Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono sempre molto sicuri,
mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (B. Russell)

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ECONOMIA CONSAPEVOLE
Etica e spiritualità per una nuova
economia consapevole e sostenibile
ECONOMIA CONSAPEVOLE
DI FRONTE AL FETICISMO DEL DENARO
L'ETICA E' INSUFFICIENTE

DI FRONTE AL FETICISMO DEL DENARO<BR>L'ETICA  E' INSUFFICIENTE
Raoul Vaneigem
Di fronte al feticismo del denaro, l'etica, necessaria quanto si vuole, è insufficiente. Sperare di moralizzare gli affari é vano quanto incitare ad una maggior igiene chi vive su un cumulo di spazzatura. Niente, in compenso, é più apprezzabile della libertà di parola concessa a tutti affinché una fioritura di idee nuove presieda alla ricostruzione dell'esistenza individuale e della società in un momento in cui un sistema fondato sulla ricerca esclusiva del denaro che rovina i
Continua...
LA SERENITA' INTERIORE
Plutarco

Gli insensati disprezzano e trascurano
perfino i beni di cui dispongono
perché con il pensiero
sono perennemente protesi verso il futuro
UN'ALTRA ECONOMIA: CARTA DEI PRINCIPI
UN'ALTRA ECONOMIA: CARTA DEI PRINCIPI
1. Sono comprese nella definizione di altra economia, intesa come diversa e alternativa a quella oggi dominante, tutte le attività economiche che non perseguono le finalità del sistema economico di natura capitalistica e di ispirazione liberista o neo liberista. In particolare sono da essa rifiutati gli obiettivi di crescita, di sviluppo e di espansione illimitati, il perseguimento del profitto ad ogni costo, l’utilizzazione delle persone da parte dei meccanismi economici e nel solo interesse di altre persone, il mancato rispetto dei diritti umani, della natura e delle sue esigenze di riproduzione delle risorse.
2. Le attività di altra economia perseguono il soddisfacimento delle necessità fondamentali e il maggior benessere possibile per il maggior numero di persone, sono dirette all’affermazione di principi di solidarietà e di giustizia, hanno come finalità primaria la valorizzazione delle capacità di tutti. Sono comprese in questa definizione anche le attività che prevedono la parziale o graduale uscita dal sistema economico dominante e le sperimentazioni di stili e modelli completamente nuovi di vita sociale, di
Continua...
IN CHE MODO IL LAVORO E' IN RAPPORTO CON LE FINALITA' E GLI SCOPI DELL'ESSERE UMANO?
IN CHE MODO IL LAVORO E' IN RAPPORTO CON LE FINALITA' E GLI SCOPI DELL'ESSERE UMANO?

di Maurizio Di Gregorio

Tutti gli insegnamenti spirituali hanno sempre riconosciuto che qualsiasi uomo non deve lavorare solo per tenersi in vita ma anche per tendere verso la perfezione. Per i bisogni materiali sono necessari vari beni e servizi che non potrebbero esistere senza il lavoro dell’uomo, per perfezionarsi però l’uomo ha bisogno di una attività dotata di senso che magari anche attraverso l’affronto e la soluzione delle difficoltà gli permetta di esprimersi, di”trovarsi”, di realizzare un opera con cui si senta in armonia e che gli permetta anche un rapporto armonico con la società e con tutto l’universo. Per Schumacher i fini del lavoro umano sono: 1) provvedere a fornire i beni necessari ed utili; 2) permettere a ciascuno di utilizzare e di perfezionare i propri doni e talenti, come buoni amministratori di se stessi; 3) Agire al servizio degli altri per liberarci del nostro egocentrismo ...Continua...
MESSAGGIO DALL'UNIVERSO
MESSAGGIO DALL'UNIVERSO


di E.F. Schumacher

Il nostro "ambiente", si potrebbe dire, è l'Universo meno noi stessi. Se oggi sentiamo che non tutto è in ordine con l'ambiente, al punto che richiede la protezione del suo Segretario di Stato, il problema non riguarda l'Universo come tale, ma il nostro impatto su di esso. Questo impatto sembra produrre, troppo spesso, due effetti deleteri: la distruzione della bellezza naturale, che è sufficiente già di per sé, e la distruzione di ciò che viene chiamato "equilibrio ecologico", o la salute e il potere di sostenere la vita della biosfera, che è anche peggio. Qui farò riferimento solo al secondo punto, e cioè ciò che stiamo facendo al pianeta. Chi è "noi" in questo contesto? E' la "gente-in-generale"? E' la popolazione mondiale? Sono tutti e nessuno? No, non sono tutti e nessuno. La grande maggioranza delle persone, anche oggi, vive in un modo che non danneggia seriamente la biosfera o esaurisce il dono delle risorse naturali.
Queste sono le persone che vivono in culture tradizionali. In genere ci riferiamo a loro come ai poveri del mondo, perché conosciamo di più la loro povertà piuttosto che la loro cultura. Molti diventano anche più poveri nel senso che perdono il loro capitale più prezioso, cioè la loro tradizione culturale, in rapida disintegrazione. In alcuni casi uno potrebbe a ben diritto affermare che diventano più poveri mentre diventano un po' più ricchi. Mentre abbandonano i loro stili di vita tradizionali e adottano quelli del moderno occidente, possono anche avere un crescente impatto dannoso sull'ambiente.
Resta il fatto, tuttavia, che non è la gran parte della popolazione povera a mettere a rischio la Navicella Spaziale Pianeta ma il relativamente esiguo numero di ricchi. La minaccia all'ambiente, e in particolare alle risorse e alla biosfera, deriva dallo stile di vita delle società ricche e non da quello dei poveri. Anche nelle società povere troviamo alcuni ricchi e finché questi aderiranno alla loro tradizione culturale fanno poco danno, o non lo arrecano affatto. È solo quando vengono "occidentalizzati" che scaturisce il danno all'ambiente. Ciò dimostra che il problema è alquanto complicato. Non è semplicemente questione di ricchi o poveri – i ricchi fanno danni e i poveri no. È una questione di stili di vita. Un americano povero può fare molti più danni ecologici di un asiatico ricco. Continua...

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AVERE E NON AVERE


di Beppe Grillo

Avere e non avere. Lavoriamo più degli schiavi ai tempi dei Faraoni. Per trent'anni. Quarant'anni, cinquant'anni. L'età della pensione si allontana fino a coincidere con quella della morte. Il lavoro ha, sempre più spesso, come unico obiettivo uno stipendio. Non è importante che il lavoro sia utile, necessario per la società o per l'individuo che lo svolge. Lo scopo di un'attività è, di solito, il denaro che se ne può ricavare. Denaro che serve per comprare beni inutili, prodotti da altre persone che fanno altrettanti lavori inutili. Per rendere utili beni inutili, aumentare la salivazione dei consumatori, abbiamo inventato l'industria della pubblicità. Un inganno colossale, un'autoipnosi a fini di lucro.

C'è una perdita di senso, di scopo complessivo. Siamo panni lavati e rilavati in una lavatrice con il programma impazzito. L'informazione e la pubblicità, una volta separate, si sono unite, compenetrate in una forma oscena che è ovunque, che giustifica tutto. La distruzione del pianeta, la cancellazione del tempo (nessuno ha più tempo..), la perdita di significato, la mancanza di valori al di fuori di quelli economici. Abbiamo allungato la vita per non poterla vivere, siamo troppo occupati a produrre. Avere, siamo drogati dall'avere, lavoriamo per avere. Abbiamo trasformato il mondo e noi stessi in un PIL, in prodotti a scadenza.

Abbiamo tutto, ma non abbiamo più nulla. In una società basata sulla produzione in quanto tale, a qualunque prezzo, chi perde il lavoro è una zavorra. E' fuori dai giochi. Per sopravvivere è necessario lavorare, fare qualunque lavoro. Il progresso è lavoro, il futuro è lavoro. Il progresso, invece, dovrebbe essere la diminuzione del lavoro. L'eliminazione del lavoro inutile. Lavoro per tutti, solo se utile e in modica quantità.

La dannazione del lavoro ha il suo "altro", il suo specchio, nei parassiti sociali. Quelli che, grazie al lavoro inutile degli altri, non lavorano. Sono dei divoratori di risorse umane e ambientali. Non hanno un lavoro vero e proprio, ma manipolano e posseggono il denaro, quantità spesso enormi di denaro. Sono gli addetti alla leva della ruota in cui girano, inconsapevoli, i lavoratori. La diseguaglianza sociale rende obbligatorio il lavoro inutile.
 
La solidarietà sociale e una equa distribuzione dei beni cancellerebbe ogni produzione fine a sé stessa e i parassiti economici.. Che senso ha avere, nello stesso Paese, l'Italia ad esempio, milioni di persone sotto la soglia di povertà, milioni di disoccupati e centinaia di migliaia di persone ricche a dismisura? Cosa vuol dire "vivere" nello stesso Paese per gli evasori e per i precari? La povertà è la materia prima del consenso dei regimi. Vanno stabilite una soglia di ricchezza e una soglia di povertà, entrambe da non superare. Avere e non avere.

dal blog di Beppe Grillo



Una delle pagine più intelligenti e vre che io abbia mai letto. Complimenti.

scritto da: Maila Ermini il 24/09/2009 alle 10:42
Quella del lavoro come non luogo della nostra identità, come alienazione non è idea di Grillo. Molto più originale e non demagogico a tal riguardo è il regista-filosofo Silvano Agosti.

Ancora più originale il poliedrico artista William Morris che verso la fine dell'800 scrisse un testo : "Lavoro utile, fatica inutile"(Donzelli Editore) le cui teorie sono attuali ancor oggi.

Mi ritengo fortunato. Io l'ho sempre saputo, il lavoro impostato dai sistemi odierni e' a tutto effetto IL NUOVO SCHIAVISMO. Ho dei colleghi che nonostante abbiano una notevole rendita e un lavoro ben retribuito non riescono ad uscire fuori dalla spirale dei grandi debiti: auto SUV, vacanze "da sogno", scuole ad alto livello sociale, "barca", villa, moglie da mostrare, culi da incorniciare, amici da noleggiare, etc. Mio nonno non aveva nulla di tutto cio' ed era felice.

SONO PERFETTAMENTE IN ACCORDO CON QUANTO DICE BEPPE GRILLO. , BISOGNA RICOMINCIARE TUTTO DA CAPO

Una analisi molto corretta che sostengo da anni e che fa parte di quella legge dell'offerta e della domanda.

E se gli individui iniziassero a fare altre domande e ad avere altre necessità?

E se ognuno di noi capisse che non vi è alternativa al pensare con la propria testa?.

E se si capisse che i beni terreni sono un pugno di sabbia e i veri valori altri?.

Forse pretenderemmo al potere individui di un'altra spece.

Cambiamo noi stessi per cambiare il mondo e se poi il mondo non vuole cambiare non resta altro che la compassione.

Ciao Maurizio
hai terminato la tua mail con un pensiero di Gandhi : "se vuoi cambiare il mondo , prima devi cambiare te stesso"
Buona serata
anna maria

Credo che tutti dovremmo avere il coraggio di distinguere ciò che ci serve da ciò che ci piuace. poi, è ovvio che non si può aspirare solo al necessario,e che anche ciò che ci piace ha il suo peso; ma questo peso va confrontato con il costo, monetario, sociale e di vita, per averlo. Credo che sia esperienza comune che, una volta ottenuto quel gadget o quell'oggetto che ci sembrava ci avrebbe cambiato la vita in meglio, ci pareva insostituibile, dopo pochi giorni è stato dimenticato, ha perso ogni interesse.
Ecco, credo che dobbiamo ripartire da qui: provare nel nostro piccolo a cambiare le logiche della nostra vita. Certo, lavorare è necessario, non è in discussione. Ma provare a cercare modelli di vita che, anche nelle piccole cose, privilegino logiche diverse, non cambierà niente ma cosituirà un mattoncino di speranza per un futuro migliore.

Condivido Beppe....hai fatto uno spaccatp della nostra Società....tutto vero....ma inizia tu a dare il buon esempio o no ?????

Essere o avere sarebbe la proposta giusta caro Beppe.....ciao ciao buona fortuna....

Condivido molto spesso le posizioni di Grillo comico,
divulgatore, show-man,analista attento al posto dei politici
(vedi Parmalat che l'ha visto anche in Europa),insieme al nobel per l'economia Stiglitz... !!!E' valido, attento e molto meglio dei vari politicanti da quattro soldi che ci troviamo.
La cosa che non condivido in lui, è che la critica, spesso, si mantiene in superficie,e, anche lui vive le contraddizioni
della modernita', dove a contare, sono gli oligarchi anche della politica.La sua presenza è ,spesso, ingombrante e cio' mortifica la DEMOCRAZIA nel senso piu' nobile del termine!!!
Scrissi tempo fa a Grillo, di dare un contributo al problema del Cancro provocando, come lui sa fare bene, un
dibattito per portare all'interesse delle masse la ENORME disinformazione a cui siamo soggetti dalle INDUSTRIE FARMACEUTICHE che hanno interiorizzato i principi dell'HITLERISMO: non le camere a gas per distruggere l'UMANITA' ma I CHEMIOTERAPICI per AMMAZZARE i malati di cancro e guadagnare MILIARDI DI DOLLARI.
Permettere, cosi', ad una INFORMAZIONE seria, un controbattage- pubblicitario per INFORMARE correttamente,
i danni CONTRO L'UMANITA' che questi criminali stanno PERPETRANDO da lustri!!!
La mia sara' anche UTOPIA, ma facciamo qualcosa per noi,
prossimi POTENZIALI MALATI, e per milioni di attuali malati
avviati, con CINISMO, a DOLORE, SOFFERENZA e MORTE certa
e BEN PAGATA!!!

Grazie Giuseppe del commento....gradito. Beppe i fratelli Grillo ....appunto (Giuseppe detto Beppe e Andrea ) hanno usufruito dei condoni del Governo Berlusconi Tremonti che lui con la sua abilità oratoria da tributo avversa..come mai ????? Sono ricchi imprenditori immobiliari sai i Grillo....!!!! Per quanto riguarda il tuo pensiero sulle cure chemioterapiche non mi addentro, è un tema complesso, e non ho la competenza per discutere. Mi limito qua....ciao Silvana.

scritto da: Paola Gerini il 14/09/2011 alle 09:20
Ricordo un film in cui, lei era il protagonista, un film di tanti anni fa, forse neppure lei lo ricorda si intitolava "Cercasi Gesù".
Lei era un Gesù che mi piacque moltissimo... era il Gesù che immaginavo fosse stato quello vero... un Gesù che non si era cercato il suo ruolo ma che ci si era ritrovato.
Le sue parole di oggi mi ricordano molto il sermone del monte.. quindi lei non si smentisce... molti in passato l'hanno calunniata, è stato anche crocifisso e per più di tre giorni l'hanno fatta scomparire nel ventre della balena... ma lei è tornato e può, e anzi DEVE continuare a guidare coloro che credono si possa rendere migliore questo mondo, guarire questa terra: OGGI, QUI ORA... senza attendere come tanti fanno un riscatto divino... non che questo non verrà... io sono una credente e so che questo verrà, ma il giudizio che ne seguirà sarà dato su come verremo trovati... e se continuiamo così penso che tutta la misericordia di Dio non basterà a salvarci e il Padre dei cieli ci cancellerà divcendo, come in quella graziosissima canzone di Vecchioni sulla creazione: "Un'altra volta non vi faccio più e sono c.zzi vostri!"
Grazie perché non ha perso la sua grinta e spero prima o poi di sentirla personalmente!

se c'è soluzione perchè ti preoccupi?
se non c'è soluzione perchè ti preoccupi?

Il lavoro è un valore e qualsiasi lavoro dignitoso non è osceno ed è tutelato dalla Costituzione. Il denaro è osceno. Il denaro spesso è sinonimo di corruzione. Vorrei avere un lavoro per il resto della mia vita; chissa' forse è meglio di un marito!

Quante belle parole, un mio amico aveva proposto un percorso per divulgare un'idea che avrebbe portato molti alla conoscenza del nostro progetto di carattere sociale, consisteva nell'impegno di ogni appartenente all'associazione di adoprarsi nella sua comunità di produrre argomenti che poi avrebbero nel tempo raccolto molti consensi al nostro progetto con la conseguente adesione alla nostra associazione.
Molti di noi, me compreso, non avevano capito bene in cosa consistesse, allora gli abbiamo detto che l'idea sembrava buona per farcela capire meglio poteva iniziare lui nella sua comunità, stiamo ancora aspettando di vedere l'inizio!
Penso che il senso è chiaro, quando si formulano questi grandi principi di cambiamento, faccendo sentire tutti degli emeriti defficienti perchè ci prodighiamo a spendere in modo così inutile il nostro tempo e pendiamo dalle lebbra di Grillo che dal suo piedistallo ci impartisce consigli di sopravivenza, io gli chiedo di scendere da questo piedistallo ed agire secondo questi sacri principi.
Alcuni hanno osservato, giustamente, che Grillo non è il primo a formulare queste leggi sublimi, autori autorevoli, ma se leggiamo bene e ci spogliamo dall'ideologia possiamo osservare che anche Marx ed Engels hanno affermato qualcosa di simile, prima di loro anche Jean-Jacques Rousseau nel Contratto Sociale in un passaggio evoca quando in tempi antichi le decisioni importanti per il villaggio venivano discusse sotto un albero, e si potrebbe continuare ...
Nessuno di buon senso potrebbe dire che le cose che Grillo scrive in questo articolo siano sbagliate, quello che però manca è fare, Grillo è ricco, penso più di quanto gli serve per vivere in modo dignitoso, attendiamo fiduciosi di conoscere il sentiero da percorrere.
Come qualcuno ha già ricordato il concetto espresso in questo articolo può tranquillamente essere riassunto senza troppi giri di parole dalla frase di Gandhi: "Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere" se non si parte da qui l'attesa potrebbe essere molto lunga e a quel punto non sarà la volontà dell'Uomo ma sarà la Natura che seguirà il suo corso.

Articolo bellissimo, veritiero. Una bel ritratto della nostra società distruttiva. Grande Beppe!

Mi sembra di leggere quelle belle frasi sui Baci Perugina, Grillo non è un poveraccio e agisce da anni per crearsi una ricchezza mica piccola. Il suo Blog con Casaleggio gli frutta milioni. Dire cose giuste non è così difficile, avete mai ascoltato un discorso del nuova papa francesco? ho di molti pensatori e filosofi? sono veramente stupito e anche preoccupato per quello che leggo, sembra che qualcuno ti obblighi a comprare il telefono della mela a 800 euro, ho la mercedes da 30,000 le scarpe della nike da 200 euro ho uno dei tanti prodotti immagine. Ma siete impazziti tutti? Sembra che qualcuno stia li con la pistola puntata e ti dica compra il profumo armani o il pantalone jeans da 200 euro!!! ma li comprate, li desiderate e se non li potete avere vi inventate di tutto per averli e se non ci riuscite invidiate chi li ha. Andate in vacanza a rate!! e non si può andare a freggene ma solo alle maldive! e non ci si accontenta del televisore normale ma del mega schermo e tutto e colpa di chi? La TUA, basta con le sciocchezze e del grande fratello ognuno di noi ha un cervello se facciamo scelte che poi creano il disastro diciamo che noi non c'entriamo! Ma insomma chi va a votare lo fà con la benda sugli occhi? Tutti ma proprio tutti cercano una raccomandazione, il favore, la scappatoia, la conoscenza, l'affare.. solo se ne sono esclusi allora si arrabbiano e protestano. Non vi serve Grillo vi serve ritrovare la vostra dignità, per anni gli Italiani hanno lavorato con l'idea che niente si ottiene senza sacrificio e impegno poi sono subentrate le idee "da velina" del successo senza preparazione. Ma insomma dove cavolo vivete avete sentito le dichiarazione delle "ragazzine" che si prostituivano? e dei bulli di scuola. Lo facevano per comprasi oggetti immagine, per loro e normale. Pensate davvero che siano una eccezione? un caso raro? Basta e davvero incredibile, abbiamo importato Rumeni, Albanesi, Polacchi, Egiziani e così via perchè gli Italiani non volevano e non vogliono fare i muratori, pittori, idraulici ,camerieri, cuochi, meccanici e tutti quei mestieri dove si suda. Ci siamo "elevati" ad una società che non si sporca le mani dove i mestieri non si fanno più e adesso ci lamentiamo? Abbiamo creato uno stato di clientele ( e ci faceva comodo prendere la pensione a 40 anni ho avere l'ivalidità con un piccola ernia, dove stavano coloro che protestavano? Dove stavano quelli che si infilavano in ALITALIA a 4 milioni al mese e non servivano? e si potrebbe continuare per giorni fino alle mutande della lega nord... Non vi lamentate di quello che avete causato e di quello che state causando, ancora oggi non si levano voci che dicano basta torniamo alla legalità, rimbocchiamoci le maniche e facciamo quello che hanno fatto i nostri nonni e i nostri padri lavorare a testa bassa per un futuro. Riprendetevi la rappresentanza democratica del popolo eleggete gente capace e non che "vi raccomanderà" o che "fa comodo lo conosco"...se le cose non si risolvono c'è una frase famosa non chiedete cosa fa la nazione per Voi ma cosa fate Voi per migliorare la nazione... siamo una democrazia? se e Si allora governa il popolo e se governa male allora di chi è la colpa? non lo siamo be allora non so cosa dire...

La pubblicità in ogni momento ci fornisce il PRODOTTO "giusto" risolve ogni nostro problema, quindi ci vieta di sognare ,di progettare, di unirci agli altri per realizzare.
Perché Papa , governi e ONU non definiscono regole etiche, per colei che ha ucciso il senso del collaborare umano, sull'altare dell'individualismo?

Non credo che Grillo, benche' benestante, si sia mosso sulla scena politica per nessun altro motivo che pura filantropia.
Grillo e'un sognatore e perdipiu generoso, anche se genovese. Ci ha messo in mano la chiave per riformare questa terra depredata quotidianamente, ora stara' a noi usarla.
Se gli italiani capiranno che il rubare lascera' la futura generazione nella merda, l'Italia avra' l'opportunita' di riscattarsi. Pensiamo a Grillo come un grande italiano e
auguriamoci buona fortuna!

Mario della Ceppa la invidio per le sue certezze, peccato che si poggiano sul nulla.
Sul Grillo sognatore tante osservazioni a cominciare dall'articolo scritto, pieno di banalità e luoghi comuni convinto di essere il verbo come se nessuno avesse mai immaginato come potrebbe essere il nostro mondo se il merito fosse incoraggiato e premiato, perchè penso che non tutti hanno le stesse capacità e se la ricchezza fosse distribuita meglio, a cominciare da Grillo, perchè io di questa filantropia non vedo traccia ne da lui e nemmeno da Casaleggio, ma solo espedienti come sfruttare meglio economicamente il momento favorevole.
Quanto allo strumento che lei cita, se non mi sbaglio il M5S, nel poco tempo che è sulla scena con questo nome ha già dato prova dell'incapacità assoluta di essere in grado di governare ma solo esibirsi dalla posizione comoda dell'opposizione.
In politica nessuno può considerarsi il padrone del verbo ma un buon politico sa che per raggiungere gli obbiettivi è necessario il compromesso, il M5S vaneggia con il 50%+1 ottima scusa per non fare niente.
Quanto a rubare è solo una questione di tempo, i primi segnali già si vedono e siamo appena all'inizio.
Non sarà certo inseguendo un guru improvvistao che il mondo potrà essere migliorato, la via l'ha suggerita un grande della storia, mi riferisco a Gandhi, il quale con il suo esempio ha tracciato una via, via molto difficile da percorrere perchè, come ho scritto nel mio precedente commento, afferma che è da noi stessi che dobbiamo partire e non restare in attesa di qualcuno che venga a compiere il miracolo, specialmente se parliamo di Grillo e altri personaggi dell'ultima ora che dicono di avere al soluzione pronta, "Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere" questa è la via naturale per rendere il mondo più giusto.


Mirdepastor, le rivoluzioni nella storia recente sono state condotte da pochi, o meglio accese da poche menti coraggiose ed intuitive. Poi il popolo segue. Beota o meno, segue. Lenin nella Russia zarista, con un piccolo drappello. Mussolini, in Italia, Ghandy in India, Mandela in sudafrica, Fidel e Che Guevara a Cuba. Al di la' delle motivazioni ideologiche o dei risultati. Per non scomodare Marx, che nel mondo, ha creato un modo di pensare altro, rispetto all'allora pensiero liberista. Le sue affermazioni, sono tipiche di chi sta alla finestra, rispettabili, ma non accendono nè le menti nè i cuori. Si convinca! Glielo dice uno che sempre ha provato ad accendere i cuori e le menti, anche se con modesti risultati.

Giuseppe Parascandolo, le sue osservazioni in molti punti sono condivisibili, quello che non condivido è la sua affermazione su di me, da cosa deduce il mio stare alla finestra quando non sa nulla cosa io ho fatto e cosa sto facendo, anche commettendo errori, in cosa sono impegnato da diversi anni, perchè alla base di quanto dico e faccio sta l'affermazione che ho citato di Gandhi cioè mettermi in gioco, nel mio piccolo, non pretendendo di segnare una rivoluzione anche se mi piacerebbe.
Qui ho espresso la mia critica a Grillo proprio per affermazioni di chi si limita a snocciolare pensieri già espressi da altri con la presunzione che sia l'unico verbo.
Quello che non ho capito cosa vuole affermare con il suo commento in risposta a quanto ho scritto visto che non ha toccato nessuna mia affermazione ma il massimo che è stato in grado di fare di spostare il dialogo altrove, tipico modo proprio di chi sta alla finestra e le spara ora su uno ora su un'altro.
I personaggi da lei citati si sono distinti per aver segnato dei periodi di storia, alcuni nobili altri meno a cui in ogni caso va riconosciuto qualche merito che in molti casi poi è degenerato.
Anche a Grillo va dato atto che si è impegnato, peccato che il tutto si è basato principalmente su urla ed insulti e un modo discutibile di applicare la democrazia nel M5S.

Mirdepastor
Lei, nel suo scritto che ho criticato, ricade in quei luoghi comuni a cui ci ha abituato questa vecchia classe politica fatta di cialtroni ed asserviti al grande Capitale. E' un po' come dare del cornuto all'asino, da parte del bue. Lei non vuole vedere a quale punto siamo arrivati. La lotta di classe, imposta da lobby e potentati del grande capitale finanziario, vuole e deve smantellare ogni nobile forza di opposizione al sistema,ma lei preferisce trovare il pelo nell'uovo. Ergo, ha una visione della realta' o piccola piccola,oppure si sente a suo agio a sparare sulla croce rossa!

Giuseppe Parascandolo
Ci risiamo, critica parla in astratto riferendosi a me citando politici cialtroni asserviti al capitale ecc ecc
Affermazioni gratuite tipo non vuole vedere a quale punto siamo arrivati ecc ecc
Quando parla di queste nobili forze di opposizioni al sistema a chi si riferisce, perchè di forze che si oppongono al sistema ne conosco abbastanza, sul fatto che tutte siano nobili è altra cosa.
Vorrei capire dove starei a cercare il pelo nell'uovo, come le avevo già risposto lei parla in modo generico sperando che tra tutte le parole che scrive qualcuna sia indovinata non curandosi se hanno senso.
Su una cosa ha ragione, qualche volta mi lascio coinvolgere e allora mi capita di ignorare il valore di quella risorsa preziosa che è il tempo, la prova è che dopo tutte le sue osservazioni vuote sono qui ancora a risponderle.

mirdepastor
I luoghi comuni? Grillo che strilla! Modo discutibile di applicare la democrazia!Le nobili opposizioni, per me, sono quelle forze non compromesse con la logica spartitoria che si sono alternate in questi ultimi 20 anni corrotte oltre ogni misura. In primis PDL e PD-L come, efficacemente, "strilla" Grillo e il M5S! Questa è la sostanza delle cose, altro che astrattezza. Giusto per fermarci in Italia. Se poi mettiamo il naso oltre confine, Podemos in Spagna, Occupy Wall Street negli USA e ogni forma di opposizione al sistema liberista, foriero di: ingiustizie sociali, inquinamento, speculazioni finanziarie....e...finiamola qui!!!Il problema è tutto qua:
Io sto contro questo sistema, lei, da come risponde, mi da' tanto la "buona" impressione, di quei saccenti snob di "sinistra" ma ben acquattato all'interno di questo miserabile andazzo!E chi le parla, fa lotta politica da decenni, un tempo attivista nei gruppi extraparlametari di sinistra fin dal glorioso '68(libertario ed antistalinista) tanto per chiarici!

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