Ci si avvicina molto di più al divino mediante l’esperienza dei sensi, che nella sua natura fondamentale non è distinta da quella dell’unione divina, che non attraverso le astrazioni del pensiero.
In questo libro, rigorosamente fondato sui testi sanscriti, nulla è concesso all’interpretazione fantasiosa o a quel dilettantismo che tuttora inquina così gran parte dei libri sullo yoga.