forestiero che vai cercando la pace al crepuscolo, 
la troverai alla fine della strada. (F. Battiato)

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Info
rilegatura: brossura
formato: 16 x 23
pagine: 422
ISBN: 978-88-6118-009-3
Editore: FioriGialli edizioni
Anno di pubblicazione: novembre 2006
Euro: 25.00
Approfondimenti
Introduzione
Indice
Estratto: I figli dei separati
Estratto: Saper ascoltare
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Saper ascoltare

     Ci sono individui che parlano, parlano, parlano... ed altri che sono poco propensi a farlo. Nel primo caso si tratta di persone restie ad ascoltare (in quanto dotate di una buona dose di egocentrismo), mentre nella seconda evenienza la tendenza è quella di controllari e di limitarsi nell'esternare per paura di essere giudicati sfavorevolmente, e perciò rifiutati, o perché non ci si stima a sufficienza e quindi si è persuasi di non avere nulla di interessante da dire.
    Affinché la comunicazione generi armonia tra gli interlocutori è opportuno che si realizzi un equilibrio tra parlare ed ascoltare. Diogene aveva l'abitudine di ripetere "abbiamo due orecchie ed una sola lingua allo scopo di ascoltare di più e parlare di meno". Stando a questa saggia esortazione, dunque dovremmo dedicare all'ascolto un tempo doppio rispetto a quello riservato al parlare.
     Saper ascoltare, pur essendo una peculiarità dell'essere umano, è tuttavia prerogativa di pochi, una minoranza. La maggior parte delle persone non ascolta perché, essendo troppo presa dai propri pensieri edalle proprie preoccupazioni, conferisce poca importanza agli altri e alle altrui necessità (egoismo), non riuscendo a comprendere, tra l'altro, che quel che si dà, si riceve.
Adler a questo proposito ha scritto: "E' l'individuo che non si interessa degli altri quello che ha più difficoltà nella vita e che procura più danno al prossimo. Sono queste le persone che falliscono nei loro intenti!"
     Alla base di questo diffuso e disdicevole modo di agire si registra, come spesso accade, l'aver ricevuto una scadente educazione. Se non fossimo stati abituati a privilegiare la parte logica e razionale, penalizzando di conseguenza quella intuitiva e creativa, e se fossimo stati a nostra volta ascoltati e compresi da bambini, tutto questo non succederebbe. Ascoltare, nel senso più autentico del termino, è un fenomeno irrazionale, un atto d'amore che non ha nulla a che vedere con il raziocinio.
     Quando qualcuno mostra un sincero interesse nell'ascoltare qualcun altro, accade che tale atteggiamento venga molto apprezzato proprio perché e un evento non comune. Si spiega così, ad esempio, il successo ed il largo consenso che riscuote il medico omeopata. Costui, difatti, non solo si avvale di una terapia naturale molto incisiva ed efficace, l'omeopatia, ma dedica anche gran parte del tempo della consultazione all'ascolto delle vicissitudini, lamentele e problematiche del prosismo. Le persone, sentendoci benvolute e considerate, si aprono sempre più ed esternano quanto le fa star male riuscendo a liberarsi gradualmente dei fardelli psichici ed emozionali che si portano appresso sovente da tanti anni. Ascoltare un proprio simile significa,oltre che aiutarlo a migliorarsi e a progredire, pure dargli una mano a guarire.
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