Osho scrive: "Esistono centododici metodi di meditazione e non è possibile aggiungerne altri. Questi metodi sono stati ideati da Shiva, forse diecimila anni orsono e sono stati raccolti e tramandati nel Vigyana Bhairava Tantra.Questo testo completa l'intera scienza della ricerca interiore: gli altri metodi possibili sono solo modificazioni di quelli qui presentati. Qui sono contemplate tutte le tipologie di esseri umani: sicuramente, con un po' di esercizio chiunque vi troverà il metodo che si adatta a lui. E di certo, se non lo trovasse, difficilmente potrà trovarlo altrove. Questi sono i metodi più antichi di cui si abbia traccia, ma si può anche dire che sono i più recenti, poiché nulla vi può essere aggiunto: contemplano tutte le possibilità, l'intera gamma di strategie utili a ripulire la mente e a trascenderla".
Si tratta di tecniche che a volte possono lasciare dubbiosi, per l'estrema semplicità. Ma, prima di dire che queste tecniche non fanno per te, prima di ritenerti un caso disperato, è consigliabile provare, anche a caso, qualcuno dei metodi che Osho ripropone, dopo averli ripuliti dalla polvere del tempo, liberati dall'ermetismo di una tradizione orale che inevitabilmente usava una telegraficità difficile da comprendere, rendendo accessibili alla nostra mente contemporanea quelle vette di saggezza. E l'aiuto di Osho è importante, anche in un altro senso: profondo conoscitore dell'animo umano, abile scrutatore della mente e dei suoi meccanismi, Osho aiuta a mettere a fuoco processi inconsci, dinamiche mentali e quant'altro ci impedisce di esistere al massimo delle nostre potenzialità, proprio perché porta a colorare la vita con ombre oscure e vaghe, annullando ogni vitalità e distorcendo il reale, rispetto a ciò che è.
Ecco perché ai capitoli in cui presenta e spiega le tecniche di meditazione, si alternano capitoli in cui risponde alle domande dei ricercatori che, all'epoca di questi discorsi, vivevano intorno a lui. In questo modo, il messaggio torna a essere elementare, ma al tempo stesso tocca il nocciolo della questione: come tornare al proprio volto originale e da lì iniziare a vivere una vita nuova. Ed ecco che, su queste basi di limpidezza, prende forma uno specchio adamantino nel quale diventa inevitabile confrontarsi con se stessi, senza filtri o proiezioni, senza distorsioni o consolazioni. E il messaggio di Osho è semplice: se sei stanco, stressato o annoiato, non pensare più a come cambiare le condizioni all'esterno - con un nuovo stimolo, come un film, un viaggio di piacere o un divorzio - e non pensare come cambiare semplicemente le reazioni psicofisiche, magari con un tranquillante, un energizzante o una droga… inizia a pensare di cambiare la qualità della tua consapevolezza!
Ed ecco la chiave di volta di un nuovo equilibrio: anche se non ci si pensa mai, noi abbiamo implicita la possibilità di creare noi stessi. Non solo: noi siamo responsabili della nostra realtà e dunque non possiamo rimproverare nessuno per ciò che siamo o per ciò che ci accade. Questa è la nostra gloria, anche se per noi spesso, troppo spesso, diventa fonte di infelicità, poiché di fatto non sappiamo cosa farcene di questo nostro esistere, di questo sé che, quando ci ritroviamo soli, ci annoia profondamente.
Senza volere e senza poter anticipare nulla di ciò che Osho sviluppa in queste pagine, diciamo solo che in quella noia di certo sarà capitato anche a te di sentire che qualcosa pulsa, qualcosa fa sentire che è possibile altro, ben altro da ciò che è la tua vita… prova dunque a sviluppare quella sensazione, usando una qualsiasi tecnica come tentativo ipotetico, per verificarte le potenzialità.
Adesso hai solo l'imbarazzo della scelta... in un libro che si presenta più come un'opportunità di vita, che non come un testo di lettura. E' sufficiente immergersi in queste pagine senza fretta; soffermandosi là dove si sente che si sta aprendo una soglia. E soprattutto sperimentando una tecnica, qualora si provi una risonanza, un'attrazione, uno stimolo che inviti a buttarsi, sospendendo la lettura per tentare il percorso pratico. Così facendo entreremo forse per la prima volta in noi stessi, cogliendo quella verità che nelle parole, da chiunque enunciate, per quanto cristalline, resterà sempre e solo un riflesso. In questo cambio di Gestalt troveremo un sapore nuovo eppure antico... per il quale è inutile spendere parole.
NOTA AL LETTORE
Bompiani ha già pubblicato tre serie di discorsi in cui Osho commenta il Vigyana Bhairava Tantra: "Il libro dei segreti", "I segreti della trasformazione" e "I segreti del Tantra". Al lettore attento consigliamo la lettura anche di quei volumi, sia perché raccolgono alcuni spunti introduttivi fondamentali per la comprensione del testo commentato, sia perché in essi vengono presentate altre tecniche tra le quali sperimentare e trovare quella più adatta a se stessi.