Incantesimi, peripezie, metamorfosi. Una grande psicologa junghiana, specializzata nell'interpretazione di fiabe, allaccia suggestivamente questi temi al motivo della salvezza. L'eroe, o la fanciulla, vengono colpiti da sortilegio.
Tutto sembra perduto ed è allora, invece, che incomincia il percorso di redenzione, di salvezza, di liberazione. Verrebbe da dire che ciò di cui ci si libera è la nevrosi, l'infelicità profonda. Ma sarebbe semplificare la maniera geniale in cui l'autrice affronta il motivo fiabesco dell'incantesimo.
Meglio allora seguire il percorso delle storie: coprendosi di una pelle di animale (recuperando cioè l'istinto perduto), con sudori e lavacri (e cioè purificandosi), e in molti altri modi, l'eroe e la fanciulla ritroveranno la libertà perduta, un lieto fine non scontato, perché conquistato con sofferenza come accade in ogni vera trasformazione esistenziale.
L'autrice Marie-Louise von Franz (1915-1998), allieva di Jung, è fra i principali esponenti della psicologia analitica. Particolarmente importanti le sue ricerche sul patrimonio fiabesco popolare, cui appartiene questo volume.