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L'ECOLOGIA IN PRATICA
UNO STILE DI VITA NATURALE
PER SE' E PER IL PIANETA
L'ECOLOGIA IN PRATICA
Sono la natura
sono la terra.
i miei occhi sono il cielo,
le mie membra gli alberi.
Sono la roccia,
la profondità dell'acqua,
non sono qui per dominare
la Natura.
Io stesso sono la Natura.

Indiani Hopi

Questa terra é sacra
<b>Questa terra é sacra</b>





Come potete comperare
o vendere il cielo,
il calore della terra?
l'idea per noi é strana.
Se non possediamo
la freschezza dell'aria,
lo scintillio dell'acqua.
Come possiamo comperarli?
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ONDE DI CRESCITA INTERIORE
ONDE DI CRESCITA INTERIORE La crisi ecologica - ovvero il principale problema di Gaia - non è l’inquinamento, i rifiuti tossici, il buco nell’ozono o qualcosa del genere. Il principale problema di Gaia è che un numero non sufficiente di esseri umani si è sviluppato ai livelli di coscienza postconvenzionali, planetari e globali in cui sarebbero spinti automaticamente alla cura per il globale comune. E gli esseri umani sviluppano questi livelli postconvenzionali, non imparando la teoria dei sistemi, ma passando attraverso almeno una mezza dozzina delle principali trasformazioni interiori, che vanno dall’egocentrico all’etnocentrico al mondocentrico, punto in cui e non prima, possono risvegliarsi a una profonda e autentica cura per Gaia. La prima cura per la crisi ecologica non consiste nell’imparare che Gaia è la Rete della Vita, per quanto vero ciò sia, ma nel promuovere queste numerose e ardue onde di crescita interiore, nessuna delle quali viene indicata dalla maggior parte di questi approcci del nuovo paradigma.
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UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE

di Lester Brown

Per creare una economia sostenibile bisognerà sostenere una rivoluzione ambientale, come è avvenuto per quella agricola e industriale. Alla fine del libro Piccolo è bello, Schumacher parla di una società che violenta la natura e danneggia gli esseri umani e, da quando queste parole sono state scritte, diciotto anni fa, abbiamo potuto vedere con maggiore evidenza i modi con i quali la nostra società agisce proprio in quella direzione.Mi trovavo all’aeroporto di Dulles e presi una copia del US News and World Report, che conteneva un editoriale di David Gergen, un alto funzionario dell’Ufficio Stampa di Reagan alla Casa Bianca. L’articolo descriveva quello che stava accadendo oggi alla società americana e l’autore affermava che, in un certo senso, abbiamo perso la strada. Continua...

RISPETTA LA (TUA) NATURA
<b>RISPETTA LA (TUA) NATURA </b> Michele Vignodelli

Il nostro corpo e la nostra mente sono meraviglie naturali in pericolo, da difendere come le foreste, i fiumi, il mare e le montagne. Sono continuamente aggrediti dal sistema tecnologico ed economico che ci governa, proprio come il resto del mondo naturale.
Non potremo mai rispettare e vivere veramente la suprema bellezza e armonia della natura esterna se non cominciamo da noi stessi. Eppure esiste una spaventosa ignoranza sulla nostra natura interna, che fa pensare a una congiura del silenzio.
Negli ultimi anni sono emerse abbondanti prove dell’esistenza di
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RICORDO DI IVAN ILLICH
RICORDO DI IVAN ILLICH


di Giannozzo Pucci *

Il primo libro di Illich, pubblicato alla fine degli anni '60, riguarda appunto la Chiesa nel processo di trasformazione della società moderna (The Church, change and development).
Il secondo, del 1970, intitolato "Celebration of Awareness (Celebrazione della consapevolezza": un appello alla rivoluzione istituzionale), è contro le certezze delle istituzioni che imprigionano l'immaginazione e rendono insensibile il cuore.
Poi, nel 1971, esce "Descolarizzare la società", che è stato al centro del dibattito pedagogico internazionale con la tesi che la scuola produce la paralisi dell'apprendimento e danneggia i ragazzi, educandoli a diventare meri funzionari della macchina sociale moderna. Convinto che il sistema educativo occidentale fosse al collasso sotto il peso della burocrazia, dei dati e del culto del professionalismo, combatteva i diplomi, i certificati, le lauree,
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LA VENDETTA DI GAIA
LA VENDETTA DI GAIA

di James Lovelock

La vendetta di Gaia : assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Per millenni abbiamo vissuto con la strategia del parassita, ai danni dell'organismo vivente che ci ospita. Ora, assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Il parassita e' un essere che vive a spese di un altro organismo. Se ne nutre, cresce, si riproduce e prospera. Eppure, la sua non e' una strategia lungimirante. Le energie dell'organismo ospite diminuiscono giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto. Finche' un giorno accade l'inevitabile: l'organismo ospite si avvia a una fine certa. E il parassita, senza risorse, e' destinato a scomparire. Questa immagine e' la perfetta metafora della storia della specie umana. A dimostrarlo sono i fatti. Migliaia di anni di occupazione del pianeta hanno provocato distruzione degli habitat, estinzione di molte specie, emissioni record di gas serra in atmosfera e nubi di polveri sottili nell'emisfero nord e sulle metropoli. Un'aggressione prolungata alla quale la Terra ora reagisce innescando una lunga serie di disastri naturali, quali inondazioni e uragani, sempre piu' numerosi e violenti, ed eventi climatici estremi, come estati torride e punte di freddo anomalo. Il pianeta che abitiamo non ha piu' anticorpi per difendersi. E allora attacca.
Lo sostiene a gran voce uno scienziato autorevole e indipendente, James Lovelock, nel suo nuovo libro, The revenge of Gaia (La vendetta di Gaia) in uscita il 2 febbraio in Gran Bretagna! . Il nostro mondo, afferma, potrebbe avere superato il punto d! i non ritorno: la soglia oltre la quale non possiamo fare piu' nulla per evitare che, entro la fine del secolo, i cambiamenti causati dall'attivita' umana distruggano la nostra civilta' Continua....
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ECOLOGIA E POLITICA


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I VERDI ITALIANI VERSO UNA NUOVA COSTITUENTE ECOLOGISTA
I VERDI ITALIANI VERSO UNA NUOVA COSTITUENTE ECOLOGISTA
ASSEMBLEA CONGRESSUALE DEI VERDI 9- 10 - 11 OTTOBRE 2009

I risultati elettorali e il peso politico dei Verdi europei, in così forte controtendenza rispetto a quelli italiani, dimostrano che lo spazio politico per una forza ecologista può esserci se si è in grado di associare ad un'analisi critica della società un progetto politico realmente e radicalmente alternativo. Tutti i movimenti più vitali della società civile a livello mondiale, così come i Verdi europei, traggono linfa e ragioni da un'analisi ecologista della realtà, e cioè dal legame indissolubile tra le battaglie per la difesa dell'ambiente e quelle per la giustizia sociale, per il riconoscimento dei diritti civili, per la costruzione della democrazia e della pace. La proposta politica ecologista racchiude in sè una nuova e migliore prospettiva di vita per tutti, un progetto di futuro sostenibile, una risposta concreta alla crisi complessiva in atto. Una prospettiva ancora più necessaria in Italia con il centrodestra al governo e il centrosinistra indebolito e privo di un comune progetto di futuro sostenibile, alternativo al modello populista proposto dal centrodestra. Le ultime elezioni europee sono state per Sinistra e Libertà, e quindi per i Verdi italiani che ne hanno fatto parte, un fallimento come già un anno fa era accaduto alla Sinistra Arcobaleno. Il risultato delle europee è stato ancor più negativo rispetto alle elezioni politiche del 2008 perché, pur in assenza del richiamo al ‘voto utile’, i milioni di voti in uscita dal PD non sono stati conquistati neppure in parte da Sinistra e Libertà.
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DECRESCERE PER SUPERARE LA CRISI ECONOMICA ED ECOLOGICA
DECRESCERE PER SUPERARE LA CRISI ECONOMICA ED ECOLOGICA di Maurizio Pallante

Decrescere per superare la recessione e la crisi climatica. Proposta per la formazione di un nuovo soggetto politico
1. Nell´attuale fase storica, in cui la variante liberal/liberista dell´ideologia della crescita, dopo aver sconfitto le varianti socialdemocratiche e socialiste, ha raggiunto il suo apice arrivando ad esercitare un´egemonia assoluta su tutti i popoli della terra e su tutte le correnti politiche, la crescita della produzione di merci è rimasta inceppata dalla sua stessa affermazione, che ha determinato: - un eccesso di offerta sulla domanda, da cui è stata causata una crisi di sovrapproduzione e un aumento della disoccupazione,- un eccesso di consumo di risorse, sia non rinnovabili (in particolare, ma non solo, le fonti energetiche fossili), sia rinnovabili (ma in quantità e con tempi di riproduzione che non riescono a sostenere i tempi sempre più rapidi e le quantità sempre maggiori con cui vengono consumate per sostenere la crescita), da cui derivano scarsità e aumenti dei prezzi...
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LIBERTA' DI PENSIERO E DI MOVIMENTO PER I VERI VERDI
LIBERTA' DI PENSIERO E DI MOVIMENTO PER I VERI VERDI di Michele Boato

Il fenomenale successo elettorale dei Verdi francesi alle elezioni europee 2009 non può essere archiviato come un episodio un pò anomalo.“Europe Ecologie” (così si chiama la lista guidata da Daniel Cohn Bendit) ha ottenuto il 16,3% dei consensi, diventando il secondo partito francese, alla pari dei socialisti che, precipitati dal 29% al 16, 8, hanno eletto 14 europarlamentari, come i Verdi. Nella regione parigina, inoltre, gli ecologisti hanno superato i socialisti di ben 6 punti.Che non si tratti di un episodio isolato in Europa, lo dimostra l’ulteriore avanzata dei Gruenen tedeschi che, archiviata l’era di Joska Fischer, crescono ulteriormente dall’11% del 2004 al 12% ed eleggono 13 europarlamentari. Si pensi che il Financial Times, edizione tedesca, ha pubblicato un editoriale “Perchè votare i Verdi”, ricordando che le energie rinnovabili hanno creato in Germania, solo nel 2008, 175.000 nuovi posti di lavoro. ...Continua...
UNA INTERVISTA A COHN BENDIT
UNA INTERVISTA A COHN BENDIT

Il tedesco Daniel Cohn Bendit ex leader del 68 parigino è oggi il presidente del Gruppo de Verdi al Parlamento Europeo. Europa ecologia, la lista che ha guidato assieme a José Bové nell’ultima tornata elettorale, ha ottenuto un grande successo in Francia riuscendo ad eleggere 14 eurodeputati. Cohn Bendit presto chiederà la nazionalità francese. Intende continuare a fare politica sia in Francia che in Germania difendendo le sue idee di fervente europeista.
euronews Come spiega il grande successo che avete ottenuto alle ultime elezioni europee? E’ un suo successo personale come afferma per esempio suo fratello?
Cohn-Bendit “No, questa mi pare una spiegazione troppo facile. Noi avevamo tre idee guida: la riunificazione delle diverse anime ecologiste, un obiettivo inedito per la Francia dove ci si divide piuttosto che unirsi. Avevamo pi un progetto europeo e un progetto di trasformazione in senso ecologico della politica europea. Queste tre linee guida ci hanno permesso di riuscire una campagna elettorale che abbiamo condotto a livello europeo e a cui hanno aderito importanti personalità”...Continua...

IL CORAGGIO DI OSARE: APPELLO AGLI ECOLOGISTI
IL CORAGGIO DI OSARE: APPELLO AGLI ECOLOGISTI Le ultime elezioni europee sono state per Sinistra e Libertà, e quindi per i Verdi, un fallimento come già un anno fa era accaduto alla Sinistra Arcobaleno. Il risultato delle europee è stato ancor più negativo rispetto alle elezioni politiche del 2008 perché, pur in assenza del richiamo al ‘voto utile’, gli oltre due milioni di voti in uscita dal PD non sono stati conquistati da Sinistra e Libertà. Mentre, perciò, i Verdi italiani scompaiono per la prima volta dal Parlamento europeo, come già accaduto dal Parlamento nazionale, in Europa gli ecologisti registrano uno storico successo elettorale da Nord a Sud . Infatti, i Verdi in Europa moltiplicano i voti e i seggi, superando il 10% in almeno dieci paesi; con straordinari risultati in Francia (sopra il 16%), in Germania , in Austria, in Inghilterra , ma anche in Grecia (dove riescono ad eleggere per la prima volta un parlamentare europeo). Nel novembre scorso, poi, i Verdi negli USA hanno raddoppiato gli eletti in centinaia di località, in contemporanea alla vittoria di Obama.
Siamo tutti chiamati a decidere con coraggio di provare a far uscire i Verdi italiani da una situazione di inarrestabile declino e perdita di consensi, rilanciando nel paese un forte progetto ecologista capace di dare una risposta, anche assumendo responsabilità di governo, alla crisi economica globale, ai cambiamenti climatici, all'aggressione alle risorse naturali, ai diritti di tutti gli esseri viventi. Un progetto che metta al centro della propria azione la lotta alla povertà e ai cambiamenti climatici attraverso una programmata riconversione ecologica dell'economia e della società ...Continua...
IL PROGRAMMA DI EUROPE ECOLOGIE
Tradotto in italiano

IL PROGRAMMA DI EUROPE ECOLOGIE<br>Tradotto in italiano

In questo articolo il progamma-contratto completo e tradotto in italiano di Europe Ecologie, la formazione ecologista francese che alle ultime europee è stata votata dal 16,5 degli elettori e nella regione di Parigi addirittura da un elettore su tre.
Europa Ecologia, un raggruppamento di cittadine e cittadini di eletti e di responsabili associativi è nata dall’ambizione di federare gli ecologisti per proporre un nuovo contratto per l’Europa, un New Deal ecologico e sociale. Questo contratto è innanzitutto un piano d’urgenza di fronte alla crisi. Ma è un programma di uscita dalla crisi, non un rattoppo. In ragione di 100.000 disoccupati in più ogni mese, noi non possiamo essere soddisfatti da mezze misure. Alcuni propongono un rilancio attraverso il consumo facendo aumentare il sovraindebitamento e senza tener conto dei bassi profitti, altri un rilancio attraverso investimenti in settori superati. Non hanno altra ambizione se non bruciare miliardi d’euro in un sistema liberista e produttivista che ha fallito.
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MANIFESTO RETE PER UNA TRANSIZIONE ECOLOGISTA
MANIFESTO RETE PER UNA TRANSIZIONE ECOLOGISTA 1 I Verdi e gli Ecologisti in Europa, hanno ottenuto un importante successo elettorale superando in più di 10 paesi il 10% nelle recenti elezioni europee diventando il 4° gruppo nel parlamento europeo, unico gruppo su sei che ha aumentato i propri componenti. I Verdi sono il secondo partito in Francia, il terzo in Germania ed in altri paesi europei. In molti di questi paesi al di là del dato elettorale stanno modificando strategie economiche, modelli culturali, strutture sociali ed amministrative. Analogamente a quanto, in forme diverse, stà avvenendo in USA. 2 Il successo dei Verdi e degli ecologisti li chiama ad una grande e storica responsabilità come unica forza in grado di arginare una destra miope che, priva di obbiettivi pragmatici praticabili, rischia di trascinare l’Europa verso la deriva xenofoba e delle piccole patrie mentre crollano le sinistre socialdemocratiche e declinano o sono stazionarie le forze conservatrici moderate, l’area socialcomunista, l’area liberale; espressioni delle contraddizioni sociali ed economiche del secolo scorso. 3 L’italia vive una doppia anomalia .... Continua...
ORA UN NUOVO PARTITO VERDE
ORA UN NUOVO PARTITO VERDE di Sepp Kusstatscher
europarlamentare e co-portavoce dei VerdiGrüneVërc.

L’Italia ha bisogno di un forte partito verde. Le idee di Alexander Langer ruotavano attorno a un movimento verde-alternativo che sia in grado di superare le barriere ideologiche segnate dalla distinzione “classica” tra la destra e la sinistra. Se parliamo di politiche sociali e di solidarietà – per citare un esempio – troveremo molti spunti e possibilità di cooperazione con socialisti e schieramenti socialdemocratici. Se ci battiamo per i diritti dell’uomo e quelli fondamentali si aprirebbero possibili intese con i liberali, quando si lavora per la preservazione della natura (il “creato”) le interfacce per il lavoro politico si potrebbero trovare addirittura nei gruppi conservatori… Continua...
ECOLOGIA E DIRITTI DELLA PERSONA
INTERVISTA A JOSE' BOVE'

ECOLOGIA E DIRITTI DELLA PERSONA<BR>INTERVISTA A JOSE' BOVE'

Intervista a Josè Bovè

L’altermondialista Bové spiega l’alleanza con l’europeista Cohn-Bendit e il successo della lista in Francia alle elezioni europee dove hanno eletto insieme 14 deputati, quanto il partito socialista.
Il successo della lista Europa ecologia alle elezioni europee in Francia, che manda a Strasburgo lo stesso numero di eurodeputati del Ps (14), sta trasformando il panorama politico. A partire dall’analisi del voto e delle ragioni del successo della lista ecologista, guidata da personalità che, a prima vista, sembravano lontane: Daniel Cohn-Bendit, Dany il rosso del lontano ‘68, da anni impegnato sul fronte europeo ed europeista, nel 2005 grande sostenitore del «sì» al referendum francese sul Trattato costituzionale; José Bové, leader contadino e altermondialista, che nel 2005 si era schierato per il «no» e nel ‘99 aveva manifestato a Seattle contro la Wto portando una forma di formaggio roquefort; Eva Joly, giudice anti-corruzione, che ha lavorato in Francia, ma anche in altri paesi. Continua...

VERDI: UN NUOVO INIZIO
VERDI: UN NUOVO INIZIO

i I Verdi del Trentino

Il risultato delle ultime tornate elettorali dimostra che è necessario un profondo cambiamento nei Verdi del Trentino, un vero e proprio “nuovo inizio” con un forte rilancio delle tematiche ambientali e dei diritti civili, un ampio coinvolgimento di nuove energie e risorse umane oltre a quelle che si sono già manifestate nelle elezioni provinciali e comunali, un più forte radicamento territoriale e un rafforzamento e rinnovamento organizzativo, una maggior incisività e determinazione della presenza verde nelle coalizioni di cui si fa parte.
Come era già avvenuto nel 2008 per l’alleanza “Sinistra Arcobaleno” alle elezioni politiche, anche per le elezioni europee i Verdi trentini avevano espresso a livello nazionale un voto contrario a perseguire una alleanza nell’ambito della “Sinistra”, ritenendo che questa scelta rischiasse di far scomparire l’identità culturale e l’autonomia politica dei Verdi, come in effetti è avvenuto in tutta Italia, con la sola eccezione dell’Alto Adige. Continua...

LA SINISTRA AMMAZZAVERDI
LA SINISTRA AMMAZZAVERDI di Massimo Marino

il crollo o l’indebolimento delle due forze che nel dopoguerra hanno dominato la scena: i conservatori e democristiani nelle diverse connotazioni locali e le varie sinistre sia nella opzione socialdemocratica (finita a pezzi in Francia e Gran Bretagna ) che in quella socialcomunista ( franata verso il basso o ferma in Germania, Italia, e perfino nella versione trotskista francese clamorosamente sotto il quorum). 
Il vero fenomeno nuovo è stato l’esplosione degli ecologisti e verdi che in tutte le loro sfumature hanno moltiplicato i voti superando il 10% in almeno dieci paesi; con straordinari risultati in Germania (dove hanno superato i Liberali favoriti nelle previsioni) in Austria ,in Francia risultati sopra il 16%, secondo partito alla pari con i Socialisti e di fatto veri e unici protagonisti in grado di fronteggiare Sarkozy. I segnali del fenomeno erano già evidenti da settimane o mesi con la conquista dell’Islanda dopo 40 anni di centro-destra (verdi al 21%), le vittorie dei Verdi in Assia (13,7%) ed altri lander tedeschi, la conquista di grandi città in Svizzera (Losanna) , ma anche il raddoppio dei Verdi eletti a novembre in centinaia di località in USA (fatto sconosciuto agli italiani) in contemporanea alla vittoria di Obama ed alla conquistata egemonia culturale delle tesi di Al Gore alle sue spalle. Continua...
UNA IRREQUIETEZZA BENEDETTA E INARRESTABILE
UNA IRREQUIETEZZA BENEDETTA E INARRESTABILE

di Maurizio Di Gregorio

Paul Hawken ha scritto un libro memorabile in cui ripercorrendo la storia del pensiero  ambientalista e dei movimenti per i diritti civili sino al  movimento noglobal, giunge ad individuare un movimento perenne più generale che è sotteso a tutti i vari movimenti in azione nelle varie epoche e situazioni e ne delinea il suo esser formato da reti di movimenti e il suo carattere assolutamente non ideologico. Esso è, in realtà, il movimento evolutivo dell’umanità, il cui compito non è ristretto nelle credenze specifiche e ristrette di qualsiasi ideologia o organizzazione e il cui obiettivo non si esaurisce mai nelle iniziative specifiche che mette in atto, poiché non intende vincere su una parte ma si pone invece il compito grandioso di ereditare tutto.
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UN FUTURO PER I VERDI IN ITALIA ?
UN FUTURO PER I VERDI IN ITALIA ?

 di Marco Boato


 Verdi hanno ancora un futuro in Italia?”. Questa domanda drammatica (almeno per chi ha dedicato a questo impegno quasi metà della propria vita) ritorna oggi, dopo le elezioni europee e quelle amministrative, con una attualità sconvolgente. Perché queste mie faticose riflessioni non sembrino il frutto amaro del “senno del poi” (di cui sono piene le fosse), riporto qui una tra le tante argomentazioni di quell’intervento dell’11 maggio 2008: “Dunque, o i Verdi cambiano radicalmente rotta e gruppo dirigente, metodo di direzione politica e rapporto con la società e le istituzioni a tutti i livelli, in un’ottica autenticamente federalista anche al proprio interno, superando inoltre ogni mentalità centralistica da piccolo partito monocratico o oligarchico, per ritornare all’altezza delle sfide epocali sul piano politico, ma anche culturale e scientifico, e persino umano e degli stili di vita, oppure i Verdi italiani sono destinati rapidamente a scomparire, non solo dal Parlamento nazionale ma anche da quello europeo, e via via anche dalle Regioni e dagli enti locali, dove pure sono nati con l’Arcipelago verde e poi con la Federazione delle Liste verdi negli anni ‘80”. Continua...


INTERVISTA A COHN BENDIT
INTERVISTA A COHN BENDIT Il leader politico Daniel Cohn-Bendit, cittadino tedesco e francese, afferma in un’intervista che i leader politici nazionali sono responsabili del misero tasso di affluenza delle recenti elezioni europee. Il veterano del Partito Verde dice che è tempo di creare delle elezioni veramente europee.....Il fantasma del Partito di Sinistra come una terza forza in politica, per esempio, finirà – e altre cose verranno fuori…Il vecchio modello social democratico ha giocato la sua parte. E non lo si vede solo in Germania. Il Partito Socialista in Francia, il Partito Democratico in Italia – oggi sono struttre senza vita che non hanno prospettive nella società. Non hanno futuro. I socialisti e i social democratici in Europa che sono ancora vivi devono iniziare finalmente a pensare e a parlare in modo aperto della società -  e non di loro stessi. Devono suggerire alternative, prendere rischi. È giunta l’ora ormai. Altrimenti perderanno la loro base. Continua...
UNA POLITICA ECOLOGISTA NUOVA E MODERNA
UNA POLITICA ECOLOGISTA NUOVA E MODERNA di Angelo Bonelli


Il risultato di Sinistra e libertà è stato un fallimento come lo è stato un anno fa quello della Sinistra Arcobaleno. Non si è superato nel 2008 lo sbarramento del 4%, non ci è riuscita Sinistra e Libertà in queste ultime elezioni : in entrambi i casi non abbiamo eletto rappresentanti Verdi nel parlamento nazionale ed europeo. ....Tutto ciò accade mentre in Europa assistiamo ad un'avanzata straordinaria e storica degli ecologisti dal Nord al Sud dell'Europa , smentendo la tesi di chi , sempre dentro i Verdi italiani, ha sostenuto in queste ore che tra le cause della non crescita dei Verdi c'era un problema culturale legato ai paesi del mediterraneo.Aveva ragione invece chi aveva proposto un'alleanza larga come Europe Ecologie, realizzata in Francia, proposta bocciata dall'attuale maggioranza dei Verdi e che non condivideva le modalità di composizione di quell'alleanza e in ultimo del simbolo. E già, un'alleanza!! Perchè l'ultimo Consiglio federale dei Verdi parlava di alleanza elettorale e oggi chi guida il partito propone nella sostanza lo scioglimento dei Verdi per farli confluire nel partito della Sinistra. Continua...

STORIA E ANTEFATTI DI ECOLOGIE EUROPE
STORIA E ANTEFATTI DI ECOLOGIE EUROPE La Francia è governata dal conservatore (neogollista) Nicolas Sarkozy, Presidente della Republica dal 2007, in un paese singolare dove il Presidente non è il capo dell’Esecutivo (come in USA), ma nomina il capo del Governo (oggi Francois Fillon),cioè in gergo è “irresponsabile” degli atti dell’Esecutivo che può cambiare in qualsiasi momento. Della situazione politica francese gli italiani quasi niente conoscono grazie alla povertà culturale della nostra informazione:ovviamente niente tranne che la moglie del capo è la affascinante italiana Carla Bruni.
Neppure si sa che se la Francia ha un governo conservatore probabilmente dipende solo dalla lacerazione e frammentazione delle cosiddette sinistre francesi (dai Socialisti, ai comunisti del PCF, ai radicali, ai vari gruppi trotzkisti Lutte Ouvriere e LCR (oggi Nuovo Partito Anticapitalista).Un buon esempio di come l’impoverimento delle sinistre del secolo passato possano regalare un paese dell’Occidente moderno ed evoluto ai conservatori del neogollismo ed a non irrilevanti gruppi neo fascisti come il Fronte Nazionale di Le Pen. Continua...
JOSE' BOVE' UNIRSI IN NOME DELL'ECOLOGIA
JOSE' BOVE' UNIRSI IN NOME DELL'ECOLOGIA INTERVISTA CON JOSE' BOVE'  Il leader di Via Campesina e uno dei principali oppositori degli ogm è stato eletto al parlamento europeo. Si tratta di Josè Bové, che la lotta agli organismi geneticamente modificati ha portato persino in carcere. Josè Bovè siederà nei banchi del parlamento europeo dove, assicura, farà un'opposizione rigorosa e tenace alle lobby che premono per dare il via libera agli ogm. Bovè si era anche presentato alle elezioni presidenziali in Francia nel 2007 ottenendo 483mila voti. Bové nel 1987 ha fondato la Confederation Paysanne, un sindacato agricolo il cui valore ispiratore è la lotta per i diritti dell'uomo e dell'ambiente. In controtendenza rispetto alle scelte dell'industria agraria il cui fine principale è il profitto, Bové è uno dei principali oppositori degli ogm. Continua...
RIFLESSIONI POST ELETTORALI
RIFLESSIONI POST ELETTORALI di Monica Frassoni

Le elezioni europee sono passate solo da qualche giorno, manca un po' meno di un mese alla chiusura definitiva del mio ufficio a Bruxelles, ma mi sembra già che siamo in una fase nuova che non lascia tempo per troppi rimpianti. E' evidente che la grande crescita del Gruppo dei Verdi al Parlamento europeo rende ancora più amaro il fatto di essere rimasti fuori, ma adesso è il momento di riflettere e di guardare avanti. Molto si è già detto e scritto sulla fantastica vittoria del mio co-presidente Dany Cohn-Bendit e della sua lista Europe Ecologie in Francia. Partono appelli un po' patetici per un suo intervento salvifico in Italia, lo si usa per dimostrare il fatto che la scelta di Sinistra e Libertà è stata un grande errore o, al contrario, per sostenere che solo dentro un'alleanza più vasta e decisamente di sinistra è possibile fare rinascere i Verdi italiani. Continua...
COMUNICATO POLITICO N. 22
COMUNICATO POLITICO N. 22 di Beppe Grillo

Gli obiettivi politici sono stati raggiunti.

Primo obiettivo: Luigi de Magistris e Sonia Alfano sono stati eletti al Parlamento Europeo. De Magistris con quasi mezzo milione di preferenze è secondo. Tallona lo psiconano. Un magistrato all'inseguimento di un corruttore. Sonia Alfano eletta con 165.000 preferenze. Tutte dalla Rete, tutte da voi. Non ha avuto spazi in televisione o sui giornali.
Secondo obiettivo: le Liste Civiche a Cinque Stelle sono entrate in almeno 30 Comuni, tra questi Bologna, Ancona, Ferrara, Forlì, Cesena, Reggio Emilia, Livorno, Rivoli... E' solo l'inizio. I consiglieri comunali a Cinque Stelle faranno informazione verso i cittadini attraverso questo blog. Sosterremo le loro proposte per tutta la durata del mandato. In alcuni Comuni si va al ballottaggio tra PDL e PDmenoelle, per me sono uguali. Nessun apparentamento o sostegno. Nessun mercimonio per i voti a Cinque Stelle. Il blog pubblicherà foto e profili di tutti gli eletti tra qualche giorno. Terzo obiettivo: ho illustrato la proposta di legge popolare Parlamento Pulito alla Commissione affari costituzionali. Continua...
LE SEMPLICI RAGIONI
DEL SUCCESSO DEI VERDI
IN FRANCIA E IN EUROPA

LE SEMPLICI RAGIONI <BR>DEL SUCCESSO DEI VERDI <BR>IN FRANCIA E IN EUROPA di Umberto Mazzantini

Ermete Realacci, responsabile ambiente del Partito Democratico, commentando i risultati elettorali dell’Ue dice alcune cose illuminanti: «Queste elezioni europee sono state anche segnate dal successo delle forze ambientaliste di nuovo segno come quella di Daniel Cohn-Bendict in Francia e dall’opportunità di utilizzare proprio la questione ambientale come chiave di volta per affrontare la crisi e dare nuovo vigore all’economia. Insomma, se fossi stato un elettore francese probabilmente avrei votato per il partito di Cohn-Bendict». Nell’analizzare il successo di Europe Ecologie, che con il 16,3% tallona da vicino i socialisti, bisogna tener conto che il voto europeo, proporzionale, “libera” storicamente gli elettori dalla gabbia dei collegi uninominali e dal maggioritario a doppio turno che concentrano i voti sui partiti maggiori. Un fatto che anche nelle precedenti europee ha portato a clamorosi risultati i verdi (anche se non a questi livelli stratosferici) e formazioni dell’estrema sinistra. La novità è che stavolta il messaggio ecologista, rinnovato e strettamente legato alle questioni del lavoro e di un nuovo modello di società, con una migliore qualità della vita, sembra radicarsi fortemente in ambienti di ceto medio avanzato, sfondare tra i giovani, costruire un blocco sociale con gli agricoltori capeggiati da Bovet, strizzando l’occhio ai nuovi lavori e al “glocal” senza demonizzare il “global”.
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