Lo aveva già capito Aristotele, anche se oggi le sue paiono le parole di un pericoloso radicale contemporaneo: un sistema in cui crescono a dismisura il potere e i privilegi della sparuta minoranza dei più ricchi a dispetto della maggioranza dei cittadini non può dirsi una democrazia.
Parte da qui questa lucida arringa che analizza, disseziona e smaschera misfatti e menzogne con cui i centri di potere finanziari e le multinazionali cercano di paralizzare le istituzioni democratiche o assumerne il controllo.
E senza offrire illusorie formule magiche, Chomsky invita a riappropriarsi di strumenti e spazi che consentano di essere realmente cittadini e non solo sudditi e obbedienti consumatori.