L’ibrido è un essere che non ha ancora identità poiché presenta morfologie che non trovano corrispondenza nei nostri schemi di classificazione.
Il termine "ibridazione" sta a indicare un rapporto stretto e una contaminazione tra organismi diversi.
Di qui il contenuto rivoluzionario e provocatorio dell’atto di ibridazione e la sua affinità con il concetto greco di arroganza (Hybris).
Ma il nostro tempo ha fatto dell’ibridazione un’idea portante che tende ad abbattere quelle barriere che hanno sempre separato le categorie e gli opposti: uomo/animale, maschio/femmina, organico/inorganico, occidente/oriente, individualità/pluralità.
Oggi assistiamo infatti a un’incessante proliferazione di nuove creature e possiamo anzi affermare che questa mescolanza è caratteristica di molte indagini ed esperienze, sia nel campo tecnico-scientifico che in quello artistico.
Il volume si articola in una prima parte che indaga l’ibrido in diversi campi del sapere dall’antropologia alla letteratura, dalla scienza all’arte e in una seconda sezione dedicata alle opere di artisti che hanno fatto del concetto di ibridazione il punto centrale del proprio percorso di ricerca.