Il mondo va male non a causa di coloro che fanno del male
ma a causa di coloro che sanno e lasciano fare!! 
Albert Einstein

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
Continua...
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LA MORTE E LA VITA NELL'ALDILA'


In tutte le tradizioni spirituali si studia il tema della morte… delle tante morti… e della morte fisica. È bene che oggi queste conoscenze arrivino a tutti, perché insegnano a vivere meglio, a tener conto della legge di causa ed effetto e della legge di corrispondenza, ad affrontare, superare e trasformare la più temibile delle paure: la paura della morte.

Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov così ne parla:

Per la Scienza iniziatica l’essere umano è un riflesso, un’immagine dell’universo, e come l’universo, è composto da mondi, cioè da - corpi - diversi. La scienza ufficiale non è ancora giunta ad ammettere questa realtà, e da qui deriva una serie di errori, in cui incorrono notoriamente sia la medicina che la psicologia.

Gli induisti dividono tradizionalmente l’essere umano in sette corpi, suddivisione accettata dalla maggior parte degli spiritualisti. Il corpo più materiale, e l’unico visibile ai nostri occhi, è il corpo fisico, ma esistono altri sei corpi composti da materie sempre più sottili: i corpi eterico, astrale, mentale, causale, buddhico e atmico. In realtà il corpo eterico fa ancora parte del corpo fisico, ed esiste in quattro diversi stati chiamati etere chimico, etere vitale, etere luce ed etere riflettore. Ecco perché il corpo fisico è divisibile in sette stati: solido, liquido, gassoso, più i quattro stati eterici. Gli altri corpi possono pure essere divisi in sette diversi livelli: abbiamo così il corpo astrale con tre livelli inferiori e quattro superiori...

Al momento della morte, l’uomo deve distaccarsi successivamente da tutti quei corpi e passare attraverso tutti quei livelli.

Il corpo fisico è come una fortezza, ma quando lo si abbandona, nel momento della morte, se si sono trasgredite le leggi dell’amore, della saggezza e della verità, si sarà obbligati a pagare nel piano astrale tutte le trasgressioni commesse. Non sono invenzioni: l’hanno sempre detto tutti i più grandi Maestri dell’umanità, e grandi artisti, pittori e poeti hanno rappresentato quel mondo nelle loro opere; e per di più, persone clinicamente morte da tre o quattro giorni sono ritornate in vita e hanno raccontato ciò che avevano visto nel piano astrale. Di tanto in tanto il Cielo permette a qualche persona di fare quell’esperienza per incitare gli uomini alla saggezza, ricordando certe verità. Quindi, dopo la morte, l’uomo deve subire nel piano astrale tutto il male che ha fatto agli altri e soffrire tutte le trasgressioni che ha commesso. Non si deve credere che l’Intelligenza cosmica voglia vendicarsi o punirli: essa vuole soltanto che l’uomo divenga perfettamente cosciente di tutto ciò che ha fatto sulla terra, perché spesso ha fatto soffrire degli esseri senza nemmeno rendersene conto e questo stato di ignoranza è inaccettabile, perché impedisce di evolvere.

L’Intelligenza cosmica ci fa quindi passare attraverso quelle sofferenze che abbiamo inflitto agli altri, per farci conoscere bene ciò che abbiamo commesso, affinché ci si possa correggere. Il tempo che vi trascorriamo dipende dalla gravità dei nostri errori. Coloro che non hanno commesso dei grandi crimini superano rapidamente quella tappa, mentre gli altri rimangono per anni nelle sofferenze.

Quando l’uomo ha pagato completamente i suoi debiti, entra nel primo livello dell’astrale superiore, dove vive nella gioia e nello stupore, grazie alla felicità che ha dato agli altri sulla terra. Tutto ciò che ha fatto di buono per loro aiutandoli, incoraggiandoli, dando loro speranza, risvegliando in loro la fede o l’amore lo deve vivere anche nel piano astrale, amplificato all’infinito…

Successivamente quegli esseri salgono verso i mondi del piano causale, dove tutti i tesori e le ricchezze della saggezza vengono loro offerti, tutti i misteri dell’universo vengono svelati, tutta la bellezza dei mondi celesti viene mostrata. Poi salgono ancora più in alto nel piano buddhico dove, uniti all’Anima universale, vivono una vita di indescrivibile felicità. Poi, per ciò che accade nel piano atmico, non vi sono parole che lo possano esprimere; è la fusione completa con il Creatore…”*


Queste conoscenze sono fondamentali per noi e per i nostri cari, e per il comportamento più adatto da tenere con chi se ne sta andando.
Il momento del distacco, sia improvviso che previsto, è sempre molto difficile per chi rimane, per una serie complessa di motivazioni; ma la consapevolezza della straordinaria esperienza che il trapassato sta vivendo, ci responsabilizza a porgere tutto l’aiuto possibile e il sostegno necessario perché possa affrontare sé stesso nella più assoluta serenità.

“Quindi, lasciate che i morti partano tranquillamente verso quei luoghi dove devono andare. I vostri genitori, i vostri amici, non aggrappatevi a loro, non tratteneteli con il vostro dolore e la vostra sofferenza, e soprattutto non cercate di chiamarli per comunicare con loro: li importunereste e impedireste loro di liberarsi. Pregate per loro, inviate loro il vostro amore, pensate che si liberino e si elevino sempre più nella luce. Se li amate veramente, sappiate che sarete un giorno con loro. Questa è la verità. Quante volte ve l’ho già detto: là dove è il vostro amore, là un giorno sarete anche voi.”*

estratti dalla pubblicazione
La morte e la vita nell’aldilà
di Omraam Mikhaël Aïvanhov

Elisabetta Mastrocola
[email protected]



personalmente ne sono convinto di un'altra vita nell'aldila' in quanto ho purtroppo vissuto al fianco di mio padre fino all'ultimo mese della sua sofferenza fino all'ultimo sospiro. gli ho dato tanto coraggio in quei momenti e personalmente ero disperato nel convincermi che lo stavo per perdere, ma vivendo quei momenti accanto a lui ho visto che mio padre in "condizioni di precoma" e con il velo calato agli occhi sorrideva guardando con lo sguardo perso nel vuoto in modo felice sorridendo in modo meravigliato mai visto prima.... mentre io lo guardavo lui sentiva delle voci che lo chiamavano "erano voci di persone a lui care che lo avevano preceduto nella morte e che stavano per accoglierlo e fargli strada verso la luce eterna, quindi ho goduto gli ultimi giorni ed istanti stando accanto a lui, ho sofferto tanto anchio, ma in questo momento mi accorgo di passare da una condizione di sgomento personale ad una situazione felice in quanto so e ne sono certo che in questo momento il mio papa' e' sicuramente nelle grazie di nostro Signore ed in compagnia dei suoi amici e parenti nell'aldila'... riesco ad essere felice attualmente gia' solo con il pensiero che quando arrivera' il mio momento potro' sicuramente incontrare di nuovo papa' in tutto questo "ringrazio Dio" ciao papa' che tu possa trovarti in questo momento a godere la luce eterna del nostro signore gesu' cristo....un bacio forte da tuo figlio Pasquale.....

I grandi mistici raccontano le cose in maniera diversa e più confortante. In occidente l'unico che si sia avvicinato alla descrizione fatta dai mistici è Martinus, anche se, come ammise lui stesso, era necessario perfezionare il ricordo dell'esperienza che aveva avuto, poiché l'aveva sicuramente arricchito con improvvisazioni mentali legati e inquinamenti culturali.

ho perso il mio unico figlio di soli 23 anniin un incidente con la moto.un incidente stupido dietro casa in strada dritta ,appena partito due secondi dopo la moto come impazzita lo disarcionava e volando contro un palo della luce lì finiva la sua vita terrena.l'amico che lo seguiva a breve distanza non ha capito cosa ha causato l'incidente non c'era nessuno in strada erano le ore 21del 20 nov.2004.un incidente inspiegabile.solo in un secondo tempo indirizzata da un'amica ho conosciuto una sensitiva con il dono di vedere e parlare con le persone che non sono più terrene.all'inizio ero molto scettica,ma difronte a diverse prove su cose che solo io e il mio Manuele sapevamo ho capito che lui è vivo in una dimensione diversa a noi invisibile,ma loro ci vedono e sentono tutto.Manu. mi ha spiegato l'incidente ,una grossa nutria gli ha tagliato la strada e x istinto ha cercato di evitarla e in un attimo si è conluso tutto;e così si spiega xchè l'amico dietro non ha capito il perchè e non si spiega la dinamica,essendo buio non ha visto l'animale.nonostante tutto è stata molto dura acettare tutto ciò mi chiedevo e a volte ancora xchè luie non io o mia mamma che tra un mese fa 100 anni xchè lui a soli 23.?? nel corso degl'anni mi ha dato diverse prove che lui c'è e quando sarà ora sarà lui a venire a prendermi,mi ha detto che sta molto bene è salito in alto ed è molto felice.mi ha aiutato ad avvicinarmi a NOSTRO SIGNORE e a capire tanti errori. credevo fosse stata un'ingiustizia e a un modo x punirmi x la mia scarsa fede,ma ora credo che lui sia stato prescelto xchè meritevole di una vta migliore di quella terrena e allo stesso tempo in questo modo mi è stata offerta la possibilità di salvare la mia anima e so' che quando sarà ora lo riabbraccerò.

A tutti fa piacere pensare che i nostri cari sopravvivano in una dimensione diversa e possano comunicare con noi. Credo che sia ragionevole pensare che la coscienza sopravviva in uno status diverso, ma proprio peché si trova in uno stato di coscienza diverso non potrà mai comunicare con questa dimensione. Quando uno dorme si trova in uno stato di coscienza diverso da quello della veglia e per poter comunicare con i vivi deve svegliarsi. Nessuno sa ancora che cosa rimanga in questo mondo di un essere vivente e che cosa sia in realtà la coscienza. Il discorso, epr quanto interessante, è lungo e complesso e non riuscirebbe a coinvolgere chi soffre. Chi soffre ha il diritto di cercare la spiegazione più gratificante, anche se non ragionevole, perché quello è l'unico modo per sopravviverere a un doloore intenso.

Stato di veglia, stato di coscienza diverso...come facciamo
a spiegare tutto con la ragione e gli schemi mentali che
abbiamo? Se non capiamo che proprio per questo siamo lontani dall'invisibile,dal'impercettibile,
non vedremo nè sentiremo mai oltre la nostra fisicità..
ivana

Tutta l'esistenza è fatta di stati coscienziali: la veglia, il sonno, il sogno, la trance, la premorte, l'estasi. La scienza ci aiuta a capire che effettivamente l'uomo può muoversi all'interno di questi stati e passare dall'uno all'altro. La stimolazione elettrica di alcune aree cerebrali ha consentito di espandere la propria coscienza. Lo scopo si raggiunge non solo con la stimolazione elettrica, ma anche con l'ipnosi. All'università di New York hanno ottenuto gli stessi risultati in soggetti affetti da tumore e sottoposti a terapia antidolorifica con estratti di funghi allucinogeni. Tutto questo lo diciamo solo per capire che esistono stati coscienziali diversi e che l'esistenza dell'uomo non si limita allo stato di veglia che sperimentiamo in questo momento. Forse abbiamo la possibilità di sperimentare qualcosa oltre la nostra fisicità...

Caro Giancarlo, mi fa piacere che tu ammetta che la ns.
coscienza possa sopravvivere in uno status diverso,ma la
scienza, gran parte di essa, non è in grado di spiegare
altri fenomeni come la metavisione o la metafonia.
Ho scritto gran parte, perchè come tu ben saprai altri
scienziati si sono occupati di questo fenomeno ottenendo
risultati stupefacenti. Credo sia inutile se non controproducente, negarlo. Mi piacerebbe conoscere la tua
opinione in proposito. Grazie.

non vedo il mio commento scitto stamattina all 'una e qual'cosa circa.

E' consolante sapere che la coscienza sopravviva alla morte fisica, ma in giro si raccontano tante sciocchezze che ho ritenuto utile riassumere le correzioni fatte dalla scienza in un libro che uscirà in autunno dal titolo "Morire, e poi?" al fine di 1)evitare che si pensi ancora che l'esperienza della premorte sia un fatto trascendentale e non invece un episodio fisiologico utile alla sopravvivenza del corpo fisico(che con l'aldilà quindi non ha nulla a che vedere, e 2) che la comunicazione con i defunti non è possibile se non in un modo che esula dalla metavisione e dalla metafonia. Metavisione e metafonia possono essere spiegate in modo semplice facendo riferimento agli esperimenti dei neuroscienziati statunitensi e canadesi e a quelli fatti anni fa all'Accademia di Parigi sulle capacità extrasensoriali di alcuni individui; capacità che, tuttavia, non riescono a superare i confini della nostra dimensione. Non c'è dunque la possibilità di comunicare con la coscienza attiva di un defunto, ma la sopravvivezna è certa.

Buongiorno. Ammetto di ignorare quasi tutto cio' che riguarda il tuo pensiero su questa materia, dato che mi sono trovata per caso e da poco tempo a leggere su questo sito, peraltro molto interessante. La mia sete di conoscienza predispone una mente aperta(e viceversa) senza
la quale ogni ricerca sarebbe solo una perdita di tempo.
Non amo i dogmi, gli assiomi. Le convinzioni granitiche
mi spaventano perchè allontanano dall'atteggiamento di umilta' che bisognerebbe sempre avere quando si affrontano
temi così delicati. Nessuno ha la verita' in tasca.
Mi sembra riduttiva(scusa)l'affermazione che spiega il tutto con le capacita extrasensoriali di alcuni individui(è dire tutto e niente,meglio non dire..).Così come la frase finale..sembra non lasciare spazio a dubbi(?).
Senza presunzione, senza voler polemizzare, in tutta umiltà. Grazie per la risposta. Saluti.


Cara Ivana, non me ne volere, ma se non ci sono basi scientifiche sulle quali discutere, chiunque potrebbe sostenere una tesi folle come quella dell'inferno. Fino a oggi non è stato possibile stabilire che si possa comunicare con l'aldilà. La stessa esperienza di premorte (sulla quale si basano i sstenitori di una vita oltre la vita) è fisiologica e riproducibile in laboratorio con l'inalazione di acido solfidrico. I ventimila casi archiviati sull'esperienza dei redivivi non hahno dunque più alcun significato se non x dirci che ognuno di noi cerca di sopravvivere riducendo al massimo le funzioni vitali, giusto il tempo di superare un momento particolarmente critico. Quando un fenomeno trova una spiegazione più semplice, è ragionevole pensarla come Occam ed evitare di arrampicarsi sugli specchi, per quanto la proposta di una tesi sovrannaturale possa farci piacere. E' vero che l'esistenza è un aggregato di stati coscienziali che ancora non conosciamo nei dettagli e se qualcuno dimostrerà che esiste una strada per andare oltre la vita, saremo tutti felici di accoglierla. Al momento dobbiamo accontentarci di ciò che dice il misticismo, visto che negli ultimi anni la meccanica quantistica ha confermato molti sei suoi enunciati. Chissà che cosa si riserva il futuro!

Caro Giancarlo, se nella penultima risposta affermi che la sopravvivenza è certa da che cosa deriva questa tua convinzione, dato che la scienza su cui ti basi non ha ancora dato una risposta certa("se qualcuno dimostrera'..oltre la vita..)?
Posso essere d'accordo con te sulle esperienze premorte, anche se lascio sempre il beneficio del dubbio,ma se devo pensare che tutto cio' che non è dimostrabile con la fisica quantistica e il misticismo non ha ragione d'essere, beh credo che non potremo mai proseguire nel confronto.Sono d'ccordo anche sul fatto che sarebbe bene spazzare via molte sciocchezze, ma attenzione a non buttare via qualcosa
solo perchè lo si rifiuta a priori. Io non scelgo una spiegazione di un fenomeno solo perchè mi fa comodo, dico solo, come sosteneva anche Gustavo Rol, che gli scienziati dovrebbero essere meno chiusi e saccenti, anzi piu' collaborativi.
Io stessa, pur non avendo facolta' paranormali potrei raccontarti esperienze personali che mi fanno pensare che è
meglio tenere un atteggiamento di apertura. Grazie per le tue risposte puntuali. Cari saluti.

Cara Invana,
l'apertura mentale è d'obbligo. D'altra parte la fisica quantistica ha sovvertito completamente il nostro modo di pensare e di valutare le cose. La maggior parte di noi non si è ancora abituata a questo cambiamento di pensiero che ci sta portando davvero verso l'inconoscibile, mettendoci a fianco dei mistici. Più la meccanica quantistica affonda il bisturi nel piccolo e più si avvicina agli enunciati del misticismo. Al momento, il misticismo universale sembra essere l'unica fonte attendibile. Per verificarlo, però, bisogna sperimentare ciò che suggerisce. La sperimentazione diretta è, infatti, l'unico elemento utile per scoprire se il mistico dice la verità. E qui il campo diventa minato. Dopo tutte le conquiste che ha fatto in pochi anni la fisica e dopo le scoperte recenti delle neuroscienze, non è da escludere che si arrivi a capire tutto ciò che fino a ieri era avvolto dal mistero. Ora, mentre molti enunciati del misticismo vengono confermati, uno dopo l'altro (il piccolo contiene il grande; tra le particelle non esiste separazione; non possiamo agire solo sul dettaglio perché ogni azione coinvolge l'intero universo e ogni frammento contiene il tutto; la realtà è frutto dell'osservazione; materia e spirito sono due aspetti complementari della stessa realtà cosicché non ha più senso parlare di materialismo e di spriitualismo)non si è riusciti a controbattere l'affermazione che "la comunicazione con l'aldilà è impossibile. Per valicare quella barriera c'è un solo modo: morire". La nostra immaginazione può superare qualsiasi barriera, ma resta sempre solo immaginazione e non realtà.Se ci fosse davvero una via di comunicazione con l'aldilà,la vita terrena perderebbe il significato che ha.

Sono sicura della vita che ci aspetta, o dimostrazioni abastanza d' affermare la vita la vita che ci aspetta, o visto mio figlio in video, e poi un altro ancora, sempre nel video si sono manifestati angeli, e la Madonnina di Lurdis, e altri fenomeni ancora adesso continuano, con l' amore di Dio e la sua Misericordia verso questa figlia indegna .

Rinvrazio Dio di queste comunicazioni del mondo della luce con Gesu' e Maria, e il mio amato figlio .Lode e gloria a Dio .

Come si fa ' a contattare le entita' astratte, dal cosmo per uso del pc portatile ?

Grazie mille, figli cari.

Pace Giovanni vi Saluta.

Capisco tutti voi che dopo un grandissimo dolore vi rivolgiate al misticismo.

Scommetto che quando avete le amanti non pensate a queste cose!

roses ti e' gia' capitato? in quanto non credo che scommetti ma e' un'affermazione.....

roses, per caso ho trovato questo sito e ti racconto quanto segue: all'età di 29 anni ho perso mio padre per un tumore quando egli ne aveva 57, fra l'altro bada bene che mio figlio è nato due mesi dopo e, per quanto mi fossi sentito invalido come aver perso un arto, mai mi sono rivolto al misticismo, nonostante tutto un credo del tutto personale sull'aldilà l'ho sempre avuto e bada bene che non sono un bacchettone, non credo come qualcuno vorrebbe farmi credere e raramente entro in chiesa; per quanto riguarda il non pensare a certe cose nei momenti di intima compagnia con una donna, ti confermo che è come tu dici ma ti aggiungo che io non riesco molto bene a fare sesso con una donna se in quel momento di effusioni ed altro non sento un po' d'amore per lei e sono convinto di questo perché penso che, oltre alla passione, con un po' d'amore tutto riesce meglio e che l'amore sta alla base di tutto; ciao franco

Credo che la nostra vita terrena sia la prima tappa di un percorso molto più lungo. Infinito. Sia il primo scalino dell'evoluzione dell'anima guidata dalla luce di Dio.
L'altra dimensione esiste. Ed esiste anche la possibilità del contatto.
Però io inviterei a non esagerare (come dice anche l'articolo)-
I nostri cari, i nostri amici, magari sono anche contenti di sentirci un attimo, poco dopo il trapasso. Ma poi dovremmo lasciarli andare, non interromperli nelle loro attività all'altra parte. Non disattivarlo nella loro evoluzione, nel loro cammino.
Un abbraccio fortissimo a Pasquale. Amico mio, ho avuto anche io la tua stessa vicenda con mio padre. Un giorno li ritroveremo dall'altra parte; e magari chissà!...se non dovessimo conoscerci in questa vita, ci ribeccheremo nell'altra. I secoli sulla terra, sono solo secondi.

ne sono convintissima che ci sia un'aldilà perchè quando il mio amore era nell'ora del trapasso lo accompagnato con molte preghiere gli infondevo serenità dicendogli vai tranquillo non aver paura ho pregato tantissimo fino al suo ultimo respiro fino a dirgli ora sei nella pace dei cieli hai smesso di soffrire

Ho perso mia moglie circa quattro anni fa. Ho sofferto tantissimo e ancora non mi do pace. Ero un cattolico solo per modo di dire, ma dopo questa mia tragedia vissuta sono molto praticante della mia fede. Prego tantissimo tutti i giorni e soprattutto per lei. Sono convintissimo dell'esistenza dell'aldilà. Ho avuto la prova fin dal momento che lei ci stava lasciando. L'ultima notte, in ospedale, quando non era più cosciente, mi indicava con il dito indice come se ci fosse qualcuno alla sua destra ma io non vedevo nessuno. Poi quando il giorno dopo verso mezzogiorno è spirata il suo volto si è improvvisamente illuminato di una luce misteriosa e l'ho vista sorridere. L'ho sognata qualche mese dopo. Era un sogno talmente reale, quando mi sono svegliato ho provato la delusione del risveglio perchè mi sembrava fosse tutto vero. Lei mi manda quasi tutti i giorni dei messaggi. Dei cuori nelle forme più varie. Persino mentre lavo i piatti mi arrivano cuoricini fatti di schiuma. Su una mattonella del terrazzino di casa un giorno mi sono accorto che c'era un cuore scolpito. Facendo un video con il mio smartphone ho scoperto tempo fa che loro ci vengono a trovare sotto forma di sfere di luce. Una volta una sfera particolare molto luminosa mi è venuta incontro rallentando la sua velocità modificandosi e diventando un perfetto cuore!!! Non ho bisogno di altre prove, Lei è sempre con me.

Carissimo Mario, sono molto belle e toccanti le frasi che hai scritto, perché ho vissuto anch'io le stesse cose. In seguito a questi avvenimenti le mie vaghe idee sulla vita oltre alla morte si sono rafforzate. Non sono mai stata una cattolica osservante ma ho sempre avuto una fede speciale in Dio. Non è stata certo la Chiesa a darmi le risposte che ho sempre cercato sin da piccola ,anzi... Ma il voler dare un senso profondo alla vita, il non volere accettare che tutto potesse finire dopo la morte, mi ha portato su un cammino lungo e difficile. Finalmente però ho trovato la risposta che ho sempre cercato: la morte non esiste. I cuori di cui parli, le sfere di luce mi hanno accompagnato lungo questo cammino. Anche se continuo ad avere una " fede personale" prego spesso, per noi è per loro che sono vicino a noi, solo che non possiamo vederli. Sono contenta delle tue certezze perché anche nel dolore tu sai che nulla è perduto per sempre.

Ivana carissima, sono contento che la pensi come me. Loro sono collegati sempre con noi come se ci fosse un filo invisibile, una potente energia che ci collega: l'amore. Loro ci vedono, ci seguono, si preoccupano per noi e pregano per noi.Quando noi ci disperiamo e piangiamo per la loro dipartita loro soffrono con noi, ecco perche' dobbiamo fare un grande sforzo e cercare di essere sereni e felici perche' e' questo che loro vogliono.

Buongiorno ho letto le Vostre considerazioni in merito alla nostra dipartita per un mondo migliore; sono convinta più che mai che esista un altra vita, che è il prodotto del nostro comportamento , su questa terra; preciso di avere avuto diversi episodi straordinari, quale avere due immagini, per tre giorni nell'occhio destro,un'immagine del mondo esterno e la visione di Dio seduto su un trono d'oro, sospeso sulle nuvole; il Padre era vestito di bianco ha i capelli lunghi bianchi e la barba bianca.Ancora oggi, quando prego il Padre Nostro, con la mente lo raggiungo e la mia preghiera è piena d'amore, per un Padre che ci ha concesso di nascere, di gioire , di godere di questo mondo, donandoci un mondo meraviglioso.
Nessun amore è più grande. E' lì che aspetta il nostro ritorno.

forse anch'io penso che un certo collegamento spirituale permanga dopo la morte dei propri cari ma non ci è dato sapere in che modo purtroppo; può darsi che siano in un'altra dimensione o in un universo parallelo, comunque penso che sia un nostro bisogno pensare che ci possano vedere o sentire; per esempio, se un giorno qualcuno ci potrà provare che gli antichi dei mitologici altri non erano che alieni, ci sarà da riscrivere tutte le religioni di questo mondo, per questa ragione resto nella mia posizione di positivismo ed aperto a qualsiasi realtà.

Sono tutte belle testimonianze e opinioni personali che fanno ben sperare,anche se la mia è una certezza. Divincoliamoci dallo schematismo delle religioni,manteniamo con umiltà la nostra mente aperta. Ho motivo di credere che ci sia un muro invisibile oltre il quale non si può andare..ma addrizziamo le antenne e cerchiamo di guardare con altri occhi. Loro sono lì,senza dubbio. Un abbraccio a tutti voi che avete capito,di più..

Nulla è impossibile, solo la nostra mente crea le barriere di impossibilità. Siamo esseri multidimensionali, anche quando viviamo su questo piano di realtà illusoria.
Persino il nostro povero corpo è energia condensata, composta di atomi e quindi vuoto al 99%, ma è un vuoto è colmo di possibilità di energie che non conosciamo.
Non sappiamo nulla o troppo poco, questa è la verità-
Ma vi è un'energia più potente di ogni altra energia ed è quella dell'amore con la A maiuscola. Chi sa amare con questa A nel cuore, non troverà mai confini o barriere.

Un abbraccio.

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