Di ciò di cui non si può parlare si tace. - Ludwig Wittgenstein

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<< torna indietro     nella localit&arave;: EMILIA ROMAGNA     argomento: Notizie & News del: 09/04/2011
News: 9 - 10 APRILE 2011 BOLOGNA
NASCE LA RETE ITALIANA ECOLOGISTA E CIVICA

Presso La Scuderia (P.za Verdi - Bologna) dal 9 al 10 Aprile 2011 primo incontro preapratorio per una Rete Italiana Ecologista e Civica italiana. Verso una federazione di tutte le associazioni, i comitati, le liste civiche, caratterizzate in senso ecologista e anticasta. Gli aderenti al seguente manifesto di adesione si incontreranno il 9 e 10 aprile a Bologna invitando tutti gli interessati a partecipare al nuovo progetto culturale e politico.

MANIFESTO DELLA RETE ITALIANA ECOLOGISTA E CIVICA


Cittadini in Movimento per un nuovo progetto politico:
una rete italiana degli ecologisti e civici

Invito per il 9 -10 aprile 2011 a Bologna

Le persone che firmano questo invito, che è una carta di intenti e di pre-adesione, e le associazioni, gruppi, liste locali che la sostengono hanno condiviso una prima analisi (esposta di seguito) ed hanno individuato un primo insieme di valori comuni e di obiettivi su cui collaborare.

Chiedono quindi a quanti si riconoscono in questo documento di aderire e partecipare alla pari per creare le basi - in prospettiva - di un nuovo soggetto politico italiano.

La sfida e l'obiettivo dell’assemblea del 10 aprile 2011 è quello di:
• organizzarsi, per la diffusione di nuovi strumenti della democrazia diretta, per la giustizia sociale, per un movimento di liberazione dalla corruzione nel paese, per la tutela della salute e del territorio e di tutte le specie viventi che lo abitano; nell’immediato per il successo delle campagne referendarie

• definire le regole minime per la gestione interna del soggetto;

• definire un percorso che permetta di presentarci ad eventuali elezioni di qualsiasi livello per contribuire a cambiare il paese, con regole chiare che impediscano privilegi di casta, rivedano l'entità degli emolumenti e prevedano un numero limitato di mandati.

Non vogliamo sostituire la casta dominante con una nuova casta.

Siamo tutti d’accordo che:

1) I problemi da risolvere sono:
• una crisi sociale, politica, energetica, economica, finanziaria, ecologica; • un’emergenza legalità, mafia, corruzione, partitocrazia e caste.

2) La ricerca di profitti sempre più grandi per pochi, si traduce per molti in sofferenza, inquinamento, corruzione, guerre, crescenti disuguaglianze.

3) È la coscienza sociale e ambientale che deve guidare le scelte politiche. Un’ economia solidale, che crei ricchezza condivisa e posti di lavoro, deve sostituire l’economia dello sviluppo illimitato e del consumismo. La buona pianificazione al servizio di tutti deve sostituire il “lasciar fare” a favore di pochi.

4) Vogliamo costruire uno spazio basato su un rapporto diretto con i cittadini, i gruppi e i comitati; che metta al centro la persona, la sua crescita civile e spirituale, le relazioni umane e sociali.

5) Vogliamo costruire un nuovo spazio politico autonomo, distinto e distante da tutti partiti attuali, compromessi con l'attuale modello di sviluppo o con la partitocrazia. Vogliamo realizzarlo a partire dai gruppi locali e dai problemi quotidiani dei cittadini.

6) Abbiamo intenzione di fare alleanze con i movimenti, associazioni, gruppi civici. Il problema della responsabilità politica conseguente ad un futura affermazione elettorale sarà affrontato solo in condizioni di parità con gli altri soggetti politici e sempre nel rispetto dei nostri principi originari.

7) Vogliamo una organizzazione a rete, non piramidale, capace di garantire la partecipazione e la sovranità dei cittadini, con l’autonomia decisionale dei livelli comunali, regionali e nazionale. Un’organizzazione basata su delegati eletti in base alla popolazione e alle attività del movimento. Vogliamo facilitare e allargare la partecipazione che è una garanzia di democrazia.

8) Vogliamo costruire un soggetto capace di affiancarsi alla “moltitudine inarrestabile” che si sta affermando in Europa e nel mondo e favorire una più grande e maggioritaria aggregazione ecologista e civica nel paese.

9) Siamo contrari alla politica di professione e proponiamo:
• un limite ai mandati per gli eletti nazionali e regionali;
• che chi fa politica non possa avere conflitti di interesse, cumulare le cariche e le responsabilità;
• un tetto massimo alla retribuzione netta per eletti e nominati (per esempio gli assessori).

Noi, cittadini consapevoli e attivi vogliamo e possiamo realizzare questa sfida. Partecipa anche tu sottoscrivendo questo documento e contribuendo al percorso che si apre.

per aderire inviare una mail con i propri dati a:

[email protected]


Bologna: sabato 9 – domenica 10 Aprile

Seminario:
Idee e contenuti per un progetto
di Rete Italiana Ecologista e Civica
Bologna: Piazza Verdi 2 c/o La Scuderia *
sabato 9 ore 15-20,30 - domenica 10 ore 10,30-17,30
contatti: [email protected]

Sabato 9 e Domenica 10 Aprile si svolgerà a Bologna un seminario nazionale a inviti, un primo incontro di confronto per un progetto di rete italiana degli Ecologisti e Civici

I contenuti del progetto da costruire sono:

* come organizzarsi per la conversione ecologica dell’economia e la tutela del territorio, dei beni comuni e del benessere di tutte le specie viventi che lo abitano; per nuovi strumenti della democrazia diretta, per la giustizia sociale, per un movimento di liberazione dalla corruzione nel nostro paese.
Nell’immediato per il successo delle campagne referendarie del 12 -13 giugno.

* quali regole minime sono necessarie per la gestione interna del progetto, per definire i criteri di partecipazione ad eventuali elezioni di qualsiasi livello per contribuire a cambiare il paese, per contenere e contrastare privilegi di casta, ridurre il peso del sistema dei partiti tradizionali, l'entità degli emolumenti e la riduzione del numero di mandati.

* come promuovere ed affermare una nuova cultura trasversale e oltre ogni schieramento politico, culturale e religioso tradizionale, rivendicando il diritto-dovere ad una relazione armonica tra uomo e natura, tra esseri umani, tra uomo e donna, e all’interno dell’uomo tra vita e coscienza.

Le basi comuni di valutazione sono:

1) c’è una crisi economica, finanziaria, energetica, ecologica, sociale, politica.
2) c’è un’emergenza legalità, mafia, corruzione, crisi dei partiti e prevalere di logiche di casta.
3) la ricerca di profitti sempre più grandi per pochi si traduce per molti in sofferenza, inquinamento, corruzione, guerre, crescenti disuguaglianze
. 4) sosteniamo che la coscienza sociale e ambientale deve guidare le scelte politiche, che serve una economia solidale che crei ricchezza condivisa e lavoro e sostituisca l’economia dello sviluppo illimitato, del consumismo e dello spreco.
5) che è necessario un nuovo spazio politico autonomo, distinto e distante dai partiti attuali, inadeguati a farsi protagonisti del cambiamento.
6) che i protagonisti devono unire movimenti, associazioni, gruppi civici e superare la frammentazione esistente.
7) che vogliamo una organizzazione non piramidale, a rete, capace di garantire la partecipazione e la sovranità dei cittadini, con l’autonomia decisionale dei livelli comunali, regionali e nazionale.
8) che vogliamo favorire la progressiva aggregazione di un nuovo movimento politico capace di affiancarsi alla moltitudine inarrestabile che si sta affermando in Europa e nel mondo.

per aderire al seminario rispondi alla proposta di INVITO segnalando la tua ADESIONE personale e l’eventuale SOSTEGNO del tuo gruppo o associazione rispondendo a questa email : [email protected]


Programma del seminario
sabato 9 aprile ore 15 - 19: Idee per la Transizione

Contenuti – Regole – Organizzazione
come costruire la casa comune ecologista e civica, provare a cambiare l’Italia e vivere felici

* Maurizio Di Gregorio: (di Fiori Gialli)
Un percorso possibile per superare la frammentazione, superare l’anomalia italiana, entrare nell’ecologismo europeo
* Pino Strano: della Rete dei Cittadini del Lazio - Democratici Diretti
la democrazia diretta come regola e come risorsa
* Anna Andorno: (Movimento Valledora)
Azioni e Progetti per la difesa dei beni comuni del territorio
* Nico Valerio: (Ecologisti del Lazio)
soggetto politico: lo specifico ecologista e civico

ore 19 – 20.30 Informativa e discussione sui Referendum:
Massimo Marino: del movimento antinucleare

domenica 10 aprile ore 10,30 – 17,30: Sessioni di lavoro (90 min)
 
sessione 1
Conversione ecologica del modello economico: transizione, decrescita, sobrietà
* Marco Pagani blog ecoalfabeta

sessione 2
Guerra e Pace : dal Kossovo alla Libia: serve un azione europea degli ecologisti
* Fiorello Cortiana ecologista

Sessione 3
Ecologisti e Civici: essere o non essere… animalisti?
* Marinella Robba direttore editoriale periodico Pelo&Contropelo

Conclusioni: proposte per proseguire il cammino di costituzione di una rete italiana ecologista e civica

per aderire al seminario rispondi a questa proposta di INVITO segnalando la tua ADESIONE personale e l’eventuale SOSTEGNO del tuo gruppo o associazione rispondendo a questa email : [email protected]

coordinamento dei lavori:
Piero Aimasso Anna Andorno Giovanni Chiambretto Maurizio Di Gregorio

L’incontro si svolgerà in forma di seminario ad inviti
I lavori si svolgono attraverso la proiezione di slide e video
pranzo vegetariano ore 13-14
si richiede un contributo minimo di 5 euro
pranzo vegetariano (13 euro convenzionato ore 13 -14) sabato e domenica


mi sarebbe piaciuto, come all'inizio vedervi compatti verso la Costituente Ecologista. sareste stati un importante contributo di idee e di sensibilità che moltissimi vi riconoscono. Ho il timore che stando tutti sulle nostre posizioni finiamo per indebolirci e non riuscire a portare avanti politicamente il nostro modo di essere ecologisti. Sono d'accordo di essere contrari alla politica come professione, ma qualcuno di voi avreste potuto ben rappresentarci, per un periodo tutto da decidere, ma la vostra preparazione sarebbe stata e sarà importante per il raggiungimento di quei 9 condivisibili punti

Caro Aldo
Per un anno e mezzo abbiamo sostenuto in modo serio e trasparente l’ipotesi di un percorso di larga aggregazione del frastagliato mondo ecologista verso una nuova casa comune che desse a quest’area la rappresentanza ed il peso che si merita e che ha in molti paesi dell’Europa e del mondo, che credo tu conosci e di cui noi seguiamo e informiamo puntualmente, fra i pochi nel nostro paese.

Continuiamo a farlo, per quanto siamo in grado, costatando che i Verdi o almeno chi li rappresenta, hanno altre priorità e interessi; e che il loro scioglimento è un passaggio necessario per continuare questo percorso.

Comprendo che dal Trentino e Alto Adige, l’unica area del paese dove questo soggetto politico ha un peso reale ed una dignità adeguata di rappresentanza, è difficile comprendere queste mie valutazioni, che sono quelle del Gruppo delle Cinque Terre.

Vi faccio sinceri auguri di buon lavoro

Maurizio Di Gregorio


Grazie davvero per la pronta e puntuale risposta. Io ho avuto modo di sentire i tuoi interventi in più di un'occasione e credimi provo un profondo disagio nel non sapervi al fianco di questa iniziativa. Possibile che ci siano "interessi e obiettivi" nascosti? Non posso fermarmi prima. Dobbiamo dare il nostro contributo di idee e tu credimi ne hai un sacco. Noi il 9 aprile prossimo incontriamo le associazioni, i comitati, le persone che hanno firmato l'appello "Io cambio". Vogliamo sentire con umiltà e con chiarezza se , quanto tu affermi è un pericolo che dobbiamo correre e se c'è veramente la possibilità di cambiare. Un abbraccio e grazie comunque del tuo importante e stimolante apporto che, almeno da trento abbiamo apprezzato.Aldo

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