La fedeltà e l’infedeltà vengono esaminate in questo libro sotto un profilo psicologico, biologico e storico-sociologico.
Dopo aver analizzato attentamente le cause dell’infedeltà (genetiche, connesse alle esperienze infantili, al tipo di rapporto di coppia, all’influenza del costume sociale, al mancato soddisfacimento affettivo, sessuale, di comunicazione e di realizzazione di se stessi), ne vengono esaminate le conseguenze emotive (gelosia, infelicità, depressione) e pratiche (separazione, riconquista del partner, perdono).
Per prevenire tali conseguenze (e in parte anche l’infedeltà) è necessario fin dall’inizio non creare equivoci: essere se stessi per essere realmente accettati o respinti, non idealizzare l’altro, ma avere il coraggio di accettarlo o rifiutarlo per quello che è. In sostanza: aver maturato un preciso e non infantile concetto dell’amore. Secondo l’autore, «non sono i sentimenti che consentono a due persone di restare insieme a lungo», e tendenzialmente per tutta la vita, in modo vivo e fecondo, «ma la maturità del patto reciproco e la comunicazione», verbale e non verbale, come mezzo di continuo arricchimento.