Milioni di cittadini sono impegnati in associazioni, comitati, movimenti, campagne per quella che viene definita politica diffusa. Si tratta di organizzazioni e persone interessate ad influenzare le scelte politiche generali, ottenere il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali, battersi per la difesa del proprio territorio. Ce ne sono molte altre che vorrebbero farlo, ma spesso non riescono a organizzarsi, non hanno gli strumenti giusti per dare concretezza alle proprie intenzioni. Oggi sono più di 220.000 le organizzazioni senza scopo di lucro impegnate nella società, con milioni di cittadini coinvolti. È la politica “in prima persona”, quella del “mi riguarda” di don Milani contro la delega e il professionismo politico.
Questo libro ha due caratteristiche, una pratica, una più politica e vuole fornire una serie di informazioni, suggerimenti, indicazioni pratiche a chi – nella propria provincia, nel proprio quartiere – vuole darsi da fare per cambiare la società. Una specie di “che fare” della politica diffusa, un manuale per l’uso per coloro che vogliono orientarsi nella vasta gamma di possibilità di impegnarsi dal basso, senza deleghe, in modo diretto.
Come costituire un’associazione di promozione sociale? Come programmare le azioni di una campagna e di un’azione di pressione per costringere il proprio comune a cambiare politica? Come promuovere un progetto di solidarietà e una raccolta fondi, per esempio, per le attività dei Sem terra in Brasile? A queste e ad altre domande questo lavoro vuole dare alcune risposte e consigli pratici, utilizzando anche il racconto o la citazione di esperienze concrete (di successo) che testimoniano come molte delle indicazioni sulla carta siano state poi realizzate in pratica. La parte più politica del libro si incentra sulla riflessione e nelle proposte per riconsiderare – anche nel sistema politico e istituzionale – l’equilibrio delle diverse forme della politica nel nostro paese: quelle esercitate attraverso la rappresentanza elettorale e quelle che traggono fondamento nelle pratiche diffuse e dal basso. Il tema che qui si propone è quello della pari dignità (nella loro diversità) delle variegate forme della politica.