Nel libro già da tempo considerato un “classico” della Controcultura americana ("Turtle Island", l’opera che nel 1975 valse a Gary Snyder il Premio Pulitzer), Snyder ribattezza il suo Paese, recuperando l’antico nome datogli dai nativi, “Isola della Tartaruga”, e offrendo in questo modo una visione anticonformista, pacifica e armoniosa del continente nordamericano.
Le cinquantotto poesie del libro vanno dalla lirica più pura alla politica, dallo spirituale fino al mito e alla geologia.
Tutte portano avanti una visione comune: la riscoperta di un Paese e i modi di ridiventare “nativi” dei propri luoghi, smettendo di comportarsi come invasori.
La raccolta poetica è integrata da cinque saggi di grande lucidità e straordinaria lungimiranza, tra cui quello intitolato "Quattro Cambiamenti", che - scritto nel 1969 – è considerato il manifesto dell’ecologia profonda e del bioregionalismo, ma anche un contributo fondamentale per tutti coloro (movimenti, gruppi o singoli) che lottano per l’affermazione di un modello di vita ecocompatibile.
Il libro è integrato e completato da un ampio e accurato apparato critico e da una postfazione, a cura di Chiara D’Ottavi, e dall’introduzione di Giuseppe Moretti.