Come parli, così è il tuo cuore.
Paracelso

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I SENTIERI DELL' ESSERE
Le mille Vie della Spiritualità
I SENTIERI DELL' ESSERE
LA PRATICA DA SEGUIRE
Un monaco chiese a Dong-Shan:
C'è una pratica che le persone debbano seguire?
Dong Shan rispose:
quando diventi una vera persona c'è una tale pratica.
Sai essere freccia, arco, bersaglio?
<b>Sai essere freccia, arco, bersaglio?

Sai essere freccia, arco, bersaglio?
Conosci la sequenza delle costellazioni?
La fusione dell'idrogeno in elio?
Sai misurare la tua integrità?
Se rispondi
Avrai l'immortalità.

Laura Scottini

MEDITAZIONE TAOISTA
<b>MEDITAZIONE TAOISTA </b>





 

Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza.
Smetti di ascoltare e sentirai la verità.
Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.
Non cercare il contatto e troverai l'unione.
Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito.
Sii delicato e non avrai bisogno di forza.
Sii paziente e compirai ogni cosa.
Sii umile e manterrai la tua integrità.

 

IL VUOTO CHE DANZA
IL VUOTO CHE DANZA










di H.W.L. Poonja


Rimani ciò che sei ovunque tu sei.
Se fai così, saprai immediatamente
di essere Quello che hai cercato
per milioni di anni.

Non c'è ricerca,
perchè si cerca solo qualcosa che si è perso.
ma quando niente è andato perduto
non ha senso
cercare qualcosa.

Qui semplicemente Stai Quieto.
Non formare nemmeno un pensiero nella mente.
Allara saprai
Chi sei realmente.

per tre motici la ricerca e la pratica
sono follie fuorvianti
sono l'inganno della mente
per posporre la libertà.
Continua...

PAROLE SU DIO
PAROLE SU DIO

di Simone Weil

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.

Il bello è ciò che si desidera senza volerlo mangiare. Desideriamo che sia. Restare immobili e unirsi a quel che si desidera senza avvicinarsi. Ci si unisce a Dio così: non potendosene avvicinare. La distanza è l’anima del bello.

Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi paralizzato dalla più dolorosa ferita: “Qual è il tuo tormento?”. La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nell’essere capace di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”, nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare della categoria sociale ben definita degli “sventurati”, ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Continua...
I BAMBINI
DAGLI OCCHI DI SOLE

I BAMBINI<br> DAGLI OCCHI DI SOLE










Vidi i pionieri ardenti dell’Onnipotente
superando la soglia celeste che è volta alla vita
discendere in frotta i gradini d’ambra della nascita;
precursori d’una moltitudine divina,
essi lasciavano le rotte della stella del mattino
per l’esigua stanza della vita mortale.

Li vidi traversare il crepuscolo di un’era,
i figli dagli occhi di sole di un’alba meravigliosa,
i grandi creatori dall’ampia fronte di calma,
i distruttori possenti delle barriere del mondo
che lottano contro il destino nelle arene della Sua volontà,
operai nelle miniere degli dei,
messaggeri dell’Incomunicabile,
architetti dell’Immortalità.

Nella sfera umana caduta essi entravano,
i volti ancora soffusi della gloria dell’Immortale,
le voci ancora in comunione coi pensieri di Dio,
i corpi magnificati dalla luce dello spirito,
portando la parola magica, il fuoco mistico,
portando la coppa dionisiaca della gioia,
Continua...
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI
IL SEGRETO DELLE STELLE CADENTI

di Maurizio Di Gregorio

Tutti cerchiamo qualcosa. Se lo cerchiamo nel mondo materiale pensiamo di trovarlo all’esterno di noi stessi. Se lo cerchiamo nel mondo spirituale siamo portati a credere di poterlo trovare all’interno di noi. Una massima dice: la risposta è dentro di te. Una battuta invece dice: la risposta è dentro di te, ma è sbagliata. Ambedue le affermazioni sono vere perché si riferiscono a due esseri diversi. Uno vero e l’altro falso. Come si fa a sapere quale é l’Io interiore che contiene tutte le risposte della vita? Dalla felicità. Nel primo caso si sa solo che si è felici, sia pure per un attimo, si è completamente, immensamente e interamente felici e più correttamente si dovrebbe chiamarla beatitudine. Nel secondo caso sappiamo solo, che a dispetto di ogni altra cosa, momentanea soddisfazione o eccitazione, non si è veramente felici. 
Aivanhov, definendo la natura umana, parla della coesistenza di una natura inferiore e di una natura superiore. All’interno di ognuno è una continua lotta tra due esseri (o stati di essere) in competizione che Aivanhov chiama Personalità e Individualità. “Persona “ è la maschera e in ogni incarnazione la maschera è diversa, “Individualità” è l’abitante della maschera, colui che non cambia, il vero Sé divino. La personalità è in parte ancora inesistente nel bambino ma già tracciata, si sviluppa con l’età come la trama di un tessuto e si consuma nella vecchiaia. Il risveglio dell’anima consiste nel riconoscimento del Sé interiore e nell’abbandono momentaneo della maschera della personalità. Ora anche se possiamo capire qualcosa del nostro essere maschera, né la mente, né il cuore né la volontà sono risolutivi.
E questo perché mente cuore e volontà sono una triade che esiste tanto nella natura delle Individualità quanto nella natura della Personalità.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” Quale è, in ogni dato momento, il cuore che chiede, la mente che cerca, la volontà che agisce? La strada dell’evoluzione spirituale, cioè della evoluzione dell’essere allo Spirito, è insidiosa perché ad ogni sviluppo della Individualità segue uno sviluppo della Personalità. Differentemente il discernimento è possibile solo dal punto di vista della Coscienza Superiore che è esattamente ciò che si illumina.
Fuori da questa esperienza si persiste sempre in un tipo di coscienza media, anche se ampliata o sofisticata, una coscienza media perché media in un equilibrio precario le necessità delle due nature....Continua...
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA
I SETTE ASPETTI DELLA NUOVA COSCIENZA

di Ervin Laszlo

Il grande compito, la grande sfida del nostro tempo è cambiare se stessi.
Questo elenco delle principali caratteristiche della nuova visione, della nuova coscienza, è scritto per stimolare la trasformazione, perché è possibile acquisire una nuova consapevolezza, perché tutti possono evolvere, tante persone l'hanno già fatto ed è diventata una conditio sine qua non della nostra sopravvivenza sulla Terra.
La prima caratteristica è l'olismo, la visione olistica, per contrastare la visione frammentaria, disciplinaria, atomistica, che separa tutto: la mente dalla natura, l'uomo e la società dalla biosfera, e tutti i campi della realtà l'uno dall'altro. La visione olistica è proprio quella comprensione Continua...
I FIGLI DELLA LUCE
I FIGLI DELLA LUCE




 


I Figli della Luce si nutrono di Pace, Libertà, Amore, Giustizia, Grazia, Benevolenza, Comprensione, Compassione, Generosità, Bontà, Luce, Verità, Positività, trasmettendo tutto questo intorno a loro. Le creature che vengono in contatto con i Figli della Luce percepiscono la Positività dell’operato della “Luce Amore” e uno stato di benessere entra in loro. Non sono consapevoli della fonte di questa Positività, ma stanno volentieri in compagnia dei Figli Luce dispensatori d’Amore.
Continua...
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA
UNA SPIRITUALITA' ECOLOGICA

di Matthew Fox

L’ecologia e la spiritualità sono le due facce della stessa medaglia. La religione deve lasciar andare i dogmi in modo da poter riscoprire la saggezza del mondo.
Come dovrebbe essere una religione ecologica? Negli ultimi 300 anni l’umanità è stata coinvolta in una grande desacralizzazione del pianeta, dell’universo e della propria anima, e questo ha dato origine all’oltraggio ecologico. Saremo capaci di recuperare il senso del sacro?La religione del futuro non sarà una religione in senso stretto del termine, dovrà imparare a lasciare andare la religione. Il Maestro Eckhart, nel quattordicesimo secolo disse, “Prego Dio di liberarmi da Dio”. Per riscoprire la spiritualità, che è il cuore autentico di ogni religione vera e fiorente, dobbiamo liberarci dalla religione. Sembra un paradosso. La spiritualità significa usare il cuore, vivere nel mondo, dialogare con il nostro sé interiore e non semplicemente vivere a un livello organizzativo esterno.
E. F. Schumacher, nel suo profetico modo di scrivere, disse, nell’epilogo di Piccolo è bello, “Dappertutto la gente chiede, ‘Cosa posso fare praticamente?’ La risposta è tanto semplice quanto sconcertante, possiamo, ciascuno di noi, mettere in ordine la nostra casa intima, interiore. Per far questo non troviamo una guida nella scienza o nella tecnologia, poiché i valori sui quali esse si poggiano dipendono sommamente dal fine per il quale sono destinate. Tale guida la si può invece ancora trovare nella tradizionale saggezza dell’umanità”.
Tommaso d’Aquino, nel tredicesimo secolo disse, “Le rivelazioni si trovano in due volumi – la Bibbia e la natura”. Ma la teologia, a partire dal sedicesimo secolo, ha messo troppa enfasi nelle parole della Bibbia, o del Vaticano o dei professori, ha messo tutte le uova nel paniere delle parole, parole umane, e ha dimenticato la seconda fonte della rivelazione, la natura!
Il Maestro Eckhart disse, “Ogni creatura è la parola di Dio e un libro su Dio”. In altre parole, ogni creatura è una Bibbia. Ma come ci avviciniamo alla saggezza biblica, alla saggezza sacra delle creature? Col silenzio. C’è bisogno di un cuore silente per ascoltare la saggezza del vento, degli alberi, dell’acqua e della terra. Nella nostra ossessiva cultura verbale, abbiamo perso il senso del silenzio. Schumacher disse, “Siamo ormai troppo intelligenti per sopravvivere senza saggezza”. Continua... 
SULL'ANARCHIA BUDDISTA
SULL'ANARCHIA BUDDISTA di Gary Snyder

Da un punto di vista buddista, l'ignoranza che si proietta nella paura e nel vano appetito impediscono la manifestazione naturale. Storicamente, i filosofi buddisti non hanno saputo analizzare fino a che punto l'ignoranza e la sofferenza erano dovuti o favoriti da fattori sociali, considerando il timore e il desiderio come fatti intrinseci alla condizione umana. Così, la filosofia buddista si interessò principalmente alla teoria della conoscenza e la psicologia fu svantaggiata, per dare più spazio allo studio dei problemi storici e sociologici. Anche il buddismo Mahayana possiede un'ampia visione della salvezza universale, la sua realizzazione effettiva si è concretizzata nello sviluppo di sistemi pratici di meditazione per liberare a una minoranza di individui da blocchi psicologici e condizionamenti culturali. Il buddismo istituzionale è stato chiaramente disposto ad accettare o a ignorare le disuguaglianze e le tirannie sotto il sistema politico che vigeva. È stata come la morte del buddismo, posto che è comunque la morte che riesce a far comprendere il significato della compassione. La saggezza senza compassione non sente dolore.
Continua...
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GLOSSARIO


AHIMSA (pali), Il non far del male, il non distruggere, l’essere rispettosi verso ogni forma di vita.

ANAGARIKA, La scelta di abbracciare la vita monastica, senza entrare a far parte del Sangha.

AVIDYA (sanscrito), Ignoranza, non Sapienza; il primo dei Dodici Nidana e l’ultimo dei Dieci Legami.

BHAGAVAT (sanscrito), Beato, santo Signore.

BHAKTI (sanscrito), Una delle tre forme dello yoga. La via dell’amore e della devozione ad un ideale.

BHAVA (sanscrito, pali), termine che indica il divenire; è il decimo dei Dodici Nidana , l’anello che congiunge l’attaccamento alla vita con la rinascita.

BHIKKHU (pali), Monaco Buddista della scuola Theravada.

BHUMI (sanscrito, pali) termine che indica uno stadio in senso progressivo in genere utilizzato per definire gli stadi del sentiero del Bodhisattva.

BODHI (sanscrito), Risveglio spirituale, saggezza, illuminazione dello spirito.

BODHICITTA (sanscrito), lett. “mente della saggezza”. Indica l’aspirazione del Bodhisattva all’illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri.

BODHISATTVA (sanscrito), Colui che dedica la vita al servizio dell’umanità, l’ideale della Scuola Mahayana.

BON (tibetano), Antica religione tibetana, culto naturale che ha influenzato il Buddismo tibetano.

BONZO (giapponese), Monaco buddista.

BUDDHI (sanscrito), L’intuizione, il sesto dei sette principi dell’uomo secondo il linguaggio esoterico.

CETANA (pali), termine che indica la volontà, intesa come fattore della coscienza.

CHAITYA (sanscrito), Monumento sepolcrale; luogo di meditazione.

CHAKRA (sanscrito), “Ruota”; definisce sia la Ruota del Dharma che i centri d’energia presenti nel corpo sottile.

CH’AN (cinese), Corruzione di Dhyana, trasformato dai giapponesi in Zen.

CITTA (sanscrito, pali), “mente” o “coscienza”.

DAKINI (sanscrito) classe di esseri femminili a livello di divinità, spesso paredre delle divinità maschili. Incarnano la coscienza intuitiva.

DARSHANA (sanscrito) “Visione”, “comprensione interiore”

DEVA (sanscrito) “Risplendente”, essere non umano, divinità o spirito naturale.

DHAMMA (pali) o DHARMA (sanscrito), Legge, Norma, Dottrina. Termine utilizzato in genere per definire l’insegnamento del Buddha.

DHARANA (sanscrito), Concentrazione profonda su un oggetto interiore. Una delle fasi della meditazione.

DHATU (pali), “elemento” o “radice”

DHYANA (sanscrito), Contemplazione, la pratica di conseguire un altissimo stato di coscienza.

DITTHI (pali), “punto di vista”, “credenza”

DOJO (giapponese), luogo dove viene impartito l’insegnamento buddista o vengono praticate le arti marziali.

DORJE (tibetano), Nel rituale magico è il simbolo del fulmine. Vedi anche Vajra.
DOSA (pali), Odio, astio, malevolenza. Una delle tre cause di Dukkha”.

DUKKHA , Sofferenza, dolore. Una dei tre Segni dell’Essere.

GARUDA (sanscrito), Essere antropomorfo dalla testa di uccello, originariamente, nell’induismo, forma di manifestazione di Visnu. In seguito nome di una classe di esseri, tradizionalmente avversari dei Naga.

GELONG (tibetano), monaco facente parte di un ordine buddista tibetano.

GELUP-PA (tibetano), Scuola del Busshismo tibetano fondato nel 14° secolo da Tzong Khapa. A questa scuola appartiene anche il Dalai Lama.

GESHE (tibetano), è l’equivalente tibetano del dottore in teologia della tradizione occidentale.

GHANTA (tibetano), piccola campana usata nei rituali.

GOMPA (tibetano), monastero, luogo di pratica.

GURU (sanscrito), Maestro, guida spirituale.

HERUKA (tibetano), divinità tantrica irata del Buddismo tibetano.

HINAYAMA , “Piccolo veicolo”, antica Scuola Sussista che sopravvive nella Setta Theravada.

HOBEN (giapponese), vedi Upaya

ISHVARA (sanscrito), “Signore”, termine attribuito alla Divinità suprema.

JATT (pali), “nascita”, undicesimo anello della catena dei Nidana.

JATAKA (pali), Raccolta di 550 racconti mitologici delle precedenti incarnazioni del Buddha.

JHANA (pali), vedi Dhyana.

JIRIKI (giapponese), la via della salvezza tramite il proprio sforzo, impegno, dovere personale.

JIVA (sanscrito, pali), “principio vitale”

JNANA (sanscrito), conoscenza, sia superiore che mondana.

KADAM-PA (tibetano), scuola del buddismo tibetano fondata da Atisha nel secolo XI, in seguito riformata da Tzong Khapa, che ne cambiò il nome in

KAMA (sanscrito), Desiderio, passione sessuale.

KANJUR (tibetano), Canone buddista tibetano suddiviso in 108 volumi. Il Commentario è invece contenuto nel Tanjur

KARGYU-PA (tibetano), importante scuola del buddismo tibetano fondata da Marpa e Milarepa nel secolo XI.

KARMA (sanscrito), La legge di causa-effetto, di azione-reazione. Inseparabile dalla Dottrina della Reincarnazione.
KARUNA (sanscrito), Pura compassione, il secondo dei quattro Brama Vihara del Theravada.

KENSHO (giapponese), nello Zen è l’obbiettivo della pratica, la prima esperienza del Satori, corrispondente alla visione della propria natura.

KOAN (giapponese), Esercizio della Scuola Zen Rinzai, volto a sviluppare intuizione abbattendo le barriere dell’intelletto.

KRIYA (sanscrito), “azione”.

KSHANTI (sanscrito), “umiltà” o “accettazione, riconoscimento”. E’ una delle sei Paramita .

LAMA (tibetano), membro anziano di rango o di elevata realizzazione spirituale negli Ordini monastici tibetani.

LAM-RIM (tibetano), “sentiero graduale”. Normalmente designa il metodo indicato da Tzong Khapa in un suo importante testo.

LHA (tibetano), classe di esseri divini sovrapponibili ai Deva.

LOBHA (pali), Bramosia, desiderio sfrenato.

LOKA (sanscrito), “mondo”, quindi sfera o livello di esistenza.

LOKAPALA (sanscrito), guardiani delle quattro direzioni nei templi buddisti.

MADHYAMIKA (sanscrito), scuola fondata da Nagarjuna (II sec. D.C.). Il significato del termine è “Dottrina di Mezzo”, perché armonizza equamente le varie dottrine sulla natura della realtà.

MAGGA (pali) o MARGA (sanscrito), “sentiero”, “via”. Utilizzato normalmente per indicare il Nobile Ottuplice sentiero.

MAHA (sanscrito), “grande”

MAHASANGIKA , scuola antica dell’Hinayana.

MAHAYANA (sanscrito), La Scuola Settentrionale del Buddismo; Grande Veicolo.

MAITHUNA (sanscrito), termine che indica nell’arte tantrica la raffigurazione delle divinità avvinte nell’unione sessuale. In tibetano Yab Yum .

MAITREYA , Denominazione del Buddha futuro.

MANAS (sanscrito), “mente” in senso di facoltà razionale, quindi dualista, dell’uomo.

MANDALA , diagramma rituale usato nelle meditazioni per attivare energie sottili; spesso rappresentazione in pianta del palazzo delle Divinità.

MANTRA (sanscrito), Formule verbali della magia sacra.

MAYA (sanscrito), “illusione”, riferito principalmente all’universo fenomenico.

METTA (pali), Benevolenza, amore gentile. Il primo dei quattro Brama Vihara.

MOHA (sanscrito, pali), Stupidità, infatuazione. Uno dei Tre Fuochi.

MOKSHA (sanscrito), liberazione, uscita dal Samara.

MONDO (giapponese), Formula rituale Zen, domanda e risposta, usata per infrangere le barriere del pensiero.

MUDRA (sanscrito), Gestualità della magia simbolica.

NAGA (sanscrito), classe di esseri potenti che vengono raggigurati come serpenti, signori delle acque e dei luoghi umidi.

NAMA (sanscrito, pali), “nome”.
NAPA-RUPA (sanscrito, pali), “Nome e forma” per indicare il complesso di mente e corpo. E’ il quarto dei dodici Nidana.

NAMO (pali), adorazione, benedizione.

NAT , spiriti naturali ancora venerati in Birmania.

NIDANA (pali), “anello”, termine utilizzato per indicare uno stadio del processo che conduce all’esistenza condizionata. In genere si applica ai dodici anelli della Ruota del Divenire. (Pratitya-Samutpada).

NIKAYA (pali), capitolo o sezione di un Sutra.

NIRMANAKAYA (sanscrito), “corpo di trasformazione”, veicolo tramite il quale un Buddha rimane in contatto con l’esistenza fenomenica per aiutare gli esseri.

NIRODHA (pali), “estinzione”, nel senso di cessazione della sofferenza.
NIRVANA , Lo stato di suprema Illuminazione, la massima aspirazione del Buddismo.

NYNGMA-PA (tibetano), è la più antica Scuola del Buddismo tibetano, che si dice essere stata fondata da Padmasambhaya nell’ottavo secolo.

PALI , Antica lingua indiana in cui è steso il Canone Theravada.

PANSII , Voto di astensione dall’immortalità. Cinque Precetti.

PARAMITA , Fasi di perfezione spirituale nel percorso verso la natura del Buddha.

PARIVARTA , Dottrina Mahayana per volgere i propri meriti e vantaggio altrui.

PATIMOKKHA (pali), o PRATIMOKSHA (sanscrito), insieme di regole disciplinari seguite da un Bhikkhu

PHALA (sanscrito, pali), “frutto”, in senso di “risultato”.

PHASSA (pali), SPARSHA (sanscrito), “contatto”; è uno dei dodici Nidana

PITAKA , le divisioni principali del Codice Pali.

PRAJNA (sanscrito), Suprema Saggezza

PRANAYAMA (sanscrito), controllo del respiro tramite tecniche logiche.

PRATYEKA (sanscrito), è normalmente riferito agli asceti che raggiungono l’illuminazione per se stessi e non tengono in nessun conto gli altri esseri. Il contrario dell’ideala del Bodhisattva.

PRETA (sanscrito),, “spiriti famelici”, esseri che si trovano nello stato di Bardo a livello larvale.

PUJA , L’atto di congiungere ed elevare le palme delle mani in segno di venerazione e rispetto.

RAGA (pali), desiderio, passione. Una delle tra cause di sofferenza nell’esistenza fenomenica.

RAJA (pali), travolgente. Uno dei Tre Fuochi.
RATNA (sanscrito), « gioiello »

RINPOCHE (tibetano), titolo onorifico dato in Tibet agli individui di altissimo livello spirituale.

ROSHI (giapponese), nelle scuole Zen indica il Maestro.

RUPA (sanscrito, pali), Corpo fisico, figura fisica ma anche personalità.

SAMADHI (sanscrito), condizione meditativa elevata in cui si raggiunge la contemplazione della Realtà, in piena pacificazione della mente.

SAMBHOGAKAYA (sanscrito), “Corpo di beatitudine” del Buddha. Il livello dei Bodhisattva.

SAMSARA Il divenire, il mondo immanente, la via terrena, l’esistenza fenomenica.

SAMSKARA (sanscrito), „coscienza“ che deriva dalle azioni volontarie e dalle formazioni karmiche. E’ il secondo dei dodici Nidana e uno dei cinque Skandha.

SAMUDAYA (pali), “origine”. E’ la seconda Nobile Verità per la quale l’origine della sofferenza (dukkha) è il desiderio, la “sete”.

SANGHA , il terzo dei Tre Gioielli. Ordine monastico.

SATI (pali), “attenzione”, in senso di presenza mentale. E’ il settimo gradino del Nobile Ottuplice Sentiero.

SATORI (giapponese), stadio iniziale del livello più elevato della Scuola Zen. E’ uno stadio mentale che supera il piano dualistico e introduce verso l’Illuminazione.

SATTVA (sanscrito), “essere”.

SAUTRANTIKA (sanscrito), scuola antica del Buddismo con una dottrina intermedia tra le antiche Scuole dell’Hinayana e la Scuola Madhyamika.

SESSHIN (giapponese), periodo di meditazione intensiva nelle Scuole Zen.

SHAKTI (sanscrito), “potere”. Nel Trantismo Induista è la Divinità che manifesta se stessa come la propria paredra, che ne rappresenta la forma attiva e di potenza; nel Tantra buddista l’unione tra la Divinità e la sua compagna rappresentano l’unione tra l’aspetto femminile di Saggezza e quello maschile di Beatitudine.

SHIN (giapponese), Scuola giapponese del Puro Paese, salvezza tramite la sola fede.

SIDDHI (sanscrito), Poteri spirituali latenti nell’uomo, acquisibili sia a livello ordinario che superiore nell’addestramento logico.

SKANDHA (sanscrito), “elementi” o “aggregati” costituenti la personalità nel mondo condizionato dell’esistenza fenomenica.

STUPA (sanscrito), Tempietto o tumulo che spesso custodisce le reliquie di un Buddha o di un essere di elevato grado di realizzazione.

SUNYA (sanscrito), “vuoto”, in genere usato come SUNYATA, “vacuità”, assenza di ogni materia e matrice di tutti i fenomeni.

SUTRA (sanscrito), Sermone del Buddha.

TANHA (pali), Sete di vivere, desiderio profondo, ciò che spinge alla reincarnazione.

TANJUR (tibetano), è la seconda parte (di 225 volumi) contenente principalmente commentari del Canone Tibetano. La prima è il Kanjur

TANTRA (sanscrito), Aspetto femminile della natura, simbologia sessuale.

(giapponese), Ricerca della salvezza tramite il Potere Altrui.

TATHAGATA (sanscrito), Uno dei titoli del Buddha.

TATHATA (sanscrito), termine usato per indicare la natura assoluta di tutte le cose.

TERMA (tibetano), insegnamenti esoterici che secondo la Tradizione vennero occultati in grotte e altri luoghi da Padmasambhaya e che vengono ritrovati quando il momento è spiritualmente idoneo.

THANKA (tibetano), pittura di stoffa di soggetto religioso.

THERAVADA , la Dottrina del Thera, Scuola Meridionale del Buddismo.

TRIKAYA I tre corpi della manifestazione del Buddha; Dharma-kaya, Sam hoga-kaya e Nirmana-kaya.

TRILOKA (sanscrito), i “tre mondi” che comprendono l’insieme della manifestazione del mondo fenomenico.

TRIPITAKA (sanscrito), i “tre canestri” nei quali è suddiviso il Canone Pali.

TULKU (tibetano), termine dai molteplici e complessi significati, normalmente riferito alla reincarnazione di un uomo di elevato livello spirituale.

TUM-MO (tibetano), “calore vitale” che viene sviluppato con tecniche meditative, fino a consentire la sopravvivenza privi di abiti anche a temperature molto basse.

TUSHITA (sanscrito), Uno dei Paradisi del Buddismo, residenza del Buddha futuro, Maitreya.

UPADANA (pali), nono anello della catena della Genesi condizionata (Nidana) indicante il divenire condizionato dall’attaccamento.

UPASAKA (sanscrito, pali), Discepolo laico del Buddismo.

UPAYA (sanscrito, pali), Mezzo per conseguire uno scopo, un fine.

URNA (sanscrito), Gioiello tra gli occhi del Buddha, il Terzo Occhio.

USHNISHA (sanscrito), Protuberanza sul cranio del Buddha, segno di suprema illuminazione.

VAJRA (sanscrito), simbolo del diamante-folgore, forza adamantina della condizione della realtà ultima, quindi della vacuità.

VAJRADHATU (sanscrito), la sfera del Vajra, polo positivo dell’Universo in cui si realizza l’esperienza della vacuità.

VAJRAYANA (sanscrito), scuola tantrica di tipo gnostico derivata dal Mahayana, diffusa nel Tibet e nell’India settentrionale.

VEDANA (pali), settimo anello della catena della Genesi condizionata (nidana) e il secondo dei cinque aggregati (skandha). Indica la brama, la sete, ild desiderio di esistenza.

VIHARA , Monastero, luogo di meditazione; ma anche stato spirituale.

VINAYA , Regole del Sangha, il primo dei tre pitaka.

VINNANA (sanscrito), E’ il principale dei 5 skandha indicante la coscienza riflessa che costituisce la base della continuità cosciente.

VIPASSANA (pali), termine usato per indicare il sistema di meditazione praticato nel Theravada, quello del Sati-patthana.

VIRYA (sanscrito), Forza, energia. E’ la quarta delle sei Paramita.

VIVEKA (sanscrito, pali), termine indicante il distacco, o fisico o mentale, dagli oggetti dei sensi.

WABI (giapponese), La condizione mentale della serenità.

WESAK (singalese), Festa che commemora la Nascita, l’Illuminazione e il Trapasso del Buddha, nel giorno di luna piena tra Aprile e Maggio.

YAB-YUM (tibetano), termine che indica nelle arti figurative tibetane della scuola Vajrayana la rappresentazione della figura della divinità maschile in unione sessuale con la propria paredra.

YAKSHA (sanscrito), nel Pantheon Induista designa una classe di esseri prossimi al regno dei Deva, ai quali rimangono però inferiori.

YANA (sanscrito, pali), Una delle vie della salvezza dalla ruota del Samsara. E’ un termine spesso utilizzato in composti, come Hinayana, Mahayana e simili.

YANTRA (sanscrito), Diagramma simbolico ricevuto in meditazione. Nelle arti figurative viene trasferito nei Mandala.

YIDAM (tibetano), Nella scuola Vajrayana del Buddismo tibetano è una divinità protettrice della meditazione, oggetto di devozione da parte del praticante.

ZA-ZEN (giapponese), forma di meditazione Zen.

ZEN (giapponese), scuola cinese e giapponese del Buddhismo. Il termine Zen è l’equivalente giapponese del cinese Ch’an, derivato dal sanscrito Dhyana , il cui significato è “meditazione”.



SALVE, SONO ANTONIA LEONE,SONO NATA IL 15 DICEMBRE 1981, E VIVO A MERCATO SAN SEVERINO-PROVINCIA DI SALERNO VOLEVO CHIEDERVI UNA PREGHIERA PER ME E LA MIA FAMIGLIA, VIVO UNA SITUAZIONE DI TELEPATIA, E DI FASTIDI CONTINUI, ANCHE DI NOTTE, ED è PER QUESTO MOTIVO CHE VI CHIEDO DI AIUTARMI PER TOGLIERE TUTTO QUELLO CHE DI NEGATIVO ANCORA C'è IN ME, E NELLA MIA FAMIGLIA,VI FACCIO UN ELENCO DEI NOMI DEI MIEI FAMILIARI.,MIA MADRE:GRECO FILOMENA:20GIUGNO 1955;MIO PADRE:LEONE SABATO:07 AGOSTO 1947, MIO FRATELLO UMBERTO LEONE.28GENNAIO 1989, MIA SORELLA CLEMENTINA LEONE:2 SETTEMBRE 1978 IN QUESTO CASO VI CHIEDO DI TENER CONTO PARTICOLARMENTE DELLA GUARIGIONE FISICA, POICHè HA DIFFICOLTà DALLA NASCITA NEL CAMMINARE;MIO NONNO GRECO GIOVANNI, PER LA LIBERAZIONE DALLE TENEBRE DELL'IGNORANZA MENTALE, PER IL RESTO PER UN NOTEVOLE CAMBIAMENTO MAENTALE, UNA TOTALE TRASMUTAZIONE ED ASCENSIONE, E PER ME ANTONIA INPARTICOLARE PER LA GUARIGIONE MANDIBOLARE, SOFFRO DA SVARIATI ANNI DI MA!
L DI TESTA, CAUSA ASIMMETRIA MANDIBOLARE, PER TROVARE LAVORO, AMORE, FORTUNA E DENARO.N.B. IMPORTANTISSIMO, VI CHIEDO UNA SOLUZIONE PER TOGLIERMI DALLA SCATOLE DEFINITIVAMENTE LA CAUSA E LA PERSONA CHE MI PROVOCA FASTIDI CONTINUI,E QUESTA PER ME è LA COSA PIù IMPORTANTE IN QUESTO MOMENTO, ED è PROPRIO PER QUESTO MOTIVO CHE VI CHIEDO DI DIFFONDERE QUESTO MESSAGGIO ANCHE AD ALTRE PERSONE CHE POSSONO DARE UNA MANO SERIA E SOSTANZIALE. ATTENDO RISPOSTA SERIA E TEMPESTIVA, FATEMI SAPERE TUTTO QUELLO CHE CI VUOLE, E SE MI AIUTERETE. CONFIDO NEL VOSTRO AIUTO, GRAZIE.scuatemi, ma nonsapevo come inviarvi il messaggio, communque fatemi sapere qualcosa.

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05 APRILE 2019 BOLOGNA - MEDITAZIONE - L'ESPERIENZA DEL RAJA YOGA
17 APRILE 2019 MILANO - CELEBRAZIONE EQUINOZIO DI PRIMAVERA E MEDITAZIONE DELLA PASQUA
13 - 14 APRILE CANTAGALLO (PO) - TEMPIO INTERIORE - SEMINARIO DI DANZA SUFI
13 - 14 APRILE 2019 FIRENZE - WORKSHOP LA SAGGEZZA DEL CUORE - PER INSEGNANTI E GENITORI
02 APRILE 2019 MILANO - IL POTERE DELL INTUIZIONE
14 APRILE 2019 MILANO - IMPARIAMO AD INTERPRETARE SEGNI E COINCIDENZE - CON GIAN MARCO BRAGADIN
05 APRILE 2019 PERUGIA - MEDITAZIONE E ARTE
25 - 28 APRILE 2019 GROSSETO - SEMINARIO DI ASCOLTO DI SE CON IL RESPIRO
27 APRILE 2019 FIRENZE - HO OPONOPONO IL SEGRETO HAWAIANO
27 - 28 APRILE 2019 MONTELUPO FIORENTINO - CORSO DI COSTELLAZIONI FAMILIARI E SISTEMICHE
25 - 26 - 27 - 28 APRILE 2019 BELLARIA IGEA MARINA (RN) - OSHOFESTIVAL 2019
06 APRILE 2019 ROMA - TRA LUCE E OMBRA - SEMINARIO ESPERIENZIALE
12 APRILE 2019 SAN PIETRO IN CERRO (PC) - LIBERA LE EMOZIONI
03 APRILE 2019 PRATO - L'UNIONE - I 12 PASSI DELL AMORE
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