Perno dell'astrologia occidentale è il Sole, simbolo dei valori patriarcali, maschili, legati alla volontà, alla ragione. L'astrologia orientale parte invece dalla Luna: ciò che si è dentro, la vera natura, quella che si sarebbe vissuta se non ci fossero coercizioni e inibizioni ad impedircelo.
L'astrologia indiana descrive esattamente ogni vita, prevede tutto nei minimi particolari, fino alla data della morte. Ma per essa l'uomo non è impotente di fronte ai vortici delle stelle: i pianeti sono divinità che possono essere commosse e piegate; conoscere il proprio oroscopo serve ad evitare le difficoltà della vita; la libera scelta dell'uomo rimane sempre possibile.
La prima parte di quest'opera di grande originalità è una introduzione generale all'astrologia in India, nel Nepal, e in Tibet, dalle origini ai tempi attuali. Segue una breve storia dell'astronomia e dell'astrologia indiana, dai "rishi" ai re astrologi, corredata da una serie inedita di fotografie dei monumenti e strumenti astronomici di Jaipur, Delhi e Benares.
Quindi, l'autrice propone il vademecum dell'astrologo indiano, una traduzione inedita dell'unica versione occidentale esistente, che illustra l'etica dell'astrologo, il suo ruolo sociale, i suoi requisiti scientifici e morali.
Seguono un trattato antico dedicato alla Luna, anch'esso inedito, e un'ampia parte riguardante la tecnica, che espone, tra l'altro, il metodo per convertire un oroscopo occidentale in uno indiano (e viceversa) a contiene gli oroscopi di persone ed eventi famosi, da Gandhi a Rajneesh, della Rivoluzione d'Ottobre alla prima esplosione atomica.