20 MINUTI PER SALVARE LA TERRA
Le piccole cose da fare ogni giorno per evitare il collasso da "La Repubblica" del 15/10/2002 Bastano venti minuti al giorno. Venti minuti di impegno per cambiare il mondo. Una doccia veloce al posto del bagno fa consumare meno acqua, selezionare la spazzatura contribuisce a riciclare di più e una nota della spesa ben fatta, un minimo di concentrazione prima di fare acquisti, permette di portare a casa lo stretto necessario. Mai il superfluo. Comprare e buttare poco, riutilizzare molto, lasciare spesso la macchina in garage. Non c´è tempo per pensare a tutto questo? Ma se nessuno inizia, il pianeta peggiora. Qualche idea arriva dal manuale americano "Ognuno può fare la differenza" (titolo originale One makes the difference) (Corbaccio) firmato da una protagonista più che affidabile: Julia "Butterfly" Hill, la ragazza americana che ha trascorso due anni su un albero per salvarlo dall´abbattimento. Il volume insegna da dove cominciare, come fare, cosa privilegiare per salvare la terra. Sono istruzioni semplici, quasi elementari, per chi vuole garantirsi un futuro ecocompatibile. Ma la Hill non è sola. Per Rizzoli "L´albero" di Guido Mina di Sospiro, favola ecologica sulla vita segreta delle piante raccontata in prima persona da un tasso d´Irlanda e per Giunti "La nave di Penelope" di Franco Lorenzoni e Amaranta Capelli, esperimenti italiani sull´ecologia.
Così racconta Julia Hill nel suo libro: «Nella mia mente risuona sempre un mantra. Ovvero, la mia inattività contribuisce all´ingiustizia del mondo, esattamente come le azioni e la mancanza di azione degli altri. Ogni volta che risparmiate energia ad esempio, riducete la domanda di carbone, petrolio, gas naturale ed energia nucleare». I capitoli diventano così tracce per iniziare, "per fare la differenza": l´inquinamento atmosferico, il cibo che mangiamo, l´acqua che beviamo vengono analizzati attraverso metodi pratici e storie personali. Quella del giapponese Masanobu Fukuoka un, ad esempio, pioniere dell´agricoltura sostenibile e di Bruno Van Peteghem che ha fatto una lunga battaglia per proteggere la barriera corallina della Nuova Caledonia minacciata dalle miniere di nickel. Bisogna trovare l´alternativa per salvare quello che ci circonda, insiste l´autrice, a cominciare dal nostro micro-mondo, innanzitutto dall´acqua. Nella maggior parte della case, dice Hill, il 40 per cento dell´acqua pura viene gettato nei wc. E se in famiglia quattro persone usano la doccia per cinque minuti al giorno in una settimana usano 3000 litri che servono a una persona per vivere tre anni. Meglio scegliere consumi biologici, ricaricare le pile, abbandonare le tintorie, lavare a casa con detersivi adatti, comprare nell´usato. E, se nel percorso, vengono in aiuto le associazioni giuste tutto diventa più facile: diventerà un nuovo stile di vita.
In Italia ci sono una cinquantina di associazioni che lavorano perché ognuno si renda conto di quanto può essere grande il suo piccolo contributo. Nella casa-laboratorio di Cenci, in Umbria, si fanno ecostages per appassionati dai 7 ai 70 anni. «Sperimentiamo percorsi ecologici sull´arte del togliere, - spiega Franco Lorenzoni - niente orologi né tv né cellulari, molto silenzio, lunghe attese di albe e tramonti. In un mondo vorace di energia troppo spesso dimentichiamo quella del nostro corpo. L´arte dell´abitare la Terra senza distruggerla può trarre alimento da pratiche e saperi provenienti dagli angoli più sperduti del mondo. Noi facciamo la differenza selezionandoli e importandoli qui». «Abituiamoci a seguire "comportamenti virtuosi" – afferma Enrico Erba, dell´Associazione Italiana Agricoltura Biologica – frequentiamo i mercatini dei produttori agricoli del bio, gli spacci aziendali che fanno vendita diretta anziché le grandi catene». Secondo Fulco Pratesi, presidente del WWF Italia il danno viene dal «peccato ecologico»: «Alcuni anni fa ognuno giudicava ogni suo atto con il metro della morale cristiana – osserva Pratesi - oggi invece, dobbiamo fare i conti con il peccato ecologico. Se ogni nostra azione, anche apparentemente innocente, venisse moltiplicata per 60 milioni di italiani potrebbe trasformarsi in un disastro. Se tutti noi facessimo un bagno caldo al giorno consumeremmo una quantità d´acqua annua pari a quella del lago Maggiore. Meglio la doccia di coppia, più seducente, meno inquinante». E Julia Hill per convincere i più ritrosi cita addirittura Johann Wolfgang Goethe: «Fa qualunque cosa tu possa fare, sogna quello che puoi, inizialo. L´audacia ha genialità, potere e magia. Comincia subito».
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