Il Club Bilderberg è tornato!

Proprio oggi a Watford nella contea britannica di Hertfordshire inizia la 61esima conferenza del Club Bilderberg.

Dal 6 al 9 giugno al lussuoso e, per l’occasione blindatissimo Hotel The Grove ( un resort con tanto di piscine, campi da golf, centro benessere) si riuniscono ancora una volta le personalità più influenti della politica, dell'imprenditoria e delle "lobby" mondiali.

Fino a qualche anno fa nessuno sapeva nulla del Club Bilderberg. All’insaputa del mondo i potenti della Terra si incontravano periodicamente per delineare i loro piani di controllo ed egemonia globale. Oggi, grazie anche al bestseller internazionale Il Club Bilderberg di Daniel Estulin, sappiamo molto di più di queste oscure riunioni annuali.
 

Gli italiani presenti al Bilderberg 2013

Dopo che la 60a edizione del Bilderberg, tenutasi a Chantilly in Virginia, aveva avuto tra gli ospiti l’attuale Presidente del Consiglio Enrico Letta, per questa edizione gli italiani presenti saranno 7:

• L'ex-premier Mario Monti, una vecchia conoscenza del Club;
• Lilli Gruber, nota conduttrice attualmente in forza a La7;
• L’amministratore delegato di Telecom Franco Bernabè;
• Enrico Tommaso Cucchiani, amministratore delegato di Intesa San Paolo;
• Alberto Nagel , a capo di Mediobanca;
• Gianfelice Rocca, presidente di Techint Group;
• Emanuele Ottolenghi , membro della Foundation for The Defense of Democracies di Washington, esparto di antisemitismo, terrorismo, Iran, Israle e autore di diversi libri.

Il futuro del Bilderberg

Se oggi conosciamo in anticipo luogo, data, partecipanti e temi degli incontri segreti è perché molti lettori e cittadini hanno contribuito a sollevare l'attenzione sul caso Bilderberg.

Tuttavia gli incontri proseguono , protetti dalle zone rosse, con tanto di check point che allontanano manifestanti e cittadini imploranti misure anti-austerity. Di tutto quel che succede agli incontri, però, i media raccontano solo e soltanto la versione che esce dall’Ufficio Comunicazione del Gruppo Bilderberg.

E’ quindi necessario continuare a informarsi perché mai come in questi tempi la conoscenza è antidoto alla superbia dei potenti.
 

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