SE PO' FA'
“Se po’ fa’…”, non era vero, ci hanno fatto un culo nero e così Pd e Veltroni ci han ridato Berlusconi.
“Se po’ fa’…”, non s’è potuto e la Lega ci ha fottuto. Grazie al magico Pd or ci ritroviamo qui
con Berlusca, Bossi e Fini trionfatori agli scrutini. Non possiam che ringraziare il messia del “Si può fare”
che ne ha fatte proprio tante: dal programma strabiliante al comizio in ogni dove, dal linguaggio che commuove
alle cene populiste, dagli abbagli nelle liste a promesse esagerate, morte prima d’esser nate.
Con bandiera, patria ed inno ci ha ammannito Colaninno, con sadismo invero raro ci ha ammannito Calearo,
col suo far da pifferaio il superstite operaio ha inserito nelle liste, la precaria, le stagiste,
la ricercatrice bella e il prefetto sentinella. Al suon di “Di te mi fido!” ha promesso asili nido,
doposcuola, le dentiere, come fece il Cavaliere, ai vecchietti senza denti, bonus libri agli studenti,
il pacchetto sicurezza e la lotta alla monnezza, Sanità non lottizzata e Giustizia accelerata,
più quattrin per i precari, men per i parlamentari, cinquemila leggi in meno, per i pendolari il treno,
ferrovie nel meridione ed aumenti alla pensione, casalinghe assicurate e pigioni dimezzate,
meno attese in ospedale e minor pression fiscale, buoni spesa agli indigenti e per strada assai più agenti,
malavita organizzata combattuta ed annientata. Ci fu pur qualche amnesia, si scordò Walter messia
il conflitto d’interessi, la tivù e i problemi annessi, qualche legge da cassare ed i pacs da riesumare.
Non citò mai Berlusconi, niente demonizzazioni… Si scordò la laicità, quella no, nun se po’ fa’!
Per lucrare qualche voto si mostrò molto devoto corteggiando i moderati, ma poi i voti li ha fregati
ai compagni comunisti, come sempre masochisti e aiutò la cosa rossa a scavar la propria fossa.
Annunciando la rimonta ogni dì fece la conta del divario cha calava nella piazza che aumentava
e applaudiva con affetto. Si scordò di un vecchio detto: “Piazze piene ed urne vuote”. Le urne ci han lasciato in dote
una botta eccezionale e il Berlusca al Quirinale in fin di legislatura. Dall’union contro natura
che chiamarono Pd siamo giunti fino a qui. Ora che possiamo fare? Non ci resta che sperare
che sincer fosse Veltroni nel dir: “Per le buone azioni me ne andrò in Africa nera”. Walter, la sinistra spera
che quel dì non sia lontan. Corri in Africa, you can! Noi vorremmo cambiar cast… Corri in Africa, you must!
Carlo Cornaglia 16 aprile 2008
fonte: http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/ il blog di Marco travaglio
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