nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario

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L'ECOLOGIA IN PRATICA
UNO STILE DI VITA NATURALE
PER SE' E PER IL PIANETA
L'ECOLOGIA IN PRATICA
Sono la natura
sono la terra.
i miei occhi sono il cielo,
le mie membra gli alberi.
Sono la roccia,
la profondità dell'acqua,
non sono qui per dominare
la Natura.
Io stesso sono la Natura.

Indiani Hopi

Questa terra é sacra
<b>Questa terra é sacra</b>





Come potete comperare
o vendere il cielo,
il calore della terra?
l'idea per noi é strana.
Se non possediamo
la freschezza dell'aria,
lo scintillio dell'acqua.
Come possiamo comperarli?
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ONDE DI CRESCITA INTERIORE
ONDE DI CRESCITA INTERIORE La crisi ecologica - ovvero il principale problema di Gaia - non è l’inquinamento, i rifiuti tossici, il buco nell’ozono o qualcosa del genere. Il principale problema di Gaia è che un numero non sufficiente di esseri umani si è sviluppato ai livelli di coscienza postconvenzionali, planetari e globali in cui sarebbero spinti automaticamente alla cura per il globale comune. E gli esseri umani sviluppano questi livelli postconvenzionali, non imparando la teoria dei sistemi, ma passando attraverso almeno una mezza dozzina delle principali trasformazioni interiori, che vanno dall’egocentrico all’etnocentrico al mondocentrico, punto in cui e non prima, possono risvegliarsi a una profonda e autentica cura per Gaia. La prima cura per la crisi ecologica non consiste nell’imparare che Gaia è la Rete della Vita, per quanto vero ciò sia, ma nel promuovere queste numerose e ardue onde di crescita interiore, nessuna delle quali viene indicata dalla maggior parte di questi approcci del nuovo paradigma.
Continua... 
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE

di Lester Brown

Per creare una economia sostenibile bisognerà sostenere una rivoluzione ambientale, come è avvenuto per quella agricola e industriale. Alla fine del libro Piccolo è bello, Schumacher parla di una società che violenta la natura e danneggia gli esseri umani e, da quando queste parole sono state scritte, diciotto anni fa, abbiamo potuto vedere con maggiore evidenza i modi con i quali la nostra società agisce proprio in quella direzione.Mi trovavo all’aeroporto di Dulles e presi una copia del US News and World Report, che conteneva un editoriale di David Gergen, un alto funzionario dell’Ufficio Stampa di Reagan alla Casa Bianca. L’articolo descriveva quello che stava accadendo oggi alla società americana e l’autore affermava che, in un certo senso, abbiamo perso la strada. Continua...

RISPETTA LA (TUA) NATURA
<b>RISPETTA LA (TUA) NATURA </b> Michele Vignodelli

Il nostro corpo e la nostra mente sono meraviglie naturali in pericolo, da difendere come le foreste, i fiumi, il mare e le montagne. Sono continuamente aggrediti dal sistema tecnologico ed economico che ci governa, proprio come il resto del mondo naturale.
Non potremo mai rispettare e vivere veramente la suprema bellezza e armonia della natura esterna se non cominciamo da noi stessi. Eppure esiste una spaventosa ignoranza sulla nostra natura interna, che fa pensare a una congiura del silenzio.
Negli ultimi anni sono emerse abbondanti prove dell’esistenza di
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RICORDO DI IVAN ILLICH
RICORDO DI IVAN ILLICH


di Giannozzo Pucci *

Il primo libro di Illich, pubblicato alla fine degli anni '60, riguarda appunto la Chiesa nel processo di trasformazione della società moderna (The Church, change and development).
Il secondo, del 1970, intitolato "Celebration of Awareness (Celebrazione della consapevolezza": un appello alla rivoluzione istituzionale), è contro le certezze delle istituzioni che imprigionano l'immaginazione e rendono insensibile il cuore.
Poi, nel 1971, esce "Descolarizzare la società", che è stato al centro del dibattito pedagogico internazionale con la tesi che la scuola produce la paralisi dell'apprendimento e danneggia i ragazzi, educandoli a diventare meri funzionari della macchina sociale moderna. Convinto che il sistema educativo occidentale fosse al collasso sotto il peso della burocrazia, dei dati e del culto del professionalismo, combatteva i diplomi, i certificati, le lauree,
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LA VENDETTA DI GAIA
LA VENDETTA DI GAIA

di James Lovelock

La vendetta di Gaia : assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Per millenni abbiamo vissuto con la strategia del parassita, ai danni dell'organismo vivente che ci ospita. Ora, assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Il parassita e' un essere che vive a spese di un altro organismo. Se ne nutre, cresce, si riproduce e prospera. Eppure, la sua non e' una strategia lungimirante. Le energie dell'organismo ospite diminuiscono giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto. Finche' un giorno accade l'inevitabile: l'organismo ospite si avvia a una fine certa. E il parassita, senza risorse, e' destinato a scomparire. Questa immagine e' la perfetta metafora della storia della specie umana. A dimostrarlo sono i fatti. Migliaia di anni di occupazione del pianeta hanno provocato distruzione degli habitat, estinzione di molte specie, emissioni record di gas serra in atmosfera e nubi di polveri sottili nell'emisfero nord e sulle metropoli. Un'aggressione prolungata alla quale la Terra ora reagisce innescando una lunga serie di disastri naturali, quali inondazioni e uragani, sempre piu' numerosi e violenti, ed eventi climatici estremi, come estati torride e punte di freddo anomalo. Il pianeta che abitiamo non ha piu' anticorpi per difendersi. E allora attacca.
Lo sostiene a gran voce uno scienziato autorevole e indipendente, James Lovelock, nel suo nuovo libro, The revenge of Gaia (La vendetta di Gaia) in uscita il 2 febbraio in Gran Bretagna! . Il nostro mondo, afferma, potrebbe avere superato il punto d! i non ritorno: la soglia oltre la quale non possiamo fare piu' nulla per evitare che, entro la fine del secolo, i cambiamenti causati dall'attivita' umana distruggano la nostra civilta' Continua....
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ECOLOGIA E POLITICA


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ELEZIONI:
VINCERA' LA GRANDE PALUDE DI CENTRO?

ELEZIONI: <br>VINCERA' LA GRANDE PALUDE DI CENTRO?

di Massimo Marino      

E’ invidiabile la perseveranza con la quale, ininterrottamente da settimane, un nugolo di commentatori più o meno stipendiati, in genere molto ben stipendiati, intrattengono gli italiani da mattina a sera su giornali, tv e internet, esprimendo il loro punto di vista su cosa succederà il 4 marzo con riferimento ai sondaggi (ma in realtà anche agli umori del loro direttore e del loro editore) accantonando il fatto che specie nell’ultimo decennio si sono dimostrati totalmente inattendibili.  Clamorosi quelli sballati del 2013, che potete facilmente trovare su Wikipedia, confrontati con i successivi risultati reali.  Ancora più inattendibili i sondaggi sui risultati del referendum del 4 dicembre 2016, al quale ho partecipato attivamente e con impegno per il NO, senza aver mai trovato uno solo, a cominciare da me, che prevedesse un risultato vicino a quello emerso. Neanche uno.
1)  Con riferimento alla Camera e arrotondando i dati per semplicità nel 2013 dei 50 milioni di elettori quasi 15 milioni, comprese bianche e annullate, hanno scelto il partito più forte, quello del non voto. Di questi si stima che almeno 12 milioni sono astenuti attivi, cioè non impediti da eventi esterni alla loro volontà.
Dei 35 milioni di votanti attivi circa 10 milioni a testa sono andati al CDX e al CSX , quasi 8,7 milioni al M5S. Altri 3,6 milioni al cosiddetto Centro (Monti ed altri) che nelle elezioni attuali di fatto non esiste più. Più di 1 milione a liste minori.   Delle 26 liste maggiori all’epoca presentate solo 11 hanno avuto almeno un eletto. In 5 anni più della metà di tali liste non esiste più, alcune altre hanno cambiato nome. Più di un terzo dei 950 eletti hanno cambiato più volte collocazione. Grazie ad un Regolamento delle Camere da paese di Bengodi sono così nati una decina di gruppi parlamentari nuovi, con i loro apparati e rappresentati nelle Commissioni (alcuni poi sono scomparsi).Continua...
M5 STELLE VERSO IL 40%
M5 STELLE VERSO IL 40% di Maurizio Di Gregorio

Forse non sarà il 25 maggio 2014 il giorno in cui il M5Stelle raggiungerà il 40% dei voti. Perlomeno non ancora dappertutto, poiché in alcune regioni- tra cui buona parte del Sud- il risultato potrebbe essere già assicurato. Comunque andrà tra pochi giorni, è molto probabile che il M5stelle supererà i consensi del Pd di Matteo Renzi. Il risultato più probabile è in una forbice compresa tra 30 e 37%, per cui un risultato intermedio possibile è intorno al 33-34%. Al di là di queste cifre probabili ma ipotetiche, ciò che conta osservare è che nonostante il sostanziale monopolio e controllo dei mass media ed i tanti altri poteri a disposizione, le Caste Partitocratiche delle finte destre e sinistre non riescono più di tanto ormai a manipolare le coscienze di ampi settori di cittadini. Continua...
QUELLO CHE RENDE GRILLO INDIGERIBILE A MOLTI
QUELLO CHE RENDE GRILLO INDIGERIBILE A MOLTI Quello che rende Grillo indigeribile a molti, è proprio il suo punto di forza.Vediamo perchè. Veniamo da venti e più anni di declino culturale, politico, istituzionale e, da ultimo, economico. Anni in cui si è consolidata una casta inamovibile coi suoi riti e sue regole e ancora lei sta gestendo l'attuale frana sociale. Eppure L’Italia è stata, in questi anni, uno straordinario tessuto di movimenti, gruppi locali, iniziative nate dal basso, dai cittadini, che hanno spaziato dall’antimafia all’acqua, dal paesaggio alla pace, dal no alle grandi opere al nucleare intuendo, addirittura, la possibilità di una prospettiva verso una società diversa, con diverse priorità sociali, diversi obiettivi economici, diverso modo di interpretare le istituzioni ed il loro ruolo. Non è un caso che quando queste sensibilità si connettono, ad esempio in occasione dei referendum sull’acqua, questa altra Italia si scopra addirittura maggioritaria. Continua...
L'AMBIENTE AI TEMPI DEL BERLUSCONISMO
L'AMBIENTE AI TEMPI DEL BERLUSCONISMO di Fabio Balocco 

Sicuramente ci avrete già pensato: il termine “berlusconismo” è entrato nel linguaggio comune. Ed una sua caratteristica è che, nato come neologismo positivo (simbolo di successo in affari e politica), oggi invece sta ad indicare qualcosa di decisamente negativo, anche se non facilmente definibile. Dev’essere la prima volta che un neologismo entra nella lingua italiana ma non si sa bene per indicare che cosa. Pensate ad un qualsiasi altro neologismo, ad esempio “fantozziano”. Sappiamo bene a cosa si riferisce, una persona goffa, prona ai voleri dei più forti, che culla sogni irrealizzabili. Oggi invece “berlusconismo” non si sa bene cosa stia a significare, ma sicuramente indica qualcosa di marcatamente negativo. Se posso esprimere un mio modo di vedere, oggi questo termine sta ad indicare la completa assenza di valori e di morale che dilaga dal mondo imprenditoriale, a quello sindacale (salvo rare eccezioni), da quello politico, a quello sociale. Continua...
SE E' UNA RIVOLUZIONE NON SARA' UN PRANZO DI GALA
SE E' UNA RIVOLUZIONE NON SARA' UN PRANZO DI GALA di Massimo Marino

PD e PDL hanno perso insieme circa 10 milioni di voti sul 2008; ne mantengono in totale 16 milioni su 42 milioni di aventi diritto al voto. Sarebbero due partiti in rotta se non controllassero totalmente i media, che si sono spartiti minuziosamente nel corso degli anni, se non avessero soldi in abbondanza ( Berlusconi qualche spicciolo in più ), se non avessero decine di migliaia di eletti, funzionari , cariche e clientele in tutte le migliaia di organismi dello stato, di enti locali e dintorni; tutto pagato, sia ben chiaro, da tutti noi. Il partito confindustriale di Monti, dopo un anno intero in cui veniva indicato in tutti i sondaggi come il vero futuro dell’Italia ha raccolto con gli alleati circa 3,5 milioni di voti.

Le elezioni hanno cancellato dalla scena almeno sei partiti; partiti esistenti da tempo, o che simulavano di esistere o che si dichiaravano promettenti neonati con un radioso futuro: Italia senza Valori, Rifondazione e Comunisti italiani, Verdi, la Rivoluzione Civica di Ingroia e De Magistris, il BPP, partito personale di Bonino - Pannella che cambia nome e schieramento alla bisogna. Alcuni dei suddetti a loro volta, prima di essere definitivamente cancellati dagli elettori, avevano fatto tabula rasa di vari gruppi a loro limitrofi: Albacambiaresipuò, Ecocivicieuropeianimalisti , Listereticivichenazionalivarie per citarne solo alcuni.Continua...
IL VOTO PIU' UTILE CONTRO IL VOTO INUTILE
IL VOTO PIU' UTILE CONTRO IL VOTO INUTILE Manca una settimana al voto, gli italiani assistono agli ultimi scampoli di una ridicola campagna elettorale all’italiana, dove partiti che hanno governato insieme per un anno cercano di farcelo dimenticare imbastendo la solita rissa mediatica, dove si promette di cambiare o modificare qualche aspetto di decisioni che tutti insieme hanno preso fino a due mesi fa. Parole in libertà, contese simulate giusto per occupare lo spazio mediatico, l’unica cosa che resta quando diventa impraticabile andare in piazza o prendere impegni veri. Intanto ogni giorno notizie di altri scandali, altri arresti, altri processi, una sequenza infinita che risveglia l’attenzione e lo sdegno anche dei più indifferenti. E’ difficile prevedere quali risultati ... Continua...
IL MOVIMENTO 5 STELLE VERSO IL 30%
IL MOVIMENTO 5 STELLE VERSO IL 30% I sondaggi avevano dato, sino alla scadenza consentita, il Movimento 5 Stelle in una forbice tra il 12 e il 16 % ma tra la fine di gennaio e la prima settimana di febbraio un po’ tutti i sondaggisti avevano cominciato a notare sia un trend decisamente in crescita per Il Movimento 5 Stelle sia il permanere di una altissima percentuale di intervistati che si rifiutavano di rispondere e ancora un 30-35% di elettori che si dichiaravano totalmente indecisi. Ai primi di febbraio diversi istituti di sondaggi si sono riuniti e hanno concordato che, nella attuale situazione, vi è una incapacità naturale dei sondaggi di dar conto realmente della consistenza sia delle forze politiche nuove come il Movimento 5 Stelle sia dei consensi per le forze politiche minori.  Intorno al 6 febbraio, diversi sondaggi di Sky, SWG, e Raitre si spingevano più in là attribuendo un consenso per il M5 stelle intorno o superiore al 18% (sino al 18,8)e dando per scontato che una previsione finale di minima prevedeva una possibile affermazione al 20%. Continua...
IN CHE COSA E' RADICALE LA SINISTRA RADICALE ?
IN CHE COSA E' RADICALE LA SINISTRA RADICALE ?

di Giovanni Chiambretto

Si leggono vari interventi, interni alla sinistra radicale o ai suoi lati, critici per il modo in cui è nata o prova a nascere la lista di sinistra radicale di Ingroia. Mi riferisco ad esempio ad Aldo Giannuli : Sinistra radicale: non c’è più niente da fare (almeno per questo giro); è un’amara ed implacabile analisi con numeri, alternative ed infine la conclusione evidente dal titolo. Sulle variegate sinistre coinvolte dall’operazione è duro e spietato anche il giudizio di Marino Badiale e Fabrizio Tringali (Thriller Ingroia e gli zombie arancioni ). Entrambi gli interventi convergono, da punti di vista molto diversi, sull’idea di lasciar perdere e saltare un giro. Altri più coinvolti combattono ancora per cambiare il segno della lista, uno fra tutti Guido Viale ( Cambiaresipuò non è un taxi ) e altri esponenti dell’appello originario di Alba. Anche noi la vediamo grigia ma avendo il pallino che gira verso un nuovo ecologismo come ultima carta rimasta per cambiare l’Italia, siamo meno turbati dall’ eventuale nuovo tonfo degli improvvisatori che agitano il mondo della sinistra senza pace, un po’ radicale, un po’ trasformista e soprattutto alla fine, inconcludente, che poi è il vero e unico dramma. Eppure nessuna delle critiche al “ progetto Ingroia” ci risulta convincente e soprattutto foriera di insegnamenti. Continua...

SCORDIAMOCI QUESTI PARTITI
SCORDIAMOCI QUESTI PARTITI

di Maurizio Pallante

Per favore, lasciamo perdere i partiti: con loro è tempo perso. Sanno solo ripetere la fiaba della crescita, che si sta frantumando giorno per giorno sotto i nostri occhi. Di loro non c’è da fidarsi: sono alleati, da sempre, con la grande industria, la finanza e le multinazionali, comprese quelle degli armamenti, necessari per dominare il pianeta allo scopo di garantirsi il monopolio delle risorse planetarie. Il mondo si è rotto, e non saranno certo loro a ripararlo: serve una nuova alleanza sociale, che metta insieme movimenti liberi, cittadini attivi, sindacati indipendenti, piccole imprese, artigiani e agricoltori. Un patto, per invertire la rotta verso l’unica soluzione possibile: la “decrescita selettiva” della produzione di merci, creando occupazione “utile” fondata sui territori, tagliando gli sprechi. «Solo per l’energia, l’Occidente butta via il 70% di quello che produce». Maurizio Pallante, teorico italiano della decrescita, lancia un appello: uniamo le forze, da subito, per riscrivere l’agenda dell’Italia. Continua...
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PER LA CONVERSIONE ECOLOGICA, LA DEMOCRAZIA AUTENTICA, IL RECUPERO DELLA COMUNITA’
PER LA CONVERSIONE ECOLOGICA, LA DEMOCRAZIA AUTENTICA, IL RECUPERO DELLA COMUNITA’

Gruppo delle Cinque Terre

Prendiamo atto che in questo quadro di grande trasformazione mondiale, che non è solo crisi del capitalismo e macerie della globalizzazione, ma al contempo crisi del modello di vita materialistico, crisi dell’epoca dello sviluppo infinito e dello spreco, delle religioni istituzionali e dell’individuo moderno, è proprio la piccola e incompiuta democrazia italiana una delle prime ad entrare in crisi pesantemente, sotto il peso dei suoi fallimenti e dei reiterati errori. Una crisi non tanto solo economica ma una crisi culturale e morale. Quale paese ha visto un così esteso degrado corruttivo del sistema sociale e politico ? E quale paese, almeno nell’occidente, potrebbe snocciolare di seguito Berlusconi, Monti, Bersani + Renzi? Il tempo di questa democrazia fallita perché mai divenuta adulta è finito in Italia ma forse sta scorrendo anche internazionalmente verso l’implosione: se il sistema non cambia profondamente, degenererà, noi fra i primi. Continua...
LA FINE DEL TEMPO E IL NUOVO CHE AVANZA
LA FINE DEL TEMPO E IL NUOVO CHE AVANZA

Gruppo delle Cinque Terre

Il voto siciliano ha espresso un sommovimento tale da essere un buon auspicio per la possibilità che i prossimi sei mesi segnino un reale cambiamento di rotta nel nostro paese, anche se la strada è ben più lunga e restano una incognita sia la dimensione dell’astensionismo che i probabili colpi di mano che saranno tentati con la modifica del sistema elettorale per fermare il nuovo. L’Italia chiede di cambiare, ognuno dia il suo contributo. Fin dalla nascita nel 2009, il Gruppo delle Cinque Terre ha indicato nella conversione ecologica, nel ridimensionamento del sistema dei partiti e delle logiche di casta, e nella rivitalizzazione della partecipazione dei cittadini con nuovi strumenti di democrazia diretta, le chiavi indispensabili per superare l’anomalia italiana e avviare un percorso di cambiamento. Dall’inizio avevamo chiare la dimensione e la difficoltà di un tale progetto, di cui vedevamo le possibilità in Italia, Continua...
LETTERA APERTA AL SOGNO
LETTERA APERTA AL SOGNO  di Maurizio Di Gregorio

Quando venne pubblicato a settembre l’appello chiamato “Abbiamo un sogno” vi ho aderito subito e poi in seguito, su richiesta di Michele Dotti sono diventato, insieme ad altri uno dei sette soci fondatori, il direttivo della relativa associazione, che non si è mai riunito in 4 mesi. Leggendo l’appello (http://www.gruppocinqueterre.it/node/672), mi ero ritrovato insieme a qualche altro migliaio di sottoscrittori nel progetto di “un nuovo soggetto politico estraneo a tutte le vecchie logiche partitiche”, un nuovo soggetto che “raccogliendo i settori più attivi della società civile si organizzasse per il cambiamento politico creando una alternativa credibile seria e affidabile”. Un movimento del buonsenso, queste le parole testuali dell’appello, dal compito più grande di ogni altro partito politico esistente. Mi aveva negativamente colpito anche la durezza della stroncatura di Maurizio Pallante che parlava di un incubo.(
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/10/il-sogno-di-dotti-assomiglia-a-un-incubo/59184/)...continua...
LA POESIA CHE VINCE L'EGOISMO DELL'UOMO
LA POESIA CHE VINCE L'EGOISMO DELL'UOMO intervista a Sandro Boato

E' un poeta vero, Sandro Boato. La sua parola scava dentro la realtà, anche quella che non si vorrebbe vedere o qualcuno cerca di celare. I poeti, come gli artisti, non raccontano solo se stessi, ma anche il proprio tempo frammentandolo, giudicandolo, offrendo una lettura disincantata e sincera. Ecco perché la poesia è innanzitutto consapevolezza del fare, progettazione interna che attiva ogni giuntura, anche minima, dell’invenzione. Nella silloge di versi intitolata «Metamorfosi», Sandro Boato testimonia ancora una volta il suo impegno irrevocabile con la parola, quella che non lascia scampo, quella che porta dentro la vita di tutti. È il poeta stesso a spiegare il perché di questo libro.
Continua...
CONVOCAZIONE PER UN NUOVO MOVIMENTO POLITICO
CONVOCAZIONE PER UN NUOVO MOVIMENTO POLITICO 1. La fase storica che si è aperta con la rivoluzione industriale e in poco più di due secoli ha trasformato completamente il mondo, si sta avviando alla sua conclusione. La crescita della produzione di merci che l’ha contraddistinta, e la progressiva estensione della mercificazione a percentuali sempre maggiori della popolazione mondiale e a settori sempre più ampi della vita umana, si stanno scontrando con i limiti fisici della biosfera a fornire le quantità crescenti di energia e materie prime di cui questo processo ha bisogno e a metabolizzare gli scarti liquidi, solidi e gassosi che genera. Numerosi contributi scientifici, alcuni dei quali commissionati da governi dei paesi occidentali, lo documentano. Continua...
COHN BENDIT: OSARE DI PIU'
COHN BENDIT: OSARE DI PIU' In questo libretto, che raccoglie alcuni dei suoi più recenti interventi legati al lancio della lista Europe Écologie, come in tutta la sua ormai lunga biografia politica e culturale – a partire dalla sua partecipazione al gruppo 22 marzo, che era stato il fattore di innesco del maggio francese più di 40 anni fa, e passando per la costituzione del gruppo francofortese Revoltionär Kampf e poi alla promozione del partito dei Verdi della Repubblica federale tedesca - Daniel Cohn-Bendit unisce passione, intelligenza e impegno. E, come conseguenza non automatica, ma certamente legata all’esplicitarsi di queste doti, ci fornisce la spiegazione del successo di questa sua ultima iniziativa. Successo che è un obiettivo a cui troppi di noi in Italia sembrano essersi abituati a rinunciare in partenza, trascinati molto spesso da una sorta di cupio dissolvi. ...Continua...
I 10 PUNTI DEL PATTO DI TEANO
I 10 PUNTI DEL PATTO DI TEANO Da Teano nasce una nuova responsabilità collettiva, questo Patto per l'Italia. Questa è l'Italia che vogliamo costruire. E sono questi i valori, le fondamenta su cui c'impegniamo a costruirla. 1) È l'Italia che accoglie il profugo, lo straniero perseguitato, disperato, costretto all'emigrazione da guerre e disastri ambientali, da un'economia globale escludente e punitiva. Un paese aperto al mondo, accogliente, multiculturale. 2) È l'Italia che garantisce a tutti i suoi abitanti un minimo vitale, un reddito di cittadinanza, che valorizza il lavoro e la produzione di beni socialmente utili e compatibili con l'ambiente. 3) È l'Italia che protegge, cura e preserva, per le generazioni future, il suo straordinario patrimonio culturale, storico, architettonico. È il paese dei paesaggi armoniosi, costruiti attraverso un secolare e paziente interscambio tra uomo e natura. L'Italia della co-creazione, tra l'attività umana e questa Terra che ci è stata regalata. 4) È l'Italia che riduce i consumi , lo spreco, e valorizza il riciclaggio degli scarti di lavorazione e consumo, mentre combatte il riciclaggio del denaro «sporco». Paese delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della sovranità energetica ed alimentare. 5) È l'Italia dei prodotti tipici, della biodiversità agricola , gastronomica, culturale. Delle mille reti solidali tra produttori e consumatori, che costruiscono ogni giorno un altro mercato, equo e solidale, con il lavoro e l'ambiente ---Continua...
ABBIAMO UN SOGNO
ABBIAMO UN SOGNO Ho fatto un sogno, è meraviglioso e non intendo più svegliarmi. Ho sognato che un bel giorno, un giorno non lontano, stanchi di attendere e sperare in tempi migliori, i settori più attivi della società civile si riuniranno per organizzare tutti insieme il cambiamento politico nel nostro paese, creando un’alternativa credibile, seria, affidabile che tutti gli italiani potranno abbracciare al di là dei rispettivi percorsi politici di provenienza. Un nuovo soggetto politico, estraneo a tutte le vecchie logiche partitiche. Un movimento fondato semplicemente sul “buonsenso”; quanto basta a capire che la raccolta differenziata è mille volte meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili sono le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere servono solo ai grandi affari mentre sono le “piccole opere” quelle che migliorano davvero la vita della gente! ...Continua...
COSTITUENTE ECOLOGISTA: UNA SFIDA EUROPEA PER TUTTI GLI ECOLOGISTI ITALIANI
COSTITUENTE ECOLOGISTA: UNA SFIDA EUROPEA PER TUTTI GLI ECOLOGISTI ITALIANI di Marco Boato

Giorno dopo giorno, dalle più diverse parti dell’Europa e del mondo, arrivano non solo notizie catastrofiche riguardo all’ambiente (dal Golfo del Messico al dramma ungherese, per citare le più recenti), ma anche novità importanti e confortanti per quanto riguarda il consenso crescente sul piano internazionale alle forze politiche verdi ed ecologiste ed ai loro rappresentanti più significativi. Basti pensare che in Svezia, alle recenti elezioni politiche, i Verdi si sono collocati come la terza forza politica, con oltre il 7% pur in un contesto complessivo di forte svolta a destra di quel paese, un tempo patria della socialdemocrazia. E qualche giorno fa in un piccolo Stato dell’Europa dell’Est, la Lettonia, e nel più grande Stato dell’America Latina, il Brasile, i Verdi hanno conquistato circa il 20%, con un ruolo ora determinante di Marina Silva (ex-ministro dell’Ambiente di Lula, poi dimessasi per dissenso sulle questioni ecologiche) in vista del secondo turno delle elezioni presidenziali brasiliane.
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PROPOSTE PER UNA COSTITUENTE ECOLOGISTA E UN NEW DEAL AMBIENTALE ITALIANO
PROPOSTE PER UNA COSTITUENTE ECOLOGISTA E UN NEW DEAL AMBIENTALE ITALIANO di Giuliano Tallone

Le ultime elezioni politiche e europee, con la scomparsa dal Parlamento nazionale e comunitario della rappresentanza dei Verdi, ed in quello di Bruxelles anche di ecologisti italiani in senso generale (nessun “Ecodem” del PD è stato eletto), pongono una questione seria ed una riflessione storica e di svolta sulla rappresentanza ecologista in Italia. La questione dell’ambientalismo politico italiano è oggi anche un paradosso: nel momento in cui a livello internazionale la questione ambientale, soprattutto attraverso il paradigma dei cambiamenti climatici, si impone al centro della società e della politica, esso sostanzialmente scompare. Questa riflessione diventa ancora più forte se si guarda allo scenario dei prossimi anni nel quale le questioni ambientali, del clima, dell’estinzione e scomparsa degli ecosistemi, delle migrazioni umane connesse ai fenomeni di desertificazione diventeranno sempre più pressanti sulla società e sull’economia. Il futuro del nostro pianeta e di chi verrà dopo di noi deve essere al centro dell’azione della politica del nuovo secolo.
Continua...
TAVOLI PER CASA COMUNE DEGLI ECOLOGISTI
TAVOLI PER CASA COMUNE DEGLI ECOLOGISTI Gli ecologisti si fanno sentire in Europa e nel mondo: Francia, Ungheria, Germania, Brasile, Gran Bretagna, Colombia … 10 , 15, 20%; non sufficiente ancora per egemonizzare la direzione concreta del modello economico ed il governo di tanti paesi, ma comunque sufficiente per esprimere e diffondere il proprio punto di vista ed ottenere qua e là continui successi puntuali. In Italia gli Ecologisti sono assenti, forse mai nati, comunque frammentati in quell’arcipelago ecologista che una volta si declinava con orgoglio ed oggi è una palude in cui annaspano decine di gruppi, micropartiti, associazioni, che assommano ad una nobile vocazione di intenti una scarsa vocazione a coordinarsi o unirsi. Quel che resta dei Verdi, sull’orlo della scomparsa, dichiara di aprire il percorso di una Costituente ecologista che probabilmente non sono, per come la intendono, in grado di fare. Resta a loro favore che, al di là del fatto che esprimano non più del 5-10% di questo arcipelago, al momento sono l’unico gruppo che dichiara l’intenzione di provarci, che non è questione da poco e gliene va dato atto. ...Continua...
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