Il silenzio è l'eloquenza della sapienza
Samael Aun Weor

home | Dossier | News ed Eventi | FioriGialli Edizioni | Libreria | Musica & Video | Bazaar | Newsletter | Ecocredit | Pubblicità | Mappa | contatti  
L'ECOLOGIA IN PRATICA
UNO STILE DI VITA NATURALE
PER SE' E PER IL PIANETA
L'ECOLOGIA IN PRATICA
Sono la natura
sono la terra.
i miei occhi sono il cielo,
le mie membra gli alberi.
Sono la roccia,
la profondità dell'acqua,
non sono qui per dominare
la Natura.
Io stesso sono la Natura.

Indiani Hopi

Questa terra é sacra
<b>Questa terra é sacra</b>





Come potete comperare
o vendere il cielo,
il calore della terra?
l'idea per noi é strana.
Se non possediamo
la freschezza dell'aria,
lo scintillio dell'acqua.
Come possiamo comperarli?
Continua...
ONDE DI CRESCITA INTERIORE
ONDE DI CRESCITA INTERIORE La crisi ecologica - ovvero il principale problema di Gaia - non è l’inquinamento, i rifiuti tossici, il buco nell’ozono o qualcosa del genere. Il principale problema di Gaia è che un numero non sufficiente di esseri umani si è sviluppato ai livelli di coscienza postconvenzionali, planetari e globali in cui sarebbero spinti automaticamente alla cura per il globale comune. E gli esseri umani sviluppano questi livelli postconvenzionali, non imparando la teoria dei sistemi, ma passando attraverso almeno una mezza dozzina delle principali trasformazioni interiori, che vanno dall’egocentrico all’etnocentrico al mondocentrico, punto in cui e non prima, possono risvegliarsi a una profonda e autentica cura per Gaia. La prima cura per la crisi ecologica non consiste nell’imparare che Gaia è la Rete della Vita, per quanto vero ciò sia, ma nel promuovere queste numerose e ardue onde di crescita interiore, nessuna delle quali viene indicata dalla maggior parte di questi approcci del nuovo paradigma.
Continua... 
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE

di Lester Brown

Per creare una economia sostenibile bisognerà sostenere una rivoluzione ambientale, come è avvenuto per quella agricola e industriale. Alla fine del libro Piccolo è bello, Schumacher parla di una società che violenta la natura e danneggia gli esseri umani e, da quando queste parole sono state scritte, diciotto anni fa, abbiamo potuto vedere con maggiore evidenza i modi con i quali la nostra società agisce proprio in quella direzione.Mi trovavo all’aeroporto di Dulles e presi una copia del US News and World Report, che conteneva un editoriale di David Gergen, un alto funzionario dell’Ufficio Stampa di Reagan alla Casa Bianca. L’articolo descriveva quello che stava accadendo oggi alla società americana e l’autore affermava che, in un certo senso, abbiamo perso la strada. Continua...

RISPETTA LA (TUA) NATURA
<b>RISPETTA LA (TUA) NATURA </b> Michele Vignodelli

Il nostro corpo e la nostra mente sono meraviglie naturali in pericolo, da difendere come le foreste, i fiumi, il mare e le montagne. Sono continuamente aggrediti dal sistema tecnologico ed economico che ci governa, proprio come il resto del mondo naturale.
Non potremo mai rispettare e vivere veramente la suprema bellezza e armonia della natura esterna se non cominciamo da noi stessi. Eppure esiste una spaventosa ignoranza sulla nostra natura interna, che fa pensare a una congiura del silenzio.
Negli ultimi anni sono emerse abbondanti prove dell’esistenza di
Continua...
RICORDO DI IVAN ILLICH
RICORDO DI IVAN ILLICH


di Giannozzo Pucci *

Il primo libro di Illich, pubblicato alla fine degli anni '60, riguarda appunto la Chiesa nel processo di trasformazione della società moderna (The Church, change and development).
Il secondo, del 1970, intitolato "Celebration of Awareness (Celebrazione della consapevolezza": un appello alla rivoluzione istituzionale), è contro le certezze delle istituzioni che imprigionano l'immaginazione e rendono insensibile il cuore.
Poi, nel 1971, esce "Descolarizzare la società", che è stato al centro del dibattito pedagogico internazionale con la tesi che la scuola produce la paralisi dell'apprendimento e danneggia i ragazzi, educandoli a diventare meri funzionari della macchina sociale moderna. Convinto che il sistema educativo occidentale fosse al collasso sotto il peso della burocrazia, dei dati e del culto del professionalismo, combatteva i diplomi, i certificati, le lauree,
Continua...

LA VENDETTA DI GAIA
LA VENDETTA DI GAIA

di James Lovelock

La vendetta di Gaia : assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Per millenni abbiamo vissuto con la strategia del parassita, ai danni dell'organismo vivente che ci ospita. Ora, assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Il parassita e' un essere che vive a spese di un altro organismo. Se ne nutre, cresce, si riproduce e prospera. Eppure, la sua non e' una strategia lungimirante. Le energie dell'organismo ospite diminuiscono giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto. Finche' un giorno accade l'inevitabile: l'organismo ospite si avvia a una fine certa. E il parassita, senza risorse, e' destinato a scomparire. Questa immagine e' la perfetta metafora della storia della specie umana. A dimostrarlo sono i fatti. Migliaia di anni di occupazione del pianeta hanno provocato distruzione degli habitat, estinzione di molte specie, emissioni record di gas serra in atmosfera e nubi di polveri sottili nell'emisfero nord e sulle metropoli. Un'aggressione prolungata alla quale la Terra ora reagisce innescando una lunga serie di disastri naturali, quali inondazioni e uragani, sempre piu' numerosi e violenti, ed eventi climatici estremi, come estati torride e punte di freddo anomalo. Il pianeta che abitiamo non ha piu' anticorpi per difendersi. E allora attacca.
Lo sostiene a gran voce uno scienziato autorevole e indipendente, James Lovelock, nel suo nuovo libro, The revenge of Gaia (La vendetta di Gaia) in uscita il 2 febbraio in Gran Bretagna! . Il nostro mondo, afferma, potrebbe avere superato il punto d! i non ritorno: la soglia oltre la quale non possiamo fare piu' nulla per evitare che, entro la fine del secolo, i cambiamenti causati dall'attivita' umana distruggano la nostra civilta' Continua....
Versione Stampabile << torna indietro

CLIMA: I NEGAZIONISTI NON SONO IDIOTI



di Massimo Marino

Apparentemente l’iniziativa romana dei sostenitori italiani del negazionismo climatico qui sotto raccontata dall’allegato articolo del quotidiano il manifesto del 18 ottobre fa pensare con eccessiva superficialità ad un “appello degli idioti”. Quando si afferma che non c’è nessuna crisi climatica o addirittura che l’aumento della CO2 è vantaggioso per l’agricoltura e altre genialità del genere per giunta con il contributo in prima linea di un genietto come Gasparri, l’epiteto di “idioti” viene facile. 

Ma non è affatto così: Gasparri non è affatto un idiota visto che fa politica (ben pagato) da quasi 50 anni. Ha avuto decine di incarichi e ruoli: da capo del FUAN (gli universitari della destra dagli anni ’50 a fine secolo) poi a salire ai vertici di più partiti, parlamentare, sottosegretario e ministro e a lato numerosi altri ruoli e incarichi (tutti ben pagati), oggi fedele senatore forzaitalico berlusconiano. 

Non sono affatto idioti scienziati come Zichichi, fisico novantenne esperto di particelle, forse scarsamente preoccupato del destino delle future generazioni ma divulgatore scientifico sul clima ( “Studia Greta,  il 95% dell’evoluzione del  clima è dovuto al sole e il solo 5% è dovuto all’uomo” ). Non sono idioti numerosi esponenti di punta di aziende del settore energetico (spesso pubbliche) tipo Enel, Eni, Agip, Sogin. Tutti in campo da anni o decenni (tutti ben pagati). Ricordo ancora alcuni di costoro che più di 30 anni fa dileggiavano come sciocchi nemici del progresso gli ambientalisti antinucleari sostenendo che il nucleare era perfetto, la fonte più sicura, più pulita e più economica e le rinnovabili erano una favola. Hanno continuato e proseguono tutti, senza alcuna vergogna, una radiosa carriera. Altro che idioti.

Non capendo che questi rappresentano e difendono segmenti della società che con il mantenimento di una società immobile si garantiscono il proprio status, nel mondo della sinistra e degli ambientalisti green e radical, anche del grillismo ecosostenuto, li liquidiamo facilmente come idioti o contaballe o semplicemente come venduti alle multinazionali. Il che in certi casi potrebbe anche essere vero ma non è questo il problema.

Così ci viene facile sguainare la spada immaginando di combattere il nemico e contestare con veemenza le poco affascinanti ragioni dei negazionisti. Che si tratti del tuo barista, del parlamentare leghista, piddino o forzaitalico in un’aula parlamentare, o dell’ingegnere parastatale nel talk show della sera, quasi sdegnati condanniamo il negazionista rivendicando con impegno e qualche superficialità di troppo le ragioni dell’ambiente. Oggi di moda va il Green new deal che ieri si chiamava Green Economy, l’altro ieri Conversione ecologica, e più lontano nel passato Alternativa ecologica o altro. 

Solo negli ultimi giorni ho orecchiato in vari canali della tv italiota accesi confronti fra nega e filo azionisti dell’ambiente: promotori la Gruber a Ottoemezzo, la Panella a Tagadà. In aggiunta i soliti servizi superficiali, con una minima dignità culturale in più di Report, dei vari canali RAI. Il risultato? Quasi sempre una montagna di chiacchiere da cui gli antinegazionisti escono vincitori (di chiacchiere) alla grande.

Come in genere ne escono decentemente quando si chiacchiera di Greta Thumberg. È sincera? è manipolata? è malata? Ma insomma! è una ragazzina di quasi 16 anni che ha prodotto culturalmente forse più di 10 partitini ambientalisti o di sinistra degli ultimi 10 anni. Che cosa pretendiamo di più da lei? Ma davvero è di lei che dobbiamo discutere in quei suburbi del dibattito culturale che albergano nei Talk show o su Facebook?

Le cose invece diventano un po’ più difficili e un po’ più serie  quando concretamente si prova a discutere del cosiddetto Decreto-clima ( già legge ), della Legge di Bilancio ( da approvare entro l’1 gennaio 2020) con il Collegato ambientale, la legge Salvamare e Cantiere ambiente. Qui tutto improvvisamente si contorna di una coltre di nebbia. I toni degli ambientalisti alla Zingaretti diventano improvvisamente vaghi, sfumati, generici, cauti ... perfino gli ambientalisti grillini più seri evaporano nelle retrovie e si coglie che l’ecologismo di Di Maio e Conte è un pochino troppo sui generis. 

Perché il vero ruolo e il vero danno dei negazionisti e degli affabulatori di regime dei media è quello di parlare d’altro: cioè di evitare accuratamente di discutere cosa è esattamente un Green New Deal, una Conversione ecologica o come volete chiamarla. Da cosa si comincia, cosa si fa, quanto costa, chi lo fa, con che scadenze, con quali soldi, quali settori dell’economia vanno ridotti o chiusi, quali vanno aperti, come dobbiamo cambiare la mobilità, l’urbanistica, l’agricoltura e l’alimentazione, quali settori sociali avremo contro e quali a favore, etc. Questo dibattito nel merito è praticamente assente almeno nelle sedi pubbliche...

L’idea invece suggerita è che ci diamo tutti una pennellata green senza cambiare nulla di quanto abbiamo sbagliato da decenni. Spalmiamo un po’ di green e soprattutto un bel po’ di soldi da dare a quelli che dovrebbero restituircene e a quello che dovremmo convertire, o chiudere o cacciare. E intanto, per simulare una par condition e per non entrare nel merito, dibattiamo di nega e filo azionisti del clima. Tutti, perfino Trump, sanno perfettamente da anni che andiamo incontro ad una crescente crisi climatica. Mica sono idioti.

Una affascinante e spiritosa parlamentare USA neoeletta dai democratici nel voto di mid-term ha dichiarato che se governerà proporrà un piano di Green New deal di 1000 miliardi di dollari. Ho subito pensato che io con 2000 miliardi di dollari ne proporrei uno sicuramente più bello del suo. Che però sarebbe più bello se vari parlamentari democratici, come vari repubblicani smettessero di farsi pagare la campagna elettorale da varie e note multinazionali. 

Per essere un po’ seri, facciamoci invece qualche domanda:

- avete mai sentito qualcuno dire in tv che l’auto è un mezzo tecnologico del secolo scorso ed oggi superato e che la flessione nelle vendite di auto in Europa non è necessariamente una pessima notizia?

- che le auto elettriche sono tecnicamente una alternativa modesta e che cambiare anche solo un terzo delle auto nel pianeta in 10 anni (2030) è praticamente impossibile, a meno che le 10 nazioni principali del mondo sovvenzionino le multinazionali dell’automotive con parecchie migliaia di miliardi nei prossimi 10 anni?

- infatti: qualcuno vi ha informato che il 95% almeno degli abitanti del pianeta (compreso io) non ha i soldi per permettersi nei prossimi 10 anni una auto elettrica da 30-100 mila euro a meno che le multinazionali dell’auto ne ricevano la metà dal governo locale? 

- vi hanno detto che nel 2018 le elettriche vendute in Italia sono state seimila? Qualcuno vi ha fatto delle ipotesi su cosa faremmo comunque di alcune centinaia di milioni di batterie al litio esaurite nel pianeta dopo 20 anni, ammesso che ci sia ancora litio per sostituirle?

- vi hanno detto che nel 2018 in Italia non abbiamo costruito forse neanche 10 km di metropolitane mentre ci servirebbero con urgenza 1000 km totali di rete entro il 2030? Vi hanno detto che da anni non siamo in grado di rispettare minimamente qualunque data di progetto per la linea C della metro di Roma, per motivi incomprensibili ad un individuo di normale intelligenza? Che ad oggi il progetto della linea 2 della metro di Torino è sospeso nel nulla  perché nessuno ha stanziato un solo euro, il bando di finanziamento dei trasporti urbani veloci  del MIT è stato ancora spostato da settembre a dicembre 2019 e le poche risorse sembrano già orientate su Palermo, mentre l’avvio dei lavori a Torino è scivolato al 2023, i tempi di costruzione per 14 o 21 o 27 km (boh!) sono di 7/10 anni ( boh), forse il doppio rispetto ad altri paesi europei e i costi previsti sono gradualmente saliti da 2/3 a più di 4 miliardi di euro? Per giunta ereditando dalle Giunte PD un’ipotesi di percorso gravemente sbagliato. Che se non si promuove una adeguata mobilitazione popolare c’è poco altro in campo, cioè che in Italia praticamente il sistema di mobilità pubblico complessivo, tranne qualche autobus elettrico di sostituzione nuovo e carissimo, non cambierà molto nei prossimi dieci anni? 

- avete sentito qualcuno in tv proporre che le nuove abitazioni in costruzione da domani per legge non debbano basarsi sui sistemi tradizionali di riscaldamento da fossili (metano) ma essere totalmente autosufficienti, come è ormai possibile, usando esclusivamente tetto e pareti attrezzati per sistemi energetici basati sulle rinnovabili? 

- avete sentito dibattere proposte concrete e progetti per dimezzare i consumi di carne e gli allevamenti intensivi nel mondo, che continuano invece ad aumentare, visto anche che forse fra 10-15 anni sarà quasi impossibile gestirli per mancanza di acqua e di idonea alimentazione?

- avete mai visto in tv partecipare ad un dibattito  sulla Tav della Val di Susa uno solo dei 10 principali tecnici o esperti di orientamento NoTav?

- avete mai sentito un inchiesta seria sul perché in Italia negli ultimi anni sono andati a fuoco 270 impianti di stoccaggio rifiuti e su quante volte sono stati trovati e resi noti i nomi dei responsabili, su chi ci ha perso e chi ci ha guadagnato dall’incendio?

- vi è noto che dal 2015, anno della Conferenza COP 21 a Parigi sul clima, la produzione annua di petrolio, carbone, gas è aumentata (nel mondo e in Europa)? Che le auto circolanti sono aumentate (nel mondo e in Europa)? Che il segmento maggiore di auto in aumento è quello dei SUV? Che il pessimo record mondiale di auto/abitante da sempre detenuto dall’Italia, nel 2018 è incredibilmente ancora aumentato da 67 a 70 auto/abitante?  Che in definitiva le emissioni annue di CO2 sul pianeta invece di diminuire progressivamente hanno continuato ad aumentare?

 

Potrei continuare ma può bastare. Si evita accuratamente di mettere a fuoco il fatto che la conversione ecologica richiede cambiamenti dell’economia e dei comportamenti individuali, ma soprattutto della legislazione nazionale, comunitaria e mondiale di rilevanza storica, epocale. Che trova inevitabilmente, almeno all’inizio, l’ostilità di molti e richiede la comprensione e la disponibilità di molti altri che devono diventare una consapevole maggioranza agguerrita. Una nuova e maggioritaria alleanza sociale.   

Che senza luoghi di dibattito nel merito e di approfondimenti e di un conseguente progetto culturale, politico, istituzionale, di cui non c’è traccia, si resta sommersi dalle chiacchiere acchiappavoti ma non si fa un solo passo avanti. Da questo punto di vista il confronto con i negazionisti è una perdita di tempo, uno dei vari modi per paralizzare le scelte parlando d’altro, inchiodandoci a un dibattito vecchio di decenni.

Usciamo dalle trappole mediatiche ed entriamo nel merito delle scelte radicali che vanno fatte ma costruendo su queste una consapevole maggioranza. Non sostengo nulla di nuovo né di originale. Già 25 anni fa Alex Langer, uno dei pochi leader dell’ambientalismo storico europeo mi sembra avesse idee semplici ma chiare:” La conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile.”  

Sdegnamoci per loro ma lasciamo perdere i negazionisti d’antan...


Massimo Marino
Torino, 12 ottobre 2019

 

 

 

 

Da Il Manifesto:  Il nodo italiano di un network negazionista internazionale
Emergenza climatica. La destra presenta oggi in Senato una proposta contro la riduzione delle emissioni di gas serra
Se non bastassero le battute sessiste di Silvio Berlusconi su Greta Thunberg, oggi in Senato saranno i parlamentari del centrodestra a promuovere ufficialmente il negazionismo climatico. Alle ore 10 Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Vito Comencini (Lega) presenteranno alla stampa la petizione «Sul riscaldamento globale antropico». Si tratta di un appello contro «politiche di riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera con l’illusoria pretesa di governare il clima». La petizione nega l’impatto umano sul riscaldamento climatico e rifiuta le proposte di annullamento delle emissioni di gas serra entro il 2050. Non a caso, tra i firmatari vi sono molti nomi di aziende del settore energetico fossile e nucleare come Agip, Enel, Sogin. Il primo firmatario, ovviamente, è Antonino Zichichi.
AL SENATO interverranno anche i promotori della petizione, personaggi noti della galassia negazionista. Dei geologi Uberto Crescenti e Alberto Prestininzi, del chimico Franco Battaglia e del fisico Nicola Scafetta raccontammo le gesta all’epoca di una famigerata conferenza sul clima ospitata dall’università «Sapienza» di Roma. Nonostante nessuno sia climatologo, ottengono spesso spazio sui media in base a un’interpretazione tutta italiana della «par condicio». C’è un motivo se, tra i promotori e i firmatari, abbondano i geologi. Molti di loro lavorano anche come consulenti di aziende petrolifere nella fase della ricerca dei giacimenti. Il capo del comitato promotore Uberto Crescenti, ad esempio, lo ha fatto per la Montecatini in gioventù e per conto dell’Eni ha sostenuto la possibilità di estrarre petrolio della Maiella. Inoltre, rassegnarsi al riscaldamento e puntare piuttosto sull’adattamento sposterebbe l’attenzione dallo studio dell’atmosfera a quello del rischio idrogeologico: un mercato delle consulenze che fa gola ai geologi.
L’INIZIATIVA ROMANA è parte di una strategia europea contro la riduzione delle emissioni. Durante l’incontro al Senato i relatori si collegheranno in diretta con la conferenza «Natural Variability and Tolerance» in programma a Oslo. La conferenza norvegese punta a promuovere un appello internazionale simile a quello italiano, ma con toni più perentori a partire dal titolo: «Non c’è nessuna emergenza climatica». I firmatari della petizione italiana figurano in blocco anche sotto l’appello europeo, non si sa con quanta consapevolezza. Sanno, ad esempio, di aver sottoscritto affermazioni tendenziose come «Immettere l’anidride carbonica in atmosfera è benefico» o «L’aumento della Co2 è vantaggioso per l’agricoltura perché permette raccolti più ricchi»? Anche a Oslo non mancano i conflitti di interesse. La conferenza è organizzata dal 79enne Guus Berkhout, professore dell’università olandese di Delft e anche lui ex-dipendente della petrolifera Shell e principale promotore della petizione internazionale. Berkhout presiede la «Climate Intelligence Foundation», o Clintel, un gruppo di pressione fondato dall’immobiliarista olandese Niek Sandmann.
* da Il Manifesto - 18 ottobre 2019


Scrivi un commento
lascia la tua opinione.

nome


e-mail(obbligatoria, ma non verrà pubblicata)


sito (facoltativo)


testo del commento




Redazione
 Ricerca nel Dossier
 Menu
Home di questo Dossier
Elenco principale Dossier
Consiglia il Dossier
 Argomenti
Casa ecologica
Ecologia domestica
Consumi consapevoli
SPECIALE TRASPORTI
Ambiente e Territorio
Natura e Wilderness
Iniziative e incontri
Tecnologie Dolci
Libri Consigliati
Chi é Chi
SPECIALE RIFIUTI
SPECIALE NUCLEARE
ECOLOGIA E POLITICA
SPECIALE ACQUA
LIBRERIA FIORIGIALLI
consulta i libri in:

Agricoltura e giardino 
Ambiente e territorio 
Ecologia /Ecologismo
Medicine naturali
Alimentazioni naturali
Etologia
Scienze olistiche
Altre economie
Politica e società 
Nord-Sud


per acquisti on line e per
approfondire gli argomenti
di questo DOSSIER,  la più
ampia scelta ed i migliori
libri con sconti e offerte
eccezionali !
ISCRIVITI alla Newsletter
Iscriviti alla Newsletter, riceverai le novità e le offerte nella tua e-mail


 News
ECCO LA NEWSLETTER FIORIGIALLI 186
19 APRILE 2019 ROMA - GRETA THURNBERG AL FRIDAYS FOR FUTURE DI ROMA
05 - 06 - 07 APRILE 2019 MONTE PISANO (PI) - FARSI FORESTA PER FARE FESTA - XVIII EDIZIONE
22 - 23 GIUGNO 2019 TREIA (MC) - INCONTRO BIOREGIONALE COLLETTIVO ECOLOGISTA
04 - 05 MAGGIO 2019 GALBIATE (LC) - WEEKEND YOGA E NATURA
18 - 22 APRILE 2019 CASOLE D ELSA (SI) - EASTER DANCE 2019
25 - 28 APRILE 2019 SAN SEPOLCRO (AR) - IL SACRO CORPO DELLA TERRA - IL RISVEGLIO DEL LEOPARDO
16 e 24 MARZO 2019 CAPEZZANO PIANORE (LU) - ECOLOGIA INTERIORE - LABORATORIO ESPERIENZIALE
02 - 03 MARZO 2019 MODENA - VERDI PASSIONI E ANIMALI DAL MONDO
SFIDA ECOLOGISTA ALLO STATO FRANCESE
NULLA DI FATTO ALLA COP24, FALLITO L'INCONTRO SUL CLIMA DI KATOWICE
REGALO A CHI INQUINA E' LEGGE
GROENLANDIA: IN 4 GIORNI SCIOLTO META' DEL GHIACCIO, ORA QUASI TUTTO
IN GERMANIA STANZIATI 32 MILIARDI PER USCIRE DAL NUCLEARE
711 ECOLOGISTI UCCISI NEGLI ULTIMI 10 ANNI
SOLAR IMPULSE AEREO A ENERGIA SOLARE
LA NUOVA BICI A IDROGENO
100 KM CON 1/2 LITRO D'ACQUA

 Link
Envirolink Network
Natura Network
Feng Shui Consulting
Aduc Ass.Consumatori
Adiconsum Ass.Consumatori
Lega dei Consumatori
Codacons Ass.Consumatori
Unione Naz.Consumatori
Studio Arch.Bernardini
Ecofeminist
Lipu Protez.Uccelli
La voce dell'albero
Greennet
Greenpeace Italia
Legambiente Convento S.Giorgio
Italia Nostra
Natura Nostra Italia
INBAR Ist.Bioarchitettura
ANAB Ass.Bioarchitettura
Promiseland
Critical Mass
Paea progetti Energia
Consorzio Pannello Ecologico
CarBusters
Amici della Bici
Gruppi Acquisto Solidali
Thank-Water
Stile Biologico
Bioteca Associazione - Udine
IRIS strategie per l'ambiente
Wilderness
World Watch Institute
Wilderness in Italia
Fiera delle Utopie Concrete
Ecoage
Yoga Wear Bindu
OLO - conslulenti nel biologico
AMICI della Terra
Ecoistituto delle Tecnologie Appropriate di Cesena
Parchi italiani
Bioedilizia
ECO-ECOBLOG
EcoRiflesso.org
Verdi del Trentino
Associazione Torino Viva
TERRA NEWS
TERRANEWS
Officina Naturae
Artimestieri - Cooperativa Sociale
 Consiglia il Dossier
Tua e-mail E-mail destinatario Testo







 
home | Dossier | News ed Eventi | FioriGialli Edizioni | Libreria | Musica & Video | Bazaar | Newsletter | Ecocredit | Pubblicità | Mappa | contatti  
FioriGialli è un marchio Il Libraio delle Stelle - Via Colle dell'Acero 20 - 00049 Velletri
P. Iva 00204351001- email: [email protected] - tel 06 9639055

sviluppo e hosting: 3ml.it