;

2) I clericali;

3) Tutte le società e tutti gli individui che combattono Cristo e cercano di sminuire la sua opera, apertamente od occultamente.

Quindi una ridda di obiezioni, di sottintesi che è necessario indicare per permettere ai membri dell'Ordine di distruggerli.

I materialisti

I materialisti, dopo aver accusato i Martinisti d'essere dei Gesuiti, degli alienati, dei "sognatori di un'altra età che non potrebbero far nulla in questo secolo dei lumi e della ragione", sono stati messi in agitazione dai rapidi progressi di quest'Ordine ed hanno tentato di copiare l'organizzazione dei "Gruppi martinisti" senza riuscirvi; poiché essi hanno sognato di fare dei "gruppi di giovani atei" collegati al sistema elettorale del Grande Oriente.

E' allora che ci si è preoccupati della questione del denaro. Un Ordine che procedeva così presto, doveva fruttare molto ai suoi fondatori. Quanto versavano al mese i membri? Nulla..- Quanto costavano i documenti dei delegati? Nulla... Chi pagava le spese di stampa, della corrispondenza, del segretariato e dei diplomi necessari per mettere in movimento un tale organismo? I Capi.

Dunque non si poteva più accusarli di trarre un profitto qualsiasi da un movimento al quale essi consacravano la maggior parte dei loro redditi.

Così le "persone pratiche" finiscono per credere che i Martinisti sono pur sempre convinti.

Clericali

Gli attacchi dei clericali sono più perfidi e più scaltramente presentati. Lasciando da parte ogni questione materiale, se la prendono con Io spirito e, nonostante tutte le affermazioni e le evidenze contrarie, è impossibile per loro ammettere che gli occultisti, e il vostro servitore in particolare, non dedichino al diavolo qualche segreto culto. I Martinisti quindi devono nascondere le loro intenzioni, e queste persone, che osano difendere Cristo rimettendo al suo posto il clero che lo vende tutti i giorni ai mercanti del tempio, si dedicano, secondo questi buoni clericali, alle più terrificanti evocazioni di Satana ed ai suoi più illustri demoni.

E' strano quanto sia difficile far entrare nella testa di un redattore di un giornale di sagrestia, l'idea che il clero e Dio possano agire indipendentemente l'uno dall'altro e che si può perfettamente ammettere la bontà di Dio e la rapacità materiale del clero che vuol far credere di agire in suo nome, senza confonderli un istante. Attaccare un inquisitore, secondo il loro parere, significa attaccare Dio stesso.

Alto là!

I Martinisti vogliono essere dei cristiani liberi da ogni legame clericale e le accuse di Satanismo faranno loro alzare le spalle, chiedendo il perdono del Cielo su coloro che li calunniano ingiustamente.

Racconteremo nuovamente, a questo proposito, la gigantesca farsa composta da Leo Taxil sul tema degli "occultistes diabolisants"? Mostreremo nel suo vero aspetto la funambolesca società segreta del Laborum della quale possediamo gli esatti nomi di tutti i dignitari? Diremo in che modo Io stesso Taxil debba essere disposto a preparare una nuova mistificazione basata sulla "massoneria delle donne"? A che serve?

Non è meglio lasciarsi insultare, calunniare, denigrare in ogni modo, senza rispondere diversamente che con il perdono e la dimenticanza?

Ogni nuovo attacco, essendo ingiusto e vile, vale al Martinismo un nuovo successo e non resta mai senza ricompensa. Ecco il vero maneggio delle leggi occulte e il vero uso delle facoltà spirituali dell'uomo.

Quando accusiamo gli scrittori clericali di burlarsi allegramente del pubblico ingenuo che ingoia i loro rospi e di usare procedimenti polemici indegni di un autore che si rispetti, si potrebbe credere che ci sia da parte nostra una animosità qualsiasi e una tendenza all'esagerazione - Così ci accingiamo a mettere i nostri lettori in grado di giudicare qualcuno di questi procedimenti.

Scegliamo l'ultima perfidia apparsa. L'autore, certamente, sarà ben felice d'essere presentato al pubblico. E' un tale di nome Antonini, professore all'Istituto Cattolico di Parigi, e il suo libro si intitola la Doctrine du Mal. Si parla di Satana, di Lucifero, del Diavolo e del suo culto là dentro, voi non potete farvene un'idea! Tuttavia gli manca l'estro di quell'eccellente Taxil, è scialbo e senza immaginazione. Non abbiamo più il buon Bitru, a cui Taxil staccò un pezzo dell'appendice caudale per offrirlo ai Gesuiti che l'accettarono con riconoscenza. E' beninteso che gli occultisti (segnatevi), e in particolare il vostro servitore, passano parte del loro tempo in compagnia del Diavolo a fare anagrammi di cui Antonini stenta a trovare la chiave. Ma vediamo un pò un campione di questa prosa.

"Aulnay, Eliphas Levi, Desbarolles, de Guaita, per non citare che questi iniziati, riconoscono che Luce astrale significa Luce della terra, detta astrale perché la terra è un astro.

Su che cosa si basa una allegazione così strana?

"La dichiarazione degli iniziati passa generalmente inosservata, ovvero fa sorridere. E tuttavia essa costituisce la confessione più grave e più concludente del loro Satanismo.

"Poiché essi chiamano la terra un astro perché racchiude LA GRANDE STELLA CADUTA DAI CIELI così come l'Apocalisse chiama Lucifero l'arcangelo che porta la luce e precipitato nel Fuoco centrale della terra per aver voluto rendersi uguale a Dio." (Doctrine du Mal, pag. 13)

Luce astrale vuol dire luce della terra

Il signor Antonini che si prende tanta pena per citare le parole esatte dei suoi autori non ha cercato di giustificare la citazione presente con una vera relazione, perché è semplicemente idiota!

Se la cava inventando la citazione che gli consentirà di dire le allegre cose che seguono:

"La Terra che racchiude una stella! O miei professori d'astronomia! Dov'è questo Sole; poiché una stella è un sole, a dar retta al mio buon amico e maestro Flammarion, dov'è, questo sole, caduto nella Terra, allorchè deve essere più grosso d'essa, dov'è, questo mostro di sole che non si vede più?.......

Questo Sole, Signore e Signori, è un arcangelo; quest'arcangelo è Lucifero e Lucifero sta nel fuoco centrale della Terra e la Terra non è scoppiata nel ricevere questo nuovo Sole nel suo seno!"

Ed ecco in che modo gli occultisti confessano d'essere Satanisti!

E' molto semplice ed è questa la roccia sulla quale Antonini costruisce la sua argomentazione. Non si potrebbe essere più cortesi.

 

Gli avversari del Cristo

Se i clericali accusano i Martinisti di evocare Satana o qualche altro demonio in sedute segrete che non sono mai esistite se non nella loro fervida immaginazione, al contrario altre società che pretendono di studiare l'occultismo e "sviluppare le facoltà latenti nell'uomo", senza credere del resto all'esistenza del diavolo, fanno circolare ipocritamente delle circolari confidenziali nelle quali accusano i Martinisti di passare il tempo praticando la "Magia Nera".

Ora la pratica della magia nera consiste nel fare il male coscientemente e vigliaccamente, e nulla è più lontano dal fine e dai procedimenti essenzialmente cristiani dei Martinisti di ogni tempo, vecchi e moderni. I Martinisti non esercitano la magia, sia bianca che nera.

Essi studiano, pregano e perdonano le ingiurie.

I Rosa-Croce spesso hanno dovuto combattere degli stregoni che abusavano dell'ignoranza e dello scetticismo contemporanei per cercare scioccamente di esercitare i loro talenti su vittime innocenti.

Ogni volta, i Rosa-Croce hanno apertamente avvisato gli individui che essi erano dediti "al battesimo della Luce" e che hanno combattuto con la preghiera. Ma i Martinisti, non appartenendo alla Rosa-Croce, non hanno mai avuto da difendere collettivamente nessuna altra causa all'infuori di quella della verità ed essi hanno agito sempre apertamente, pubblicando tutti gli atti e tutte le decisioni loro.

Invece coloro che diffamano nell'ombra e si nascondono quando si vedono scoperti, coloro che scrivono circolari ipocrite e che calunniano nascostamente i Martinisti, della lealtà dei quali hanno paura, costoro non meritano che pietà e perdono, e, quando si vedono le facoltà latenti manifestarsi con tali procedimenti, si è portati a mostrare a questi uomini che la magia nera comincia dalla diffamazione anonima che, nel piano mentale, è generatrice di larve kama-manasiche, come la bassa stregoneria del contadino analfabeta nel piano astrale. A buon intenditore, salve!

Dott. Gerard Encausse (Papus) 1899