di Diane Christian Leaf
Era un periodo di crisi nella comunità che chiamerò Willow Blend. Questa piccola comunità nelle campagne del Midwest iniziò le sue attività all'inizio degli anni '90 senza una visione né una dichiarazione d'intenti. Questo significa che non avevano un'oggettivazione condivisa del futuro che desideravano, nessun accordo su “perché siamo qui” che unisse i membri della comunità e li ispirasse a lavorare verso la realizzazione delle loro ambizioni.
Poi ci fu il crollo del mercato di giocattoli di legno che loro producevano e che rappresentavano la fonte primaria di reddito della comunità. Dall'oggi al domani persero quasi la metà della loro base di reddito annuale. Sotto la forte pressione della situazione finanziaria, il gruppo teneva riunioni lunghissime per decidere il da farsi. Sfortunatamente, i membri di Willow Blend avevano idee molto diverse sugli scopi della comunità. “Siamo qui per mostrare alla gente che esiste uno stile di vita frugale che è anche economicamente funzionante”, sosteneva Tom “In qualche modo dobbiamo recuperare le perdite”.
“Assolutamente no!” esclamava Kathleen “Siamo qui solo per divertirci e non per lavorare per un capo. Mangeremo fagioli per un po'”. “Come fai a dire una cosa del genere?” domandava Andy incredulo. “Dovevamo dare un messaggio radicale alla gente, mostrare loro che non è necessario competere così tanto e che è possibile condividere le cose equamente e andare d'accordo”.
Peccato però che loro fossero i primi a non andare d'accordo e a essere fortemente in competizione per stabilire quali fossero le vere fondamenta di Willow Blend. Senza una visione comune, non avevano niente cui rifarsi: nessuna pietra di paragone di valori, scopi o aspirazioni per capire perché la loro vita comunitaria fosse importante e quale posto dovesse avere nel mondo. Poiché utilizzavano il consenso come strumento decisionale, non era nemmeno possibile che la maggioranza dei membri con una visione condivisa decidesse per tutti gli altri. A prima vista sembrava stessero litigando per questioni di soldi.
In realtà, stavano solamente dando voce al conflitto intrinseco e strutturale causato dalla mancanza di un terreno comune. E a differenza delle persone dei gruppi fondatori di comunità, le persone con visioni diverse non possono semplicemente andare ciascuno per la propria strada e fondare comunità diverse. Willow Blend era la loro casa e nessuno avrebbe potuto chiedere a nessun altro di andare via a causa della sua visione “sbagliata”. Con l'inasprirsi del conflitto, molti membri non videro altra via d'uscita se non abbandonare la comunità. Willow Blend si trovò quindi davanti a due problemi: non c'erano né abbastanza soldi, né abbastanza persone per portare avanti le altre attività comunitarie. Spero che questa storia (vera) renda l'idea dell'importanza di stabilire perché siamo qui come base per la creazione di una comunità e perché tutti i membri devono essere sulla stessa linea.
Kat Kinkade, confondatrice di Twin Oaks in Virginia, descrive circostanze simili. Una volta alcuni suoi amici lessero dei documenti sulla visione di una determinata comunità e ne furono inorriditi. Quando però incontrarono alcune persone di quella comunità che a loro piacquero molto decisero di andare a visitare la comunità e trovarono persone amichevoli, calorose e interessanti. Immaginando che le azioni fossero più importanti delle parole decisero di ignorare la visione e i valori della comunità espressamente dichiarati e vi si unirono comunque. Più gli amici di Kat vivevano lì e più si trovavano in conflitto con i fondatori della comunità.
Mentre tutti erano calorosi e cordiali all'inizio, i valori e gli obiettivi dei nuovi arrivati non erano compatibili con quelli della comunità e presto si trovarono impelagati in un grave contrasto sulla direzione della comunità. Infine, il dissenso e la diffidenza diventarono così aspri che gli amici di Kat abbandonarono la comunità, insieme a tanti altri membri, disillusi dal cattivo sangue generato dalle lotte di potere sulla visione e sui valori. “Questo lasciò il gruppo indebolito, arrabbiato e senza forze”, ricorda Kat. “Fu una tragedia comunitaria, niente affatto rara.” Ho sentito la stessa storia più di una volta su altre comunità. Quindi, il primo grande compito dei membri in procinto di fondare una comunità è chiarire e mettere per iscritto la loro visione e assicurarsi che sia condivisa da tutti.
Alcune comunità famose, antiche e apparentemente ben consolidate non hanno una visione comune e non l'hanno mai avuta o, perlomeno, non l'hanno mai messa nero su bianco. È possibile che ciò funzioni, anche se penso che non possa reggere a lungo. Non avere una visione comune può disintegrare una comunità in caso di crisi o di sfide importanti oppure negli anni può erodere lentamente la vitalità e il benessere di tutti, a mano a mano che un nuovo conflitto derivante da visioni diverse si va a sommare al risentimento già accumulato. “Una visione comune non è né necessaria, né sufficiente per formare una nuova comunità, visto che molte sono andate avanti senza averne una e molte altre che la avevano hanno fallito ugualmente”, osserva Tree Bressen, attivista comunitario. “Ma una visione comune aumenta notevolmente le possibilità di successo. Se il vostro gruppo è pronto ad affrontare tutte le difficoltà per fondare una comunità, perché non offrirgli le migliori possibilità di riuscirci?”.
Estratto dal libro delle edizioni
FioriGialli dal titolo:
CREARE UNA VITA INSIEME, Guida pratica per fare EcoVillaggi