Le anime dell'Umbanda, religione afro-brasiliana. "Quando Mae Divina avanzò tra la folla, mi additò e mi chiamò, io andai. Bastarono una mano sulla testa e una parola sussurrata, come il sepente la sua pelle, così io sentii l'ego scivolarmi di dosso. Sentii incrostazioni di anni scrollarsi sulle mie spalle e dalla mia nuca. Giravo e girando andava in pezzi l'ingorgo culturale della mia mente rozza, le mie certezze venivano portate lontano come polvere cosmica nel mondo parallelo abitato dal nulla. Giravo senza trovare un posto dove appoggiare i miei piedi, un punto di riferimento al quale affidare i miei pensieri.
Ero solo nel buio, la leggerezza che provavo mi pareva insopportabile, il senso di apertura era talmente profondo nelle mie cellule da confondersi con un senso di disintegrazione, la paura si confondeva con la gioia, il buio con la luce. Mi sembrava di non esserci, eppure ero talmente consapevole, mi sentivo fermo eppure stavo girando, mi sembrava di urlare eppure ero in silenzio. Mi sembrò di volare verso l'alto quando vibrai e caddi. Non so quanto tempo rimasi nella luce che vedevo, nell'amore che sentivo."