nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
Continua...
 categoria:

Filosofie occidentali


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TRA SCIENZA E FEDE
<b>TRA SCIENZA E FEDE </b> Pietro Ubaldi ci invita a riflettere sul fatto che l'uomo diventa cosciente della propria esistenza gradualmente, secondo la legge dell'evoluzione, mettendo in correlazione il proprio microcosmo al macrocosmo; in tal modo ogni persona aderisce e si ritrova in quella concezione della vita che si accorda con il proprio stadio evolutivo e si giustifica o si appella ad essa.
Così, la personalità matura: si evolve o degenera conseguentemente, in conformità alle dimensioni assunte e correlate con la vita. Ecco perché, "ovunque guardiamo sono due termini opposti che si fuggono e si cercano, si odiano e si amano. Due vite: l'interiore e l'esteriore, due tipi umani, l'involuto e l'evoluto" Questa, sempre secondo Ubaldi, la conseguenza del necessario spezzarsi del sistema unico in due
Continua...
UN CUORE PIENO DI MERAVIGLIA
UN CUORE PIENO DI MERAVIGLIA

di Katie Green

L’unione tra scienza e spiritualità rispecchia la trasformazione che sta avvenendo negli individui.
Dando una rapida occhiata nella lente metto bene a fuoco il mio microscopio. Il campione, un’ameba viva, si muove lentamente nel suo contenitore. È soltanto una singola cellula, invisibile a occhio nudo, posso percepire la sua complessità solamente con un forte ingrandimento e notare gli innumerevoli processi e reazioni che avvengono sotto ai miei occhi ogni momento. Particelle piccolissime aumentano improvvisamente d’intensità e la cellula ondeggia, si allunga e si muove in un’altra direzione.
Il mio compito è quello di descrivere come questo accada, come la cellula si allunghi per inghiottire il cibo formando così strutture proteiche, scrivo su come fa a sapere dove e quando assemblarle.
Nonostante ciò, la mia mente non è completamente focalizzata sull’anatomia e fisiologia della mia ameba. Mentre, assorta, la osservo, sono colma di umiltà e rispetto, sento il vibrare di ogni mia cellula mentre percepisco la vita nell’ameba. Sono sopraffatta dall’esperienza di sentirmi viva e di come la vita ci colleghi tutti: Continua...
ECONOMIA E SPIRITUALITA'
ECONOMIA E SPIRITUALITA'
di Paolo Scroccaro

 

«Per chi ragiona bene, la ricchezza conforme a natura ha i suoi limiti e il suo confine, tracciato tutto intorno dal bisogno come da un compasso» (Plutarco, La passione della ricchezza, 4)
I termini che fanno da titolo non sono necessariamente antitetici, come l'opinione comune è per lo più portata a credere; un accordo, un nesso organico può nuovamente ricomparire, come già era accaduto in epoche premoderne. Imponendo una "misura" risanatrice all'economia e alla tecnica, seguendo gli orientamenti già discussi, rivitalizzando le possibilità interiori degli individui, restituendo ad essi quelle qualità che il fanatismo del lavoro "meccanico" aveva eclissato, si ricreano anche i presupposti per una contestuale rivivificazione del senso, oggi smarrito, del culto, della festa e della vita contemplativa. Tutto questo è in sintonia con gli insegnamenti della saggezza tradizionale.
La furia produttivistica, diffondendo l'ossessione per l'azione smisurata e per la velocità illimitata in ogni campo, ha reso
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QUANDO LA CONOSCENZA DIVENTA PRATICA DI VITA
<b>QUANDO LA CONOSCENZA DIVENTA PRATICA DI VITA </b> ANTON PONCE DE LEON
" Quando la conoscenza diventa pratica di vita "
 
Conoscere Anton Ponce de Leon e' una porta che si apre, per molti. Ascoltare una sua conferenza, leggere un suo libro o, meglio ancora, visitare la comunità di Samana Wasi, possono essere la chiave per fare scattare quella molla che ci avvicina ad una visione più spirituale, ma nello stesso tempo pratica, della vita.
Ci si rende conto di essere di fronte alla saggezza umile dell'iniziato, che
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IL GIORNO DI GIORDANO BRUNO
<b>IL GIORNO DI GIORDANO BRUNO </b>

Giuliana Conforto

17 Febbraio
La Terra si sta trasformando. Forse ti interessa sapere che Giordano Bruno (1548-1600) è uno dei profeti che lo hanno previsto
e annunciato. Bruno ha espresso una scienza antica, ermetica, capace di comprendere l'uomo con tutti i suoi sogni, bisogni, speranze; scienza consapevole anche del grande "segreto" che spiega la trasformazione oggi in atto e, soprattutto, l'immortalità dell'uomo.
Il "segreto" è il "vuoto" che permea ogni atomo e che vuoto veramente
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IL MISTERO DELLA MORTE NON E’ INACCESSIBILE AL RAGIONAMENTO SCIENTIFICO
IL MISTERO DELLA MORTE NON E’ INACCESSIBILE AL RAGIONAMENTO SCIENTIFICO Michele Vignodelli

Tradizionalmente siamo stati abituati a pensare che la scienza (cioè il ragionamento basato sui fatti) non abbia niente da dire rispetto al “grande mistero” della morte e del suo dopo, lasciando il campo alla pura speculazione. Ma non è così. L’applicazione del “principio antropico” come ragionamento probabilistico, già così fruttuosa in cosmologia, sta dando risultati concreti e interessantissimi anche all’inquietante enigma su cui le religioni hanno costruito e continuano a mantenere un immenso potere.

La prima e fondamentale osservazione è che la morte personale non può fattivamente esistere. La non-vita, il “nulla” infatti non è una dimensione esistenziale: non può essere vissuto e quindi è
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ANAM, IL SENZANOME
<b>ANAM, IL SENZANOME </b> Tiziana Terzani
Caro Anam,
ho ancora fresco nelle mie orecchie il suono gioioso e severo della tua voce, le tue calde parole, profonde e vere, mi penetrano e risuonano a lungo dentro. Rivedo il tuo espressivo ammiccare sornione, che la dice lunga su quello che sei stato…...
Sì, lo confesso subito, mi piace tutto di te. Anni fa mi bastò leggere poche pagine di un tuo libro per sentir subito la necessità urgente di conoscerti, di parlarti, di confrontarmi con te, di sommergerti di mille domande, specie sul nostro amore comune, l’Oriente. Quando poi ci incontrammo davvero, per l’emozione riuscii a chiederti poco e nulla. Una cosa però l’ottenni,
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POESIA COME CELEBRAZIONE DELLA VITA
 <b>POESIA COME CELEBRAZIONE DELLA VITA </b> Un ricordo di Peter Russell
Leonello Rabatti

Per Peter Russell la poesia era uno spazio sacro, un “Temenos”, dove, in una dimensione ascetica, il poeta cerca di esprimere la “percezione intuitiva di un’essenza”. Bellezza, ordine, armonia, contro caos e disarmonia. Vi è una nostalgica tensione verso la ricongiunzione nell’Unità pre-storica e pre-razionale, e gli sparsi e disordinati frammenti della razionalità conoscitiva sono ordinati, tramite questa tensione, nell’armonia dell’edificio poetico.
Ciò che è frammentario diviene ordinato e armonico, assumendo la logica della bellezza, e indicando la dimensione trascendente della spiritualità. E’ questo un primo e duraturo messaggio che lascia l’esperienza letteraria di Peter Russell, una ricerca che si è interrotta la notte del
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LE COORDINATE SPIRITUALI DELL’UTOPIA
<b>LE COORDINATE SPIRITUALI DELL’UTOPIA</b> Alfa

L’opzione spirituale dell’Utopia si distanzia radicalmente dalla proposta cristiana, che non ha consentito di realizzare autentici rapporti di reciprocità.
Non potendo divenire il “fine di se stesso”, l’amore era così divenuto il “mezzo” per effettuare una sintesi della onnipresente contraddizione. E questa funzione ‘subordinata’ ha inciso in maniera determinante sul suo contenuto, poiché non solo gli è stato impedito di uscire dal cerchio infernale del dolore, ma anche di volare oltre i confini del piacere.La responsabilità di aver bloccato il salto in una nuova dimensione va quindi in larga misura addebitata proprio a quel falso amore che, configurandosi come l’unica forza capace di contrastare il male, ha eclissato il bisogno di cambiare il modello di società. Ma se l’amore, nella proposta cristiana, si è risolto in compassione misericordiosa, l’ideologia comunista lo ha invece completamente rimosso.
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I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
A RAPPORTO!!
<b>A RAPPORTO!!</b> Una volta un sacerdote stava camminando in chiesa, verso mezzogiorno, passando dall'altare decise di fermarsi lì vicino per vedere chi era venuto a pregare.
In quel momento si aprì la porta, il sacerdote inarcò il sopracciglio vedendo un uomo che si avvicinava; l'uomo aveva la barba lunga di parecchi giorni, indossava una camicia consunta, aveva una giacca vecchia i cui bordi avevano iniziato a disfarsi. L'uomo si inginocchiò, abbassò la testa, quindi si alzò e uscì.
Nei giorni seguenti lo stesso uomo, sempre a mezzogiorno, tornava in chiesa con una valigia... si inginocchiava brevemente e quindi usciva.
Il sacerdote, un po' spaventato, iniziò a sospettare che si trattasse
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IL SETTENARIO: il 7, la base dell'Universo
<b>IL SETTENARIO: il 7, la base dell'Universo</b> E. F.
In tempi lontani gli Illuministi Buddisti definirono l'uomo "Saptaparna": Pianta a sette foglie.
Gli Esseni (SILENZIOSI) - i Pitagorici della Palestina - attribuivano al 7 la base dell'Universo.
Nei Miti greci questo Numero era pure ritenuto sacro.
La stessa Apocalisse rappresenta una lettura continua, per chi sa leggerla, del significato velato del numero 7.
In epoche remote il 7 venne espresso nella figura geometrica di un quadrato sormontato da un triangolo. Il triangolo è la prima figura geometricamente perfetta; il quadrato è la prima forma dei solido.
L'antica filosofia mistica insegna anche che
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REINCARNAZIONE E CRISTIANESIMO possono andare d'accordo?
<b>REINCARNAZIONE E CRISTIANESIMO possono andare d'accordo?  </b>                                                                       U.S.Qvistgaard
Il pensiero della reincarnazione - che viviamo non una sola ma molte vite sulla terra, interrotte da "soste" in un mondo ultraterreno - sta prendendo sempre più piede nel mondo occidentale. In Italia è ancora frainteso sotto molti aspetti, perché la forte tradizione cattolica afferma l'assoluta verità della dottrina cristiana cattolica, sconsigliando ai cristiani cattolici di affidarsi a ciò che viene considerata una dottrina lontana dalla nostra mentalità, adatta soltanto alle culture orientali.
Ciò nonostante, anche in questo Paese molte persone, e non soltanto giovani, come spesso si dice, si sentono attratti dall'idea della reincarnazione. Per loro essa sembra il naturale sviluppo di un disegno divino, che non ammette ingiustizie e trattamenti di preferenza da parte della Divinità.
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05 APRILE 2019 BOLOGNA - MEDITAZIONE - L'ESPERIENZA DEL RAJA YOGA
17 APRILE 2019 MILANO - CELEBRAZIONE EQUINOZIO DI PRIMAVERA E MEDITAZIONE DELLA PASQUA
13 - 14 APRILE CANTAGALLO (PO) - TEMPIO INTERIORE - SEMINARIO DI DANZA SUFI
13 - 14 APRILE 2019 FIRENZE - WORKSHOP LA SAGGEZZA DEL CUORE - PER INSEGNANTI E GENITORI
02 APRILE 2019 MILANO - IL POTERE DELL INTUIZIONE
14 APRILE 2019 MILANO - IMPARIAMO AD INTERPRETARE SEGNI E COINCIDENZE - CON GIAN MARCO BRAGADIN
05 APRILE 2019 PERUGIA - MEDITAZIONE E ARTE
25 - 28 APRILE 2019 GROSSETO - SEMINARIO DI ASCOLTO DI SE CON IL RESPIRO
27 APRILE 2019 FIRENZE - HO OPONOPONO IL SEGRETO HAWAIANO
27 - 28 APRILE 2019 MONTELUPO FIORENTINO - CORSO DI COSTELLAZIONI FAMILIARI E SISTEMICHE
25 - 26 - 27 - 28 APRILE 2019 BELLARIA IGEA MARINA (RN) - OSHOFESTIVAL 2019
06 APRILE 2019 ROMA - TRA LUCE E OMBRA - SEMINARIO ESPERIENZIALE
12 APRILE 2019 SAN PIETRO IN CERRO (PC) - LIBERA LE EMOZIONI
03 APRILE 2019 PRATO - L'UNIONE - I 12 PASSI DELL AMORE
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