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"Tibet Shakti - Tibetan Singing Bowls" è il frutto dei tanti anni di venerazione del culto Shakti da parte del noto musicista e compositore Al Gromer Khan. Attraverso le melodie delle ciotole tibetane, il sensibile musicista è capace di accedere all'energia primordiale che la dea Shakti rappresenta, permettendo all'ascoltatore di sfruttarne il potere creativo. Al Gromer Khan si è avvicinato alle campane tibetane negli anni '80 quando, a notte fonda insieme all'amico e collega Klaus Wiese, ne sperimentava le suggestive sonorità che poi sono diventate anche il sottofondo per la sua pratica meditativa. In "Tibet Shakti - Tibetan Singing Bowls" Al Gromer Khan ha utilizzato molte campane tibetane e bengalesi, alcune delle quali prese in prestito dalla collezione di Klaus Wiese. Il musicista ne ha provate molte per trovare i toni giusti che corrispondessero ad alcuni raga delle regioni montane indiane, come esempio il raga indostano Bhupali. Le ciotole tibetane sono costruite con 7 tipi di metallo, essenzialmente bronzo, e la maggior parte di quelle che ha utilizzato Gromer Khan hanno pareti sottili e due di esse contengono anche dell'oro. Le melodie di "Tibet Shakti - Tibetan Singing Bowls" trasportano l'ascoltatore nella sua parte interiore, disegnando uno spazio di rifugio dal mondo esterno dove è possibile sperimentare l'unità universale: i Tibetani chiamano questo stato shamatha. Le sonorità delle ciotole di cristallo aiutano l'ascoltatore ad entrare senza alcuno sforzo in un profondo stato meditativo, permettendogli di vivere pienamente il momento presente.
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