Le voci degli abitanti della perduta Atlantide giungono fino a noi come sussurri nell’inconscio dei personaggi di un suggestivo e affascinante romanzo, che ha come protagonista un giovane libraio di Cadice. Sensibile, romantico e irrimediabilmente perdente, Alejandro passa le sue giornate tiranneggiato dai colleghi della libreria in cui lavora.
Suo unico amico un vecchio marinaio, el Corcho, dal quale il giovane ama ascoltare racconti di antiche città sommerse, ignaro della missione che lo vedrà coinvolto. Intanto la Terra si avvia inesorabilmente alla catastrofe. Smentendo ogni previsione di surriscaldamento globale, il mondo è destinato ad essere stretto nella morsa di una nuova glaciazione; milioni di persone periranno e l’intero emisfero settentrionale sarà sepolto da una letale coltre di ghiaccio.
Nei giorni convulsi che precedono il cataclisma, mentre uomini senza scrupoli lottano per il dominio della pianeta, da un inatteso ritrovamento archeologico sulle sponde del fiume Guadalquivir rivive la memoria degli ultimi sopravvissuti della civiltà scomparsa.