Riuscite a immaginare una favola che inizia con il classico “C’era una volta…”, introduce personaggi da fumetto e sfocia in situazioni surrealiste capaci di inconciliabili paradossi? Ecco la ricetta di questi due racconti.
Boris Vian è in grado di sorprenderci attraverso la destabilizzazione della consueta logica della narrazione fiabesca, ma anche di offrirci un umorismo caustico, sfrontato e soprattutto imprevedibile.