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L'ECOLOGIA IN PRATICA
UNO STILE DI VITA NATURALE
PER SE' E PER IL PIANETA
L'ECOLOGIA IN PRATICA
Sono la natura
sono la terra.
i miei occhi sono il cielo,
le mie membra gli alberi.
Sono la roccia,
la profondità dell'acqua,
non sono qui per dominare
la Natura.
Io stesso sono la Natura.

Indiani Hopi

Questa terra é sacra
<b>Questa terra é sacra</b>





Come potete comperare
o vendere il cielo,
il calore della terra?
l'idea per noi é strana.
Se non possediamo
la freschezza dell'aria,
lo scintillio dell'acqua.
Come possiamo comperarli?
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ONDE DI CRESCITA INTERIORE
ONDE DI CRESCITA INTERIORE La crisi ecologica - ovvero il principale problema di Gaia - non è l’inquinamento, i rifiuti tossici, il buco nell’ozono o qualcosa del genere. Il principale problema di Gaia è che un numero non sufficiente di esseri umani si è sviluppato ai livelli di coscienza postconvenzionali, planetari e globali in cui sarebbero spinti automaticamente alla cura per il globale comune. E gli esseri umani sviluppano questi livelli postconvenzionali, non imparando la teoria dei sistemi, ma passando attraverso almeno una mezza dozzina delle principali trasformazioni interiori, che vanno dall’egocentrico all’etnocentrico al mondocentrico, punto in cui e non prima, possono risvegliarsi a una profonda e autentica cura per Gaia. La prima cura per la crisi ecologica non consiste nell’imparare che Gaia è la Rete della Vita, per quanto vero ciò sia, ma nel promuovere queste numerose e ardue onde di crescita interiore, nessuna delle quali viene indicata dalla maggior parte di questi approcci del nuovo paradigma.
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UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE

di Lester Brown

Per creare una economia sostenibile bisognerà sostenere una rivoluzione ambientale, come è avvenuto per quella agricola e industriale. Alla fine del libro Piccolo è bello, Schumacher parla di una società che violenta la natura e danneggia gli esseri umani e, da quando queste parole sono state scritte, diciotto anni fa, abbiamo potuto vedere con maggiore evidenza i modi con i quali la nostra società agisce proprio in quella direzione.Mi trovavo all’aeroporto di Dulles e presi una copia del US News and World Report, che conteneva un editoriale di David Gergen, un alto funzionario dell’Ufficio Stampa di Reagan alla Casa Bianca. L’articolo descriveva quello che stava accadendo oggi alla società americana e l’autore affermava che, in un certo senso, abbiamo perso la strada. Continua...

RISPETTA LA (TUA) NATURA
<b>RISPETTA LA (TUA) NATURA </b> Michele Vignodelli

Il nostro corpo e la nostra mente sono meraviglie naturali in pericolo, da difendere come le foreste, i fiumi, il mare e le montagne. Sono continuamente aggrediti dal sistema tecnologico ed economico che ci governa, proprio come il resto del mondo naturale.
Non potremo mai rispettare e vivere veramente la suprema bellezza e armonia della natura esterna se non cominciamo da noi stessi. Eppure esiste una spaventosa ignoranza sulla nostra natura interna, che fa pensare a una congiura del silenzio.
Negli ultimi anni sono emerse abbondanti prove dell’esistenza di
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RICORDO DI IVAN ILLICH
RICORDO DI IVAN ILLICH


di Giannozzo Pucci *

Il primo libro di Illich, pubblicato alla fine degli anni '60, riguarda appunto la Chiesa nel processo di trasformazione della società moderna (The Church, change and development).
Il secondo, del 1970, intitolato "Celebration of Awareness (Celebrazione della consapevolezza": un appello alla rivoluzione istituzionale), è contro le certezze delle istituzioni che imprigionano l'immaginazione e rendono insensibile il cuore.
Poi, nel 1971, esce "Descolarizzare la società", che è stato al centro del dibattito pedagogico internazionale con la tesi che la scuola produce la paralisi dell'apprendimento e danneggia i ragazzi, educandoli a diventare meri funzionari della macchina sociale moderna. Convinto che il sistema educativo occidentale fosse al collasso sotto il peso della burocrazia, dei dati e del culto del professionalismo, combatteva i diplomi, i certificati, le lauree,
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LA VENDETTA DI GAIA
LA VENDETTA DI GAIA

di James Lovelock

La vendetta di Gaia : assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Per millenni abbiamo vissuto con la strategia del parassita, ai danni dell'organismo vivente che ci ospita. Ora, assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Il parassita e' un essere che vive a spese di un altro organismo. Se ne nutre, cresce, si riproduce e prospera. Eppure, la sua non e' una strategia lungimirante. Le energie dell'organismo ospite diminuiscono giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto. Finche' un giorno accade l'inevitabile: l'organismo ospite si avvia a una fine certa. E il parassita, senza risorse, e' destinato a scomparire. Questa immagine e' la perfetta metafora della storia della specie umana. A dimostrarlo sono i fatti. Migliaia di anni di occupazione del pianeta hanno provocato distruzione degli habitat, estinzione di molte specie, emissioni record di gas serra in atmosfera e nubi di polveri sottili nell'emisfero nord e sulle metropoli. Un'aggressione prolungata alla quale la Terra ora reagisce innescando una lunga serie di disastri naturali, quali inondazioni e uragani, sempre piu' numerosi e violenti, ed eventi climatici estremi, come estati torride e punte di freddo anomalo. Il pianeta che abitiamo non ha piu' anticorpi per difendersi. E allora attacca.
Lo sostiene a gran voce uno scienziato autorevole e indipendente, James Lovelock, nel suo nuovo libro, The revenge of Gaia (La vendetta di Gaia) in uscita il 2 febbraio in Gran Bretagna! . Il nostro mondo, afferma, potrebbe avere superato il punto d! i non ritorno: la soglia oltre la quale non possiamo fare piu' nulla per evitare che, entro la fine del secolo, i cambiamenti causati dall'attivita' umana distruggano la nostra civilta' Continua....
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ECOLOGIA E POLITICA


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I VERDI DEL TRENTINO-ALTO ADIGE ALLA PROVA DELLA STORIA
I VERDI DEL TRENTINO-ALTO ADIGE ALLA PROVA DELLA STORIA di Marco Boato

Domenica 16 maggio elezioni comunali nelle due Province autonome di Trento e Bolzano. Il Trentino e l’Alto Adige-Südtirol all’inizio degli anni ’80 sono stati la culla dell’esperienza verde italiana, che dai Grünen tedeschi e austriaci prendeva ispirazione politica e alimento culturale. Memorabile resta il Convegno internazionale “Un partito/movimento verde anche in Italia?”, che si tenne nel dicembre 1982 nel Palazzo della Regione a Trento, con la partecipazione di molti ecologisti e ambientalisti, che negli anni seguenti avrebbero dato vita prima all’Arcipelago verde, poi alla Federazione delle Liste verdi e quindi alla Federazione dei Verdi. Il nome di Alexander Langer resta segnato, come principale protagonista del raccordo tra nascenti Verdi italiani e Grünen tedeschi, nella storia dell’ecologismo politico del nostro Paese
Sono passati ormai quasi 30 anni e i Verdi in Italia hanno vissuto una parabola discendente nell’ultima fase storica, che li aveva portati quasi alle soglie dell’estinzione e di un vero e proprio suicidio politico nella riserva indiana dell’estrema sinistra comunista e post-comunista. Nel Congresso di Fiuggi dell’ottobre 2009, questa parabola discendente ha fortunatamente trovato una inversione di tendenza, con l’elezione di Angelo Bonelli a nuovo presidente nazionale e con la decisione di rifiutare l’assorbimento dei Verdi all’interno di una formazione della sinistra post-comunista, rilanciandone invece l’identità culturale trasversale e post-ideologica e l’autonomia politica verso la prospettiva della Costituente ecologista  ...Continua...
DALLA QUESTIONE VERDE ALLA COSTITUENTE ECOLOGISTA
DALLA QUESTIONE VERDE ALLA COSTITUENTE ECOLOGISTA

di Marco Boato

Care amiche e cari amici, gentili ospiti, il mio più cordiale saluto a tutti i partecipanti a questa Assemblea congressuale provinciale dei Verdi del Trentino, a tutti gli invitati e agli organi di informazione presenti. Un caro saluto anche alla co-portavoce Brigitte Foppa e a Cristina Kury e Ivo Carli dei Verdi sudtirolesi, che con la loro presenza testimoniano una pluridecennale collaborazione tra Verdi trentini e sudtirolesi...Prendo oggi la parola di fronte a voi per questa relazione introduttiva con una certa emozione e anche un po’ di commozione, perché, prima di tutto per mia scelta – annunciata ormai da due anni -, ma anche per una decisione condivisa e solidale dei Verdi trentini, con questa Assemblea congressuale si conclude irrevocabilmente il mio mandato di presidente dei Verdi del Trentino, insieme a quello dei due vicepresidenti,...Continua...

VERDI, LA STRADA PER LA RICOSTRUZIONE POSSIBILE
VERDI, LA STRADA PER LA RICOSTRUZIONE POSSIBILE Da alcune settimane si è rimessa in pista una proposta ecologista nata dalle ceneri del Sole che ride. Lo tzunami che si è abbattuto su ciò che è rimasto dei Verdi ha lasciato morti e feriti. La scriteriata politica degli ultimi anni ha portato a questi risultati. Mi spiego meglio. Durante il governo Prodi non c’è stata una netta divisone di ruoli fra governo e partito, avallando la compatibilità e la necessità di non forzare su contenuti qualificanti. Durante la conferenza stampa del candidato presidente del centrosinistra non è mai echeggiata la parola ambiente, quasi che l’azione dei Verdi fosse stata tanto negativa da non doverne parlare. C’è stata poi l’alleanza elettorale per ben due volte con forze disomogenee, alla ricerca spasmodica del raggiungimento del quorum senza accorgersi che ognuna delle componenti perdeva pezzi e dimenticando che l’alchimia perde sempre quando non ci sono politica e contenuti qualificanti.  ...Continua...
PASSIONE VERDE
PASSIONE VERDE di Francesco Persili

Un sentiero verde. Per trovare una nuova frontiera democratica. Può essere l’ambiente, dunque, la chiave per rinnovare la cultura politica italiana e riconciliare le nuove generazioni con la cura del bene comune. “Non solo c’è per l’umanità la minaccia di scomparire su di un pianeta morto. Bisogna anche che ogni uomo abbia l’aria necessaria, un territorio vivibile, un’educazione”. Con una riflessione di Marguerite Yourcenar, che coglie la dimensione universale e intima dell’emergenza ecologica, si apre il saggio “
Passione Verde” (140 pp, Marsilio) della trentenne Francesca Santolini, giurista ambientale, assessore all’ambiente e alla partecipazione del Municipio Roma Centro Storico. Global warming, green economy, protocollo di Kyoto . Sfide che coinvolgono gli equilibri del pianeta e la qualità della nostra vita. Temi che ci toccano nel pubblico, nel privato. Nel profondo.
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UNA FORZA ECOLOGISTA AL POSTO DEL PD
UNA FORZA ECOLOGISTA AL POSTO DEL PD Adriano Sofri commenta, come al solito brillantemente, la vittoria di Vendola alle primarie del Pd pugliese ma ha torto. Il disastro della linea dalemiana rivela con chiarezza che tra l’elettorato del Pd non vi è solo un parco buoi supino ad accettare le alchimie della dirigenza ma un serbatoio vastissimo di speranze che a stento si riconosce nel Pd. Quest’area variegata rivolge sempre più le proprie attenzioni alle varie proposte (radicali, verdi, sinistra radicale e ora Idv, grillo) vissute come alternative anche se del tutto inadeguate; oppure, semplicemente non va più a votare. Tutti insieme costituiscono un’area ben più vasta (di 3 volte, di 4 volte?) dei centristi dell’Udc con i quali D’Alema si ostina a cercare alleanze. Beppe Grillo in questi giorni ribadisce che il migliore alleato di Berlusconi è D’Alema ed alla luce delle vicende pugliesi e romane non sembra più una battuta. Quando il capo non sa vedere – questo il titolo dell’intervento di Sofri – cioè quando l’intera classe dirigente del PD è priva di lucidità e di progettualità è inevitabile assistere ad un disastro dopo l’altro. E non solo, se alla vista si sostituisce la cecità è inevitabile un procedere affannato, disperato e disperante.
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UN'ECOLOGIA TRASVERSALE PER TEMPI DIFFICILI
UN'ECOLOGIA TRASVERSALE PER TEMPI DIFFICILI di Mario Tozzi

Non c'è un solo altro paese, fra quelli moderni, che abbia un disperato bisogno di una nuova ecologia come l'Italia. Con i suoi 250.000 ettari di territorio consumati ogni anno da asfalto e cemento, con le centinaia di migliaia di costruzioni abusive e di grandi opere inutili mai completate, con il suo consumo esorbitante di combustibili fossili e le percentuali irrisorie di energia solare, con l'incapacità di risparmiare acqua, con il trasporto tutto su gomma, i 36 milioni di autoveicoli, i rifiuti per strada e le città avvelenate, ben poco è rimasto di quel Bel Paese che incantava il resto del mondo. L'Italia di oggi ha subìto una mutazione antropologica che ha trasformato il "giardino d'Europa" in un coacervo di individualità corporative per le quali il bene comune risiede nella sommatoria degli interessi individuali, incuranti dell'ambiente ormai devastato o piegato a insensate logiche di finto progresso.
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ECOLOGISMO E' OLTRE SINISTRA E DESTRA
ECOLOGISMO E' OLTRE SINISTRA E DESTRA Riportiamo un intervento del 1985 di Alex Langer, in cui introducendo a Firenze l'assemblea nazionale in vista della costituzione delle liste verdi, affermò che gli ecologisti "non sono né di destra né di sinistra". Nonostante siano trascorsi 25 anni quell'intervento resta decisamente attuale e la sua comprensIone necessaria alla nostra epoca così preoccupante.....Alcuni liquidano la questione destra/sinistra con un riferimento al totem ed al tabù. Al totem: "non si può essere verdi senza essere rossi"; chi non fosse riferibile ad una scelta "di sinistra" e non riconoscesse come suoi i totem della sinistra (la centralità della classe operaia? la priorità della contraddizione tra capitale e lavoro?), non sarà un vero verde. Al tabù: “e chissà da chi sono pagati quei verdi”, che magari nascondono il socialdemocratico, il democristiano e, chissà, il fascista nelle proprie file e quindi si smascherano da sé. Sono nemici, non vogliono l'alternativa, si inquadrano nel gioco dei padroni. E fanno di destra e sinistra un sol fascio. Fosse così semplice, sarebbe persino da stare allegri.
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UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL PRIMO APPELLO DI EUROPE ECOLOGIE
IL PRIMO APPELLO DI EUROPE ECOLOGIE L’urgenza è lì, sempre presente e visibile a tutti! La crisi ecologica, sociale, alimentare, energetica, economica, finanziaria convergono in una crisi globale, ogni giorno più profonda, ogni giorno più violenta. Contamina il mondo, schiaccia i deboli, non risparmia nessuno. La ricerca di profitti sempre più grandi per alcuni comporta l’appropriazione, l’inquinamento, la scarsità, la corruzione, le guerre, la disuguaglianza per tutti gli altri. Il nostro consumo smodato delle risorse naturali supera ora il 40% della capacità del pianeta di rigenerarsi. La biodiversità diminuisce. I profughi del clima si spingono alle frontiere. Il capitalismo finanziario ha speculato sui debiti dei più poveri, contribuendo alla recessione economica e di regressione sociale. I paesi ricchi, pronti a immettere più di 2000 miliardi d’euro nel sistema finanziario per salvarlo dai suoi eccessi, si rifiutano di dedicare il 20% di tale somma per posse fine all’orrore, ogni cinque secondi, di un bambino che muore di povertà. Questi “debiti”, come i cambiamenti climatici o la scomparsa di migliaia di specie, sono terribili e irreversibili. Questo modello di sviluppo è condannato. Ne abbiamo ogni giorno una prova ulteriore. Avanza alla cieca, senza una visione collettiva. Per cambiare ci vuole un’azione! Dobbiamo agire! Tutti possono agire!
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SENZA POLITICA NON VI SONO BUONE PRATICHE
SENZA POLITICA NON VI SONO BUONE PRATICHE di Francesco Gesualdi

Difronte ad un mondo che si fa sempre più difficile, è forte la tentazione di rifugiarsi nelle piccole iniziative individuali e di gruppo che almeno ci danno la sensazione di avere raggiunto qualcosa di concreto. Aspirazione legittima, ma che va vista per quella che è: una tentazione per trovare l´illusione della pace interiore. Solo associandole ad una più ampia attività politica e di progettazione sociale, le buone pratiche possono dare buoni frutti. Di qui la proposta di avviare un lavoro di rete per fare nascere dal basso un nuovo pensiero politico.* (Articolo di Francesco Gesualdi pubblicato su Carta del 9 luglio 2009). C´è un passaggio dell´articolo di Paola Baiocchi e Andrea di Stefano, pubblicato sul numero 23 di Carta (26 giugno 2009), che mi pare di fondamentale importanza. Volendo parafrasare Lettera a una professoressa, andrebbe scolpito sulla porta di ogni gruppo d´acquisto e di ogni gruppo che aderisce a Bilanci di giustizia.
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IL PROGRAMMA DI BEPPE GRILLO
IL PROGRAMMA DI BEPPE GRILLO di Beppe Grillo


Riportiamo il programma del Movimento di Liberazione Nazionale annunciato da Beppe Grillo. Esso è anche scaricabile in versione pdf da questo link:
http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf  ...Continua...
LA COSTITUENTE CHE VORREI
LA COSTITUENTE CHE VORREI di Giuliano Tallone (Presidente Lipu)

L'Assemblea dei Verdi ha sostenuto l’idea di una Costituente ecologista, proposta con la mozione che fa riferimento ad Angelo Bonelli. Ma perché questa prospettiva dovrebbe essere oggi percorribile, quando nel corso della storia dell’ecologismo politico nel nostro Paese essa è stata una chimera da più parti auspicata ma mai realizzata? Alcune condizioni attuali e prospettive future potrebbero concorrere positivamente in questa direzione. La prima è che esiste una pressione storica che richiede una forte iniziativa di risposta alle grandi questioni globali del nostro tempo, in gran parte di genere ambientale, o a esse connesse. La seconda è che la visione ecologista è l’unico approccio realmente innovativo e in grado di fornire un modello di società e di valori potenzialmente alternativo alle ideologie del mercato o dell’economia di Stato, nate due secoli fa in condizioni storiche completamente differenti, che stanno dimostrando con chiarezza tutti i limiti La terza è la tendenza in Europa a una forte affermazione di movimenti e partiti con carattere ambientalista.... Continua...

VERSO LA COSTITUENTE ECOLOGISTA
VERSO LA COSTITUENTE ECOLOGISTA Se son rose, fioriranno.....Con la vittoria della mozione Il Coraggio di Osare e l'elezione di Angelo Bonelli a presidente del partito la Federazione dei Verdi inverte la rotta politica degli ultimi 15 anni, si toglie dal ruolo di partitino ulivista dell'1-2%, annulla il progetto di confluenza nella formazione Sinistra e Libertà di Vendola e si rimette in gioco a 360 gradi recuperando la vocazione trasversale (nè a destra nè a sinistra) invocata da Alexander Langer. La mozione vincente, pur contando inizialmente sulla minoranza langeriana del partito ha nel congresso di Fiuggi conquistato via via sempre più consensi tra i disorientati delegati che provenivano dalle più diverse province. Si può dire che è stato letteramente IL CORAGGIO DI OSARE che ha fatto da trampolino alla più profonda ridiscussione tra i verdi mai avvenuta negli ultini decenni. La mozione vincente indica espressamente come compito lo scioglimento del partito nelle sue forme organizzative e l'inizio di un processo in varie tappe di una COSTITUENTE ECOLOGISTA per riunire e federare tutte le anime ed i diversi movimenti dell'area ecologista. ...Continua...
APPELLO ALL ITALIA E AGLI ECOLOGISTI
APPELLO ALL ITALIA E AGLI ECOLOGISTI Noi che amiamo profondamente l'Italia e abbiamo a cuore il futuro del nostro pianeta, riteniamo necessario impegnarci per dare una risposta ai gravi problemi ambientali e sociali che investono il nostro paese. Il futuro del nostro pianeta e di chi verrà dopo di noi deve essere al centro dell’azione della politica del nuovo secolo. Guardando all’Italia è necessario dare una risposta al degrado dell’ambiente, del paesaggio e ai gravi problemi sociali che investono il nostro paese. La lotta ai cambiamenti climatici, al degrado degli ecosistemi, e alla povertà, strettamente connesse tra loro, devono essere una priorità nell'azione di ogni governo. Per questo sono necessarie politiche coraggiose, capaci di assicurare un futuro anche alle generazioni che verranno. Le ideologie e i partiti del Novecento sono inadeguati a rispondere alle nuove questioni che si pongono, e che agiscono sulla base di meccanismi finanziari, economici e politici alla scala globale. La questione ambientale non è uno dei temi della politica, ma una chiave di lettura per una nuova visione dell’economia e della società ... Continua...
IL CORAGGIO DI CAMBIARE
IL CORAGGIO DI CAMBIARE Gruppo delle Cinque Terre

VERSO UNA COSTITUENTE ECOLOGISTA... L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo che ne ha fermato l’entrata nel nuovo secolo. Più che in altri paesi è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare la vita sociale della collettività.
Stiamo assistendo ad una semplificazione culturale che rende simili ed al contempo pessime le diverse aree politiche, tutte globalmente incapaci di affrontare le crisi del nuovo tempo: le emergenze ambientali nel territorio, la crisi sociale, la crisi di valori nell’individuo. A breve parole e concetti come Inquinamento ambientale, Corruzione sociale e Perversione morale rischiano di non essere più comprensibili. Si tratta quindi di crisi globale del sistema ed esaurimento delle culture che lo hanno ispirato e formato. ...Continua...

IL FUTURO DEI VERDI IN ITALIA
IL FUTURO DEI VERDI IN ITALIA 1. Questa Assemblea congressuale provinciale dei Verdi del Trentino è convocata in preparazione della Assemblea congressuale nazionale dei Verdi italiani, che si terrà il 9-10-11 ottobre a Fiuggi, e ha il compito statutario di discutere le mozioni congressuali presentate e di eleggere i sei delegati effettivi e supplenti che rappresenteranno i Verdi del Trentino a Fiuggi. Soltanto in una seconda fase, concluso il Congresso nazionale di Fiuggi, valutandone gli esiti, decideremo insieme come affrontare la situazione politica che si sarà determinata, a seconda se la nostra Mozione e i nostri candidati avranno o meno ottenuto la maggioranza, da soli o in alleanza con altri. Questo comporterà convocare antro la fine dell’anno una nuova Assemblea congressuale provinciale finalizzata a discutere in particolare i problemi dei Verdi e degli ecologisti del Trentino, in stretto raccordo con i nostri amici verdi sudtirolesi, e a realizzare la nuova Costituente ecologista ...Continua...
IN EUROPA LA SOCIALDEMOCRAZIA SCENDE ED I VERDI SALGONO
IN EUROPA LA SOCIALDEMOCRAZIA SCENDE ED I VERDI SALGONO di Laura Cima

In Europa la socialdemocrazia scende e i Verdi salgono. I vecchi partiti socialdemocratici, con tutti i loro vizi di litigiosità e clientele, con l’incapacità che hanno avuto di prevedere e fronteggiare la crisi, con il loro continuo scivolamento verso contenuti neoliberali, con la loro mancanza di immaginare prospettive future più giuste e meno violente, credo che non abbiano più futuro. La loro crisi è irreversibile. Credo anche che la caduta del muro di Berlino e del socialismo reale si faccia sentire nei voti adesso, quando ormai vanno a votare nuove generazioni che non hanno conosciuto quella fase e per i quali il socialismo come il comunismo appartengono a due secoli lontani, a un paradigma che non esiste più da tempo. ... Continua...

BRAZIL ECOLOGIE MARINA SILVA CON I VERDI
BRAZIL ECOLOGIE MARINA SILVA CON I VERDI Brasile, Marina Silva con i Verdi alle presidenziali, ora la battaglia ecologista ha una nuova alleata L’ex ministro dell’Ambiente di Lula ha annunciato la sua uscita dal Partito dei lavoratori. Ora il Partito dei verdi la vuole come candidata alle prossime consultazioni presidenziali. E i primi sondaggi la danno al 24 %
Marina Silva, ex ministro dell’Ambiente del governo Lula ma principalmente uno dei maggiori leader ambientalisti, che insieme a Chico Mendes iniziò la sua battaglia politica per difendere i popoli della foresta dai grandi latifondisti, dai madereiros, ha annunciato oggi dopo trent’anni di militanza la sua uscita dal Pt, il Partito dei lavoratori del presidente Lula. È una notizia che sta occupando tutte le prime pagine dei giornali e che sta assumendo una grande valenza politica perché Marina Silva è in procinto di entrare nel Pv, il Partito verde brasiliano. Il Pv ha offerto nei giorni scorsi a Marina Silva la candidatura alle prossime presidenziali, che si terranno tra poco tempo. Uno studio commissionato dal Pv all’Istituto di ricerche economiche e sociali.
(Ipespe) ha mostrato che la candidatura di Marina Silva avrebbe il 24 per cento dei consensi, mentre la candidata del Pt e del presidente Lula, Dilma Roussef, ministro della Casa civil, avrebbe il 19 per cento dell’appoggio da parte dei votanti....Continua...
I VERDI E IL CORAGGIO DI CAMBIARE
I VERDI E IL CORAGGIO DI CAMBIARE Alla scadenza del 15 settembre sono tre le mozioni presentate riguardanti le scelte future dei Verdi dopo circa 23 anni dal loro congresso di fondazione avvenuto nel novembre 1986 a Finale Ligure. Per poter presentare una mozione sono richieste le firme di almeno 20 consiglieri/coordinatori nazionali su 112 totali oppure di 500 iscritti . Secondo i dati pubblicati i delegati sarebbero 531 provenienti da 79 provincie mentre 31 provincie non hanno delegati. In molte situazioni infatti, specie dopo l’ultima debacle del giugno 2009 (elezioni europee con Sinistra e Libertà, provinciali e parecchi comuni ) molti iscritti si sono allontanati o hanno rifiutato di partecipare al congresso; la scarsa rappresentatività e le divisioni ormai insanabili sono espresse anche dalla singolare distribuzione dei delegati; ad es. Roma 65 e Napoli 54, Milano 23, Torino 20 (sono proprio Piemonte e Lombardia le due regioni meno rappresentate ).Molto forte la tensione, in particolare a Roma, specie per le recenti polemiche sulla cancellazione di parecchie centinaia di iscritti, considerata arbitraria e che potrebbe risultare determinante per gli esiti del congresso. ...Continua...
LA VOSTRA DEMOCRAZIA E' QUELLA DI PUTIN E CHAVEZ
LA VOSTRA DEMOCRAZIA E' QUELLA DI PUTIN E CHAVEZ Daniel Cohn Bendit arriva alla festa napoletana di Sinistra e libertà accompagnato da quell’aria un po’ magica che circonda chi viene sonoramente premiato dalle urne. Così è stato in Francia per la sua Europe ecologie alle europee di giugno, 16,3%, terzo partito e una golden share sul futuro dell’opposizione a Sarkozy. Seduto su una panca sotto il tendone del ristorante, gessato grigio e camicia viola, il famoso ciuffo rosso un po’ imbiancato, parla dell’Italia con uno strano mix di passione e disincanto, che sfiora a volte lo sfottò. «Da voi è in corso una trasformazione della democrazia verso un modello extrademocratico, Berlusconi si inserisce in una triade con Putin e Chavez: giocano con la società, la mobilitano, controllano i media. Mi chiedo spesso se il caso italiano sarà un modello per l’Europa o se resterà un’eccezione....Continua....
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ECCO LA NEWSLETTER FIORIGIALLI 186
19 APRILE 2019 ROMA - GRETA THURNBERG AL FRIDAYS FOR FUTURE DI ROMA
05 - 06 - 07 APRILE 2019 MONTE PISANO (PI) - FARSI FORESTA PER FARE FESTA - XVIII EDIZIONE
22 - 23 GIUGNO 2019 TREIA (MC) - INCONTRO BIOREGIONALE COLLETTIVO ECOLOGISTA
04 - 05 MAGGIO 2019 GALBIATE (LC) - WEEKEND YOGA E NATURA
18 - 22 APRILE 2019 CASOLE D ELSA (SI) - EASTER DANCE 2019
25 - 28 APRILE 2019 SAN SEPOLCRO (AR) - IL SACRO CORPO DELLA TERRA - IL RISVEGLIO DEL LEOPARDO
16 e 24 MARZO 2019 CAPEZZANO PIANORE (LU) - ECOLOGIA INTERIORE - LABORATORIO ESPERIENZIALE
02 - 03 MARZO 2019 MODENA - VERDI PASSIONI E ANIMALI DAL MONDO
SFIDA ECOLOGISTA ALLO STATO FRANCESE
NULLA DI FATTO ALLA COP24, FALLITO L'INCONTRO SUL CLIMA DI KATOWICE
REGALO A CHI INQUINA E' LEGGE
GROENLANDIA: IN 4 GIORNI SCIOLTO META' DEL GHIACCIO, ORA QUASI TUTTO
IN GERMANIA STANZIATI 32 MILIARDI PER USCIRE DAL NUCLEARE
711 ECOLOGISTI UCCISI NEGLI ULTIMI 10 ANNI
SOLAR IMPULSE AEREO A ENERGIA SOLARE
LA NUOVA BICI A IDROGENO
100 KM CON 1/2 LITRO D'ACQUA

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