Un lungo, agognato viaggio attraverso l'Europa, l'Italia e l'Oriente rappresenta per Andersen l'occasione di fornire nuova materia al suo laboratorio poetico.
Come nella migliore tradizione del Grand Tour, il celebre scrittore di favole scrive e disegna, annota e abbozza, descrive e ritrae, formando senza avvdersene un caleidoscopio di inesauribili suggestioni.