Guidata da quelle spesso invisibili energie che ci sospingono verso una direzione piuttosto che in un'altra, l'autrice, nel 1979, decise di andare a conoscere i primi Medicine Men arrivati in Europa, che si erano, per cosi' dire, accampati in un villaggio montano sulle Alpi svizzere.
L'incontro fu sconvolgente e determino' l'inizio di un percorso personale di crescita che l'Autrice poi condivise, portando in Italia uno di questi Sciamani, conosciuto in quel frangente, e per il quale comincio' a organizzare diversi campi seminario.
L'afflusso di persone confermo' una volta di piu' che si stava entrando in un' epoca diversa, dove la crescita personale iniziava a diventare una necessita' vitale quasi.
In queste pagine l'Autrice racconta quegli anni, seguendo il filo conduttore degli insegnamentoi della Ruota della Medicina, che accompagna alla narrazione delle diverse esperienze dei rituali, condivise dall'Autrice e dai partecipanti.
Cosi' per esempio viviamo con loro l'esperienza della Sweat Lodge, il buio, il calore che cresce, il disagio e la fatica a cui il corpo e' sottoposto, ma anche la fatica di mantenere la lucidita', mentre si tenta di riconoscere, in mezzo alle mille voci che sopraggiungono a distrarre, la voce della vera intuizione.
Un libro che rendera' partecipi di questa crescita e fara' desiderare ardentemente di essere stati presentati e aver vissuto in prima persona l'emozione che il racconto suscitera' in chi avra' iniziato a leggere questo libro cosi' avvincente.