Ai poeti che canteranno le gesta dei caduti e li accompagneranno all’ultimo riposo spetta trovare le risposte sulle motivazioni che li hanno sospinti. Risposte che possono essere anche le più scomode e compromettenti, fino a trasformarsi in atto d’accusa verso la prosopopea degli eroi e di coloro che ne esaltano acriticamente le scelte. Cosa resta dopo la battaglia? Quali domande e quali dubbi aleggiano sui cadaveri nella piana?
Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm – qui riproposto insieme al poema breve che ha ispirato il testo e a un saggio monografico di Tom Shippey – rappresenta un punto cruciale nel percorso letterario di J.R.R. Tolkien. La sua rilettura radicale della celebre battaglia di Maldon combattuta tra Anglosassoni e Vichinghi, e l’epilogo narrativo da lui immaginato, ribaltano la prospettiva eroica, aprendo la strada all’elaborazione di quel diverso modello d’eroismo che troverà compimento nel Signore degli Anelli.
“QUANDO SUONA L’ORA, È PIÙ DURA CHE NON NELLE BALLATE. AMARO È IL FERRO, E IL MORSO DELLE SPADE CRUDELE E FREDDO, QUANDO ARRIVI AL DUNQUE.”