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<< torna indietro     nella localit&arave;: TOSCANA     argomento: Convegni - Incontri del: 06/07/2012
News: 6-7 LUGLIO 2012 PISTOIA
CONVEGNO: "POLITICA E SPIRITUALITA' OGGI"

Si terrà presso il Convento di san Domenico a Pistoia nei giorni venerdì 6 e sabato 7 luglio 2012 un convegno promosso dal Centro Espaces ‘Giorgio La Pira’ – Pistoia in collaborazione con la Rete Espaces Europa sul tema ‘Politica e spiritualità oggi’.

Politica e spiritualità in un tempo di crisi.
Riflessioni ed esperienze per una convivenza da costruire
di seguito una riflessione introduttiva e il programma del convegno

Una riflessione introduttiva


Nel tempo caratterizzato dal venir meno delle ideologie e dal nuovo dominio del mercato come regola dei rapporti sociali, i progetti che fanno riferimento ad un ideale, ispirati a speranze di giustizia e solidarietà oggi vengono sommersi o emarginati da una politica intesa come gestione del potere sotto il controllo di un’economia neoliberista e del dominio della finanza.

Nuove separazioni si fanno strada, evidenziate dalla crisi che attraversa la vita politica e le forme della democrazia oggi. Si allarga infatti la separazione tra la politica intesa come campo di gestione di interessi particolari, terreno di malaffare e corruzione, e l’impegno sociale ispirato da una forte carica etica. Così pure si avverte una separazione tra ambito dello spirituale e dimensione civile. La città può essere solamente luogo di gestione di interessi e di scontro di poteri forti oppure è possibile un incontro tra politica come costruzione del bene comune e dimensione spirituale intesa come apertura alle dimensioni che vanno oltre la produttività, l’efficienza, l’abbondanza materiale e la capacità di consumo?

La politica è tale in quanto è costruzione di città, compaginazione di comunità in cui i rapporti sociali sono valorizzati non nel senso della competizione e dell’ostilità ma divengono rete di relazioni e legami che lasciano spazio per l’espressione delle persone nella loro libertà e responsabilità. E tale impegno per la costruzione della città, che sempre più oggi ha i connotati della città plurale e della città multiforme, non è solamente ambito d’impegno del singolo ma implica una responsabilità collettiva.

“E se la vita spirituale fosse una delle condizioni fondamentali di un’intensa vita sociale e politica?” si chiede Paul Valadier nel suo libro “Lo spirituale e la politica”, ed. Lindau.

 Ma lo spirituale non è l’ambito del consolatorio e del privato. E tuttavia come osservava Giuseppe Dossetti, anni fa, in una intervista a proposito del rapporto tra fede cristiana e impegno politico: “Io non dico che ci sia una incompatibilità assoluta tra la fede cristiana vissuta con impegno e con lealtà e l’impegno politico. Non c’è una contraddizione a priori. Sono convinto di questo. Ma sono anche convinto che ci sono mille e una ragione di cautela e di condizioni difficilissime” (Intervista a G.Dossetti, “Bailamme” 18/19, 1993). E Dossetti aggiungeva: “Una prima condizione sarebbe proprio questa: che non ci sia un proposito di impegno politico e questo non sia in conse­guenza di un progetto o nella convinzione di una missione a fare. Nego la missione a fare. Nella politica non c’è. Mentre abitualmente, e soprattutto nella esperienza concreta, la politica è stata pensata come una missione a fare. Secondo me questo avvelena tutto. La seconda condizione è la gratuità, la non professionalità dell’impegno. Dove incomincia una professionalità dell’impegno cessa anche la parvenza di una missione e la possibilità stessa di avere realmente qualcosa da fare. Sono allora possibili tutte le degenerazioni.”

La spiritualità per non rimanere sogno distaccato dal reale implica una immersione ed un prendere forma in percorsi storici nella sfera pubblica. E per converso l’impegno politico vissuto come passione di costruire la polis, impegno per ritrovare il senso profondo delle attività umane nell’orizzonte dell’umanizzazione e della costruzione della pace è già esperienza spirituale.

Nel contesto italiano ed europeo ci sono stati grandi testimoni che hanno interpretato questa sensibilità di una profonda vita spirituale, in rapporto alla propria fede, unita a passione civile in un’ottica non individualistica ma comunitaria. Si può pensare anche al percorso di costruzione dell’Europa – che pure sta oggi vivendo forse la più profonda crisi dal suo inizio – come ‘avventura spirituale’. Così Jacques Delors ne parla ripercorrendone le tappe richiamando il discorso di Robert Schumann del 9 maggio 1950 e il contributo di Hannah Arendt come grandi indirizzi di progettualità politica che affondavano radici proprio in una dimensione spirituale “… perché lo spirituale abita nelle istituzioni, nelle regole del gioco, nelle politiche e soprattutto nelle pratiche” (J.Delors, Europa: un’avventura spirituale nella nostra storia, “Il Regno attualità, 2,2012, 57-63). In quali modi la loro testimonianza può essere riferimento oggi, nel tempo della crisi della politica che si accompagna peraltro ad una esigenza di sguardo e di capacità che sia in grado di costruire una convivenza comune?

Parlare di spiritualità non indica solamente rinvio ad un’esperienza di fede religiosa, ma dice riferimento ad un orizzonte etico, di ricerca di umanizzazione della vita e dei rapporti nel campo sociale e ambientale. Nell’attuale contesto dell’incontro di diverse tradizioni religiose si richiede una attenzione nuova alla rilevanza di queste tradizioni e questo pone anche la domanda su come costruire convivenza civile attuando un dialogo nello spazio pubblico, spazio di riconoscimento della cittadinanza e della laicità.

Il Convegno desidera essere un’occasione di approfondimento di queste tematiche intrecciando riflessioni di carattere generale sulle sfide della politica e della spiritualità oggi in un tempo segnato dalla crisi e esperienze che ci conducono a cogliere percorsi di spiritualità capace di farsi carne, e di buone politiche che contrastando le logiche delle violenza e dell’esclusione recano in sé il respiro di progetti di incontro tra persone e popoli. (a.c.)

PROGRAMMA


VENERDI’ 6 LUGLIO

ore 9.00

Modera: Daniele Aucone, Espaces Pistoia
Impegno politico e ricerca di beni comuni. Tra macerie e germogli quale futuro?
Interventi di: Lino Prenna, docente di pedagogia generale e etica sociale, Università di Perugia, Pietro Giovannoni, docente di storia della Chiesa, Istituto Superiore di Scienze Religiose, Firenze, Giovanni Capecchi, docente di Letteratura italiana, Università per stranieri di Perugia

ore 15.00

Modera: Vincenzo Caprara, Espaces Fiesole
Spiritualità e politica tra fratture e ambiguità. Quale possibile incontro?
Felicisimo Martinez Diez, docente di teologia Madrid/Caracas
Stefano Grossi, docente di filosofia, Facoltà Teologica Italia centrale Firenze

ore 21.00
Modera: Aldo Tarquini, Espaces, Fiesole, Pierre Claverie, testimone di riconciliazione sulle ‘linee di frattura’ della storia
Jean-Jacques Pérennès, Institut Dominicain d’Etudes Orientales (IDEO), Il Cairo

SABATO 7 LUGLIO

ore 9.00
Tavola rotonda: Costruire cittadinanza e rapporti nella giustizia
Modera: Giovanni Paci, Espaces Pistoia
Interventi di: Mickaël Vérité, consulente del sindaco di Parigi Bertrand Delanoë, Cristina Giachi, assessore Università ricerca, politiche giovanili Firenze, Luigi Marini, magistrato, Corte di cassazione

ore 15.00

La sfida delle relazioni nella città plurale
Modera: Alessandro Cortesi, Espaces Pistoia
Interventi di: Tonio Dell’Olio, responsabile di ‘Libera internazionale’, Annachiara Valle, giornalista ‘Famiglia cristiana’ e ‘Jesus’, Paolo Santachiara, assessore alla cultura comune di Novellara (RE), responsabile del progetto ‘Nessuno escluso’

ore 18.30
Conclusioni

Si prevede la possibilità di vitto e alloggio presso il convento san Domenico previa iscrizione e prenotazione.

Per l’iscrizione si prega di inviare comunicazione ai seguenti recapiti:
e-mail: [email protected]
tel. 0573.50.93.82

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