IL TUNNEL : NO TAV IN VAL DI SUSA!! Per un urgente stop alle devastazioni ambientali
Non è un problema locale è un problema di tutti i cittadini del pianeta. Basta leggere alcuni dati, i primi, per inoriddire di tanto inutile scempio. - in nome di quale progresso "sostenibile"? - in nome di quale "responsabilità sociale delle imprese" che ascolta e agisce "in armonia" con gli interessi della comunità? - in nome di quale logica economica reale, se non nell'interesse di pochi e forti poteri? Ecco alcune specifiche del progetto e una tabella con le ragoni del SI e del NO che si commenta da sola! . dal sito TAV torino
IL TUNNEL Questo è il profilo del tunnel di base della progettata linea TAV-TAC (Treno ad Alta Velocità – Treno ad Alta Capacità) nella tratta internazionale della LIONE-TORINO: da St.Jean de Maurienne a Venaus. Sarà realizzato con due gallerie parallele (bitubo) per elevare il grado di sicurezza: in caso di incidente una è per i soccorsi. E’ lungo 52 Km; l’altezza del carico di roccia sovrastante arriva ad un massimo di oltre 2500 m; la temperatura prevista nella zona centrale è superiore ai 35 gradi per oltre 15 Km, con un picco di 50 gradi. La durata della costruzione, con tecnica mista “fresa-esplosivo” è prevista in almeno 10 anni (12-15 per completare le 2 gallerie) Lo scavo produrrà 15 milioni di metri cubi di detriti (lo “smarino”) con presenza di amianto e uranio: metà dovrà essere sparso in Valsusa (entro 30 Km, per economia dei costi); a questi detriti depositati in valle si assommeranno quelli dei successivi 2 lunghi tunnel (Bussoleno 12 Km e Gravio-Musinè 23 Km) che attraverseranno la nota vena amiantifera presente nello spartiacque tra le valli Lanzo e Susa. Saranno allo stesso tempo prelevati localmente centinaia di migliaia di metri cubi di buona ghiaia per il calcestruzzo di rivestimento delle gallerie. Lo scavo prosciugherà molte falde che alimentano gli acquedotti di valle, come già accaduto in Appennino per il TAV Bologna-Firenze. A servizio del tunnel dovrà essere realizzato, più a valle (tra Chianocco e Borgone), un piazzale di stazionamento e carico per i treni lungo 2-3 Km, largo 100 m. e con pendenza inferiore al 2 per mille: in pratica una diga di terra in grado di sbarrare il vallone di Chianocco. Un’opera a gravissimo rischio idrogeologico.
LE RAGIONI A FAVORE DEL TAV LE RAGIONI CONTRO Via di comunicazione strategica per l’Europa, strumento di sviluppo specie per alcune regioni industrializzate della fascia Spagna-Francia-Italia L’attuale sistema globalizzato di produzione distribuita comporta una esasperata e continua movimentazione di materie prime, semilavorati e prodotti finiti; il maggior sfruttamento di lavoratori e materie prime, l’alta velocità di spostamento di denaro, merci e forza lavoro sono considerati i cardini della competizione. Sono fattori che rendono questo sistema non sostenibile per il futuro del pianeta.Un obiettivo da porre è perciò la diminuzione della quantità di merci circolanti Grazie al tunnel italo-francese la linea contribuirà a riequilibrare il trasporto merci a favore della rotaia (necessità di tutela ambientale delle aree in cui si è registrato, negli anni, un forte aumento del trasporto merci su gomma). Non si può accettare che per un misero 1% di riequilibrio si trasformino vallate in corridoi di transito industriale devastando l’ambiente, minando la salute, svalutando l’abitabilità del territorio, negando prospettive alle produzioni locali in direzione di una marginalizzazione sociale delle popolazioni. Si a passare quote significative di trasporto merci da gomma a rotaia, ma utilizzando al meglio le numerose ferrovie esistenti: è l’obiettivo giusto, già rivendicato da molti anni (la capacità merci è utilizzata al 50% circa). Con l’opera migliora l’accessibilità dell’area torinese, facendone aumentare il vantaggio competitivo offerto, rispetto ad altre aree urbane europee (il solo fatto che passi un corridoio infrastrutturale avvantaggia il territorio). La città non deve essere ridotta a nodo di flussi di merci e persone, a mero luogo di scambio mercantile: qualità della vita, cultura dell’accoglienza, sostenibilità ambientale e sociale sono i presupposti di aggregazione di una comunità di abitanti.
Approfondimenti su: http://www.notavtorino.org http://www.notav.it http://www.legambientevalsusa.it http://www.spintadalbass.org
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