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<< torna indietro     nella localit&arave;: ROMA     argomento: Convegni - Incontri del: 02/09/2009
News: 2 SETTEMBRE 2009 ROMA
INCONTRO UN NUOVO MONDO E' POSSIBILE

UN NUOVO MONDO È POSSIBILE

Un incontro interculturale e interreligioso alla scoperta del volto femminile del divino, per un futuro di pace.

Mercoledì 2 Settembre 2009 ore 15.30 - 20.30 - Auditorium Seraphicum, Roma, Via del Serafico, 1 - Ingresso libero fino ad esaurimento posti

L’Associazione Culturale L’Au.De.Nu.Mi. con il contributo del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione ed il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio e della Provincia di Roma, con la Tathata Foundation, insieme all’Associazione di Promozione Sociale Sufi, La Via del Cuore, a Religioni per la Pace, all’Istituto Samantabhadra, Centro Studi di Buddismo Tibetano, alla Rete Italiana Donne di Fede e con la collaborazione della Fondazione Shanti Mandir e del Tathata Dharma Vrindham, propone una giornata d’incontri, per esplorare alcune esperienze culturali e religiose legate ai valori del “femminile” nella vita interiore e nella sfera divina, nella certezza che “Un nuovo mondo è possibile”.

In questo millennio le nazioni, le società, le famiglie manifestano un malessere diffuso e profondo che sembra non avere soluzione. Tensioni, conflitti tra i popoli ed esplosioni di insofferenze razziali: viviamo una fase particolarmente difficile per l’umanità, con i valori e le “certezze” storiche in crisi .Una grossa ipoteca graverà sul nostro futuro se il cambiamento non avverrà in direzione di una complessiva “pacificazione”.

Da Maria per i cristiani a Mariam per i musulmani, da Sakti per gli induisti a Tara per i buddhisti, e a Shekkinà per il mondo ebraico, pur nelle differenze di linguaggi e di simboli, vi è in comune l’immancabilità del femminile quando ci si rapporta alla sfera divina; spesso intorno a queste figure o entità femminili si muovono anche regole sociali e religiose simili. Risulta che società matriarcali, siano meno conflittuali e più inclini alla relazione e al pluralismo. Le economie di queste società, basate sul rispetto di “Madre Terra”, tendono alla condivisione dei beni ed alla “gift economy”.

Dovremmo riconoscere che si è andata in parte perdendo “l’antica” saggezza che ci legava alla Madre Terra. Dovremmo considerarci “madri” della nostra ”famiglia umana”, degli altri esseri viventi e del pianeta stesso, valorizzando quelle qualità “femminili” insite in ogni essere umano.

L’evento sarà anche l’occasione per elaborare un progetto educativo che potrà essere in seguito perfezionato e portato nelle scuole per far conoscere i valori, i principi e le tradizioni spirituali delle altre culture con le quali conviviamo.

Interverranno: Sri Tathata maestro della tradizione del Sanathana Dharma, Padre Ernesto Piacentini, Ven.le Ghesce Thueten Dargye maestro residente dell’Istituto Samantabhadra di Roma, Rabbi Barbara Aiello e Sheikh Burhanuddin per il Sufismo.

Inoltre Shobha, affermata fotografa che da sempre divide la sua vita tra l’India e l’Italia, attraverso le sue immagini e un video, racconterà Mother India, un centro per la fotografia e non solo, da lei fondato a Goa

La musica sarà curata da Oscar Bonelli con la partecipazione straordinaria della soprano Letizia Calandra

Padre Ernesto Piacentini
Padre Ernesto Piacentini ordinato sacerdote nel 1965, ha conseguito il dottorato in Teologia al Seraphicum nel 1969; la Licenza in Lettere Umanistiche nella Facoltà Altioris Latinitatis (1970) presso l\'Università Salesianum; il Diploma in Mariologia presso il Marianum (1972); il Dottorato in Diritto Canonico (1978) presso il Lateranense; il Diploma in Paleografia e Diplomatica presso la scuola Vaticana. Insegna nella Pontificia Facoltà Teologica Seraphicum, nell’istituto Teologico dei Padri Cappuccini a Viterbo, nell’istituto Teologico del Seminario a Viterbo e nell’istituto di Teologia per Laici alla Quercia (VT). Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sul piano giuridico, teologico, mariologico, spirituale, agiografico, didattico, letterario e storico. Nel 2004 diventa Cavaliere dell\'Ordine al merito della Repubblica Italiana con Decreto del Presidente della Repubblica e Commendatore per meriti scientifici nel 2006. È membro della Fondazione Shanti Mandir e della sezione italiana di Religioni per la Pace.

Rabbi Barbara Aiello
È la prima e unica donna rabbino italiana. Proviene dal Tempio Beth El di Bradenton, in Florida ed è rabbino dal 1999, dopo aver studiato presso il Rabbinical Seminary International di New York. Rabbi Aiello è una progressista, che afferma la fedeltà alla tradizione e alla cultura ebraica accogliendo nel contempo le istanze della coscienza contemporanea. Ha di recente dichiarato: “Nella Bibbia si legge che quando Adamo ed Eva uscirono dall’Eden il cuore di Dio, shakiikinah andò con loro. Nella Bibbia ci sono 26 nomi di Dio, l’unico nome femminile è shakiikinah. Dio ha dato il suo cuore, la sua parte femminile, all’umanità per migliorare il mondo, con il lavoro, con la forza, il coraggio che le donne possiedono e dimostrano”. Dal 2007 Barbara Aiello esercita un suo ministero presso la sinagoga Ner Tamid del Sud a Serrastretta (Catanzaro).

Sheikh Burhanuddin
Burhanuddin ha ricevuto la trasmissione diretta dell’ ordine Sufi Naqshbandi dal Gran Maestro Maulana Sheikh Nazim al Haqqani, l’attuale guida mondiale dell’ordine Sufi Naqshbandi e 40° nella linea di discendenza diretta. Da oltre vent’anni viaggia per il mondo e conduce seminari di crescita spirituale accettando inviti in diversi paesi, dove è anche alla guida di comunità Sufi locali.
Per i Sufi la preghiera, la meditazione, il respiro, la danza roteante e la pratica dello dhikr (ricordo di Dio), basata sulla ripetizione dei Nomi Divini, sono gli strumenti principali per ricercare una connessione diretta con Dio. Il Sufismo ha assunto forme e aspetti diversi nel corso dei secoli abbracciando infine la forma attuale all’interno della religione musulmana, quando i dervisci, incontrarono il Profeta Muhammad e si innamorarono di lui.

Sri Tathata
Grande saggio indiano, nato nel 1942 in Kèrala (Sud dell’India), molto conosciuto come maestro della Tradizione Vivente del Sanathana Dharma o filosofia realizzativa. Una vita interamente ispirata dalla Madre Divina. Sri Tathata ha compiuto intense pratiche spirituali (tapas) per molti anni, che lo hanno portato a vivere profondi stati di samadhi. Ciò gli ha conferito una rara forza spirituale e la chiarezza del Suo compito Divino. Molte persone nel tempo, si sono radunate spontaneamente intorno a lui, fino a dare vita a due ashram, in Kerala e in Karnataka, dove Sri Tathata vive in assoluta semplicità. Nel 1991 a Sarnath, Sri Tathata annunciò il Dharma dei nuovi tempi sotto forma di 49 versetti, i Dharma Sutra. Ha poi realizzato un tempio di meditazione a Kollur, il Dharma Pitha, aperto a tutte le religioni. Per diffondere il Suo messaggio oggi viaggia sia in Oriente che in Occidente dove inizia i ricercatori che ne fanno richiesta ad una pratica spirituale o sadhana e ad un particolare pranayama che accelerano il processo di realizzazione del Sé.

Ven.le Ghesce Thueten Dargye
Ha ricevuto i voti dal Venerabile Serkon Tsenzhab Rimpoche, Maestro di Sua Santità il Dalai Lama e il più alto Lama reincarnato in quel momento al monastero di Gaden. Ha studiato al monastero di Gaden Jantse con vari Maestri qualificati tra i quali gli abati Kensur Yeshe Gawa, Kensur Sonam Gyaltsen e Khenpo Atso Sonam Kunga, è stato scelto per dibattere davanti a Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala, in un’assemblea di Maestri e monaci dei più grandi monasteri in India. Si è poi recato per un anno nel Monastero Tantrico di Gyüme dove ha studiato i testi tantrici, tra cui ‘il Sentiero graduale dei Tantra’ di Lama Tzong Khapa. Successivamente è tornato in Bhutan per dedicarsi alla meditazione. Nel 2002 è stato richiamato dal suo monastero per guidare un tour mondiale culturale-religioso di monaci. Attualmente è guida spirituale e Maestro residente dell’Istituto Samantabhadra di Roma.



Programma della giornata
Ore 11.00
Benedizione del luogo da parte del Ve.le Gheshe Thueten Dargye dell’Istituto Samantabhadra ed inizio della realizzazione di un Mandala dedicato a Tara, una delle forme divine femminili del buddismo tibetano.

Ore 15.30
Saluto autorità e introduzione alla giornata e agli ospiti.
Accensione della lampada del Dharma come da tradizione indiana.

Ore 16.00
Intervento di apertura a cura di Sri Tathata. Parleranno poi: Padre Ernesto Piacentini; Ven.le Ghesce Thueten Dargye; Rabbi Barbara Aiello e Sheikh Burhanuddin.
Al termine degli interventi Sri Tathata guiderà una breve meditazione.
Tra fotografia e video Shobha racconterà il suo progetto Mother India.
Oscar Bonelli realizzerà, un suggestivo percorso sonoro.

Ore 20.00
Il Mandala iniziato dai monaci nella mattinata e che nel frattempo sarà stato completato, verrà dissolto come da tradizione, a testimoniare l’impermanenza di tutte le cose. Dopo la cerimonia, la sabbia consacrata del Mandala sarà donata ai presenti. La lampada del Dharma verrà spenta dai monaci della Tathata Foundation.

In chiusura:
La soprano Letizia Calandra canterà l’Ave Maria.

Dalle 20,30 BOOK SIGNING
I relatori firmeranno i loro libri in vendita presso il bookshop.

Ore 21.00
CENA INDO/TIBETANA
Su prenotazione sarà possibile degustare piatti della tradizione indo/tibetana a cura dell’ Istituto Samantabhadra di Roma. Per informazioni: [email protected] oppure cell. 347 5416206 ­ 335 6583640, entro e non oltre il 31 Agosto.

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