Tra sogno Magia e Mistero come ormai avviene da 26 edizioni torna a parlare e far parlare di sé a Pisa, al Palazzo dei Congressi nei giorni 4, 5, 6, e 11, 12, 13 gennaio prossimi, una tradizione che continua ininterrottamente e che negli ultimi anni ha ampliato gli orizzonti verso le Discipline olistiche Bio naturali, le Arti per la salute e la conoscenza delle Culture differenti e di differenti provenienze, allo scopo di scoprire l’universalità delle stesse. L'intento è quello di motivare in varie forme, a un dialogo costante che non significhi livellamento, ma piuttosto apertura e rispetto verso un diverso considerato come prezioso interlocutore nei confronti del quale occorre aprirsi senza timore, lontano da atteggiamenti di superiorità, da forme subdole di indifferenza, da un pluralismo superficiale per una fusione indifferenziata di culture, etnie, religioni.
Promossa dal Centro Diffusione Arte, Cultura, Turismo A.I.C.S. “I Cavalieri” per la gestione della società Alter Ego, Pisa tornerà ad essere considerata in parte la “capitale delle Arti per la salute, delle discipline olistiche orientali bionaturali, dell’artigianato orientale, dell’ethnic style e della integrazione delle Culture e dei Popoli extraeuropei”. La scelta di trasformare ed ampliare questa iniziativa verso il “benessere psico fisico”, attraverso la conoscenza e la rivalutazione delle pratiche di medicina tradizionale orientale, è stata operata, con successo ed interesse, da ormai molti anni, dice Giancarlo Scoppitto ideatore dell’evento e Presidente del Centro Diffusione “I Cavalieri” di Pisa, inutile dire che gli argomenti riscontrano un notevole interesse in particolare dal pubblico incuriosito per le novità.
Pur fedele alle origini, con le arti divinatorie, la manifestazione che non ha eguali in Europa, si è fortemente orientata negli ultimi anni, verso le discipline olistiche, le terapie alternative o meglio integrative, quindi un “benessere come conquista dell’equilibrio tra spirito e materia”. Il compito sarà affidato ad una rappresentanza di esperti del settore tra cui una rappresentanza di monaci tibetani e di studiosi del settore. L’indispensabile inversione di tendenza - conclude Scoppitto - passa anche da quanto proposto nella nostra manifestazione che vuole mettere a confronto la ricerca all’interno di altre culture, a cui poi attingere, ognuno, per trovare la propria strada. Due saranno i momenti clou dell’evento, previsti per il secondo fine settimana della kermesse, quello della giornata del 14 gennaio “Tai chi blues for Africa” e del 15 gennaio “Universal Tibet Day”.
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