E' il pensiero che fa vagare il mondo nell'incertezza o é proprio il contrario?
La stessa domanda genera incertezza.
L'incertezza del pensiero sta nel fatto che non può esser scambiato nè con la verità nè con la realtà.
Tutti i nostri sforzi convergono verso lo sforzo disperato di sfuggire a questa incertezza radicale, di scongiurare la fatalità dello scambio impossibile. Tutti i sistemi sono falliti, ma stavolta sembra che abbiamo in mano la soluzione finale, l'equivalente definitivo, consistente nell'invenzione della realtà e della intelligenza virtuale in tutte le forme.
Ma il dado non é tratto, da questa equivalenza definitiva provengono tutte le forme antagoniste della singolarità e del destino, tutto si avvale dell'incertezza radicale e fa della stessa impossibilità di scambio, la propria regola di gioco.
Ciascuno é presente con la propria volontà e desiderio, ma, in segreto, le decisioni e i pensieri ci giungono da altrove.
In questa interferenza é la nostra originalità, il destino, cui cerchiamo costantemente di sfuggire.