“Un giorno si diffuse in paradiso la notizia che un uomo voleva diventare immortale! Il re di quel luogo finse di essere in collera, ma in segreto aveva paura. Disse: ‘Quando i demoni tentarono la conquista del paradiso, noi li combattemmo e li vincemmo. Ma quest’uomo ci combatte con il dolore: dovremo forse cedergli il paradiso?”
“Leggendo le brevi novelle di questo libro, i lettori ritroveranno tutta la grazia delle poesie di Tagore, ma potranno anche conoscere il sereno e, a tratti, ironico stile della sua prosa, quasi del tutto sconosciuta in Italia. Quello che più stupisce è come, a distanza di decenni e in condizioni culturali completamente diverse, questi racconti sappiano comunicarci un messaggio complessivo di straordinaria profondità e attualità,” scrive la curatrice a proposito di Lipika. Questa è una raccolta di brevi racconti, pubblicati dapprima su riviste indiane con il titolo Kathika, poi in volume con l’aggiunta di altre novelle nel 1919 a Calcutta.
Il libro è diviso in tre parti, in base al tema e al contenuto. Nella prima ci sono soprattutto descrizioni di ambienti, di fenomeni naturali, di esperienze vissute: i racconti hanno per protagonisti cose e sentimenti, vi si trovano i temi del ricordo e del rimpianto, la contemplazione della natura, il senso della morte e del dolore. La seconda parte presenta in particolare molti ritratti femminili, con donne che esprimono gelosia, felicità, angoscia, desiderio e generosità. La terza parte infine è forse la più suggestiva per la ricchezza fantastica e per la tensione pedagogica che esprime insieme. Lipika è stato pubblicato da SE nel 1985.