Un ciclo di cinque percorsi poetici nell’Appennino emiliano per recuperare la vicinanza con la flora monumentale della regione.
Con l’intento di recuperare non solo simbolicamente ma anche fisicamente il contatto con una natura che mai come oggi, tramite l’assenza forzata imposta dal lockdown, ha fatto sentire il proprio carattere di dimensione essenziale, l’Associazione Turbolenta e il Festival della Lentezza, promuovono con l’ideazione di Gabriele Parrillo, un progetto alla riscoperta delle meraviglie dell’Appennino, giganti secolari dalle folte chiome in possesso di risposte a domande radicate nell’anima.
Sono proprio le radici e la ridefinizione del ritmo a ispirare “Alberi in cammino“, un ciclo itinerante di incontri allestito con il patrocinio e il contributo di Regione Emilia Romagna e dei comuni di Vernasca (PC), Tizzano Val Parma (PR), Varsi (PR), Quattro Castella (RE) e Scandiano (RE).
Un castagno, due faggi e due querce saranno totem di un
percorso che si moltiplica per dare vita a cinque appuntamenti pomeridiani tra le 17:00 e le 19:00, immaginati come l’
intreccio tra una breve escursione alla volta dell’albero e lo spettacolo che esso ispira e ospita.
Guidati da
suoni e parole che faranno da eco alla voce del bosco,
i camminatori diventano quasi senza accorgersene
pubblico di una rappresentazione frutto della combinazione di testi che unisce la creazione dell’universo delle “Metamorfosi di Ovidio” con Tasso, Hesse, Shakespeare, Yeats, e le
liriche di Mariangela Gualtieri, con componimenti originali che restituiranno ad hoc il timbro e la cadenza dell'albero che si fa teatro.
Il legno del
violoncello della
italo-brasiliana Daniela Savoldi e la
performance di danza corporea del mimo e danzatore Mauro Vizioli, guidato dalle
coreografie di Hal Yamanouchi che si ispirerà alla ritualità sacra con cui ancora oggi ci si avvicina in Giappone ai nostri verdi antenati, accompagneranno i
brani recitati da Gabriele Parrillo.
Ad ogni partecipante sarà
donato un piccolo kit con dei semi e uno stralcio poetico, per creare un lirico esercito del bosco, consapevole del peso specifico delle piccole azioni virtuose.
Come quella di prendere di nuovo in mano la cartina del territorio, dirigere i passi verso le zone interne verdi e percorrere “lentamente, dolcemente e profondamente” un cammino che, attraverso l'ascolto della natura e dei suoi grandi antenati, ci può condurre verso le origini della vita. A scuola dagli alberi secolari.
Info:
Marco Boschini
E-mail:
[email protected]
Sito web:
www.lentezza.org