Dove c'è amore, c'è visione.
Richard of St. Victor

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TU & IO
Incontro amicizia condivisione unione,
l'Amore e i suoi impedimenti
TU & IO
COME L'ALBERO DALLA TERRA
Come l'albero dalla terra
e dalla roccia l'acqua
dall'uomo l'amore
Danilo Dolci-1957
PER QUANTO STA IN TE
Kostantinos Kavafis

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te:
non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balia del quotidiano gioco
balordo degli incontri e degli inviti
sino a farne una stucchevole estranea.
QUANDO AMI
AMI TUTTO IL MONDO

Cecilia Chailly
Quando ami, ami tutto il mondo. E non solo le persone, anche gli animali, le piante, gli oggetti. L'amore non può essere un gioco di potere, e forse neppure una relazione, perché é uno stato d'animo autonomo, che comprende tutto....
Devo accettare di amarti incondizionatamente, perché solo così posso vivere questo sentimento che altrimenti mi corrode come un acido.Voglio alimentarmi dell'amore che ho per te, é la carica della mia esistenza, la linfa della mia vita che altrimenti é spenta. Amando te amo il mondo. E vorrei che il mondo partecipasse alla gioia del mio amore, e non importa se é solo mio né se il tuo preferirai darlo a qualcun altro....

da "Era dell'Amore"
ONDA DELL'AMORE
Cecilia Chailly
Se é vero che c'è un destino, se é vero che il pensiero e quindi i sentimenti esistono e si trasmettono, come é possibile che tu trovi qualcuno che tu ami più di me?
Il mio amore é la mia forza, con esso posso superare tutte le gelosie, tutte le necessità. A me basta amarti. E amando te amerò anche me, e tutti quelli che mi circondano. E cercherò solo l'amore, solo nei luoghi e nelle persone che mi permetteranno di tornare a vivere col sorriso sempre aperto...E il tuo spirito sarà con me, nel cerchio che con gli altri formeremo, e gireremo insieme nella ruota dell'amore cosmico che per sempre ci circonderà.

da"Era dell'Amore"
Aver bisogno

Se tu fossi incerta
ti sarei da guida
Se fossi impaurita
ti farei coraggio.
Se fossi debole
ti rafforzerei.
Se fossi smarrita
ti condurrei per la via.
Se fossi minacciata
potrei difenderti.
Se fossi triste
suonerei una musica pura.

Da sola, sarei tuo compagno
se poi, ti sciogliessi in lacrime
potrei asciugarle
con i miei capelli
e ricomporre il tuo sentimento.
Se fossi disperata
potrei darti Luce.

Io, sono l’altra parte
quella che non si svela mai
estremo bagliore
del momento grave.
 
Misteriosa paura
ti tiene allo specchio.
Tu forse conosci dagli altri,
Così forte, sicura e invulnerabile,
l’amore che si riceve
e nulla sai ancora
della preziosa bellezza
dell’amor che si dà.

P.I. 30-06-2005
IMPEGNO E MATRIMONIO: QUANDO EROS E' UN MISTERO
IMPEGNO E MATRIMONIO: QUANDO EROS E' UN MISTERO di Stuart Sovatsky

Nel mondo erotico, i voti e le premesse sono al servizio delle possibilità e delle potenzialità che possono sbocciare nei momenti condivisi di suspense, e non delle certezze e delle aspettative preconcette. Come si colloca quindi l'impegno in queste acque eraclitee? Proviamo a contattare questo mondo nel suo punto più vulnerabile: la nostra paura dell'amore e del rapporto. Il profondo valore della scoperta della nostra inadeguatezza in questo modo di prendere reciproco impegno erotico non sta nello stimolarci a fare meglio la prossima volta. Questo atteggiamento si adatta unicamente ai contratti legali e commerciali, modelli che hanno preso il controllo del matrimonio, nella pratica e attraverso i loro ben regolati vocabolari. Ma applicare queste forme formalizzate di impegno al rapporto erotico può portare gravi distorsioni. Similmente la psicologia popolare trasforma l'impegno in qualcosa “a cui lavorare”. È diventato un cerchio in cui uno dei due partner cerca di far saltare l'altro (o se stesso). Ma, nel mondo dell'eros-mistero, l'impegno non può essere un contratto, un'aspettativa di stabilità o un segno di “progresso” del rapporto.
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AMORE, QUESTO SCONOSCIUTO


di Mia Girardi

Che cos'è veramente l'esperienza dell'amore? Come possiamo parlarne senza cadere in qualche cliché, senza retorica? Vorrei accompagnarvi in una sorta di meditazione sulla natura dell'amore, stimolarne la riflessione e l'apprendimento. L'amore è un'arte che deve essere acquisita e che non ci piove dal cielo senza far niente. Nella nostra civiltà nonostante la ricerca disperata d'amore tutto il resto viene invece considerato più importante. Denaro e beni materiali sono sicuramente necessari però in confronto all'amore esse perdono di significato. L'amore non è una cosa complicata ma a causa dell'intromissione del pensiero e delle ideologie le cose semplici diventano confuse e intricate. Ed è per questo motivo che l'amore origina preoccupazioni e sofferenze sebbene sia la felicità più grande e ci renda dinamici e sani anche a livello psichico.

Ognuno di noi porta con sé sin dalla nascita la possibilità, il presupposto psichico d'amare, ma deve trasformare questa possibilità in una capacità e questo purtroppo non accade frequentemente.
L'amore per la vita, per sé stesso, per gli altri, per la natura per il cosmo rappresenta il naturale, sano e felice modo d'essere dell'individuo.

Dal punto di vista psichico anche l'amore per gli animali e la natura è altrettanto importante quanto l'amore per l'altro sesso.
L'amore non si limita quindi alla sessualità, ma è una esperienza interiore generale, una capacità di provare amore per tutto ciò che si può percepire sensorialmente ed interiormente.
L'amore ci trascende, ci trascina, e ci costringe a mutare.
Nell'amore ciascuno cerca di valorizzare la parte migliore di sé, quella che sente come più sua, più vera e desidera che sia più apprezzata questa.
Chi ama si sente felice, sensibile, ogni paura svanisce, nel mondo si sente al sicuro. L'amore ci dà la sensazione di avere raggiunto tutto, ogni altro problema diventa insignificante.
Amando vediamo il mondo sotto una nuova luce, più raggiante, più ìn positivo, ci sentiamo liberi, entusiasti, più aperti e siamo riconoscenti per questa esperienza. Sorge un sentimento estatico: "sono così felice che vorrei abbracciare il mondo intero".
Questo è l'amore ad alta temperatura.
Estasi, in greco significa trascendere sé stessi, essere "fuori di sé", secondo l'espressione popolare.
Entusiasmo significa avere un theos, un dio dentro di sé, "essere posseduti da una divinità".
Percepiamo il mondo con occhi nuovi, è un aprirsi gioioso al mondo che appare bello e felice, è un aprirsi agli altri.
La pioggia o il sole, la forma di una nube, si arricchiscono di valore, diventano significanti di qualcosa che è connesso all'amato e all'amore, hanno un senso. Quando siamo innamorati tutta la nostra vita fisica e sensoriale si dilata, diventa più intensa. Sentiamo odori che non sentivamo, percepiamo colori, luci che non vediamo abitualmente.
Ma si dilata anche la nostra vita intellettuale perché percepiamo relazioni che prima ci erano opache. Un gesto, uno sguardo, un movimento della persona amata ci parla in profondità, comprendiamo i suoi sentimenti, comprendiamo i nostri. Creiamo un universo di fantasie in cui non ci stanchiamo mai di ritrovare il nostro amato.
Quel viso diventa l'unico viso, quella voce l'unica voce, la sua presenza una gioia infinita. Lo guardiamo e ci sembra incredibile averlo lì, per noi, perché è incredibile avere tutto ciò che desideriamo. L'essere amato riempie la coscienza e la fa felice.
Quando si realizza l'amore sembra che i cancelli stessi del paradiso si spalanchino per dare agli esseri umani la felicità dei beati. Il tempo cessa di esistere e tutto il resto non conta nulla.
L'amore appaga a sufficienza e non ha bisogno di altri attributi, esso basta a sé stesso.

La felicità e la salute psicofisica sono legate al problema esistenziale dell'amore.
Chi ha l'esperienza interiore dell'amore possiede la profonda convinzione che la sua vita ha un senso.

Quando saremo in grado di amare gli altri con sincerità senza paura e in piena consapevolezza, allora ci sentiremo bene e in buona salute, anzi non ci sentiremo solo così, ma lo saremo realmente.

L'amore è vitale. Se manca ci si ammala e si muore.
Ciò è facilmente riscontrabile nella cosiddetta "sindrome nosocomiale" dei neonati che subiscono spesso gravi alterazioni psicosomatiche e anche la morte se ricevono troppa poco affettività amorosa.
Tutta l'infanzia è fondata su questa esperienza stupefacente dell'amore materno, questo cemento che costruisce la fiducia di esserci e la capacità di vivere nel mondo.
Un adulto invece può rinunciare all'affettività amorosa soprattutto se ha imparato ad essere indipendente, ad amare e a volgersi con amore all'ambiente. Non è quindi molto importante essere riamato quanto il suo stesso amore.
Benessere non significa essere scevri di paure o di tristezze. Tutto ciò non è evitabile, ma significa essere consapevoli della propria vulnerabilità a livello psicofisico, significa accettarla.
Chi non vuole esporsi e si protegge dall'amore, si oppone alla vita e come conseguenza avrà solo sofferenze, insensibilità, nevrosi, preoccupazione ed una lenta morte interiore.

Molti di noi attendono passivamente la comparsa nella propria vita dell'amore, senza far nulla. L'amore non viene insegnato da nessuna parte.
In libreria si trovano tanti manuali di tecniche sessuali, ma quasi nulla sull'amore e la sua evoluzione, come riconoscerlo e come si possa apprendere la capacità d'amare che è un dono che non si può acquistare, ma raggiungere solo con la sensibilità, ricettività e attenzione. A qualunque persona, anche la più povera, è stato dato questo dono d'amare che dà valore all'esistenza, qualcosa che ha valore per sé e che viene ritrovato.

L'amore non è un sentimento al quale ci si possa abbandonare senza aver raggiunto un alto livello di maturità.
L'individuo deve imparare qualcosa di ben più difficile dell'amare chi lo ama, ed è il praticare l'amore senza aspettarsi che gli venga ricambiato.
Dobbiamo imparare a gettarci nell'avventura quotidiana dell'amore senza la più piccola speranza. In tal caso constateremo che potremo vivere ugualmente con fiducia, che non ci accadrà nulla, che anche amando senza essere riamati non ci rovineremo.
La libertà e il coraggio di vedere la realtà senza aspettative, di vedere ciò che esiste realmente, non ciò che si vorrebbe vedere, questa esperienza genera una grossa sensazione di felicità, una fiducia in se stessi che non si regge sulle deboli gambe di un'illusione.

Questo concetto è in linea con la tradizione platonica, ma ve ne sono altre, come quella tantrica, secondo le quali uomini e donne possono elevarsi all'unione mistica con Dio e l'universo attraverso l'amore per un altro essere umano. Nel buddhismo tantrico la Shakti, controparte femminile, è la fonte di tutta la saggezza e l'energia della divinità. Anche nelle nostre scritture la Sapienza é rappresentata come una donna, una shakti quasi una dea, e non come un uomo.

L'amore che non chiede nulla in cambio prorompe da noi stessi e si riflette sull'ambiente che ci circonda.
Questa capacità d'amare un altro individuo senza dover chiedere se siamo riamati o meno rappresenta l'amore maturo della persona autonoma che non manipola nessuno e non vuole essere manipolata.
Ciò che noi quotidianamente crediamo amore non è vero amore, bensì un intreccio confuso di sentimenti, paure e preconcetti.

Collegare l'amore con il desiderio sessuale è una mossa sbagliata: questo denota che le nostre condizioni spirituali e interiori non sono del tutto a posto.
Spesso, quasi sempre, si pensa che il desiderio sessuale faccia parte dell'amore, vengono anzi visti come un'unità organica. E' falso.
Quando bramo un altro essere umano e desidero possedere il suo corpo, il suo spirito, tutta la sua persona, allora l'amore è svanito.
Se amo un fiore, lo osservo e gioisco della sua esistenza e della sua vitalità. Quando lo bramo invece lo strappo dalla terra, lo recido e lo metto in un vaso. Il fiore muore. E' amore questo? Se l'avessi amato veramente l'avrei ammirato e amato là dove si trovava.
Il vero amore per un essere umano non brama il possesso del suo spirito e di tutta la sua personalità. L'amore non strappa una persona dalle sue radici, la lascia libera. L'amore lascia al partner la sua indipendenza e libertà.
Anche il bambino se si sente accettato dai genitori senza limitazioni di sorta può far diventare il suo Io forte e autocosciente, diventare libero di essere veramente sé stesso senza con ciò aver paura di perdere l'amore dei genitori.

La maggior parte delle persone evita l'essere soli come se fosse una malattia, per paura dei propri pensieri. Dobbiamo imparare l'arte di essere soli poiché non c'è nessun altra via che conduca alla libertà e alla soddisfazione personale.
Quando ci rifugiamo nella vita di società per distrarci dai nostri pensieri diventiamo prigionieri. Ogni fuga è un indizio di schiavitù. Devo invece abbandonarmi a me stesso, alle mie percezioni e ai miei sentimenti.

L'amore e l'unione non rappresentano "il superamento dell'essere-solo". Ci aggrappiamo al rapporto amoroso e cerchiamo in esso protezione, sicurezza e difesa. Invece affinché l'amore non continui a sfuggirci via tra le dita.

L'amore vero si raggiunge a poco a poco, con pazienza e saggezza. Così la pensa, per esempio, Fromm promettendo una felicità perfetta e continua. Si tratta di un mito diffusissimo e continuamente rinnovato da tutti noi senza neppure accorgercene.
Presi dalla vita quotidiana, noi desideriamo una vita più piena, più esaltante, qualcosa che sia vero ed autentico e ci predisponiamo mentalmente ed emozionalmente alla possibilità di accogliere il sentimento di amore.

Se si è soddisfatti, anche parzialmente di ciò che si ha e di ciò che si è, quando cioè ci si sente già completi, difficilmente ci si innamora.
L'innamoramento scaturisce dall'impossibilità di trovare qualcosa che ha valore nell'esistenza quotidiana.
Il senso profondo di non essere, di non aver nulla che vale predispone all'innamoramento. Quando si perde qualcosa del nostro essere, la prospettiva del nulla davanti a noi allora si costituisce dentro di noi la predisposizione a gettarsi nel tutto, nell'amore.
Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stessi perché quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore possiamo trovare solo vuoto.

L'intensità d'amore che generalmente rivolgiamo ad un singolo essere dovrebbe essere trasmessa verso tutto il genere umano.
Ogni individuo che ci passa accanto dovrebbe essere veduto come un fratello o una sorella, un amico o un amante.
E' questo tipo di amore universale incondizionato che ci fa divenire esseri evoluti e divini e ci riconduce ad un tema prediletto dagli autori del passato, che Dante esprime forse nel modo più sintetico quando parla di "amore che move il sole e l'altre stelle".
L'amore ricostituisce la divisione fra sacro e profano.

Sono molte le circostanze che possono ostacolare il rapporto amoroso di una coppia. Accade che il modo di vita, il lavoro, la carriera, l'ambiente, siano occasioni di incompatibilità. E' allora che si prepara da vivere per i due individui una esperienza dolorosa e insostenibile.
Alcuni amanti soffocano quelli che amano. La gelosia è la possessività sono sempre controproducenti, esse respingono invece di attrarre, perché la libertà è l'unica atmosfera in cui può fiorire il vero amore.
Non c'è nulla che distrugga più totalmente l'amore che la ripetizione dell'identico.
Le grandi e piccole rinunce, i compromessi, i punti di non ritorno, il seguire vie consuete per pigrizia, per comodità, per mancanza di fantasia, per paura del rischio, i mille fatti noti e ripetuti della vita quotidiana, i mille obblighi, sono deleteri dell'amore e costituiscono la dittatura dalla quale evadere per riaffermare i diritti dell'immaginario sulla realtà.
Chi divorzia e si risposa una, due, tre volte, spesso ritrova una situazione poco dissimile dalla prima.

Quando invece due persone riescono a condurre insieme una vita attiva e nuova, avventurosa ed interessante, in cui scoprono cose diverse o si battono insieme contro difficoltà esterne, fianco a fianco per un progetto comune, possono conservare per anni la freschezza del loro amore.
La loro forza sorge dallo stare insieme, dal loro amore.
Occorre fare esperienze nuove insieme per interrompere la quotidianità. Una vacanza non basta perché può apparire come una fuga, solo una breve interruzione. Le esperienze nuove fatte insieme devono incidere realmente sulla vita quotidiana, comportare uno scoprire, un cercare, un vedere con occhi nuovi in due, un decifrare una diversa realtà e diventare significative da lasciare una traccia durevole.
Il "viaggio di nozze" è il simbolo istituzionale di questa vacanza dal quotidiano, di questa avventura da vivere a fondo in due. Il viaggio all'esterno è solo l'occasione, lo strumento per un continuo viaggio all'interno.

La vita straordinaria deve continuare in qualche modo nel presente, nell'esistente. Un viaggio fatto insieme dopo dure prove, scoperta e confronto, continua reinterpretazione del mondo, continuo riesame del passato. Capacità di meravigliarsi continuamente di sé stessi e del mondo, cercando non ciò che rassicura o che è già noto, ma ciò che è sfida, bellezza, creazione.
E' un continuo ri-vedere, ri-scoprire, rin-novarsi cercando le sfide e le occasioni. Allora si ha un re-innamorarsi della stessa persona. Una cosa simile richiede che l'iniziativa venga da entrambe le parti. Se uno dei due è passivo, se aspetta che inventi le cose l'altro, qualunque trasformazione cade sotto la dittatura del quotidiano e del risentimento.

Il pensiero dell'occidente è attratto dalle espressioni come rinnovamento, rinascimento, rivoluzione, risorgimento, nel buio del presente aspettiamo un nuovo giorno, una nuova vita, una nuova primavera, una redenzione, un riscatto, una rivolta, una riscossa.
Questo sogno occidentale è per l'oriente l'incubo da evitare. "La nascita è dolore, la malattia dolore, la vecchiaia dolore, essere unito a chi ama è dolore, essere separati da chi si ama è dolore". Così parla Siddharta, il Buddha.
Rinascere significa tornare nell'inferno della vita, incontrare inevitabilmente il dolore. La vera speranza è nel rinunciare alla rinascita, nell'impedirla.
Il pensiero orientale ha quindi rifiutato alla radice tutto il pensiero metafisico occidentale, quello da cui deriva la nostra religione, la nostra filosofia, la nostra politica. Anziché cercare un unico oggetto d'amore che sazia la sete, esso cerca di superare la sete. Anziché la felicità totale ed entusiasta, esso cerca il superamento della felicità e del dolore: il nirvana è questa beatitudine priva di passione.

Nulla può durare, è su questa transitorietà che Buddha ha fondato tutta la sua filosofia proponendo come soluzione la negazione del desiderio, mentre il cristianesimo dice che l'uomo deve desiderare la vita e l'amore, averne di più, e soprattutto darne di più.
Amare non significa comunque dare continuamente qualcosa di proprio, farsi "sfruttare", ma significa innanzitutto aprirsi.

Tutto ciò che fai fallo per amore.

Mia Girardi

"Il vero amore ci porta al distacco. Dove c'è vero amore e non solo attrazione fisica, gli amanti possono essere mille miglia lontani l'uno dall'altro e il loro amore sarà sempre lì, non morirà e non produrrà nessuna amarezza."
Vivekananda

"L'amore Govinda mi sembra di tutte le cose principale. Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere l'opera dei grandi filosofi. Ma a me importa solo di poter amare il mondo, non disprezzarlo, non odiare il mondo, a me importa solo di poter considerare il mondo, e me e tutti gli esseri, con amore, ammirazione e rispetto"« (da Siddharta H. Hesse)

"L'amore comprende se stesso nelle cose che lo circondano. Comprendere una cosa vuol dire ritrovare in essa alcunché di nostro ed é questa scoperta di noi stessi al di fuori di noi che ci fa lieti.Questo rapporto di comprensione é parziale¦ invece il rapporto d'amore é completo.
Nell'amore il senso della differenza scompare e l'anima raggiunge il suo scopo di perfezione trascendendo i limiti di se stessa e varcando la soglia dell'infinito. Perciò l'amore é la più alta felicità che l'uomo possa raggiungere infatti solo per l'amore egli realmente conosce d'essere più di se stesso d'essere una sola cosa col Tutto."
Tagore


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