La bellezza salverà il mondo (Dostoevskij)

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VIVERE INSIEME
INTRODUZIONE ALLE CULTURE COMUNITARIE
VIVERE INSIEME
REPORTAGE DA AUROVILLE
REPORTAGE DA AUROVILLE


La Comunità di Adventure di Auroville

Adventure è una Comunità intenzionale, nel senso che raggruppa un numero di persone che hanno deciso di condividere uno spazio e un tempo sia fisico che spirituale.
È situata nella cosiddetta Green Belt di Auroville, la cintura verde dedicata al rimboschimento, all'agricoltura, al verde.  Nonostante ciò è molto vicina al centro della township Auroville, al Matrimandir, al Visitors' Center, alla Solar Kitchen, inoltre contigua al villaggio Tamil di Edyanchavadi e attigua alla Udavi School, la prima scuola di Auroville (in senso temporale).
Fisicamente viviamo in alloggi chiamati "capsule", abitazioni tradizionali di questa zona, fatte di legno con il tetto di foglie di palma o cocco, aperte ai quattro lati con portelloni triangolari, in qualche caso  con la parte inferiore in muratura.
Comunque ogni abitazione è differente, alcune hanno il "dojo" esterno o una cucina o un laboratorio, tutte i servizi esterni, tutte a una certa distanza e non a vista una dall'altra, immerse naturalmente nel verde. Servizi in comune sono la cucina, un ufficio chiuso in muratura da cui ci colleghiamo ad internet con un sistema centralizzato, un dojo detto Ganesha dove ci riuniamo regolarmente per meditare insieme, cantare bhajans un paio di volte la settimana, tenere riunioni per organizzare i lavori e le decisioni comuni, e fare il cosiddetto sharing settimanale.
Lo sharing, che in inglese vuol dire condivisione, è un momento molto importante, solitamente il giovedì sera dopo cena, alle 8, ci riuniamo nel dojo (una grande capanna di forma ottagonale aperta su tutti i lati) con al centro un piccolo mandala di fiori e candele, incenso e le foto dei Maestri, ma anche con altre simbologie non solo indiane. Dopo una breve meditazione o concentrazione collettiva e il canto di un om, cerchiamo di aprire i nostri cuori agli altri, partendo dagli avvenimenti della settimana, ma non necessariamente, cercando di comprendere e farci comprendere, aprendosi appunto, e condividendo le nostre sensazioni, positive o negative del momento, cercando diContinua...

IL DONO DEL VECCHIO RABBINO
IL DONO DEL VECCHIO RABBINO
Il “Dono del vecchio rabbino” racconta la storia di un monastero in decadenza nel quale vivevano quattro anziani monaci e l’abate i quali erano molto preoccupati per la fine del loro ordine monastico.
Nei boschi intorno al monastero si trovava una capanna usata ogni tanto come eremitaggio da un rabbino.
Dopo anni di preghiere, contemplazioni e meditazioni, il gruppo dei monaci aveva sviluppato una certa sensibilità e percepivano la presenza del rabbino quando era presente nella capanna-eremo.
L’abate, afflitto e addolorato per la situazione difficile del suo monastero decide di chiedere consiglio al rabbino.
Continua...
ESPERIMENTI GIAPPONESI PER NUOVE GENERAZIONI
ESPERIMENTI GIAPPONESI PER NUOVE GENERAZIONI di Lex Veelo

La conferenza internazionale sugli ecovillaggi è stata una meravigliosa opportunità per conoscere realtà in Giappone che intendono attuare progetti per la creazione di ecovillaggi. Ci era stato detto che la gente in Giappone un tempo aveva un forte senso della comunità nei loro migliaia di villaggi rurali e nei quartieri cittadini. Avevano anche un antico e sacro, senso di comunione con la natura, in particolare con gli alberi e con le foreste. Il Giappone infatti è ancora oggi riuscito a conservare il 66% della loro nazione insulare con la foresta, che rappresenta una cifra impressionante se si considera che la forte pressione di cancellare le foreste per ottenere aree coltivabili sempre maggiori ed alimentare la popolazione in aumento.
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UNA COMUNITA’ MAGICA IN ITALIA


Damanhur: i suoi “cittadini” la definiscono nazione, popolo, città-stato, monastero per famiglie. Città Santa del futuro, via Horusiana, Federazione di comunità. Dal 1992 se ne parla in tutto il mondo dopo la scoperta del suo straordinario Tempio dell’Uomo sotterrane, la cui esistenza era stata tenuta segreta con successo per sedici anni.
A quaranta chilometri da Torino, è tra le più estese e consolidate comunità dlel’era dell’Acquario a livello internazionale.
Nella sua storia e nel suo pensiero le antiche tradizioni egizie, celtiche ed esoteriche convivono assieme ai più recenti apporti della tecnologia. A quasi 30 anni dalla sua fondazione si compone di 450 cittadini residenti, più 330 che vivono nei dintorni e partecipano assiduamente alle sue attività. <

La storia di Damanhur
Damanhur, città-stato o comunità dell’Acquario, è nata nel 1976 in Valchiusella, a nord di Torino. Cominciarono a parlarne nel 1975 i membri di un circolo esoterico torinese nato attorno a Oberto Airaudi, una figura a cui si riconoscevano particolari poteri, fondatore del Centro di ricerche ed informazioni Horus, che si occupava di parapsicologia, esoterismo e medicine naturali.
Nacque l’idea di fondare una “città del sole” e il 7 febbraio 1977 venne posta la prima pietra nel terreno acquistato a Bandissero Canadese.
Venne dato il nome di Damanhu (“città della luce”), dal nome di una antica città egizia nata come città di iniziati e di studiosi di fenomeni esoterici e dedicata al dio della mitologia egizia Horus.
La nuova Damanhur non venne costruita a caso, ma nel luogo in cui convergevano finti di energia (che i damanhuriani chiamano “linee sincroniche”): cioè un reticolo energetico che avvolgerebbe il pianeta terra e lo unirebbe all’universo attraverso nove linee maggiori verticali, nove linee maggiori orizzontali e altre linee minori. Queste forze energetiche, che la scienza moderna non sa ancora misurare, ma che i cinesi chiamavano già la “schiena del drago”, trasporterebbero idee, sogni, conoscenze, modi di pensare, forme di vita.

La Valchiusella (la celtica Val di Chy, come la chiamano i damanhuriani) era, del resto, una vallata ricca di ritrovamenti archeologici emagici antichi; primo fra tutti il “sentiero delle anime”, un complesso sistema di sentieri di montagna ricchi di incisioni rupestri riferiti a riti, simboli e funzioni apotropaiche.
Inizialmente la nuova Damanhur venne costruita per poche persone, con spazi individuali e spazi comuni per tutti. Il problema iniziale dell’autosufficienza venen risolto con la solidarietà fra tutti e il senso di intraprendenza nell’agricoltura,a artigianato, allevamento ed edilizia.
La convinzione dei damanhuriani di vivere agli albori dell’Era dell’Acquario (iniziata nel 1977), li spingeva a creare una nuova micro-società autosufficiente, in armonia all’interno e all’esterno con la natura, rivolta a recuperare il senso della conoscenza magica e a diffonderlo.
“Damanhur è un esperimento sociale volto a dimostrare che solo attraverso una vita, gioiosamente mistica e comunitaria, è possibile oggi salvare l’umanità dal disastro morale ed ecologico cui, ineluttabilmente, l’attuale società postindustriale sta portando il nostro mondo. Damanhur sarà la città santa del futuro, la prima porta, il primo gradino, tramite i quali si potrà accedere ai grandi spazi della mente e dello Spirito”

Verso la metà del 1980, con la presenza di undici nuclei formati da coppie e singoli residenti e la partecipazione di simpatizzanti a varie attività e corsi, Damanhur si dota di un primo Governo composto da un Governatore (Oberto Airaudi) e da cinque ministri preposti all’agricoltura, finanze, commercio, cultura ed esteri. Si dota anche della prima Costituzione (1 settembre 1981), di una bandiera ed emette una propria moneta, il credito>/i>.
Col crescere degli abitanti, anche le strutture e le istituzioni diventano più complesse; nasce la “Casa dei bambini”, in cui si va ad abitare, dopo aver compiuto i due anni, con alcuni educatori; viene fondata la Compagnia della Buona Terra, una delle prime aziende in Italia a trasformare e vendere prodotti biologici; prendono avvio l’erboristeria La Proposta, i laboratori di ceramica, di tessitura; viene organizzata la squadra antincendio per i boschi della vallata; si istituiscono annualmente i Giochi estivi chiamati Horusiadi , in cui tutti i damanhuriani divisi in quadre si confrontano in gare quali ‘osservazione del tramonte, la metratura ed altre tecniche di ampliamento della percezione.
Nel 1983 la popolazione di Damanhur raggiunge le 150 unità e decide di costituirsi in più insediamenti abitativi in Valchiusella per meglio integrarsi sul territorio e nella storia locale.
Prende avvio il “Gioco della Vita”, l’iniziativa che vede impegnate circa venti persone in un viaggio-studio per l’Italia alla ricerca di nuove conoscenze ed esperienze. Il viaggio significa volontà di invenzione, di cambiamento, di messa in discussione dell’esistente, di potenziale creativo.
Analogo al Gioco della Vita fu il primo esperimento di autosufficienza denominato “Olio caldo 1”, con il quale sei damanhuriani vissero per un anno in una baita nel bosco, senza luce elettrica e acqua potabile, alimentandosi con cibi autoprodotti e vestendosi con abiti confezionati da loro stessi. Il progetto venne ripetuto con cinquanta danahuriani. L’esperienza del soggiorno nel bosco rinnovò gli abitanti, allontanò paure e condizionamenti, creò nuovi legami. Le nuove famiglie, arricchite dalla dinamica del gioco, vennero chiamate “nucleo-viaggio”. In queste esperienze di totale isolameto anceh la casa diventa provvisoria, mobile, un elemento della natura e dell’uomo come un vestito e una “seconda pelle”. Questa cultura della “casa vivente” simile alla tenda delle popolazioni nomadi è una costante di tutto il movimento neo-rurale. In questa immersione dentro la natura l’uomo riacquista poteri e sensibilità antiche, riscopre la sua vera identità, sviluppa i saperi originari.

Non estraneo al Gioco della Vita collettivo è il cambiamento di nome dei damanhuriani che lo desiderano, nel nome di un animale, quasi per collegarsi ad una razza animale, identificarsi con altre forme viventi e acquisirne le caratteristiche.
Nel 1986 viene istituita una scuola elementare interna, che si aggiunge alla scuola materna e alla scuola nido. La scuola medi inferiore nascerà nel 1993. si potenzia il sistema di protezione civile. Le attività economiche, finora gestite in forma comunitaria, sono privatizzare per favorire sviluppo ed efficienza economica. Gli abitanti superano le 200 unità. Damanhur si sente un nuovo popolo e lo sancisce il 6 dicembre 1986. “Il Popolo è un’entità collettiva con una mente comune, prodotta dalla qualità dell’aggregazione umana spirituale, sociale ed emozionale. E’ una creatura viva, caratterizzata da una sua cultura, dai suoi limiti, dall’arte e dalla tradizione che è in grado di sviluppare.”

Durante il 1989 Damanhur, che nel frattempo ha rivisto la propria Costituzione, raggiunge una relativa autonomia per quanto riguarda il riscaldamento (85%) attraverso i pannelli solari e un idoneo isolamento, e per quanto riguarda l’energia elettrica (30&). I cittadini damanhuriani sono ormai oltre trecento, organizzati nelle tre comunità, tuttora presenti, di Damjl, la capitale, Tentyris, Etulte. Damanhur si avvia ad essere una comunità di riferimento per migliaia di visitatori e simpatizzanti che vengono accolti in una nuova foresteria dotata di servizi nformativi, esposizioni e punti di vendita e in una residenza per chi intende fermarsi più a lungo a Damanhur.

Uno dei settori di attività che si è sviluppato in questo periodo è quello delle medicine naturali e, in particolare, della pranoterapia. Sulle precedenti esperienze si formò una Scuola per guaritori, della durata minima di tre anni, per preparare guaritori spirituali i quali, senza rinnegare le risorse della medicina contemporanea, utilizzano come mezzo di guarigione il prana, principio universale della vita ed energia base dell’universo.
Nell’ottobre del 1995 si forma a Damanhur l’associazione politica “Con te per il paese” allo scopo di unire in un unico movimento cittadini e gruppi che intendono contare di più politicamente. Nelle elezioni amministrative in Valchiusella, Damanhur, attraverso i suoi candidati, presenta quattro lste civiche e vede eletti tredici rappresentanti damanhuriani.
Possiede un suo giornale quotidiano ed una emittente televisiva interna.
Nel 1992 un ex-damanhuriano, al termine di una vertenza economica con Damanhur per il mancato riconoscimento di servizi resi alla comunità, rivela la costruzione del Tempio dell’Uomo. Il 3 luglio avviene da parte delle forze dell’ordine il sequestro del Tempio in quanto privo dei permessi edilizi. Da allora la vicenda si arricchisce di un crescendo di avvenimenti attorno ad una costruzione che, nel segreto totale, era costata sedici anni di lavoro. La Comunità Montana Valchiusella sentenzio che il Tempio dovrà essere distrutto. I damanhuriani raccolgono oltre centomila firme per la salvaguardia del Tempio. La Sovrintendenza alle Belle Arti della Regione Piemonte dichiara il Tempio “un’opera d’arte collettiva” e chiede al Ministro dei Beni Culturali di salvaguardarlo. Il 20 dicembre 1995 il Senato approva la legge sul condono edilizio con l’integrazione dell’art. 10 per la sanatoria del Tempio dell’Uomo. Il 27 aprile 1996 il pretore di Ivrea decreta il dissequestro del Tempio affidandone la custodia ai damanhuriani.

Nel frattempo la caduta del segreto del Tempio contribuì, come dicono gli stessi damanhuriani, a ridefinire l’identità collettiva di Damanhur. “La caduta del segreto ha cambiato radicalmente la nostra impostazione poiché ha fatto conoscere Damanhur molto di più e sotto una luce diversa. Ha portato molto più interesse e pubblicità. E’ stata una svolta storica. E’ cambiata anche perché abbiamo parlato pubblicamente di certi argomenti che prima erano circoscritti ad un contesto più riservato” (Intervista a Coboldo raccolta da Antonella Belli).

A quasi tre decenni dalla sua fondazione Damanuhr stupisce per la sua costante espansione in Valchiusella e oltre. Oggi i “Centri Damanhur” sono presenti in undici città italiane: Alba, Bologna, Ciriè, Cuneo, Firenze, Faenza, Milano, Modena, Torino, Palermo, Vigevano. All’estero esiste un centro a Berlino. In Inghilterra e in Francia sono presenti due “recapiti” che hanno la funzione di punti di riferimento per informazioni e richieste nei confronti di Damanhur. A questa espansione contribuisce il suo pensiero che compone insieme, come in tutto il New Age, poli di distinzione da sempre opposti: tradizione-modernità, sacro-profano, oliamo-individualismo, privatizzazione della religione-neocomunitarismo, magia-disincanto del mondo.

La storia di Damanhur non è però comprensibile senza il suo fondatore e capo carismatico: Oberto Airaudi, nato a Balangero (Torino) nel 1950. Le sue prime esperienze avvennero nel campo della pranoterapia e dello spiritismo. Tutti i suoi scritti presentano anche elementi provenienti dalla Teosofia, dalla Tradizione orientale e, per ultimo, dal pensiero verde e acquariano. I suoi poteri e carisma sono tuttora riconosciuti da tutti i damanhuriani. “A Damanhur – dice un intervistato – Oberto Airaudi appare e svanisce come una meteora. Ma anche quando è assente per impegni esterni, la sua presenza è ben percepita da tutti”.
Airaudi è ciò che i buddisti tibetani definiscono Sprul-sku o Tulku , ciè l’individuo che avendo raggiunto il massimo di perfezionamento spirituale e avendo a disposizione le esperienze delle vite precedenti, in epoche e contesti diversi, spinto dalla compassione per gli altri uomini ancora legati al ciclo del karma, decide di reincarnarsi. Nei confronti dei suoi compagni “entro nauti” Airaudi svolge il compito maieutico di “levatrice spirituale” e di ponte visibile fra il sé individuale e il Sé universale.

Estratto dal libro “Damanhur popolo e comunità” di Luigi Berzano, Editrici ElleDiCi.



Ho conosciuto il sig.Oberto Airaudi a Torino in via S.Secondo ad un miting sullo sdoppiamento,molto interessante,ed un altra volta a damanuhr ad un altra riunione di 2 o 3 giorni anche quella molto interessante,parlo dei primi passi del centro.
distinti saluti Cordero Carlo

Meravigliosa Famiglia di Luce,
Sono rimasta molto colpita dalla vostra comunità, ma soprattutto dal vostro sentire spirituale e dal desiderio d'evoluzione spirituale, nella ricerca del proprio IO; di ognuno di noi. Ho collegato il mio viaggio sabato scorso, in occasione della mia premiazione di poesia, a Torino, il mio amore per le piante, per gli animali, per tutta la natura e l'Universo stesso, l'amore che nutro per me stessa, per tutti gl esseri umani e per le reminiscenze passate legate all'antico Egitto, agli ebrei ed ancora più in là ai Lemuriani ed a Voi.
Non è a caso che stasera ho guardato, con grande interesse, il servizio televisivo della trasmissione "Misteri" che vi riguardava e finalmente vi ho ritrovato.
Ho capito il perchè dei continui collegamenti con il Piemonte, la gioia che ho sentito nel trovarmi a Torino, averla vista così bella, così mia, così familiare, essere passata davanti al museo egizio ed essermi ripromessa di tornare a visitarlo, non comprendevo il perchè della mia grande felicità che aleggiava nel mio cuore e le vibrazioni che percepivo nel camminare per le vie del centro sino al Circolo dei Lettori.
Voi siete miei fratelli, i motivi non posso scriverli, ma un giorno, se me lo permettete, passerò a salutarvi, abbracciarvi e baciarvi.
Sappiate che una vostra sorella antica vi ha ritrovato e vi ama dal profondo di se stessa.
Namaste'.
Flora Gravina.

MEDITO...PENSO!!!CHE FATE PARTE DELL'ESSENZA DELL'ESSERE
ANCHE DEL MIO "ESSERE"SIETE QUALCOSA DI MAGICO,UNICO.
FATE PARTE DEL MIO PENSARE.HARIMOS

vi amo tutti fratelli di luce.in passato la mia vita era dedita al vizio e all'inquinamento sfrenato,e all'odio sopra ogni cosa dei lemuriani.oggi la mia vita e' cambiata.ho trovato l'amore delle piante e degli ortoaggi,al momento mi frequento con una zucca e posso con tutta onesta' dirvi,che non ho mai provato un tale appagamento sessuale.penso che pensare all'essere dell'essenza procastica faccia ormai parte della mia essenza,specialmento dopo aver visto il servizio della trasmissione "mistero",possa il dio ZHRUTUR aver luce anche per loro.mi sento irradiare luce da tutti i pori,infatti dopo anni di meditazione all'ombra del cipresso SANTO mi sono reso conto di eiaculare una gran luce dal mio membro.possa il dio WHILA mostrarvi la sua benevolenza con grandi orgasmi di luce.
saluti lucenti e ultraterreni da
ALESSANDRO RUGGIERI DI CAPACI

ho visto qualcosa ad una trasmissione di italia 1 e mi sono incuriosito -quindi mi sono dato da fare col pc e devo dire che sono semplicemente stupito è semplicemente favoloso.tutto questo--

sarei interessato per viverci sono stanco di vivere questa piena di conflitti ho gia 60 anni vorrei trovare qualcosa per vivere con gioia il resto della vita

Buon Giorno
desidero sapere di cosa vi occupate e come si puo' visitare il vostro centro ..solo per un giorno ...

dove vi trovate..esattamente..?

la più triste e dolorosa forma di sofferenza è la solitudine tra gli altri : io vivo la più triste delle solitudini : sentirmi sola vivendo invisibilmente tra gli altri
clarissa

vorrei sapere come raggiungervi e se ci fosse la possibilità di fare un'esperienza
scrivete alla mia e-mail
[email protected]

Ciao vorrei sapere se e' possibile fare un esperienzia vivenciale con voi...grazie Raffaella

mi serve una mano non ce la faccio piu

Buon giorno

mittente:Rossella

oggetto_-incontro

Salve mi chiamo Rossella vivo a torino e vi ho conosciuto tramite internet..per caso..un anno fa..posso chiedervi..di conoscerci..?
Offro la mia ..disponibilita'..pre questo periodo..sarei libera..da impegni..

cordiali saluti

scritto da: Franco Da Prato il 22/03/2013 alle 12:47
Complimenti al copia ed incolla ed al prof. Luigi Bersano, debbo dire che l'evasione fiscale come comportamento spirituale di una anima evoluta, lo trovo eccessivamente puerile. ma pare oggi sia la moda quella esaltare questi personaggi che scalano la vetta dell'audience per la loro fama controversa, ambigua se vogliamo.
Meno eroe è certamente chi nel suo privato contribuisce nel rispetto della legalità ed assolve ai suoi doveri per il bene comune.

scritto da: Franco Da Prato il 01/04/2013 alle 12:25
Qual'è il limite della tolleranza, per giustificare la libertà di pensiero?

Vorrei portare alla vostra attenzione un fatto che dovrebbe far discutere, ovvero come le notizie, troppo spesso parziali, personali, contraddistinte da fugaci conoscenze di poche persone riescano ad avvolgere la comunità damanhur in un alone etico-spirituale immeritato. La comunità damanhur non è etico-spirituale, ma una realtà magico-esoterica. Dico ciò perché molte notizie non prendono in considerazione la reale natura delle cose. Questo atteggiamento porta inevitabilmente a fraintendimenti anche molto fastidiosi ed offensivi nella libertà nella onestà intellettuale e morale altrui. E’ mio desiderio informarvi che le peculiarità della comunità damanhur non sono compatibili con il cattolicesimo e con qualsiasi altra confessione che ripudi la magia e le divinazioni. L'omertà impedisce agli addetti ai lavori di avvisare le persone dell’uso indiscriminato di magia, stregoneria, divinazioni e l’abiura dei sacramenti cattolici e non cattolici per adorare una divinità pagana, aliena. Di aver giurato obbedienza incondizionata al maestro, alla scuola di magia, alle loro regole ed hai fini della comunità, che si pone al di fuori di ogni legislazione e normativa sociale e religiosa. A suo tempo Monsignor Luigi Bettazzi espresse l’anatema contro coloro che ne facevano parte, asserendo l'uscita dal cattolicesimo ai membri della comunità. Il mio obbiettivo non è la critica negativa ma la coerenza nell’informazione, proprio in difesa di quella ostentata libertà di pensiero sbandierata come un vessillo della comunità. Trovo corretto aggiungere anche eventi di cronaca giudiziaria che hanno interessato il maestro spirituale e la comunità tutta. Mi riferisco alla condanna per evasione fiscale, alle cause di lavoro ed alla cronaca che ha messo in evidenza la chiusura del loro centro salute per irregolarità amministrative. Certamente non si può non aggiungere le inchieste mediatiche di RAI3 off the report ed il libro OCCULTO ITALIA. Comprendo che ognuno possa e debba esprimere le proprie opinioni dal proprio punto di vista, ma sempre restando nel tema dell’oggettività. Anche la comunità IL FORTETO è crollata sotto le inchieste giudiziarie, come la comunità ARKEON ha fatto la stessa fine, tutte e due interessate e legittimate in qualche modo da Sacerdoti e/o professionisti, che hanno messo ingenuamente a loro disposizione lo spirito di carità, di servizio ed amore. Così come loro, anche altre persone in buonafede si fidano di ciò che dichiarano, senza considerare che sono solo esternazioni di facciata. Trovo fondamentale l'onestà nel confronto, della comunicazione o relazione con le persone con le quali si stabilisce un dialogo, vuoi per lavoro, vuoi per puro diletto, vuoi per condivisione di una passione. Nascondere aspetti così determinanti in un dialogo aperto, sincero, propone solamente la malafede, una condizione sbilanciata di confronto in cui la parte interessata svolge solamente un ruolo fittizio per promuovere la propria comunità o filosofia, utilizzando la personale affabilità o educazione o disponibilità. Sono indignato ed amareggiato per la leggerezza con cui vengono pubblicizzati certi luoghi, minimizzate le situazioni quando non addirittura esaltate come solutorie dei mali del mondo. Se desiderate avere alcune informazioni diverse, visitate il sito: http://www.caproespiatorio.net

Franco Da Prato

Salve ho visto su mistero che avete creato un makkinario che vi permette di cantare con le piante !e assolutamente favoloso essere in contatto con qualcosa di inanimato ma che in realtà nn lo e x niente , questo ci fa capire che siamo parte di qualcosa di piu grande di noi e che a molti sfugge ankora purtroppo! Dobbiamo ankora capire tanto ,non e ke l'inizio

Vorrei entrare a far parte della Vostra comunità vi prego aiutatemi a farmi vedere che c'è una vita diversa da quella che fino a questo momento ho vissuto e respirato 24 ore al giorno

Come si fa a vivere da voi! Grazie di Cuore :-)

Salve a tutti . Sono Nicole e ho bisogno di un consiglio ..più di un consiglio una dritta verso la salvezza . ho bisogno di aiuto
Anni fa mi è stato fatto un malocchio da una persona molto malvagia ..con delle forze particolarmente oscure
Per invidia suppongo
Mi disse :tu hai un dono ! Beh la presenza di questo dono divino che gioiva il mio cuore l'ho sempre avvertita ...ma da quel giorno cambiò tutto inconsciamente ..mi disse che QUELLO non mi serviva più
E che non ci saremo mai più visti al mio arrivederci ! Fu un medico da cui mi mandarono che mi sbagliò le medicine pure
Una cosa particolare che ricordo sono le sue dita che scrocchiano accanto al mio orecchio destro e le sue parole che minavano a sventure e sciagure
C'è un angelo fra le fiamme dell inferno che grida aiuto senza che qualcuno lo senta o capisca ..

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