"Estasi e materia" è un trattato di emozioni applicate: «La bellezza, il vigore della vita non appartengono all’anima, bensì alla materia».
All’apice della sua produzione saggistica, l’autore analizza se stesso e il proprio mondo in modo doloroso e con una precisione clinica: discorre della sua stanza da letto, delle donne, del loro corpo, dell’amore, di una mosca o di un ragno, della scrittura, della morte, della sua idea di assoluto.
Percorsi riflessivi e meditazioni scritte con lo scopo di smuovere e agitare la mente, piuttosto che rassicurare: le idee si deformano, tutto ciò che si crede di aver imparato inizia a cambiare.