LA DIMENSIONE SESSUALE IN CHIAVE EVOLUTIVA
di Pino Landi
"Ciò che tu sei io sono;
ciò che io sono tu sei;
tu il cielo, io la terra;
io la melodia del canto, tu la parola.
Così uniti compiremo il gran viaggio."
Sono le parole che Vishvamitra, rishi vedico, faceva pronunciare al principe che saliva sul trono. Sono le stesse della formula matrimoniale, le parole che lo sposo pronunciava prendendo la mano della sposa. In India questa è l'essenza del matrimonio: l'unione di due esseri in cammino verso l'eternità.
Infatti l'unione matrimoniale in India dovrebbe rappresentare il compimento sulla terra dell'unione cosmica dell'Ishvara-Shakti, del Purusha-Prakriti, dell'Anima-Materia.
Dice Sri Aurobindo sul sesso:
L'impulso sessuale appartiene alla Natura in generale, non a noi. Naturalmente, esso ritorna e cerca di impossessarsi del territorio perduto, ma si tratta di un'invasione estranea.
La regola è che questi impulsi devono essere espulsi dalla coscienza individuale.
Rigettati dalla mente e dal vitale superiore, essi cercano ancora di fare presa sul vitale inferiore e sul fisico.
Rigettati dal vitale inferiore, continuano a fare presa sul corpo mediante il desiderio fisico.
Rigettati anche dal corpo, si ritirano nella coscienza 'circumcosciente' (a volte anche nel subcosciente, sollevandosi poi nei sogni); per coscienza 'circumcosciente' intendo una specie di atmosfera che ci circonda, che portiamo attorno a noi e tramite la quale comunichiamo con le forze universali; è da lì che essi cercano d'invaderci.
Rigettati anche da lì, diventano alla fine così deboli da non essere più che delle suggestioni esteriori, finché anche queste cessano; allora essi si esauriscono e scompaiono.
In ogni rapporto sociale umano avviene sempre, automaticamente, un prendere vitale dall'uno all'altro. Il fare l'amore è uno dei modi più forti di prendere reciprocamente ognuno dalla forza vitale dell'altro, o di prendere dalla forza dell'altro, il che avviene spesso anche in un solo senso, a grande scapito dell'altro.
Nel passaggio avvengono molte cose buone e cattive, euforia, sensazione di forza e di sostegno, infiltrazione di buone o cattive qualità, scambio di umori, stati e moti psicologici, depressioni, esaurimento - tutta la gamma relativa.
La gente non lo sa - ed è per loro una grazia di Dio -, ma quando si entra in una certa coscienza yogica, si diviene molto più consapevoli e sensibili a tutti questi scambi, a queste azioni e reazioni, ma si può anche erigervi contro un muro, respingerli, eccetera.
L'impulso sessuale è profondamente radicato nel subcosciente ed è difficile eliminarlo, eccetto che per quei pochi su cui ha poca presa. Solo la completa trasformazione della coscienza fisica può farlo. Il sesso è fortemente connesso con il centro fisico, ma anche con il vitale inferiore; esso riceve gran parte della sua forza e veemenza dal vitale inferiore. Si può dissociarlo dal vitale inferiore: diventa allora un movimento puramente fisico, di tipo meccanico, che non ha una grande forza se non per le nature abituate a rispondere a esso meccanicamente. Se viene liberato anche il centro fisico, allora l'impulso sessuale cessa.
E veniamo all'impulso sessuale. Non consideratelo un peccato, allo stesso tempo orribile e attraente, bensì un errore e un movimento sbagliato della natura inferiore.
Rigettatelo completamente, non lottando contro di esso, ma ritraendovene, distaccandovene e rifiutandogli il vostro consenso; guardatelo come qualcosa che non è vostro, ma imposto su di voi da una forza della Natura esterna a voi.
Rifiutate ogni consenso a tale imposizione. Se una parte del vostro vitale acconsente, fate pressione su di essa perché ritiri il suo consenso. Invocate la Forza divina affinché vi aiuti nel vostro movimento di ritiro e di rifiuto.
Se riuscirete a farlo con calma, risolutezza e pazienza, alla fine la vostra volontà interiore prevarrà sull'abitudine della Natura esteriore."
Sri Aurobindo, nel quadro della sua visione evolutiva dell'uomo ci prospetta la dimensione sessuale in chiave altrettanto evolutiva verso la manifestazione supermentale.
Ma, a parte ogni grossolano appagamento fisico dell'impulso sessuale, non si può escludere del tutto un riconoscimento del principio del sesso in una vita divina sulla terra; è qui nella vita, ha un ruolo importante e bisogna tenerne conto; non può essere semplicemente ignorato, meramente soppresso o tenuto a freno o allontanato dalla vista.
Innanzitutto, in uno dei suoi aspetti, è un principio cosmico e persino divino; prende la forma spirituale dell'lshwara e della Shakti, e senza di esso non potrebbe esserci creazione del mondo, nessuna manifestazione del principio universale del Purusha e della Prakriti.
Entrambi sono necessari alla creazione e anche, nella loro associazione e nel loro alternarsi, necessari per l'espressione delle sue funzioni psicologiche; sono fondamentali, nella loro manifestazione come Anima e Natura, all'intero processo della Lila (gioco cosmico).
Nella vita divina stessa un'incarnazione, o almeno una presenza sotto qualche forma dei due poteri o del loro influsso iniziatore attraverso le loro incarnazioni o i loro rappresentanti, sarebbe indispensabile per rendere possibile la nuova creazione.
Nella sua azione umana sul piano mentale e vitale il sesso non è un principio del tutto antidivino; ha i suoi aspetti e le sue idealità più nobili, e in qual modo e in quale misura questi potranno essere ammessi nella nuova e più vasta esistenza è una cosa che dev'essere vista.
Ogni grossolano appagamento animale del desiderio e dell'impulso sessuale dovrebbe essere eliminato; potrebbe continuare solo in coloro che non sono pronti per la vita superiore o per una vita completamente spirituale.
In tutti quelli che vi aspirano ma non sono in grado d'intraprenderla nella sua interezza il sesso dovrà essere raffinato, sottomesso all'impulso spirituale o psichico e a un controllo della mente e del vitale superiore, e lasciar cadere tutte le sue forme più leggere, frivole e degradate per aprirsi al contatto e alla purezza dell'ideale.
L'amore rimarrebbe, tutte le forme della pura verità dell'amore in gradi sempre più elevati fino a raggiungere la sua natura più alta, fatto vasto nell'amore universale, uno con l'amore per il Divino. Anche l'amore dell'uomo e della donna potrebbe passare attraverso un'elevazione e un compimento simili; tutto ciò infatti che può sentire il contatto dell'ideale e delle cose dello spirito deve seguire la via ascendente fino a raggiungere la Realtà divina. Il corpo e le sue attività devono essere accettati come parte della vita divina ed essere governata da questa legge; ma, come in altri momenti di transizione evolutiva, ciò che sarà incapace di adeguarsi alla legge della vita divina non potrà essere accettato e dovrà cadere, staccandosi dalla natura ascendente.
Sri Aurobindo Sull'Unione fra Due Esseri
Questa lettera fu dettata da Sri Aurobindo a un discepolo perché rispondesse a chi gli aveva chiesto delle delucidazioni sul difficile argomento dell'unione tra un uomo e una donna.
Teniamo a far presente alcuni punti, affinché quanto viene detto non sia preso in modo rigido e dogmatico, o non se ne faccia l'ultima parola detta da Sri Aurobindo sul soggetto. L'atto sessuale non viene condannato da un punto di vista morale od etico per la gente normale che segue la vita del mondo.
Nessuna risposta definitiva e semplice può essere data alle domande che mi fate, poiché ciò darebbe un'impressione sbagliata su questo soggetto molto complesso e complicato. Una soluzione è difficilmente possibile in poche parole. Dipende; perciò Sri Aurobindo vi dice qualcosa in modo generale.
I legami dell'unione fra un uomo e una donna sono generalmente di tre tipi.
Il primo è il vincolo vitale e fisico. Questo è molto comune, e novantanove matrimoni su cento sono un'unione di questo tipo. E' il solo possibile legame fra uomini e donne di tipo ordinario e non c'è assolutamente niente di sbagliato, ma è piuttosto necessario per acquisire esperienze nel loro progresso nella vita. Esiste anche per soddisfare un grande scopo della Natura, quello della riproduzione o della continuità della razza.
Chiedete perché l'impulso sessuale sia così forte nell'uomo da renderlo quasi un fantoccio indifeso nelle sue mani. Perché, come Sri Aurobindo ha detto, è stato introdotto dalla Natura per conseguire il suo primitivo e primario intento, quello della riproduzione, ed è forte per costringere l'uomo a farlo in ogni caso. Per gli uomini ordinari è il solo principio e in realtà il solo impulso, per quanto essi cerchino di coprirlo con ideali e idee emotivi ed estetici.
Il secondo genere di unione tra uomo e donna è il vincolo psichico. Coloro che sono di un tipo eccezionale, di un raffinamento e una cultura non comuni e sentono un richiamo per un più elevato ideale di vita di quello dell'uomo e della donna medi, come ad esempio, per l'arte, al musica, la poesia, il patriottismo, questi devono cercare la loro compagna non partendo da desideri sessuali ma ponendosi in una prospettiva superiore, affinché la loro unione possa essere di questa specie di un puro legame psichico.
In un simile caso di un uomo fuori del comune, solo una donna psichica può essere la vera compagna nella vita. Soltanto lei può aiutarlo a completare sé stesso e ad accrescere il suo potere e il suo Ananda.
Una scelta sbagliata significa per lui una caduta e può costituire persino la rovina. Un'unione vitale e fisica con un tipo di donna inferiore può affievolire l'aspirazione di questo essere ed anche distruggere la sua vita, secondo chi sia la donna.
L'unione psichica è molto rara nel mondo ed è molto difficile incontrarla - specialmente se si considera cha la ricerca per una compagna è sempre tinta dal vociferìo dei desideri e degli impulsi inferiori. Dall'altro canto, quando l'avete ottenuta, la vostra vita sarà estremamente felice e ambedue crescerete in potere e purezza e potrete persino sviluppare il più elevato tipo di legame - quello spirituale, come conseguenza dello psichico.
Poiché l'unione psichica è tanto rara ed è così difficile trovare una vera compagna nella vita per un uomo di un ideale più elevato, queste persone rimangono generalmente sole. Alcune di loro trovano la loro controparte tardi nella vita, ....Altri sono fortunati...e sono molto felici per tutta la loro vita.
Il terzo e più elevato è il legame spirituale, ed è per colui che sente il vero richiamo alla vita spirituale e che deve trovare la sua Shakti o anima complementare, la quale sarà ad un tempo compagna e guida nella sua sadhana. Se considerate la vita spirituale come il vostro ideale, non dovete cercare una donna comune od una semplicemente psichica, ma una donna di quel tipo spirituale che è anche psichico e qualcosa di più.
Questo genere di legame fra uomo e donna è ancora più difficile da trovare e solo l'uno per cento dei matrimoni nel mondo, se non affatto, consiste in tale unione. Quando una compagna spirituale viene trovata, raddoppia la vostra vita e il vostro potere e decuplica la rapidità del vostro progresso.
E' veramente il Purusha e la Prakriti che si completano nel loro mondo e che, mediante il loro potere unito, s'innalzano sino al Divino. Una scelta sbagliata per chi cerca la grandezza spirituale è peggiore di quella nell'unione psichica, la caduta è ancor più rapida e il risultato può essere fatale.
Dove c'è unione spirituale, si è sicuri di trovare anche quella psichica, ma dove c'è la psichica, può essere che non ci sia l'unione superiore; soltanto in alcuni casi l'unione superiore può svilupparsi partendo da quella psichica. Ma senz'altro, dal più basso vincolo non può uscire il più alto e persino l'unione psichica è difficilmente possibile.
Sri Aurobindo non sa quale fosse l'opinione di Ramakrishna sull'argomento, ma pensa che Ramakrishna temesse il matrimonio per coloro che conducevano la vita ascetica. Se l'ideale di una persona è rinunciare al mondo, egli deve evitare la donna, che, come la ricchezza e l'ambizione, è una delle grandi forze della Natura, e tira giù la coscienza dell'uomo ai piani inferiori del vitale e dei desideri fisici.
L'insistenza di Ramakrishna sulla rinuncia alle donne si basava su una posizione morale ed ascetica.
Potete notare come Sri Aurobindo non faccia nessuna considerazione dal punto di vista ascetico o morale, a causa di quanto detto poc'anzi. Le cose dette costituiscono verità generali riguardo all'unione dell'uomo e della donna.
Nel vostro caso tutto dipende dall'ideale che vi spinge. Se deve essere la vita ordinaria dei godimenti vitali e fisici, potete scegliere la vostra compagna dove più vi piaccia. Se è un ideale più nobile, d'arte, di musica o di patriottismo, la ricerca di una compagna nella vita non deve basarsi innanzitutto sul desiderio sessuale ma su qualcosa di più alto e la donna deve avere in lei qualcosa che sia in accordo con la parte psichica del vostro essere. Se d'altra parte, il vostro ideale è la vita spirituale, prima di sposarvi pensateci cinquanta volte. Sri Aurobindo vi ha già detto quanto rara sia una compagna idonea per un'unione spirituale.
Qui vi sono stati dati soltanto dei principi generali. Dalla loro complessità potete facilmente immaginare quanto si difficile per Sri Aurobindo darvi una qualsiasi risposta ben definita. Ma con questi dati a disposizione, potete decidere da voi.
Come si sa quando si è trovato la compagna spirituale? Come conoscere un'esperienza spirituale? Come sapete di avere la giusta guida?
Tutto si basa su sensazioni e percezioni interiori. E' un'arte e non una scienza. Quando lei entra nella vostra vita lo sapete con sufficiente chiarezza. Come vi ho ripetuto parecchie volte, nessuna regola severa e rigida può essere tracciata per cose del genere.
L'unione con una donna è giusta per un caso e forse sbagliata negli altri novantanove. E, in quell'unico caso, il progresso di quella persona senza la sua Shakti sarà molto lento e può persino andare in modo sbagliato. Negli altri novantanove casi lo stesso contatto con una donna può rappresentare un ostacolo. Vi sono così tanti poteri ostili che agiscono contro una giusta unione di anime complementari, che è molto raro che possiate incontrare la vostra vera compagna. Certo, sto parlando del cammino e non dello scopo.
Quando raggiungete lo stato più alto dovete vedere se riuscite a trovare la vostra Shakti. Senza Shakti potrete essere perfetto, nel senso che potrete raggiungere la piena conoscenza, il pieno potere e Ananda, cambiando il vostro intero essere organizzato, nella sua natura divina, ma quando volete proiettare i vostri poteri sul mondo per la creazione, è un'altra cosa. Prendete il mio caso. Può succedere che raggiunga lo stato supremo da solo, e che la mia Shakti cada sulla strada. Allora non potrò creare senza di lei. Posso soltanto, con le più alte siddhi raggiunte, preparare la strada per altri che verranno dopo e compiranno il resto nel futuro. Non sono soltanto le forze oscure che impediscono e rendono impossibile alle anime gemelle di incontrarsi, ma anche, quando queste di fatto si ritrovano, la loro vita può essere rovinata a causa di ostacoli mentali e vitali.
E' solo quando la parte psichica o spirituale è predominante in ambedue gli esseri, che essi possono veramente completarsi l'un l'altro e progredire sempre di più verso l'alto. I poteri ostili che cercano di impedire agli yogi di raggiungere le siddhi sono difficili da vincere. Normalmente siamo avvolti in una completa oscurità o ignoranza, e solo ogni tanto abbiamo qualche bagliore di conoscenza; persino quando un sadhaka si è innalzato in un continuo splendore di conoscenza e può distinguere il gioco di tutte le forze oscure, egli non è esente da attacchi. Solo quando ha raggiunto un'illuminazione completa e si trova in una piena conoscenza rivelata, è fuori dal loro dominio ed è sicuro.
Non è facile capire se le scelte sono state giuste.......facile è sentire le forze ostili e gli ostacoli mentali e vitali e ci ritrova alla fine a girare sempre nel caos di questa Vita nonostante la fortuna di aver incontrato Sri Aurobindo, Mere e Satprem......
Grazie........giuliana
Già... Proprio così... Non resta che aggrapparsi ad un'aspirazione fiduciosa, accettando e accogliendo tutto quello che ci capita come nostra unica possibilità di progresso... e lasciar che il Divino compia la trasformazione necessaria, anche a discapito della comprensione mentale o dell'insoddisfazione vitale... Grazie!
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