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Scheda approfondimento
SUFISMO

Il Sufismo è conosciuto come la Via del Cuore, la Via del puro, misto cammino dell'Ismal. Con qualunque nome lo vogliate chiamare, è il sentiero che conduce il ricercatore alla Presenza Divina. Complesso movimento spirituale nato nel seno dell'Islam con caratteristiche molto diverse da ordine a ordine, dalle più superstiziose a quelle mistiche ed esoteriche.

Possiamo dire che la vita si presenta come una sorta di viaggio interiore, risvegliando via via l'Adamo, il Noè, l'Abramo, il Mosè, il David, il Gesù e il Maometto che vi è in ogni essere e che costituiscono sette tappe di un risveglio. I Sufi quindi sono parte integrante della Storia delle religioni, nati al tempo del Profeta (S.a.s.) che era il continuatore del messaggio di Gesù, Salomone, Davide, Mosé, Abramo, Noè, Idris (Ermete trismegisto), Adamo, ecc.

Dall'inizio dello scorso secolo gli ordini sufici risultano presenti anche in occidente, con missioni più o meno "adattate" dal Sufismo sincretista ed ecumenico di Hazarat Inayat Khan (morto nel 1927) a quello "riorientato" di Meher Baba, alle più riservate cerchie sotto la guida di uno dei figli di Renè Guènon presenti in Francia e in Italia.

Sintetizzare qui gli elementi unitari della ricerca sufica è più che arduo.

La parola "Sufi" ha una triplice etimologia:

1) gli "ahl us-Suffa" erano "quelli della veranda", i Compagni del Profeta (S.a.s.) Muhammad (Su di loro siano le benedizioni e la pace) che avevano lasciato tutto pur di vivere quanto più vicino al Profeta (S.a.s.). Risiedevano sotto una veranda fuori della casa di Aisha. Vivevano senza possedere nulla ed in continui digiuni e devozioni.

2) Dall'arabo "Suf" vuol dire lana. I Sufi dei primi secoli erano asceti che vivevano nei deserti vestiti di una lunga tunica di lana, loro unica proprietà, insieme al secchiello per l'acqua. Questa tunica era ovviamente logora e rattoppata. Queste toppe, cento come i nomi di Allah menzionati nel Corano, in epoca più tarda divennero colorate, fino a diventare il "costume" tipico del "Dervish" (poverello) del medioevo.

3) "Safa" vuol dire purezza: i Sufi sono i Puri. Per questo se chiedete a uno se é un Sufi, non sentirete mai dire di sì, perché chi lo é, per modestia non lo dice.

 

Fino al secolo scorso, prima dell'avvento del pensiero modernista e riformatore, foriero delle disgrazie e le violenze attuali, nei paesi musulmani "'Ilm ut-Tasawwuf" (Scienza del Sufismo) era materia di insegnamento nelle università. Gli Imam, come tutti del resto, erano socialmente invitati a sottomettersi non solo allo studio di libri, ma anche alla pratica della Scienza della Purificazione dei Cuori, per raggiungere le Virtù dell'Eccellenza (Ihsan) nelle mani di uno Shaikh Sufi.

Naturalmente vi sono stati tempi in cui, per manifestare l'ipocrisia imperante, i Sufi hanno dovuto proferire affermazioni iperboliche tali da poter suscitare una reazione, per questo alcuni, ma solo alcuni, sono stati tacciati di eresia.