Una pregevole investigazione musicale di David Parsons nel patrimonio sacro e popolare degli armeni orientali

Una pregevole investigazione musicale di David Parsons nel patrimonio sacro e popolare degli armeni orientali

Una pregevole investigazione musicale di David Parsons nel patrimonio sacro e popolare degli armeni orientali

Una pregevole investigazione musicale di David Parsons nel patrimonio sacro e popolare degli armeni orientali

Una pregevole investigazione musicale di David Parsons nel patrimonio sacro e popolare degli armeni orientali

Noto da secoli come 'Terra del Fuoco' per una serie di località dove sul terreno bruciano perenni fiamme causate dall'emissione di gas naturale da naturali fessurazioni, l'Azerbaijan è situato sulle spiagge del Mar Caspio e confina con Russia, Georgia, Armenia ed Iran. Un popolo antico che già nel quarto millennio avanti Cristo dipingeva sulla roccia scene di danza e strumenti musicali e che parla un linguaggio di origina turca. La musica azera è caratterizzata da ricche melodie e scale ritmiche con sofisticate parti vocali: la forma musicale più nota è senza dubbio la leggendaria arte del mugam. Una tradizione che si trova anche in alcune popolazioni turche (makam) ed arabe (maqam) ed infatti le sonorità sono una meravigliosa miscela che ricorda la musica turca e la musica araba ma con un feeling assolutamente asiatico

Fra i maggiori compositori contemporanei egiziani, Essam Rashad ha riarrangiato in chiave attuale la musica classica della piana del Nilo conquistando il vasto pubblico mediorientale con le sue musiche assiduamente trasmesse dalle radio e dalle televisioni di tutta l'area araba ed in questo album affianca Hossam Ramzy che con le sue magiche percussioni dai mille ritmi reinterpreta le tradizionali melodie egiziane creando ritmi fondamentali per accompagnare la danza, seguirne il comportamento e le espressioni ed arricchirne l'essenza.

Un album micidiale per la vera nuova superstar dell'Asia: Mokhira è una vocalista straordinaria diplomata al conservatorio di musica orientale di Tashkent. Con il suo primo album "Galing Galing" ('vieni da me') questa strabiliante cantante mescola l'arte della cultura uzbeka alle sonorità europee, restando sempre fedele alle sue origini. Un oriental-etno-pop colmo di potenza e ritmo, emozioni e sentimenti che dimostrano l'enorme gamma delle sue potenzialità artistiche, ed una voce da far invidia a Sainkho ed alla Yulduz Usmanova, le due più note interpreti provenienti dalla Silk Road.