REGOLE D'ORO PER EVITARE DANNI DA VACCINI
I medici devono conoscere e valutare il rischio che OGNI BAMBINO può avere in seguito alle vaccinazioni. Ecco le raccomandazioni del consulente scientifico di Vaccinetwork Dr.Andrea Valeri capo ricerche cliniche della Società Italiana di medicina omeopatica.
1. quando i genitori chiedono gli effetti collaterali che un certo vaccino può dare sul proprio figlio, solitamente i medici che eseguono le vaccinazioni rispondono che, in generale, quel vaccino è ben tollerato e che i rischi della vaccinazione sono inferiori ai rischi della malattia per cui si vaccina.
2. Questa, in realtà , non è la risposta a quanto chiedono i genitori: i genitori non chiedono, come si potrebbe fare in una discussione scientifica astratta, quali sono i rischi ed i benefici delle vaccinazioni, chiedono qual'è il rischio delle vaccinazioni nel LORO FIGLIO.
Se, facendo un paragone con altri farmaci, noi andassimo dal nostro medico e gli chiedessimo: "dottore, lei mi ha prescritto questo farmaco. Lei sa la mia storia clinica: quali sono i rischi di questo farmaco sulla mia salute?" Di fronte a questa domanda, quale sarebbe la nostra reazione se il medico ci rispondesse: "Bene, dagli studi su popolazioni effettuati, è emerso che il suo farmaco è ben tollerato e che comunque, in ogni caso, i rischi di questo farmaco sono inferiori ai rischi della malattia che vogliamo evitare" Risponderemmo con ogni probabilità al medico: "Caro dottore, la ringrazio per le interessanti informazioni, ma Lei non ha risposto alla mia domanda: voglio sapere quali rischi il farmaco può produrre su di me. Se lei non è in grado di dirmelo, preferisco non assumere tale farmaco".
Per le vaccinazioni succede sempre questo: i medici non rispondono alle domande dei genitori per quanto riguarda il rischio dei vaccini sui loro figli.
3. i medici hanno il dovere di conoscere le prevedibili reazioni dei vaccini (come di ogni farmaco) nel caso singolo?
Vediamo a questo proposito cosa ha scritto Aldo Pagni , presidente degli ordini dei medici "il medico è tenuto ad una adeguata conoscenza della natura ed effetti dei farmaci, delle loro indicazioni, controindicazioni e prevedibili reazioni individuali" [1] .
Come si vede, il testo è chiarissimo : poichè il medico ha la responsabilità di quanto prescrive, deve, nel limite di quanto è prevedibile, conoscere le possibili reazioni derivanti dalla somministrazione di quel farmaco in quell'individuo. Inoltre, il medico ha anche precise responsabilità legali connesse alla somministrazione dei farmaci: se il soggetto a cui è stato prescritto un farmaco sviluppa seri i effetti collaterali, causati da quel farmaco, e se questi effetti collaterali fossero stati prevedibili nel soggetto in questione, il medico che ha prescritto il farmaco può essere incriminato per lesioni colpose. Tale principio generale si applica, com'è ovvio, anche nel caso dei vaccini (che sono farmaci anti-infettivi)
[1] Aldo Pagni, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri (tratto dalla presentazione dell'ottava edizione del repertorio farmaceutico italiano)
4. Come è possibile valutare le prevedibili reazioni di un individuo ad un farmaco ?
Anche se è vero che ogni individuo è un caso a sè , e che vi sono sempre reazioni non prevedibili, il numero e la gravità degli effetti collaterali da farmaci può essere enormemente ridotto se si applicano le regole della buona pratica clinica, e cioè se:
á il medico ha una conoscenza approfondita dell'individuo a cui prescrive un farmaco
á il medico ha una conoscenza approfondita dei farmaci che prescrive
á il medico effettua un monitoraggio attento e scrupoloso dell'azione del farmaco dopo la sua somministrazione (farmacovigilanza attiva)
á se il medico segnala i presunti effetti collaterali da vaccinazioni (farmacovigilanza passiva): in tal modo, gli altri medici possono essere allertati ed evitare le vaccinazioni in casi analoghi
5. Come fare, in pratica?
vediamo il problema punto per punto:
conoscenza approfondita dell'individuo a cui si prescrive un farmaco occorre che:
- il medico interroghi accuratamente i genitori del bambino per sapere se nella famiglia del bambino (genitori, nonni, fratelli, zii) vi sono delle patologie ricorrenti.
- Il medico deve poi annotare questi dati (denominati anamnesi familiare) sulla scheda clinica del bambino.
- Il medico deve poi, prima di OGNI vaccinazione, visitare accuratamente il bambino e scrivere i risultati della visita. Questi dati vanno firmati dal medico con firma LEGGIBILE, ed accanto alla firma va messa la data.
Purtroppo, in base alle testimonianze di molti genitori, abbiamo frequentemente constatato che queste norme elementari NON sono sempre seguite: quindi è opportuno che i genitori controllino che ogni passaggio della visita e della sua descrizione sulla cartella clinica sia eseguito accuratamente: la vaccinazione è un importante atto medico, ed i passaggi precedenti sono basilari in ogni atto medico. Se i genitori notano che uno o più di questi passaggi è carente, è opportuno che lo facciano notare al medico. Nel caso che, nonostante queste motivate richieste di accuratezza medica, questi passaggi non siano eseguiti correttamente, i genitori potranno decidere se sospendere la vaccinazione.
L'anamnesi familiare è fondamentale: se per es. uno od entrambi i genitori hanno sofferto o soffrono di patologie allergiche, la somministrazione, specie se ripetuta e per via parenterale, di qualsiasi farmaco allergizzante (come sono, in misura maggiore o minore, tutti i vaccini) aumenta notevolmente il rischio che il bambino diventi a sua volta allergico
a. conoscenza approfondita dei farmaci che il medico prescrive il medico deve conoscere non solo quanto vi è scritto sul foglietto illustrativo dei vaccini, ma deve anche conoscere:
1- le schede tecniche approvate dal ministero della sanità italiano:
queste schede si trovano in una pubblicazione denominata REFI (repertorio farmaceutico italiano, giunto all' ottava edizione) , ogni ufficio sanitario dovrebbe averne una copia: chiedete di consultarle e di fotocopiarle.
Se gli uffici vaccinazioni non hanno questa pubblicazione, significa che gli operatori sanitari che vi lavorano non consultano i dati ufficiali del ministero della sanità italiano. Come VacciNetwork, infatti, abbiamo purtroppo dovuto constatare che abbastanza gli operatori sanitari non sempre informano i genitori degli effetti collaterali contenute nel REFI. Se non potete consultare il REFI, è abbastanza probabile quindi che l'informazione che vi viene data sia carente, soprattutto sugli effetti collaterali dei vaccini. In questo caso, vi consigliamo di attendere prima di procedere alla vaccinazione del vostro bambino e di richiedere ulteriormente , anche per iscritto, le schede del REFI; potete anche procurarvi questa pubblicazione autonomamente: REFI, CEDOF editore, corso di Porta Romana, 6 Milano
2- le schede tecniche originali approvate dalla FDA americana: la maggior parte dei farmaci e dei vaccini è prodotta negli USA. Negli States le schede tecniche dei vaccini e di tutti i farmaci commercializzati in America sono inserite in un volume dal titolo Physicians' Desk Reference e hanno circa l'80% di informazioni in più delle corrispondenti schede italiane: quindi i medici ed i consumatori americani possono conoscere l'80% degli effetti collaterali in più di quanto spesso conoscono i medici italiani, in base alle schede tecniche diffuse in Italia. E' quindi fondamentale che il medico usi queste schede tecniche originali. Il Physicians' Desk Reference viene pubblicato una volta all'anno.
Chiedete al medico di mostrarvi la copia aggiornata e di poter fotocopiare gli effetti collaterali del vaccino di cui state parlando. Se conoscete l'inglese, potete procuravi questo testo tramite internet ordinandolo per es. tramite Amazon, la più grande biblioteca virtuale al mondo Il nome esatto è: Physicians' Desk Reference.
3- la letteratura scientifica internazionale sugli effetti collaterali dei vacccini :
Questa letteratura è enorme ed è impossibile per un singolo medico conoscerla tutta. La conoscenza della letteratura scientifica più aggiornata è però indispensabile quando vi siano problematiche particolari.
Per esempio, questa domanda: "io ho il diabete. Mio figlio è quindi a rischio di diventare diabetico. Qualche vaccinazione è stata collegata nella letteratura scientifica ad un aumentato rischio di diabete?" richiede una ricerca ad hoc sulle banche dati biomediche (Med-line).
- Chiedete quindi al medico se ha un collegamento internet, e se può eseguire questa ricerca su Med-line. Se non ha il collegamento, o non riesce ad eseguire la ricerca (queste ricerche richiedono tempo ed una notevole competenza specifica), non potete essere ragionevolmente sicuri che le vaccinazioni non aumentino il rischio di diabete in vostro figlio.
- Richiedete il testo della ricerca fatta su Med-line. Se non riuscite ad avere questo materiale, vi consigliamo di attendere maggiori informazioni prima di vaccinare vostro figlio: potrebbe essere rischioso somministrare un farmaco se non se ne conosce la pericolosità per il bambino [1]
E' possibile che il medico vi dica che alcuni organismi internazionali, es. CDC di Atlanta (The National Prevention Agency Centers for Disease Control and Prevention), OMS (Organizzazzione Mondiale della Sanità ) ecc. hanno escluso questa possibilità .
Questa, ancora una volta, non è la risposta alla vostra domanda. Il CDC di Atlanta, l'OMS ecc. sono enti governativi o sopra-governativi. La maggior parte del materiale che producono non è pubblicato sulle riviste scientifiche e non fa quindi parte della letteratura scientifica. Inoltre, essendo organismi di nomina governativa americana (CDC) o nominati da diversi governi (OMS), la loro azione risponde principalmente ad esigenze governative ed amministrative.
Voi avete chiesto dati di letteratura scientifica: questi dati si trovano sulle riviste scientifiche, ed i riassunti (abstracts) di questi articoli si trovano sulle banche dati scientifiche. La principale banca dati biomedica è Med-line: chiedete quindi abstracts tratti da Med-line.
Inoltreoccorre valutare se le fonti delle informazioni hanno o no legami con le ditte farmaceutiche: occorre ricordare che l'indipendenza da interessi economici è una caratteristica di partenza per dare valore a qualsiasi dato scientifico.
b. monitoraggio attento degli effetti dei vaccini somministrati
L'unico sistema che si può avere per conoscere quali sono stati gli effetti di un farmaco su quell'individuo (quindi per sapere quali sono stati gli effetti delle vaccinazioni su VOSTRO FIGLIO) è quello di richiamare il paziente e controllare il suo stato di salute, dopo la somministrazione del farmaco.
Questo è quanto normalmente fanno i medici: dopo aver dato un farmaco, si mettono d'accordo col paziente per avere da lui delle informazioni su quali sono stati gli effetti del farmaco ( o risentendolo per telefono, o visitandolo ecc.).
I medici che eseguono le vaccinazioni, invece, non sempre adottano questa prassi universale : non sempre richiamano i genitori per avere informazioni, e non sempre visitano i bambini, dopo aver somministrato i vaccini. Spesso rivisitano il bambino appena prima della ulteriore vaccinazione. In questo modo, i medici vaccinatori non possono tecnicamente conoscere quali sono gli effetti dei vaccini sui bambini da loro vaccinati : in tal modo, conoscono gli effetti in generale, ma non conoscono gli effetti di quel vaccino su vostro figlio: questa procedura NON viene applicata in nessun altro campo della medicina. Se per esempio vostro figlio è diventato asmatico in seguito alle vaccinazioni, questo fatto va segnalato sulla scheda clinica, e se (dalla conoscenza generale degli effetti del vaccino e da altri casi clinici analoghi [che però devono essere monitorizzati] emerge che il vaccino in questione PUO' causare od aggravare l'asma, allora la somministrazione del vaccino è potenzialmente pericolosa e il genitore può proporre l'esonero, oppure il medico può decidere di non eseguire ulteriori vaccinazioni.
d- segnalazione degli effetti collaterali delle vaccinazioni (farmacovigilanza passiva)
Se, dopo una vaccinazione, notate degli effetti collaterali potenzialmente attribuibili al vaccino, segnalateli al medico che ha compiuto la vaccinazione: la segnalazione dei possibili effetti collaterali è un dovere per legge, da parte del medico.
Se poi il medico si rifiuta di effettuare la segnalazione, occorre parlargli dellepossibili conseguenze di questa scelta. Infatti il decreto legislativo 44/97 prevede che in caso di inottemperanza alle norme previste dal decreto stesso sulla farmacovigilanza si rischia fino a 6mesi di reclusione e fino a 10 milioni di multa.
Conclusioni:
a. Dalla discussione precedente emerge un dato di fondo: tutta la pratica vaccinale è nata dall'esigenza di combattere epidemie di malattie potenzialmente mortali (per es. il vaiolo); in questa impostazione, l'attenzione data agli effetti collaterali sul singolo bambino è molto bassa.
b. Vi è oggi, in occidente, il rischio di epidemie potenzialmente mortali prevenibili con le vaccinazioni?
Tutti i dati a disposizione concordano su un punto: questo rischio non c'è, oppure vi è un rischio remoto, non di epidemia, ma di piccoli focolai di malattie infettive, potenzialmente mortali, prevenibili con i vaccini (per es. la difterite). Rimane il fatto che, con le normali condizioni igieniche, sono almeno 20 anni che , in occidente, anche questi piccoli focolai NON si verificano
c. nelle attuali condizioni igieniche e di nutrizione, il rischio maggiore, a questo punto, è rappresentato dagli effetti collaterali delle vaccinazioni. La pratica vaccinale corrente non è attrezzata per valutare del tutto adeguatamente gli effetti collaterali, soprattutto sui singoli individui.
d. Da un punto di vista medico, etico e legale, i genitori hanno il diritto di sapere quali sono i prevedibili rischi a cui può andare incontro il loro figlio in seguito alle vaccinazioni. La valutazione di questo rischio richiede però un cambiamento radicale nella cultura e nella pratica vaccinale corrente.
Sia attraverso strumenti conoscitivi, sia legali, i genitori e le associazioni di utenti stanno imponendo questo cambiamento: quanto prima sarà raggiunto, tanto più i nostri bambini saranno tutelati ed ogni genitore potrà fare finalmente una scelta realmente consapevole. Inoltre, in questo modo anche la conoscenza degli effetti collaterali da vaccini diventerà molto più precisa, ed anche i medici potranno svolgere meglio il loro lavoro. La situazione attuale, in cui vi è spesso una sottovalutazione dei danni da vaccino, porta ad una iper-prescrizione e iper-somministrazione di vaccini. Crediamo che sia urgente applicare le norme di una corretta pratica clinica anche sui vaccini: la salute di tutti noi, e dei nostri figli, lo richiede.
da : www.vaccinetwork.org
Salve,
ho trovato l'articolo piuttosto interessante ma mi resta un dubbio
Si parla di "scelta consapevole" da parte dei genitori su eventuali rischi ecc.. Ma come si può parlare di "scelta" visto che i vaccini sono obbligatori?
Sono mamma di un bimbo di 4 mesi e dopo essermi informata, la mia scelta sarebbe quella di non vaccinare mio figlio. Purtroppo so benissimo che tra un po' sarò costretta
A farlo...Consigli in merito?
vorrei poter avere un certificato di buona salute per mia figlia
ha 13 anni e abbiamo delle vaccinazioni
da fare in quanto le avevo sospese quando era piccola
e adesso la scuola mi obbliga
cosa vuol dire certificato di buona salute
quale analisi devo far fare prima dei vaccini? neanche la mia pediatra lo sa...
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