LA FESTA DI NATALE
La FESTA di NATALE E LA NASCITA DEL BAMBINO DIVINO
Se esistono quattro feste cardinali: Natale, Pasqua, le feste di S. Giovanni e di San Michele, ciò non è dovuto al caso, o perché è piaciuto a qualche religioso istituirle, ma perché le quattro date cadono in corrispondenza di fenomeni cosmici.
Nel corso dell’anno, il sole passa per i quattro punti cardinali (equinozio di primavera, solstizio d’estate, equinozio d’autunno e solstizio d’inverno), e durante questi quattro periodi avvengono nella natura dei forti gettiti e delle grandi circolazioni di energie che influenzano la terra e tutti gli esseri che la popolano: le piante, gli animali, gli uomini.
Gli Iniziati, che hanno studiato tali fenomeni, hanno constatato che, se l’uomo vi presta attenzione, se si prepara e si mette in uno stato di armonia per ricevere quegli influssi, possono prodursi in lui grandi trasformazioni. La tradizione cristiana ci dice che Gesù è nato alla mezzanotte del 25 Dicembre. Il 25 Dicembre il sole è appena entrato nella costellazione del Capricorno. Simbolicamente, il capricorno è legato alle montagne, alle grotte, ed è appunto nell’oscurità di una grotta che il bambino Gesù può nascere. Per tutto il resto dell’anno, la natura e l’uomo hanno svolto una grande attività, ma all’approssimarsi dell’inverno, molte attività si arrestano, i giorni si accorciano, le notti si allungano: è il momento della meditazione, del raccoglimento, cose queste che permettono all’uomo di penetrare nelle profondità del suo essere e di trovare le condizioni per la nascita del Bambino.
Quando il sole esce dalla costellazione del Capricorno, entra nell’Acquario, e l’Acquario rappresenta l’acqua, il battesimo, la vita che scaturisce producendo nuove correnti. Uscendo dall’Acquario, il sole entra nei Pesci, dove avviene quella pesca di cui Gesù parlava quando diceva ai suoi discepoli che sarebbero diventati pescatori d’uomini. Torniamo ora alla nascita di Gesù. Ogni anno, il 25 Dicembre, a mezzanotte appare all’orizzonte la costellazione della Vergine, ed è questo il motivo per cui è detto che Gesù è nato dalla Vergine. All’opposto appaiono i Pesci, e nel medio cielo si può vedere la splendida costellazione di Orione, con la centro l’allineamento delle tre stelle che, secondo la tradizione popolare, rappresentano i tre Re Magi.
Ma lasciamo da parte il particolare di sapere se Gesù è veramente nato il 25 Dicembre a mezzanotte. A noi interessa il fatto che, attorno a quella data, ha luogo nella natura la nascita del principio cristico, di quella luce e di quel calore che trasformano tutto. In quei giorni anche in Cielo si festeggia il Natale: gli Angeli cantano e tutti i grandi santi, tutti i grandi Maestri e gli Iniziati sono riuniti per pregare, per rendere gloria all’Eterno e per festeggiare la nascita del Cristo, che nasce veramente nell’universo.
E intanto sulla Terra, dove va la gente? A tavola, dove mangia e beve smisuratamente per festeggiare la nascita di Gesù … che mentalità ! e ciò che più stupisce, è che anche le persone più intelligenti trovano normale festeggiare il natale in quel modo. Invece dell’essere coscienti dell’importanza di un evento che si verifica una sola volta all’anno, quando tutta la natura è pronta a preparare una nuova vita, l’uomo pensa a ben altro. Ecco perché non ne ricava nulla: anzi, in questo mondo perde la grazia e l’amore del Cielo.
Che cosa volte che il Cielo doni ad un essere che rimane insensibile alle correnti divine? Il discepolo invece si prepara, perché sa che la notte di Natale, il Cristo nasce nel mondo sotto forma di luce, di calore di vita, per cui crea le condizioni migliori affinché il Bambino divino nasca anche in lui.
Gesù è nato in Palestina 2000 anni fa, ma questo è soltanto l’aspetto storico del Natale; come sapete, per gli Iniziati, questo aspetto è secondario, perché prima di essere un avvenimento storico, la nascita del Cristo è un avvenimento cosmico: è la prima manifestazione della Vita nella Natura, il principio di tutto ciò che esiste. Inoltre, questa nascita ha anche un aspetto mistico: il Cristo deve nascere in ogni anima umana come principio di luce e di amore divino.
Questa è la nascita di Gesù: e fino a quando l’uomo non possiederà in sé la luce e l’amore, il bambino Gesù non potrà nascere in lui. Potrà attenderlo, potrà festeggiarlo … ma nulla più. Gesù è nato duemila anni fa , per festeggiare questo evento, si va in chiesa, si canta che Gesù è venuto a salvarci, e poiché siamo stati salvati,si può continuare a peccare, a bere e a mangiare; si può stare tranquilli per l’eternità. E’ così che gli esseri umani concepiscono la nascita di Gesù. Ma lavorare, studiare, fare degli sforzi affinché Gesù nasca interiormente in ogni anima, in ogni spirito, è cosa a cui poca gente pensa. Se fosse stato sufficiente che, duemila anni fa, Gesù venisse sulla Terra, come mai il Regno di Dio non è ancora arrivato? Le guerre, le miserie, le malattie, tutto avrebbe dovuto già scomparire…
Non nego che la nascita di Gesù abbia rappresentato un evento storico di grande importanza, ma l’essenziale sta negli aspetti cosmici e mistici della festa di Natale. Non soltanto la nascita del Cristo è un avvenimento che si ripete ogni anno nell’universo, ma in ogni istante il Cristo può nascere anche in noi. Potete rileggere la storia della nascita di Gesù quante volte volete e cantare è nato il divino bambini! Ma fino a che il Cristo non nasce in voi, tutto ciò non servirà a nulla. L’importante, ora, è che ognuno senta il desiderio di farlo nascere nella propria anima, per diventare come lui, affinché la terra sia popolata da Cristi. Infatti era questo che Gesù chiedeva quando diceva: in verità, in verità vi dico, che colui che crede in me, farà egli pure le opere che faccio io, e ne farà anzi di più grandi. Ebbene dove sono le opere più grandi di quelle di Gesù? …
Estratto dal libro di Om Mikhael Aivanhov Natale e Pasqua nella tradizione iniziatica Edizioni Prosveta
Grazie,sono sante parole.Spero che veramente le persone aprono gli occhi e il cuore,e che la terra possa essere nutrita di amore, gioia,e di luce!!!
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