E DA NOI QUANDO?
di Beppe Grillo
Obama ha vinto. Sono contento, ma soffro più di prima. Obama ha dichiarato: “Gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile”. Guardo il mio Paese dove niente è possibile. Un piduista capo del Governo. Un’opposizione indecente. L’informazione sotto controllo. E mi viene il magone. Obama, giovane, colto, slanciato, intelligente, di colore, parla di futuro, di innovazione. “Il cambiamento è arrivato”, ha detto. “La nostra vittoria è partita dal basso”.
Da noi quando arriverà? Gerontocrazia e oligarchia regnano. I Berlusconi, i Napolitano, i Gelli, gli Andreotti sono vecchi che viaggiano tra i 70 e i 90 anni. Vogliono vivere in eterno, fino a 120 anni. Il Paese è una stanza piena di aria viziata. Il puzzo del potere ci ha contagiato. Non sentiamo più il nostro stesso odore.
Chi vuole aprire la finestra, portare venti di cambiamento, puliti, onesti, viene massacrato come fu Borsellino, come fu Ambrosoli. O emarginato, combattuto dalle istituzioni e dai media. Come De Magistris, come la Forleo. Immaginate Obama che, come primo atto di Governo, dichiara la sua immunità per legge per salvarsi da un processo di corruzione. Durerebbe poche ore, poi dovrebbe fuggire all’estero. Pensate a Obama che parla di inceneritori e di centrali nucleari, avrebbe vinto McCain.
Obama è una speranza, Veltrusconi una condanna. Mi sento addosso un senso insopportabile di pesantezza. Avverto più di prima un tanfo di arteriosclerosi nelle strade. L’Italia stanotte è invecchiata di colpo. Ci guardiamo allo specchio e ci spaventiamo. Cosa siamo diventati? Cosa ci aspetta senza un cambiamento radicale? La Rete ha annunciato per prima la vittoria di Obama, 3.000 comuni italiani su circa ottomila sono senza ADSL. Peggio dell’Africa, ma con il digitale terrestre d’antiquariato.
Scusate, devo riprendermi. Obama mi ha tirato un colpo basso, da oggi sarà più difficile capire perché viviamo, perché dobbiamo vivere in questo sfascio. La Rete è stata fondamentale per la sua campagna, è un segnale della fine dei giornali e delle televisioni. La rivoluzione in Italia, se ci sarà, non sarà televisiva. Informiamoci e informate in Rete, senza sosta. Forse la finestra si spalancherà, belin. Loro non molleranno mai, noi neppure.
Bepper Grillo
certo le cose non vanno bene i piu piccoli pagano sempre anche i sindacati non sanno fare altro che scioperare come forma di protesta cosi i piccoli protestano e pagano ancora ci vogliono proposte non proteste ottima è stata quella per il calo della benzina troviamone altre e sopratutto denunciamo di piu i soprusi dei potenti creiamo una solidarieta concreta,finche ognuno vive dentro il proprio orticello e inutile protestare allora è meglio un sorriso che faccia alleggerire il cuore
Vedo l'indifferenza intorno a me . Ho solo 16 anni , forse sono pochi , troppo pochi , mia mamma mi ha detto che sono cresciuta troppo in fretta. Parlo con le mie amiche di camorra , li parlo di Saviano , nella speranza che si interessino a lui e , perchè no , lo seguano di più ... li racconto , li esprimo la mia indignazione per come vanno le cose in Italia , per quello che succede.. la mia sofferenza , il mio dolore , il mio rancore... il silenzio dall'altra parte mi distrugge? è forse mia la colpa ? é forse troppo chiedere commozione non solo per sè stessi e la propria cerchia ristretta , ma anche per gli altri e per il mondo circostante ? Andiamo , ognuno , indipendentemente dal sesso , dalla provenienza geografica , dall'età , dal partito poltico di appartenenza..è una persona , ha una dignità e come tale va rispettata . Come accettare l'esistenza di determinate realtà? come non provare ribrezzo? come non sentirsi sola in quest mare agitato?
guardarsi intorno e sentirsi soli è il male di oggi,
la solidarietà ha molte faccie e non servono gesti eroici per cambiare il mondo,uno sguardo a volte sa parlare più delle parole e il rispetto della dignità umana è anche nell\\\'onesta intellettuale e non nel rumore della comunicazione non è colui che urla più forte che soffre di più o che ha capito meglio,ma è nella curiosità di una giovane che come te si fa domande cerca intorno a se un terreno su cui far crescere il proprio futuro, non abbiamo saputo creare terreni fertili e ti chiedo scusa giovane sconosciuta,ma con tutto il nostro rumore noi generazione di adulti non abbiamo saputo insegnarvi a sorridere
Ti ringrazio innanzitutto della risposta. Non è necessario urlare , ma non credo sia nemmeno da disprezzare ! Proprio oggi ho partecipato ad uno sciopero per la situazione della scuola pubblica e in seguito ve ne saranno altri e vorrei aderirvi.Certo , abbiamo gridato parecchio. Probabilmente per molti quello di oggi era solamente uno sfogo , eravamo numerosi ed abbiamo marciato con fervore e con ardore , esattamente come lo scorso sciopero , che si è concluso nel nulla . Anche io... non ho fatto più nulla dopo lo scorso sciopero , me ne vergogno. Sono certa che non ci sia nulla di male nell'esprimere la propria opinione da cittadini , in modo pacifico , senza violenza... ovvio ! Questa volta voglio continuare , per lottare , per essere diversa , per essere attiva , critica , per potere ancora guardarmi allo specchio.
mi piacerebbe di più sentirti dire che lotti per quello in cui credi,per abbattere le differenze sociali per far valere i tuoi diritti,di giovane che vuole crescere e per crescere la cultura è indispensabile,e dev'essere un diritto e non un privilegio di pochi.
io non sono molto brava ad esprimermi,mi piace il confronto e il dialogo sopratutto se costruttivo,in questo periodo invece sento solamente gente che urla a cominciare dai programmi televisivi,le informazioni che giungono dentro le nostre case,dentro le nostre menti sono come i fili di una ragnatela,difficile non caderci dentro.
ecco perchè non bisogna cadere nei facili entusiasmi,non dimentichiamo la strumentalizzazione che ne è stata fatta dei giovani durante gli anni di piombo,ragazzi che hanno lottato per l'autonomia operaia.poi i leader sono diventati i dirigenti indrustiali di oggi le menti sono state emarginate (Toni Negri,...)e le braccia sono finite in cercere.
praticamente la politica di allora è stata un campo di addestramento dei rampolli di oggi,di quelli che hanno imparato ad urlare per ottenere,erano ricchi ieri e saranno ancor più ricchi domani.Non dimenticare che anche grillo è figlio di industriali ed è un capitalista,nulla toglie alla sua genialità,intelligente è stata la sua proposta per abbassare i prezzi della benzina,in cui si boicottavano alcune marche,e mi sembra che avesse anche funzionato,ma se ne è parlato poco,come mai?
non è sbagliato lottare,ma prima capiamo dove sta il nemico è facile per i giovani cadere in facili entusiasmi,sta a noi genitori insegnarvi a guardare,sta a noi tutti imparare dalla storia per non cadere negli stessi errori,questo periodo infatti assomiglia molto al periodo storico antecedente all'avvento del fascismo.
ti ringrazio anch'io dell'opportunità di poter comunicare con te .
se hai possibilità ascolta la canzone arcobaleno di adriano celentano,la trovi su you tube
un abbraccio
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