|
Si potrebbe aprire qualsiasi riflessione dedicata a un libro come questo con un bel discorso retorico sull'evoluzione del comparto e su come il mondo della birra in Italia sia cambiato nel corso degli ultimi anni. Forse è, invece, il caso di fermarsi a pensare a come questa Guida alle birre "'Italia di Slow Food Editore, riscritta da capo a piedi dopo due anni dall'ultima edizione, ridi segni un panorama birrario nostrano completamente nuova in un contesto mondiale che non è più lo stesso di prima. Insomma forse è Il caso di fermarsi un attimo e ragionare su come sia accaduto quello che molti sognavano e che qualcuno (ma solo qualcuno) aveva predetto: il fenomeno ) birra artigianale ha cambiato il mondo della birra. Tutto il mondo birrario.
È qualcosa di cui ci si rende conto solo alla fine di un lavoro di assaggio e catalogazione completo che prende in esame un numero di prodotti che cresce esponenzialmente e impone analisi attente, di fronte a una crescita qualitativa che ha pochi eguali. Perché se il fenomeno dell'artigianato birrario si può considerare di portata planetaria è altrettanto vero che quello che è accaduto qui da noi non è accaduto da nessun'altra parte. Perlomeno con questa velocità. E che la crescita del settore birra, dal punto di vista del numero di prodotti e produttori, rappresenta un unicum enogastronomico che in tanti ci invidiano. Via che cosa è successo davvero? È successo che ci siamo trasformati da un paese che confondeva l'identità di una cultura con quella di una bevanda estiva (e che non riusciva a staccarsi dallo stereotipo della bionda) nel Paese che produce alcune tra le migliori birre artigianali del mondo. E a fianco di produttori che in pochi anni sono passati dal garage al capannone, a fianco di honebrewer che si sono reinventati mastri birrai veri, sono fioriti appassionati, locali, siti internet, birroteche. Ed è nato un vero e proprio movimento italiano che oggi gira per il mondo a raccogliere successi e fa pesare la propria identità, quando prima quasi non ne aveva una. Qualcuno ci osserva, altri ammirano, pochi invidiano.
Già, l'identità. Questo forse sarà il tema dei prossimi anni. Ragionare ancora
|