Cosa potrà fare mai Obama in questa situazione?
Io al posto suo ridarei spazio alle nazioni unite.
Solo loro possono portare in tribunale i criminali di guerra.

ho letto questa mattina l'articolo di Grossman che avete inserito nel dossier
per un attimo ho pensato, ecco finalmente una voce israeliana fuori dal coro, che parla per la pace, che si impegna per la pace
poi mi sono reso conto che c'era qualcosa che non andava in quel discorso costruito come una critica ed una giustificazione insieme degli israeliani.
Lo schifo di questa situazione impone una condanna più forte, più radicale, più chiara dell'assassinio.
Si al processo internazionale per crimini di guerra
Buon lavoro

anch'io sono d'accordo
la proposta sembra un pò forte ed è qualcosa di diverso dalla solita affermazione di intenzioni di pace del tipo 2 stati 2 popoli.
Con quella impostazione la pace non ha ottenuto niente.
Dietro quella impostazione si stanno nascondendo i lupi
i criminali di guerra vanno processati
anche gli israeliani quando si comportano come nazisti

complimenti per il vostro bel sito! Avanti così

2 STATI 2 POPOLI andrebbe benissimo solo che non succede
questi sognori non lo fanno, lo dicono a parole poi non lo fanno occorre dividere i poli dai loro estremisti interni
l ONU dovrebbe farlo costringendo le parti ad un accordo forzato e veloce di pace

Si anche io penso che i responsabili di questo massacro devono essere processati per crimini di guerra.
Deveno essere condannati anche a ripagare i danni fisici dei loro bombardamenti: 20.000 abitazioni civili sono state distrutte ed è giusto che paghino gli israeliani
non i palestinesi o il resto del mondo con gli aiuti alla ricostruzione di Gaza

Siete tra i pochi che parlano e informano chiaro, grazie

Andrea Caviti

Ottimo veramente il materiale che avete raccolto nel dossier.
Ed è un sollievo leggere voci israeliane fuori dal coro della violenza israeliana.
Non sono d'accordo con Riparbella, l'iniziativa di Grossman di chiedere di parlare con Hamas non è un cosa insignificante, perchè dall'interno di israele propone e ripropone quella riflessione che la maggioranza di israeliani non è ancora riuscita a fare.

chiedere di processare israele significa chiedere l'impossibile lo stesso Bank-I-Moon dell'Onu ha chiesto all'Onu l'apertura di una inchiesta sulle sedi onu bombardate a Gaza e non direttamente sui massacri di Gaza

60 anni di errori che sono partiti da un errore.
Un errore diventato sempre più grande.
Il peggior nemico di Israele è se stesso.

Che la gente ancora pulita si salvi e si sottragga alla catena degli errori.

I criminali di guerra vanno processati e condannati.

Occorre l'aiuto del divino per evitare che il mondo sprofondi nell'infamia

pace pace lovenotwar

in questi giorni di tregua le armi tacciono, qualche morto qui e là. Poi ricomincerà - spero di sbagliarmi

Una campagna per l'incriminazione dei responsabili dei massacri dei palestinesi è una utopia politica, ma come tutte le utopie, è l'unico vero messaggio di pace che resta quando le posizioni più moderate diventano inefficaci e controproducenti.

Inoltre credo solo una condanna internazionale potrà forse alleviare la sofferenza ed il bisogni di rivalsa del popolo di Gaza ed i suoi bambini

buon lavoro amici

vi segnalo questo articolo da megachip:
http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=8589

Il 16 gennaio, quattro giorni prima dell'insediamento di Obama, Israele e Stati Uniti hanno firmato un accordo globale di cooperazione nei riguardi del medioriente, Iran, etc... leggete
ecco che cosa ha coronato il mese di fuoco e sangue palestinese

Portare in tribunale tutti i crimini di guerra è la strada per realizzare con le nazioni unite una forma di legalità internazionale.

Inoltre nella situazione Palestina-Israele è un forte stimolo per arrivare un giorno ad una pace vera.

resta il fatto che è molto molto difficile. Ciao

ho appena letto sul sito della repubblica le stestimonianza di una famiglia palestinese distrutta dal bombardamento al fosforo bianco.

questo il link dell'articolo: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/medio-oriente-49/armi-proibite/armi-proibite.html

E come se non bastasse il premier israeliano ha detto che difenderà i soldati eventualmente accusati dai tribunali internazionali.

se prima credevo che chiedere l'incriminazione per Israele fosse eccessivo, ora mi rendo conto che sbagliavo.
Israele è piena di assassini e quando non lo sono ancora sono arroganti in un modo criminale

Il problema di Israele è veramente complesso. E' anche compromesso sin dalla sua origine.

In un giorno come questo,il giorno della memoria, che è usato come GIORNO DELLA RIMOZIONE affinchè gli ebrei israeliani continuino ad ingannare se stessi e a farsi ingannare dalla sua dirigenza politica e culturale

Riporto quanto oggi scritto sul sito effedieffe.com:

"Nel 1951 il dottor Chaim Sheba, direttore generale del ministero della Sanità di Israele, fece un viaggio in America. Ne tornò con sette macchine a raggi X fornite dall’esercito USA. Queste macchine furono usate per irradiare un enorme numero di bambini ebrei sefarditi – si dice fino a centomila – quasi tutti provenienti dal Marocco, le cui famiglie erano state convinte a fare «il ritorno» in Israele. A ciascuno di questi bambini fu somministrata 35 mila volte la dose massima consentita di radiazioni, concentrate sulla testa.

L’episodio non è la fantasia di un «antisemita» (l'articolo di cui riporto alcuni passaggi è del Blondet e questa è una sua autoironia n.d.r) . E’ stato l’oggetto di un documentario, «100000 Radiations», prodotto nel 2003 dalla Dimona Productions Ltd. (Dimona è il luogo delle installazioni atomiche giudaiche), registi Asher Khamias e David Balrosen, produttore Dudi Bergman. Il 14 agosto 2006 l’ha persino trasmesso la tv israeliana Canale 10.

Ovviamente le radiazioni hanno alterato il codice genetico delle vittime, portando a malformazioni dei figli

Come noto, gli storici ufficiali dell’olocausto non sono risuciti a trovare un ordine scritto di Hitler che desse al termine «soluzione finale» il significato inequivocabile di «genocidio». Anche sul genocidio dei bambini sefarditi compiuto dal santo regno di Sion mancano tutti i documenti per risalire con precisione ai responsabili. A Canale Dieci, nel dibattito che è seguito al documentario, il portavoce del ministero della Sanità Boaz Lev ha ammesso: «Quasi tutti i documenti (sulla vicenda) sono stati bruciati».

La cosa fu ripetuta, a quanto pare, su 4500 bambini, per lo più figli di immigrati ebrei dallo Yemen. Anni dopo fu perfino creato un movimento per quei bambini yemeniti, fondato dal rabbino Uzi Meshulam. Costui asseriva che i 4500 bambini, rapiti alle famiglie, erano stati mandati in America dove erano morti in esperimenti. Rabbi Meshulam fu messo in prigione; ne è uscito in stato vegetativo, da cui non si è più ripreso.

Anni dopo, un altro rabbi David Sevilla confermò la versione, apparantemente pazzesca. Esisterebbero persino foto delle orribili cicatrici da radiazioni sui corpi di quei bambini, e delle gabbie con cui furono trasportati in USA.

Effettivamente, gli USA avevano segretamente adoperato detenuti e deboli mentali come cavie umane per constatare gli effetti delle espolsioni atomiche; negli anni ’40 la cosa trapelò, e il Pentagono dovette smettere tali esperimenti. Aveva però bisogno di altre cavie umane.

Il governo di allora aveva come primo ministro David Ben Gurion, mitico padre della patria sionista. Ministro degli esteri era Levi Eskol, Golda Meir ministra del lavoro, Eliezer Kaplan ministro degli insediamenti, Moshe Sharrett ministro della Sanità; Shimon Peres, come detto, direttore generale della Difesa.

Il Gotha luminoso del sionismo, avvolto nella eroica leggenda di Sion.
Costoro erano sicuramente al corrente dell’esperimento delle centomila radiazioni"

La Corte Suprema Spagnola permette un processo contro 7 militari israeliani per delitti contro l’umanita’ a Gaza nel 2002

Ricorrendo a un espediente legale la procura della Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja ritiene ci siano gli estremi per poter incriminare i vertici militari israeliani per presunti crimini di guerra durante il conflitto nella Striscia di Gaza. Tra le accuse l'uso dei proiettili al fosforo bianco, proibito in aree densamente popolate. Secondo quanto riferisce il Times il pubblico ministero della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha spiegato che sebbene Israele non abbia firmato lo Statuto di Roma, che nel 1998 istitui' la Cpi, i sospetti crimini sono stati compiuti a Gaza. L'enclave costiera per estensione si puo' intendere formalmente come parte integrante dello 'Stato' dell'Autorita' Nazionale Palestinese, che in realta' controlla solo ed esclusivamente la Cisgiordania. Lo stesso procuratore riconosce si tratta di una "questione molto complicata" aggiungendo che "servira' molto tempo".

fonre : repubblica.it