Dove c'è amore, c'è visione.
Richard of St. Victor

home | Dossier | News ed Eventi | FioriGialli Edizioni | Libreria | Musica & Video | Bazaar | Newsletter | Ecocredit | Pubblicità | Mappa | contatti  
L'ECOLOGIA IN PRATICA
UNO STILE DI VITA NATURALE
PER SE' E PER IL PIANETA
L'ECOLOGIA IN PRATICA
Sono la natura
sono la terra.
i miei occhi sono il cielo,
le mie membra gli alberi.
Sono la roccia,
la profondità dell'acqua,
non sono qui per dominare
la Natura.
Io stesso sono la Natura.

Indiani Hopi

Questa terra é sacra
<b>Questa terra é sacra</b>





Come potete comperare
o vendere il cielo,
il calore della terra?
l'idea per noi é strana.
Se non possediamo
la freschezza dell'aria,
lo scintillio dell'acqua.
Come possiamo comperarli?
Continua...
ONDE DI CRESCITA INTERIORE
ONDE DI CRESCITA INTERIORE La crisi ecologica - ovvero il principale problema di Gaia - non è l’inquinamento, i rifiuti tossici, il buco nell’ozono o qualcosa del genere. Il principale problema di Gaia è che un numero non sufficiente di esseri umani si è sviluppato ai livelli di coscienza postconvenzionali, planetari e globali in cui sarebbero spinti automaticamente alla cura per il globale comune. E gli esseri umani sviluppano questi livelli postconvenzionali, non imparando la teoria dei sistemi, ma passando attraverso almeno una mezza dozzina delle principali trasformazioni interiori, che vanno dall’egocentrico all’etnocentrico al mondocentrico, punto in cui e non prima, possono risvegliarsi a una profonda e autentica cura per Gaia. La prima cura per la crisi ecologica non consiste nell’imparare che Gaia è la Rete della Vita, per quanto vero ciò sia, ma nel promuovere queste numerose e ardue onde di crescita interiore, nessuna delle quali viene indicata dalla maggior parte di questi approcci del nuovo paradigma.
Continua... 
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE

di Lester Brown

Per creare una economia sostenibile bisognerà sostenere una rivoluzione ambientale, come è avvenuto per quella agricola e industriale. Alla fine del libro Piccolo è bello, Schumacher parla di una società che violenta la natura e danneggia gli esseri umani e, da quando queste parole sono state scritte, diciotto anni fa, abbiamo potuto vedere con maggiore evidenza i modi con i quali la nostra società agisce proprio in quella direzione.Mi trovavo all’aeroporto di Dulles e presi una copia del US News and World Report, che conteneva un editoriale di David Gergen, un alto funzionario dell’Ufficio Stampa di Reagan alla Casa Bianca. L’articolo descriveva quello che stava accadendo oggi alla società americana e l’autore affermava che, in un certo senso, abbiamo perso la strada. Continua...

RISPETTA LA (TUA) NATURA
<b>RISPETTA LA (TUA) NATURA </b> Michele Vignodelli

Il nostro corpo e la nostra mente sono meraviglie naturali in pericolo, da difendere come le foreste, i fiumi, il mare e le montagne. Sono continuamente aggrediti dal sistema tecnologico ed economico che ci governa, proprio come il resto del mondo naturale.
Non potremo mai rispettare e vivere veramente la suprema bellezza e armonia della natura esterna se non cominciamo da noi stessi. Eppure esiste una spaventosa ignoranza sulla nostra natura interna, che fa pensare a una congiura del silenzio.
Negli ultimi anni sono emerse abbondanti prove dell’esistenza di
Continua...
RICORDO DI IVAN ILLICH
RICORDO DI IVAN ILLICH


di Giannozzo Pucci *

Il primo libro di Illich, pubblicato alla fine degli anni '60, riguarda appunto la Chiesa nel processo di trasformazione della società moderna (The Church, change and development).
Il secondo, del 1970, intitolato "Celebration of Awareness (Celebrazione della consapevolezza": un appello alla rivoluzione istituzionale), è contro le certezze delle istituzioni che imprigionano l'immaginazione e rendono insensibile il cuore.
Poi, nel 1971, esce "Descolarizzare la società", che è stato al centro del dibattito pedagogico internazionale con la tesi che la scuola produce la paralisi dell'apprendimento e danneggia i ragazzi, educandoli a diventare meri funzionari della macchina sociale moderna. Convinto che il sistema educativo occidentale fosse al collasso sotto il peso della burocrazia, dei dati e del culto del professionalismo, combatteva i diplomi, i certificati, le lauree,
Continua...

LA VENDETTA DI GAIA
LA VENDETTA DI GAIA

di James Lovelock

La vendetta di Gaia : assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Per millenni abbiamo vissuto con la strategia del parassita, ai danni dell'organismo vivente che ci ospita. Ora, assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Il parassita e' un essere che vive a spese di un altro organismo. Se ne nutre, cresce, si riproduce e prospera. Eppure, la sua non e' una strategia lungimirante. Le energie dell'organismo ospite diminuiscono giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto. Finche' un giorno accade l'inevitabile: l'organismo ospite si avvia a una fine certa. E il parassita, senza risorse, e' destinato a scomparire. Questa immagine e' la perfetta metafora della storia della specie umana. A dimostrarlo sono i fatti. Migliaia di anni di occupazione del pianeta hanno provocato distruzione degli habitat, estinzione di molte specie, emissioni record di gas serra in atmosfera e nubi di polveri sottili nell'emisfero nord e sulle metropoli. Un'aggressione prolungata alla quale la Terra ora reagisce innescando una lunga serie di disastri naturali, quali inondazioni e uragani, sempre piu' numerosi e violenti, ed eventi climatici estremi, come estati torride e punte di freddo anomalo. Il pianeta che abitiamo non ha piu' anticorpi per difendersi. E allora attacca.
Lo sostiene a gran voce uno scienziato autorevole e indipendente, James Lovelock, nel suo nuovo libro, The revenge of Gaia (La vendetta di Gaia) in uscita il 2 febbraio in Gran Bretagna! . Il nostro mondo, afferma, potrebbe avere superato il punto d! i non ritorno: la soglia oltre la quale non possiamo fare piu' nulla per evitare che, entro la fine del secolo, i cambiamenti causati dall'attivita' umana distruggano la nostra civilta' Continua....
Versione Stampabile << torna indietro

I VERDI ITALIANI VERSO UNA NUOVA COSTITUENTE ECOLOGISTA



ASSEMBLEA CONGRESSUALE DEI VERDI 9- 10 - 11 OTTOBRE 2009

I risultati elettorali e il peso politico dei Verdi europei, in così forte controtendenza rispetto a quelli italiani, dimostrano che lo spazio politico per una forza ecologista può esserci se si è in grado di associare ad un'analisi critica della società un progetto politico realmente e radicalmente alternativo. Tutti i movimenti più vitali della società civile a livello mondiale, così come i Verdi europei, traggono linfa e ragioni da un'analisi ecologista della realtà, e cioè dal legame indissolubile tra le battaglie per la difesa dell'ambiente e quelle per la giustizia sociale, per il riconoscimento dei diritti civili, per la costruzione della democrazia e della pace. La proposta politica ecologista racchiude in sè una nuova e migliore prospettiva di vita per tutti, un progetto di futuro sostenibile, una risposta concreta alla crisi complessiva in atto. Una prospettiva ancora più necessaria in Italia con il centrodestra al governo e il centrosinistra indebolito e privo di un comune progetto di futuro sostenibile, alternativo al modello populista proposto dal centrodestra.

Le ultime elezioni europee sono state per Sinistra e Libertà, e quindi per i Verdi italiani che ne hanno fatto parte, un fallimento come già un anno fa era accaduto alla Sinistra Arcobaleno. Il risultato delle europee è stato ancor più negativo rispetto alle elezioni politiche del 2008 perché, pur in assenza del richiamo al ‘voto utile’, i milioni di voti in uscita dal PD non sono stati conquistati neppure in parte da Sinistra e Libertà.

Mentre, perciò, i Verdi italiani sono scomparsi per la prima volta dal 1989 dal Parlamento europeo, come era già accaduto per il Parlamento nazionale, in Europa gli ecologisti registrano uno storico successo elettorale da Nord a Sud. Infatti, i Verdi in Europa moltiplicano i voti e i seggi, superando il 10% in molti paesi; con straordinari risultati in Francia, Germania, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Finlandia, Svezia, Austria, Inghilterra, ma anche in Spagna e in particolare in Grecia, dove sono riusciti ad eleggere per la prima volta un parlamentare europeo. Nel novembre scorso, poi, i Verdi negli USA hanno raddoppiato gli eletti in centinaia di località, contemporaneamente alla vittoria di Obama.

Siamo tutti chiamati a decidere con coraggio di far uscire i Verdi italiani da una situazione di inarrestabile declino e perdita di consensi, rilanciando nel paese un forte progetto ecologista popolare capace di dare una risposta, anche assumendo responsabilità di governo, alla crisi economica globale, ai cambiamenti climatici, all’aggressione al patrimonio e alle risorse naturali, ai diritti di tutti gli esseri viventi. Un progetto che metta al centro della propria azione la lotta alla povertà e ai cambiamenti climatici attraverso una programmata riconversione ecologica dell’economia e della società.

Abbiamo per troppi anni rinunciato a parlare a tutti cittadini, per rivolgerci ad una parte limitata e ideologizzata della popolazione, dimenticando colpevolmente che le nostre tematiche sono universali e trasversali. Questo ha portato i Verdi ad essere interlocutori solo di parti limitate e non di tutti.

Dobbiamo quindi lavorare per fare in modo che la questione ecologica diventi centrale nella politica e nella società del nostro paese, consapevoli che le nostre proposte sono già, in tutto il mondo, il motore per avviare una radicale trasformazione della nostra società e dell’ economia, in un percorso culturale e politico di ricostruzione del senso di appartenenza ad una comunità quale soggetto collettivo.

C’è un aspetto però che dobbiamo affrontare con risolutezza e che riguarda noi stessi, ovvero la nostra inadeguatezza. Non siamo stati all'altezza del compito e la deriva degli ultimi anni rappresenta un punto di non ritorno. E' evidente che non possiamo avviare un simile ed ambizioso processo da soli. Dobbiamo, perciò, lavorare da subito per costruire una “rete ecologista” assieme a quel grande movimento di milioni di uomini e donne che - in migliaia di comitati, associazioni, pratiche comuni collegate tra loro - si occupano di ecologia, diritti, pace, nonviolenza, nuova economia, legalità, cooperazione internazionale e decentrata, democrazia. E tutto ciò recuperando alla causa militante ecologista quelle intelligenze che lavorano in questa direzione nel mondo della ricerca, della scienza, della cultura, dell’informazione e dell’imprenditoria.

Dobbiamo metterci a disposizione di un nuovo percorso, favorendo e stimolando l’avvio nel paese di una fase costituente ecologista, che sappia anche mettere in discussione il vecchio modello di partito, per dare più spazio ad una politica di partecipazione e di democrazia, nel rispetto di un reale federalismo.

Per favorire, come auspichiamo e ci impegniamo a fare, la nascita di un nuovo movimento politico ecologista, dobbiamo superare il modello politico e organizzativo della Federazione nazionale dei Verdi, per come l’abbiamo conosciuta e soprattutto per quello che è diventata negli ultimi anni. Questo non significa per noi in alcun modo liquidare l'esperienza dei Verdi, ma, al contrario, favorire nel nostro paese la nascita di una nuova soggettività politica ecologista, collegata all’esperienza verde europea.

In questi ultimi mesi la dirigenza uscente della Federazione nazionale dei Verdi ha invece stimolato e favorito, senza alcuna legittimazione politica, la nascita dei coordinamenti di Sinistra e Libertà, non opponendo inoltre alcuna obiezione allo scioglimento di gruppi consiliari regionali verdi per formare quelli della Sinistra.

A questa scelta, che ha anche prodotto la sostanziale invisibilità della presenza verde autonoma nelle recenti elezioni amministrative, l'Assemblea nazionale dei Verdi sceglie di dare una risposta immediata e determinata, dando voce a tutti i Verdi e a tutti gli ecologisti che non intendono sciogliersi in una formazione politica che ripropone simboli, linguaggi e contenuti già consumati tante volte nella vicenda politica della sinistra italiana.

Sarebbe totalmente irresponsabile accettare passivamente che nel terzo millennio non esista più in Italia una forza ecologista autonoma e politicamente organizzata, considerata anche la marginalità a cui sono relegate le tematiche ecologiste nelle altre forze politiche. C’è bisogno di un grande movimento politico ecologista che sappia parlare, a 360 gradi, con tutti i cittadini, forte della propria identità culturale e consapevole della propria autonomia politica, ma capace anche di costruire alleanze e di portare la questione ecologica al centro della politica in Italia.

Le grandi questioni come la pace nel mondo, il contrasto ai cambiamenti climatici, la lotta alla povertà e ad ogni tipo di discriminazione, la sicurezza alimentare, la lotta ad ogni tipo di inquinamento e al traffico, la tutela della salute, la giustizia sociale, i diritti dell’infanzia, la cura del verde, i diritti degli animali, la tutela della biodiversità, la politica energetica basata sulle energie alternative, sul risparmio e l’efficienza energetica e non sul nucleare, le politiche ecologiche per rilanciare l’economia e quindi l’occupazione attraverso la ‘green economy’, sono temi che riguardano tutti i cittadini e non solo una parte di essi.

La costruzione di nuovi contenitori frutto solo di assemblaggi e di vecchie alchimie politiche è stata già punita due volte dagli elettori. Non dobbiamo preoccuparci del nostro futuro personale e particolare, ma del futuro dell’ambientalismo italiano e dell’ecologia politica. Per tutte queste considerazioni l'Assemblea nazionale dei Verdi italiani considera
- conclusa la partecipazione dei Verdi a "Sinistra e Libertà";
- superata l'esperienza politica e organizzativa della Federazione nazionale dei Verdi italiani come l'abbiamo e come tutti i cittadini l'hanno conosciuta negli ultimi anni. I Verdi italiani scelgono di contribuire alla nascita di una Costituente Ecologista, mettendo a disposizione persone, mezzi, esperienze.

Coerentemente e conseguentemente, l'Assemblea nazionale dei Verdi italiani decide di:
- aprire una fase transitoria di gestione della federazione dei Verdi fino a gennaio 2010;
- congelare il simbolo del "Sole che ride" e assumere in via provvisoria il simbolo del girasole dei Verdi europei, fino a quando la Costituente Ecologista deciderà quale simbolo scegliere per il nuovo soggetto politico ecologista;
-congelare le parti dello Statuto e dei Regolamenti nazionali che siano in contrasto con quanto di seguito stabilito;
- eleggere in questa sede due persone, una donna e un uomo, con funzioni di portavoce nazionali e con il compito di:
1. promuovere un tavolo permanente nazionale di confronto tra tutti i soggetti ecologisti
interessati (associazioni, movimenti politici, comitati, ecc.);
2. compiere una seria ricognizione della situazione economica dei Verdi e predisporre un piano di utilizzo delle risorse per favorire il nuovo percorso della Costituente Ecologista, che ne preveda la destinazione per 1/3 per al livello nazionale, 1/3 ai livelli regionali, 1/3 da destinare ad azioni legate all'ambiente e ai diritti, promosse dalle associazioni ;
3. compiere una verifica dell'utilizzo dei contributo pubblico per l'editoria in rapporto alla finalità della Costituente Ecologista;
4. lanciare una forte campagna di auto-finanziamento;
- eleggere in questa sede un Gruppo federale di coordinamento costituito da 42 persone - 21 donne e 21 uomini, due per regione e provincia autonoma - con il compito di:
a. promuovere tavoli permanenti a livello regionale e di provincia autonoma, finalizzati al confronto tra tutti i soggetti ecologisti e tra tutti gli amministratori ecologisti;
b. garantire il collegamento e il confronto inter-regionale e tra le regioni e la dimensione nazionale ed europea;
c. promuovere iniziative politiche e di formazione, gruppi di lavoro tematici in stretto rapporto con le realtà locali e facilitare l'avvio di tavoli locali tra tutti i soggetti ecologisti;
d. elaborare proposte di modifica dello Statuto e dei Regolamenti per renderli adeguati alla nuova fase del progetto ecologista.

In relazione al tesseramento 2009 e alle organizzazioni verdi territoriali, l'Assemblea nazionale decide che:
1) il tesseramento 2009 prosegue fino alla fine di dicembre 2009 con quote invariate, ma senza più alcun limite minimo per il riconoscimento dei gruppi locali e senza più alcun collegamento tra la quantità di tessere e l'elezione dei delegati nazionali;
2) le attuali organizzazioni territoriali dei Verdi sceglieranno autonomamente le modalità per contribuire a livello locale all'avvio del percorso della Costituente Ecologista, ferme restando le indicazioni date da questa Assemblea nazionale. I componenti dei coordinamenti di riferimento per ciascuna regione si adopereranno per coadiuvare le realtà territoriali in questo percorso.

Entro il gennaio 2010 i Verdi italiani contribuiranno, insieme a tutti gli altri soggetti ecologisti interessati, alla convocazione della Costituente Ecologista per dare vita al nuovo soggetto politico ecologista.

In accordo con gli altri soggetti ecologisti interessati, sarà promossa precedentemente una Convention ecologista di carattere politico-culturale, che potrà essere denominata “Stati generali dell’ecologia politica in Italia”.

In una fase successiva, sempre in accordo con tutti i soggetti ecologisti interessati, verrà promosso un'ECO-EXPO, con l’obbiettivo di raccogliere tutte le esperienze di carattere imprenditoriale, agricole e artigianali, con finalità ecologiche. L'Assemblea nazionale, infine, decide di avviare ai diversi livelli e coinvolgendo tutti i soggetti interessati, una raccolta di firme per dimezzare realmente i costi della politica senza incidere sulla rappresentanza democratica.

L’Assemblea nazionale dei Verdi italiani rivolge a tutti i soggetti interessati, che condividano questa esigenza e questa speranza, l’invito ad avere il coraggio di osare, di rivendicare l’orgoglio ecologista e di operare tutti assieme per lanciare al paese, in una dimensione autenticamente europea, la nuova sfida verso la nuova Costituente Ecologista.


ho iniziato a votare verde sin dalla prima volta, sono passati 24 anni, e continuo a seguire il sole che ride. ho aderito al forum sinistra e libertà proprio perchè, pur sentendomi di sinistra non mi sento comunista (c'è una analogia della lega con la vecchia alleanza nazionale, con il rifiuto del fascismo).
chi mi conosce sa che "sono un verde", parzialmente orfano, confuso.
i temi dell'ambientalismo sono trasversali, ma il vero ecologismo parte da una visione d'insieme per scendere fino ad ogni cittadino, con una filiera inversa rispetto a quella degli ambientalisti coatti e trasversali, lo sono diventati per forza maggiore.
vi chiedo di farmi avere sempre notizie al riguardo.

massimo marchese

Scrivi un commento
lascia la tua opinione.

nome


e-mail(obbligatoria, ma non verrà pubblicata)


sito (facoltativo)


testo del commento




Redazione
 Ricerca nel Dossier
 Menu
Home di questo Dossier
Elenco principale Dossier
Consiglia il Dossier
 Argomenti
Casa ecologica
Ecologia domestica
Consumi consapevoli
SPECIALE TRASPORTI
Ambiente e Territorio
Natura e Wilderness
Iniziative e incontri
Tecnologie Dolci
Libri Consigliati
Chi é Chi
SPECIALE RIFIUTI
SPECIALE NUCLEARE
ECOLOGIA E POLITICA
SPECIALE ACQUA
LIBRERIA FIORIGIALLI
consulta i libri in:

Agricoltura e giardino 
Ambiente e territorio 
Ecologia /Ecologismo
Medicine naturali
Alimentazioni naturali
Etologia
Scienze olistiche
Altre economie
Politica e società 
Nord-Sud


per acquisti on line e per
approfondire gli argomenti
di questo DOSSIER,  la più
ampia scelta ed i migliori
libri con sconti e offerte
eccezionali !
ISCRIVITI alla Newsletter
Iscriviti alla Newsletter, riceverai le novità e le offerte nella tua e-mail


 News
ECCO LA NEWSLETTER FIORIGIALLI 186
19 APRILE 2019 ROMA - GRETA THURNBERG AL FRIDAYS FOR FUTURE DI ROMA
05 - 06 - 07 APRILE 2019 MONTE PISANO (PI) - FARSI FORESTA PER FARE FESTA - XVIII EDIZIONE
22 - 23 GIUGNO 2019 TREIA (MC) - INCONTRO BIOREGIONALE COLLETTIVO ECOLOGISTA
04 - 05 MAGGIO 2019 GALBIATE (LC) - WEEKEND YOGA E NATURA
18 - 22 APRILE 2019 CASOLE D ELSA (SI) - EASTER DANCE 2019
25 - 28 APRILE 2019 SAN SEPOLCRO (AR) - IL SACRO CORPO DELLA TERRA - IL RISVEGLIO DEL LEOPARDO
16 e 24 MARZO 2019 CAPEZZANO PIANORE (LU) - ECOLOGIA INTERIORE - LABORATORIO ESPERIENZIALE
02 - 03 MARZO 2019 MODENA - VERDI PASSIONI E ANIMALI DAL MONDO
SFIDA ECOLOGISTA ALLO STATO FRANCESE
NULLA DI FATTO ALLA COP24, FALLITO L'INCONTRO SUL CLIMA DI KATOWICE
REGALO A CHI INQUINA E' LEGGE
GROENLANDIA: IN 4 GIORNI SCIOLTO META' DEL GHIACCIO, ORA QUASI TUTTO
IN GERMANIA STANZIATI 32 MILIARDI PER USCIRE DAL NUCLEARE
711 ECOLOGISTI UCCISI NEGLI ULTIMI 10 ANNI
SOLAR IMPULSE AEREO A ENERGIA SOLARE
LA NUOVA BICI A IDROGENO
100 KM CON 1/2 LITRO D'ACQUA

 Link
Envirolink Network
Natura Network
Feng Shui Consulting
Aduc Ass.Consumatori
Adiconsum Ass.Consumatori
Lega dei Consumatori
Codacons Ass.Consumatori
Unione Naz.Consumatori
Studio Arch.Bernardini
Ecofeminist
Lipu Protez.Uccelli
La voce dell'albero
Greennet
Greenpeace Italia
Legambiente Convento S.Giorgio
Italia Nostra
Natura Nostra Italia
INBAR Ist.Bioarchitettura
ANAB Ass.Bioarchitettura
Promiseland
Critical Mass
Paea progetti Energia
Consorzio Pannello Ecologico
CarBusters
Amici della Bici
Gruppi Acquisto Solidali
Thank-Water
Stile Biologico
Bioteca Associazione - Udine
IRIS strategie per l'ambiente
Wilderness
World Watch Institute
Wilderness in Italia
Fiera delle Utopie Concrete
Ecoage
Yoga Wear Bindu
OLO - conslulenti nel biologico
AMICI della Terra
Ecoistituto delle Tecnologie Appropriate di Cesena
Parchi italiani
Bioedilizia
ECO-ECOBLOG
EcoRiflesso.org
Verdi del Trentino
Associazione Torino Viva
TERRA NEWS
TERRANEWS
Officina Naturae
Artimestieri - Cooperativa Sociale
 Consiglia il Dossier
Tua e-mail E-mail destinatario Testo







 
home | Dossier | News ed Eventi | FioriGialli Edizioni | Libreria | Musica & Video | Bazaar | Newsletter | Ecocredit | Pubblicità | Mappa | contatti  
FioriGialli è un marchio Il Libraio delle Stelle - Via Colle dell'Acero 20 - 00049 Velletri
P. Iva 00204351001- email: [email protected] - tel 06 9639055

sviluppo e hosting: 3ml.it